Recensioni per
La città dolente
di DuediCuori

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
13/05/12, ore 16:25

Guarda, è un lavoro mastodontico ma ti dico che merita eccome *A*
E'..è un'idea geniale quella di usare la divina commedia come base per un RusAme.
Beh, complimenti a tutt'e tre :) Spero che aggiornerete presto!
Io ora vado a leggere i seguiti ^w^
Good Job!
Reno Chan

Recensore Master
10/03/12, ore 16:22

*Arriva in scivolata dalla recensione precedente, inciampa e si spiaccica la guancia contro il pavimento* ASDFGHJK.

La Nazione, con semplicità e immediatezza, provava un piacere immenso nel piegare a propria ragione chiunque gli si parasse contro: forte in tutto, magnifico in ogni cosa, sarebbe stato l'unico a potersi elevare sopra la marmaglia incomposta di Paesi senza spina dorsale e troppo coinvolti in litigi interni per essere validi controparti.
Alfred no - l'unico che alla sua intelligenza frapponeva chiassosi slogan e risa esagerate che riuscivano a plagiare le menti semplici con estrema efficacia. Contro avevano posizionato le stesse armi, e la cosa che bruciava di più era non poter neppure estirpare quella maledetta radice nociva che tanto faceva scherno dei suoi piani perfetti.
Eppure, se solo avesse smesso di volere tutti gli altri, probabilmente avrebbe avuto lui soltanto - probabilmente, non avrebbe avuto bisogno proprio d'altro, completo in un connubio perfetto.


Okay, lo so, lo so. Ho praticamente citato l'intero capitolo, ma è, non so come dire, il cardine di tutto. E' il cardine di Ivan, che vuole tutto per non dimostrarsi debole nel volere una cosa sola. (Che cosa folle che ho appena scritto.) Quell'unica cosa che non si piega, nè si spezza, la sua debolezza perchè lo fa /sentire/ debole. E Ivan Barginski, la Grande Madre Russia, non può permettersi il lusso di sentirsi debole -Nè permettere che altri arrivino a pensare allo stesso modo, trascinati dagli slogan e dalle risate di Alfred.
Oh, yes. Oh, yes.
Chiedo perdono per aver recensito così tardi questa meraviglia çAç Ma perchè non arrivano più recensioni, mi chiedo? E' tutta da scoprire, da analizzare parola per parola, sottinteso per sottinteso, per gesti e parole, detti e non detti -E soprattutto questi ultimi.
A me piace da impazzire questa Raccolta, per quanto "difficile" possa essere non perdersi nella rete che Russia e America sono riusciti a tessere -E tutto grazie a te <3
Complimenti!
Alla prossima -Sperando di non perderlo di nuovo çAç
Nemeryal

Recensore Master
10/03/12, ore 15:21

Mais Alfréd, mon chouchou, c'est l'amour, non?.
Ottimo, Francis ha preso possesso del mio pc, speriamo in bene.
Penso sia il fascino del "locus horridus, inteso non come luogo "orrido" nel senso di aspetto orribile e schifoso, ma come antitesi del "locus amoenus". Un rifugio d'ombre e brividi, dove ogni cosa è nascosta nel profondo delle tenebre e i rami sono come lunghi artigli pronti a ghermire la preda. Un luogo pieno di pericoli, certo, ma non privo di fascino.
Deve essere un paradosso del carattere di Alfred, questo. Un ricercare continuo verso lo scontro non tanto per spirito guerrafondaio, ma per spirito di supremazia, il desiderio di mettere a chiare lettere e mostrare senza ombra di dubbio la propria superiorità nei confronti del gretto cosacco nasone.
Uhm. Un affermarsi violento del locus amoenus sul locus horridus, in un certo senso.

La freccia di Cupido, quando aveva colpito Alfred, aveva fatto male come se avesse appiccato un fuoco atto a distruggere ogni cosa - ma l'efficacia era la stessa, seppur portasse ad un nulla dolorosissimo.
Chiusura perfetta <3 Le tue storie sono una miniera di perle, lo sapevi, da?
Bene!
Il prossimo capitolo mi attende!
*Entra in scivolata nell'aggiornamento successivo*

Recensore Junior
11/01/12, ore 20:15

Divina Commedia + RusAme.
Ok,vi amo ufficialmente.
complimenti perchè questa storia è davvero figa e la RusAme è il bene. Continuate cosi! alla prossima.

Recensore Master
11/01/12, ore 12:00

E sentire la carne dell'altro sotto le dita, pur nello spasmo del dolore, provocava una sorte di malo piacere a cui Alfred ancora non sapeva rinunciare.
Perché Ivan era forte, e piegarlo lo faceva sicuramente vincitore.
Perché Ivan era grande, e piegarlo lo faceva sicuramente potente.
Perché Ivan era suo pari, e piegarlo gli dava la momentanea illusione di essere meglio di lui.

Questa parte mi ha stesa. Cioè, tutto il capitolo mi ha steso, ma questa parte più che mai. Mi ha davvero colpita.
Il capitolo, poi, è perfetto. Questo filo dritto in prima posizione nella mia lista personale (Temo di averlo già detto per altri, ma che ci posso fare? Ogni tuo nuovo aggiornamento è ancora più bello dell'altro. E nonostante questo, quello precedente non perde in alcun modo di valore - intensità - bellezza).
Perchè, è vero, la relazione tra Ivan e Alfred è basata sull'orgoglio, ma anche su una immensa rabbia. Una rabbia che nasce dall'odio sia verso l'altro (Ideali - Storia Interna - Guerra), ma anche verso se stessi, perchè nessuno dei due riesce a prevalere sull'altro e questo, oltre a dare una bella batosta all'orgoglio di cui sopra, provoca un certo qual ribollire di sangue marcio nelle vene e cospicuo travaso di bile. E quindi, visto che sono entrambi troppo teste di cocco per ammettere che forse anche loro stessi hanno qualcosa che non va, preferiscono prendersela con l'oggetto del loro malessere.
Tra botte, pugni, morsi, le parole servono solo per riaccendere la miccia.
Bene! Complimenti, perchè questo capitolo è decisamente fantastico.
Ancora tanti, ma davvero tanti complimenti!
Alla prossima,
Nemeryal

Recensore Master
18/12/11, ore 23:24

*Arriva in scivolata* Fucchieia, io non mi smentismo mai, neh? Inizio a pensare che "ritardo" possa considerarsi a tutti gli effetti il mio secondo nome da ora in poi. Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, perchè se continuo a sproloquiare va a finire che la recensione non la finisco nemmeno stasera.
"Eresia". Hn. Argomento spinoso, soprattutto per un personaggio come Ivan - Russia, la cui storia riguardo la religione è piuttosto travagliata, soprattutto dalla Rivoluzione del '17 in poi. Mi piace, soprattutto, che il termine eresia qui non venga applicato solamente alla sfera di tipo religioso, ma venga esteso anche all'Ideale (sia esso di tipo economico, sociale o politico). Mi piace la contrapposizione che si crea tra America e Russia, non sbattuta in faccia al lettore con una indentificazione precisa, ma attraverso rimandi più o meno labili alla realtà sovietica stessa. E l'idea di questo Alfred che rimane comunque affascinato dalla freddezza logica di Ivan, da questo suo vivere senza un Dio "Altissimo e Giustissimo" cui dovere ogni gesto, cui essere "sottomesso", mi ha fatto impazzire. Il fascino di una realtà diversa, nemica, il totale opposto di ogni ideale e di ogni credo fino su cui fino a questo momento si è retta ogni realtà americana (Dall'hamburger fino al Capitalismo vero e proprio).
Quindi, sì, questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, perchè non era facile applicare l'Eresia a Ivan e Alfred in maniera originale e, soprattutto, approfondita. Mon Dieu, adoro questa raccolta sempre di più, ad ogni capitolo che passa. Mi spiace sempre di essere così costantemente in ritardo e poi lasciare recensioni che non sembrano proprio avere un filo logico.
Alla prossima e ancora complimenti!
Nemeryal


Ps: ogni volta che rileggo questo capitolo mi vengono in mente i versi della canzone "Coda di Lupo" di De Andrè (E al Dio degli inglesi non credere mai. / E al loro Dio perdente non credere mai. / E al loro Dio goloso non credere mai. / E al Dio della Scala non credere mai. / E a un Dio a lieto fine non credere mai. / E a un Dio fatti il culo non credere mai. /E a un Dio senza fiato non credere mai.) Ma che non sono normale si era già capito da un po', mi sa XD

Recensore Master
02/12/11, ore 22:54

Ma Ivan è un essere assai puccioso, totalmente incapace di fare del male, lo sanno tutti. Cioè, al massimo ti fracasse il cranio con una rubinettata ben assestata, ma lo fa sempre con tanto tanto amore <3
Okay, ora che il sopracitato signor Ivan Braginski, alias la Grande Madre Russia, ha allontanato il suddetto rubinetto dal mio già incrinato cranio, direi che possiamo passare alla parte seria (WTF?!) della recensione.
Sì, dobbiamo ammetterlo. Russia non è quello che si direbbe una persona paziente: vive nella sua pace artefatta, in quel suo candido mondo fatto di girasoli che crescono nel mezzo della steppa e innaffiati dalla Vodka, dove ogni guerra svanisce, soffiata via dal vento che soffia su Mosca. Ovviamente, ogni tentativo del mondo di penetrare al di là di quella sua cortina onirica, non può che essere visto come un attacco al suo (già precario) equilibrio. E quindi un nemico da maledire. Perchè Ivan sogna la pace, il "problema" sono le altre Nazioni che non riescono a capirlo e cercando di riportarlo al Mondo Reale.
E chi, chi se non Alfred con quella sua grassa e grossa risata, quel suo ego grande quanto il territorio che rappresenta (e forse anche un po' di più), chi se non l'America, quella potenza che con la Russia si spartiva (e, per certi versi, si spartisce ancora oggi) le sorti del mondo, chi se non l'Ideale con la "I" maiuscola del Capitalismo in eterna lotta col l'Ideale del Comunismo, chi, se non tutte queste cose riunite in una sola personificazione, poteva essere la causa principale della rabbia di Ivan? Insomma, Alfred E' il Mondo che cerca di penetrare quella rigida sfera di sogno che Russia tenta di frapporre fra sè e il resto delle cose.
Bastava un niente - una risata dell'americano troppo alta o un rumore di risucchio coca- cola appena molesto - perché la molla scattasse e Ivan sentisse la necessità di reprimerlo in basso, fino all'Inferno.
Insomma, questa frase dice e riassume tutto, tutto.
Lo ripeterò ad ogni capitolo fino a risultare noiosa, lo so, ma adoro questa Raccolta. La adoro con tutta me stessa.
Davvero complimenti, un altro splendido capitolo!
Alla prossima,
Nemeryal

Recensore Veterano
30/11/11, ore 17:45

Peccato solo che, invece di stare buono al suo posto, il Mondo intero subentrasse nella sua sfera privata e ne alterasse il delicato equilibrio
Perché - ovviamente - è colpa del Mondo, se fa arrabbiare Ivan. Cioè, mica può essere colpa di Ivan! Vogliamo scherzare?! è__é Lui che è tanto buono e caruccio, e non disturba gli altri e non fa male a nessuno. E poi arrivano quei cattivoni a rovinare tutto. E' ovvio che poi, questi cattivoni, meritino di essere puniti. è_é
Ecco, e io vorrei far notare ma quanto è bello il nostro Alfred, che risplende in tutta la sua magnificenza di rompiscatole numero uno al mondo, al quale proprio non si può resistere, perché lui è un disturbatore nato, perché è troppo ingombrante per non occupare la strada di Ivan, perché, insomma, a uno così due parole gliele devi dire.
E questo è un commento tutto pazzo, ma stiamo parlando di Ivan e Alfred (e di te), quindi lasciami fangirlare allegramente, please. *O*

Recensore Master
21/11/11, ore 22:54

Sono in ritardo come mio solito, vero? Da, sono in ritardo come al solito. Ecchediamine, riuscirò ad essere in tempo con la recensione anche un solo aggiornamento? Bah, misteri della vita..
Comunque!
Alfred, Alfred, Alfred! Ma mica puoi mangiare hamburger per tutta la vita, no? O, almeno, mandali giù qualche sorso di Vodka, ché almeno non ti stura lo stomaco come fa la Coca Cola. Ecco, magari il fegato potrebbe non apprezzare particolarmente, ma questi sono dettagli. Infimi, inutili dettagli.
Divento ripetitiva se dico che questa idea è qualcosa di oltremodo fantastico? Sì? Oh, vabbè. Repetita iuvant, quindi: adoro come viene trattato questo pairing, che amo con tutto il cuore, e adoro ancora di più l'idea di fondo, la sua originalità e soprattutto la cura. Perchè non è mica da tutti riuscire a integrare i gironi della Divina Commedia ad un pairing, eh.
Che poi, l'eterna lotta hamburger/Vodka non avrà mai fine: l'uno continuerà ad ingozzarsi di carne o poltiglia grigistra simil tale, l'altro sarà strapieno di alcool se non da tracimare, almeno da sciabordare un pochino ad ogni movimento. E nessuno dei due muoverà un passo per accordarsi o avvicinarsi, sia chiaro. Giammai. Mi chiedo se almeno su questo sarebbero d'accrdo. Probabilmente no. Però sarebbe un interessante paradosso.
Eh..l'orgoglio, l'orgoglio...
Un altro capitolo coi fiocchi, yes!
Da, complimenti davvero!
Alla prossima,
Nemeryal

Recensore Veterano
18/11/11, ore 18:50

Non ci credo che questo progetto abbia preso il via! Noi siamo completamente folli, ecco cosa siamo!
Le prime tre categorie di peccatori: devo dire che le trovo fin troppo azzeccate per questi due!
Esplorare i lati oscuri del Rusame è sempre quantomeno interessante. Perché si dica quello che si vuole, la si pensi come più piace, ma - devo dire anche con mia sorpresa - questa si è rivelata una delle coppie più complesse, e insieme, più complete del fandom.
Perché è una coppia piena di difetti, formata da due egocentrici bambini che non sanno far altro che darsi contro, eppure, incredibilmente, sa essere equilibrata.
E io non so come ho fatto a non accorgermi quanto potessero essere interessanti, questi due.
Non so perché, ma io ce li vedo fin troppo bene nell'Inferno dantesco. xD

[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge @ livejournal.com]

Recensore Master
16/11/11, ore 10:24

Eccomi qui, a fare da stalker come mio solito. No, davvero, mi sembro quasi asfissiante XD
Perché la bocca di entrambi era capace di amare ma non di ben volere
L'essenza della parte, chiamamola "più carnale", della RusAme: a parte qualche ricaduta Fluff che alle volte è d'obbligo, mi è sempre risultato difficile vedere, descrivere o anche solo immaginare, la parte più fisica del loro rapporto come a qualcosa di dolce e coccoloso. Non so come dire, ma è come se, nel lasciare che l'istinto prenda il sopravvento, torni tra loro quel desiderio, quella di brama di prevalare che è stata se non una costante, un punto indelebile e incancellabile della loro storia. C'è sempre il loro spropositato orgoglio di mezzo, lo stesso che impedisce (in questo caso dal POV di Russia) ad entrambi di ammettere il loro desiderio di venire a contatto l'uno con l'altro.
E per quello allora ci sono i pretesti.
Perchè America appartiene a Russia, e questo Ivan deve metterlo in chiaro. Ma per Alfred è Ivan che gli appartiene e non il contrario, e questo deve metterlo in chiaro. Ed ecco che allora torna di nuovo quel loro orgoglio indescrivibile, quella necessità di prevalere, senza permettersi un momento di debolezza, né con l'altro, né con se stessi.
Ho già detto che amo questa idea, questa fan fiction, e il tuo stile di scrittura? Ah, no?
Bene, allora lo dico e lo ribadisco: amo questa idea, questa fan fiction e il tuo stile di scrittura.
Davvero complimenti!
Alla prossima,
Nemeryal

Recensore Master
05/11/11, ore 14:13

Ma perchè non ho più posto nei preferiti per questa meraviglia? E' una ingiustizia bella e buona, oh!
E' una idea oltremodo originale, è grandiosa ed è stupefacente. Un lavoro mastodontico, ma di un interesse mica da ridere. Io lo seguo sicuramente, contatemi tra gli stalker, eh. Magari in ritardo come mio solito, ma non voglio perdermi lo sviluppo di questo progetto, perchè già del primo capitolo si nota che cosa meravigliosa ne uscirà fuori!
E' perfetto, ecco. Il rapporto RusAme, eccolo lì. Rota, sai quanto adoro il tuo modo di arriva dritta al punto, di riuscire a spiegare senza svolazzamenti da paroliere quello che vuoi dire, a far risaltare i personaggi per la loro natura, no? Lo sai? Ecco, come sei riuscita a descrivere il Pairing Ivan/Alfred in questo capitolo è meraviglioso. Come sei riuscita a collegarlo agli Ignavi, poi..!
Io ti adoro e vi adoro per aver portato nel fandom questa fantastica idea.
Complimenti!
Alla prossima,
Nemeryal

Ps: perchè io vi osservo ò_ò