Recensioni per
Pozzanghere
di Dew_Drop

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/03/14, ore 09:27
Cap. 1:

Bene, bene, BENE... Com'è che questa chicca l'ho scoperta solo ora? (dove diavolo ero finita negli ultimi mesi?) domanda implicita XD
Sembra decisamente interessante...
Gokudera è sempre più tenerlo, come dello Yogu avariato XD ceeeerrrrrto che il Decimo ti ha detto di andare, come no...
ceeeerrrrto che ti dirspiace che il (maniaco) Yamamoti ne approfitti XD
Ammittilo dai che hai preso la moto solo eprchè il Baseball freak potesse abbracciarti con tanta pacifica tranquillità (e una scusa ben valida)

Pure io (non) mi sono chiesta chi fosse la madre di Tamamoto - va bene, lo ammetto, non mi sono mai posta il problema...
Sono curiosa adesso pero'...

E come qualcuno mi ha insegnato, se si secensisce una storia bisogna farlo BENE! Quindi, visto che non recensisco dal 2011... (lo so, lo so... mmi sono persa un po' per strada) ho deciso di mettermici d'impegno per l acoppia tanto amata XD
ci sentiamo presto
baci
NLH

Recensore Master
22/10/12, ore 12:12
Cap. 7:

Buongiorno~ 
Gingo fin qui anche io, anche se in ritardo e solo a fine storia. Ma alla fine l'importante è arrivare, no?
Questa storia mi è piaciuta tantissimo, dalla prima all'ultima parola. 
Alcune parti erano...poesia pura. 
E poi beh, tutti abbiamo avuto il subbi di chi fosse e dove fosse la mamma di Yamamoto. Aggiungere Gokudera è stato un tocco di genio, ma da amante della coppia nn conto, probabilmente. 
Mi è piaciuto tantissimo come hai giostrato tutto, Hayato, Yamamoto, la bambina -che è adorabile-, Shamal. Insomma, è una bella storia, con una bella trama e uno stile impeccabile che ti cattura e ti lascia andare solo alla fine. 
E poi ci hai mostrato uno Yamamoto leggermente diverso da quello che conosciamo. Uno Yamamoto malinconico, confuso eppure al contempo sicuro, che cerca di non mostrare la sua sofferenza nascondendola sempre dietro a uno dei suoi stupendi sorrisi. 
Uno Yamamoto che mi è piaciuto da morire, in definitiva. 
Alla fine qualcosa mi diceva che non avrebbe detto la verità alla madre, ma forse è stato meglio così. Sarebbe stato uno shock per lei, e lui può comunque tornare a trovarla, con la scusa della piccola Yukiko. Certo, non è la stessa cosa. E' un peso che si porterò appresso e che non lo lascerà facilmente e soprattutto non possono comportarsi come madre e figlio, perché lei non lo sa. Ma come si sul dire, è sempre meglio di niente. Ci si accontenta. 
Ha preferito questo che sconvolgerle la vita e forse è stato un bene.
I momenti tra Yama e Gokkun sono di una dolcezza sconvolgente, delle volte. Anche se Gokudera fa sempre l'irritabile...alla fine ai miei occhi non possono che essere sempre dolci, che lui lo voglia o no. 
L'ultimo pezzo, soprattutto, dal punto di vista dell'italiano...beh, l'ho amato. 
Davvero, complimenti per questa storia perchè è stupenda e merita tantissimo. 
Un bacio, Asu

Recensore Master
04/10/12, ore 21:41
Cap. 7:

Finalmente eccomi qui a commentare l'ultimo capitolo.
Prima di tutto ti voglio rassicurare circa il fatto che mi è piaciuto moltissimo!
Non so perché ma immaginavo che Yamamoto non avrebbe detto nulla alla madre. Da una parte sarebbe stato "facile" visto che era andato lì a incontrarla, ma dall'altro molto difficile perché ora che ha conosciuto la nuova famiglia della donna avrebbe potuto un po' incrinare quella serenità che aveva percepito lì con loro.
Lei e non per colpa sua non si ricorda del suo primogenito purtroppo.
Tuttavia credo che dentro di lei la madre di Yamamoto abbia preavvertito qualcosa. Il suo modo di comportarsi con lui è stato molto affettuoso. Ed anche il marito e la sorella l'hanno accettato fin troppo facilmente in casa. Il loro istinto li hanno spinti a fidarsi ed aprirsi proprio come se si trattasse di un "nuovo" figlio.
Chi lo sa visto la promessa quando tornerà lì qualcosa potrebbe cambiare. Finalmente Yamamoto potrebbe rivelare la verità, e potrebbe trovare un'altra effettiva famiglia, che ovviamente non potrà mai sostituire quella composta con il padre, ma che gli potrà dare un altro tipo di serenità.
E' tutto molto tenero!
E poi passiamo a parlare di Yamamoto e Gokudera! Sì, l'argenteo ha deciso di dare una possibilità al sentimento che prova. D'altra parte visto l'atteggiamento di Takeshi che non voleva dimenticare, e le sue poche frasi d'effetto, tirarsi indietro è stato impossibile!
La scena dentro l'appartamento è stata tenerissima. Quella notte fatta di poche parole e tante carezze e baci è stata romanticissima!
E le ultime frasi del capitolo fanno presagire un futuro radioso.
Quella cittadina in cui sono andati per trovare la madre di Yamamoto è diventata importante anche per loro, per il loro legame, per la formazione di una nuova famiglia composta solo da loro due. Sono andata in brodo di giuggiole.
Gokudera ha trovato l'affetto di cui aveva bisogno in Takeshi!
E quell'appartamento potrebbe diventare la loro oasi, in cui vivere tutti i momenti più importanti del loro rapporto!
L'ultima frase è romanticissima, e perfetta!
Mi è piaciuto come hai evidenziato il cambiamento avvenuto nel corso della storia in Yamamoto e Gokudera attraverso quello che specchiano ora le pozzanghere che vedono i loro occhi.
Davvero perfetto!
Cosa altro posso dire?
Avendo commentato la storia capitolo dopo capitolo è difficile aggiungere altro.
L'unica cosa che posso dirti è che la storia nel suo complessivo è una meraviglia ed infatti finisce immediatamente tra le preferite.
L'ho adorata.
Complimenti.

P.S. Se mai un giorno dovessi scrivere qualcos'altro in questo fandom, stai ben certa che la leggerò ben volentieri. Per il momento, ti auguro un grande in bocca al lupo per il concorso dell'original. Spero possa andarti alla grande. Ancora complimenti.

Recensore Master
04/10/12, ore 19:54
Cap. 7:

Eccomiiiiiii!! Perdona il ritardo della recensione, ma ho avuto esami e solo adesso ho potuto riprendere il pc, come mi ero ripromessa.
Ahhhh questo finale tanto atteso che si materializza davanti ai miei occhi, che sono a forma di cuoricino eheh! Mi sento comunque triste perché Pozzanghere è conclusa ;_;.
Ho ascoltato la canzone, e a me è piaciuta davvero tanto ( come avevo adorato Comatose del resto =w=), sebbene la citazione sia all’inizio, ho pensato che fosse davvero adatta come sottofondo per dei titoli di coda, per la conclusione di una storia e certe frasi mi ricorda questa storia, ahhh queste lacrime che non vogliono scendere!

Errori di battitura non ce ne sono, a parte uno di distrazionme, suppongo, nella frase “chiamandolo per noi”, per un attimo mi sono chiesta “n-noi….?”, poi ho capito, ahahah!xD non è nulla di che!

Ehhh ci avrei scommesso che alla fine l’idiota (<3) avrebbe deciso di non dire nulla e d’altronde lo capisco bene, sarebbe stato anche tempo perso insistere con Misako, purtroppo non può ricordare e questo le avrebbe portato sicuramente dei problemi e dei sicuri rimorsi di coscienza. E Yamamoto, che i sentimenti riesce a capirli davvero bene, riesce addirittura ad anticiparli, evitando di far soffrire Misako.

La punizione (?) che ti avevo affibbiato mi ha soddisfatta, il finale mi ha reso davvero felice!

Partendo dalla storia in generale, credo che Gokudera fosse già “partito” verso la destinazione a cinque lettere, da un pezzo… solo che, mentre prima di partire con il moro, il suo era desiderio sordo, inascoltato, attrazione mai ammessa per evitare di soddisfarla, per lui questo viaggio era stato pianificato, oltre che per aiutare Yamamoto nella ricerca, anche come “parentesi”, un piccolo spazio che doveva chiudersi in tempi più brevi possibili, nel quale Gokudera si “ concedeva” delle ammissioni interiori e un bacio. Tutto questo poi, doveva essere chiuso a chiave in un cassetto, senza possibilità di essere riaperto, lasciando questi attimi ad impolverarsi col tempo.
Questo secondo il “ piano” originale.
Ma quando hai la possibilità di stare a stretto contatto con la persona che ami, quando ti concedi un bacio, scatta quella molla, e vuoi di più, non puoi più tirarti indietro. Lo abbiamo visto come Gokudera, subito dopo quell’avvenimento, bramasse quelle labbra ancor più di prima, anzi, forse prima, pudico com’è, nemmeno si permetteva di desiderare una cosa del genere. Dopo invece, soffre quasi, fatica a resistere e questo perché ha apprezzato il suo sapore e ammette che ha bisogno di lui.

Yamamoto, uhm, in questa storia lo hai reso davvero imprevedibile, ancora più di Gokudera che è di per sé contorto, ma molto spesso verso le persone più semplici si avverte una maggiore difficoltà di comprensione. Ad esempio, la maggior parte dei movimenti di Gokudera potevamo immaginarli, così come le sue reazioni, i suoi pensieri, l’argenteo seppur complesso ha un carattere almeno catalogabile, Takeshi invece… tende a nascondere, magnificamente oserei dire.
Ed è uno Yamamoto molto inedito per me e sono molto contenta, perché in molte storie Yamamoto è : “ Ahahahah”. Punto. E con “punto” ho detto tutto. La tua descrizione dei suoi occhi è meravigliosa, per il fatto che riesce a scorgere in maniera davvero profonda i sentimenti, non secondo la nostra concezione di profondità.
Un po’ mi è venuta in mente l’immagine in cui nel futuro, tutti i ragazzi vanno a vedere le loro case future e Gokudera incontra in un parchetto Yama, I-Pin e Lambo che giocano a calcio, dopo aver rifiutato l’ invito ad unirsi, Gokudera si scioglie, e Yamamoto lo guarda in silenzio molto profondamente, è un momento bellissimo, a prescindere dalla coppia, che ci sia 8059 o meno, (c’è u.u), e avrei pagato oro per sapere cosa stava pensando in quel momento Yamamoto XD.
Yama si nasconde dietro sorrisi e paradossalmente, visto che è il guardiano della pioggia, non si permette di piangere in virtù di una sadica- altruistica scelta di vita. Questo però Gokudera lo capisce meglio di chiunque altro, e interiormente lo incinta a formare delle pozzanghere, vorrebbe fargli del male solo per farlo sfogare, ma poi alla fine lui stesso si arrende e non vuole intaccare questo strano equilibrio che si è creato. Quando Yama sentirà il bisogno di sfogarsi, ci sarà Gokudera che con i suoi occhi “ catalogatori” e il suo intuito niente male, capirà quando sarà il momento di stargli accanto in silenzio. E chissà, come dici tu, magari riusciranno a creare insieme delle pozzanghere in cui specchiarsi serenamente.

Le parti “romantiche” che hai scritto in questi capitoli, le ho sempre adorate… mi hanno fatta sempre battere il cuore a mille, erano migliori di un film romantico, si creava un’atmosfera particolare, mista a tensione, paura di rischiare e voglia di andare avanti.
Anche in quest’ultimo capitolo, quando Yama dice “Ma sono tuo” ( sapessi quante volte ho pensato in un giorno a questa frase, non ne hai minimamente idea), si dà vita a qualcosa di magico ( sono rotolata giù dal letto quando l’ ho letta) . Sono d’accordo col fatto che i due non abbiano fatto l’amore dopo, diamo tempo al tempo, questi due hanno da poco rivelato i loro sentimenti e hanno bisogno ancora di coccolarsi e leccarsi a vicenda le ferite.

Mamma mia, scriverei per ore.
Colpa tua. *linguaccia*

Infine, questo tuo modo di scrivere, questo angst travolgente, che mi culla come le onde del mare, perché io ci sguazzo nell’angst ( sisi lo so, l’ ho già detto <3) è divino e ne sentirò la mancanza, come sentirò la mancanza dell’ ironia pungente interiore di Gokudera che è davvero al mio stesso livello.

A te vanno i complimenti, per avere sviluppato una storia in cui si tenta di tappare uno dei tanti vuoti che ci lascia “bonariamente” la Amano.
A te vanno i complimenti, per avere approfondito come non mai Yamamoto Takeshi.
A te i complimenti, per tutto, perché hai creato una storia meravigliosa.

Mi raccomando, qualora dovessi avere un nuova idea 8059 non esitare a postare, io ci sarò sicuramente per sostenerti ;A;

La recensione chilometrica te l’ho lasciata, posso ritenermi soddisfatta davvero (?), spero di non averti annoiata!!
Un bacione mia cara!!! Sei BRAVISSIMAAAAA <3 ;A; <- *commossa dalla bravura di Dew*

Recensore Master
02/10/12, ore 21:41
Cap. 6:

Sono in ritardo nel commentare, scusami!
Finalmente però sono riuscita a leggere il penultimo capitolo e l'ho trovato favoloso.
La situazione continua da dove l'avevi lasciata quasi un anno fa (Sigh. Sigh. Sob.) e lo fa nel modo più giusto.
Gokudera come al solito non è disposto tanto presto ad accettare le emozioni che prova. Il bacio c'è stato ma prova a negarlo o meglio a lasciarlo relegato lì in quella casa, come "ricordo" di quei giorni.
Tuttavia anche volendolo (ed è palese che nemmeno lui lo voglia in verità così tanto) non riesce a cancellare i suoi sentimenti ed infatti fa cose che mai si sarebbe aspettato di fare per l'altro, tipo rompere apposta la sua moto, per ritardare la partenza, per permettere all'altro di guarire dalla febbre, ed a lui di decidere cosa fare della foto.
Ormai Yamamoto gli è entrato così dentro che è quasi nelle sue espressioni la vocina della sua coscienza. Si auto sputtana anche solo guardandolo.
La parte dell'abbraccio è così dolce che il mio cuore è partito al galoppo. L'ho gradita molto!
Al contrario di Hayato, Takeshi non sembra disposto a dimenticare il bacio. C'è stato e probabilmente vorrebbe un seguito.
Gokudera ha avuto una buona idea per fare sapere la verità a Takeshi sulla madre. Gli ha lasciato la foto, con una busta con scritte sette parole.
Non sarebbe stato da lui parlargliene direttamente, forse nemmeno scrivergli sarebbe stato molto da lui, ma il suo cuore gli diceva che era giusto che Takeshi lo sapesse.
Ora il patito del baseball sa che la sua ricerca è finita, e bisognerò vedere come deciderà di agire.
Sono molto curiosa di scoprirlo, così come non vedo l'ora di sapere come si concluderà la storia tra i due protagonisti.
Essendo già stato postato l'ultimo capitolo non farò ipotesi!
Spero solo di riuscire a leggerlo quanto prima in modo da darti un mio commento a caldo.
Adoro come scrivi! Sei bravissima.
Complimenti.

Recensore Master
28/09/12, ore 00:05
Cap. 6:






Torturatrice del mio cuore.
Fonte di disperazione dei miei giorni grigi (?), quando avevo voglia di sapere come sarebbe finita questa storia.
E la continuazione non c’era.
Non volevo recensire per punirti.
E ad essere sincera... tutto quello che ho scritto prima di questa frase sono tutte cretinate XD. Bentornata e buon anno nuovo (?)!! Però comunque è vero che arrivata ad un certo punto, dopo un paio di mesi, non ho più creduto di vedere i capitoli finali di quest’opera, non per non fidarmi di te, ma posso capire che non esistono solo internet e la scrittura, magari il pc si sfascia portandosi con sé i capitoli scritti e quindi si perde la voglia di riscrivere, non c’è ispirazione ( come è successo) e tanti problemi molto più urgenti… quindi quando ho visto l’aggiornamento c’è stato un “NOOOOOOO” plateale, tanto che ho creduto di trovarmi per un attimo in uno stadio!
Riassumendo tutto, sono davvero felice che hai creduto in questa storia e hai deciso di darci la speranza di un finale! Grazie tante <3 SONO STRAFELICE!!
Temevo durante la lettura di trovarmi davanti a qualcosa di diverso, mi spiego meglio; quando si interrompe una storia e la si riprende, si perde un po’ quella cadenza, il ritmo che avevano i capitoli precedenti, che erano scritti in un periodo pressappoco vicino. Con mio sommo sollievo, ho notato che il ritmo che contraddistingueva tutta la storia iniziale, si è mantenuto anche qui, probabilmente è un tuo “marchio di fabbrica” e in effetti adesso che ci penso anche “ La neve testimonia” ( che per la cronaca SO QUASI A MEMORIA XD) e le altre tue storie, lo posseggono. Questo marchio di fabbrica cos’è? Beh io lo intendo per questo qualcosa che mi stringe lo stomaco a fine lettura (…saranno “Farfalle”?), è una sensazione dove l’agst fa da padrone, un angst travolgente, scorrevole, misto ogni tanto ad una ironia pungente. E io ci sguazzo nell’angst, senza angst io non sono soddisfatta u.u.

La parte di Takeshi che gattona sul letto per andare ad abbracciare Gokudera è……… da infarto…. Oddio X°D Avvisa quando ci sono certe cose, io sono sensibileeeee!! * tampona sangue che le esce dal naso*.
Yamamoto è volutamente allusivo, è LOGICO che ha capito tutto ( chiamalo stupido) e Gokudera continua a far finta di niente e sperare che non sia così!

“Avrebbe continuato a nascondersi dietro ai sorrisi, come sempre aveva fatto, esibendo quella gioia di vivere che tutti gli invidiavano ma che nessuno riusciva veramente a giustificare. “
Tutto ciò mi rende triste, non mi dilungo, perché potei scrivere un poema, ma io credo che contro le apparenze, Yamamoto sia uno tra i personaggi più complicati del manga, verso cui si compiono ingiustizie giustificate dalla scusa del suo elemento.
Cosa succederà, uhm… su Yamamoto non me la sento di pronunciarmi, perché potei aspettarmi di tutto, ma probabilmente continuerà a fare quello che ha sempre fatto, accettare le cose come stanno, fingere di star bene e ridere, caricandosi sulle spalle i pesi degli altri e sentendosi in colpa perché qualcuno, Gokudera, per la prima volta si è caricato addosso un problema che era invece suo, prima di lui.
Gokudera… lui è entrato inesorabilmente nella fase più critica del mondo “ a cinque parole”. Ha già compiuto un passo enorme, quello di riconoscere e ammettere a cosa ricondurre le famose farfalle che gli tormentano lo stomaco, e a parer mio, sembra piuttosto preso… mi pare che adesso sia troppo tardi per negare tutto ed uscire dal “tunnel”, e guarire da questa sorta di malattia che lo ha contagiato pian piano.
Il problema non è se Takeshi apprezzi o meno la cosa, non penso che si faccia parecchi problemi, anzi! è come Gokudera reagirà all’offerta di fare un altro passo avanti… cedere o autodistruggersi? Gokudera è troppo contorto per riuscire serenamente a trovare una risposta, indi per cui, ti addosso la responsabilità di questa scelta come punizione per averci fatto aspettare così tanto u.u come amante del pairing vorrei il meglio, ma conoscendo il tipino che è Gokkun potrebbe anche scegliere l’autodistruzione. *piange a dirotto*

Aspetto allora il weekend per leggere la tanto agognata fine T_T non ci posso credere!! Sono felicissimaaaaa!! * si inchina davanti all’autrice*
Baci,
-Kyoite felice di ritrovarti qui!

Recensore Junior
31/01/12, ore 16:06
Cap. 5:

HO BISOGNO DEL SESTO CAPITOLO, TI PREGOOOO ç_____ç
Ok,andiamo con calma.
In primis, ti dico che, cavoli, questa storia è fantastica!
All'inizio ero un po' restia a leggerla, perché era già al quinto capitolo, poi è un sacco che non leggevo fic, ma meno male che ho deciso di leggerla!
Il primo capitolo non mi ha emozionato tantissimo, ma ti assicuro che andando avanti con la storia me ne sono letteralmente innamorata.
E' tutto un misto di emozioni, emozioni nascoste, emozioni da scoprire, emozioni forti,emozioni nuove.
Gokudera è perfetto, davvero. E' sempre il solito scorbutico antipatico, ma quando deve sa fare la scelta giusta.
E il finale di questo capitolo mi ha fatto moriiiiire~
Il capitolo in per sè mi ha distutto. La mamma di Yukiko-chan che è anche la madre di yamamoto. ODDIO.
Ti confesso che appena è entrata in scena la bambina ero convinta fossero fratelli, ma poi hai smentito tutto e un po' ci sono rimasta male.
Ma dopo questo capitolo, cavoli, messa così è molto meglio!
Sono davvero curiosa di vedere come si comporterà Goku-chan ( <3 ) e quale scelta prenderà.
E sopratutto come si comporteranno quei due dopo questo bacio!
Finisco col dirti che è davvero davvero una bella storia, mi piace tantiiiiissimo!
Non vedo l'ora che esca il sei, anche se a vederla così, è passato già un mese çç
Baci :3

Recensore Veterano
26/01/12, ore 14:37
Cap. 5:

Son qui, puntualmente in ritardo ma ci sono XD
Inizio complimentandomi -come sempre- per il capitolo. Tu dipingi mia cara, dipingi usando le parole ed è fantastico. Ogni tanto tendo a dimenticarmi che Shamal è un dottore e qui ricopre egregiamente questo ruolo. Certo che le parole che rivolge a Gokudera alla fine benchè provocatorie sono un po' cattivelle, intendo queste "Se non gli dici nulla, si torna prima a casa e si prende un volo per raggiungere Sawada in Italia; se gli passi l’informazione, il ritorno è posticipato e addio Decimo. Ho indovinato?”
Ripeto, sono parole provocatorie e che credo mettano l' italiano di fronte a un falso dilemma perchè in fondo sa cosa fare dal mio punto di vista perchè Takeshi ha bisogno di lui e Hayato lo sa, è evidente sin dall' inizio della storia, senza contare il fatto che Gokudera si fida di Tsuna e conosce la sua forza nel caso ne avesse bisogno e Tsuna stesso sarebbe il primo a dirgli di restare. Il modo in cui Yama all' inizio liquida la questione della madre è emblematico di quanto stia male.
Gokudera vede Yama seminudo e si lamenta, certo che ci vuole un bel coraggio! Il nostro dinamitardo è un timidone XD
Splendida la sua riflessione che si conclude con una presa di coscienza del suo sentimento nei confronti dell' altro. Immagino che a Gokudera sia preso un colpo nel vedere la mamma della bimba... e di Takeshi. Noto che sono una famiglia molto ordinaria, molto normale. Sembrano felici e sembra respirarsi un bel clima. Ammetto che tutto questo non me lo sarei mai aspettata, questa storia dell' amnesia è terribile, mi domando che idea sia venuta a Gokudera. Non è una situazione semplice da cui uscire. E Yamamoto? Sento una grande tristezza per lui perchè sua madra non potrà mai ricordarsi di Take. E' terribile. Questo capitolo si porta dietro una grande pressione di pensieri e di sentimenti non proprio piacevoli segno che la svolta è vicina. Credo. Riesci sempre a strapparmi un sorriso con certe scene molto carine e divertenti, tipo quando Gokudera detta legge nella loro stanza. E alla fine quel bacio *_* che ha fatto la felicità di milioni (?) di fangirl. La mia di sicuro. Mi era proprio sfuggita l' idea di un ipotetico bacio o di una dichiarazione, mentre leggevo i diversi capitoli della storia non ci pensavo proprio, ero troppo presa dalle parole e dalle immagini, incapace di fare ipotesi o di aspettarmi qualcosa. Mi hai preso proprio di cuore, Dew. E' bellissima.
E Gokudera è siciliano... -come me- dimmi dove abita. Ah, già... si è trasferito in Giappone, mannaggia.

Recensore Veterano
16/01/12, ore 12:53
Cap. 4:

Ciao Dew, eccomi pronta a recensire questo capitolo. Ci avevo provato ieri ma per sbaglio ho cancellato il commento  e mi sono saltati i nervi, non lo nego, anche perchè non era dei più brevi. Mannaggia. Ma ora sono carica al kyokugeeen sperando di riuscire a scrivere qualcosa di decente. Ovviamente il capitolo mi è piaciuto, non poteva essere altrimenti, ormai rischio di diventare ripetitiva ma i complimenti te li meriti... al kyokugen, appunto. 
Yamamoto sa sempre quando agire e come farlo, quella scena nel bagno l' ho amata assai, assai assai. Tu usi sempre le parole giuste e il modo giusto per descrivere le scene che hai nella testa riuscendo a far entrare il lettore stesso in empatia con i personaggi catapultandolo all' interno della storia. Hai messo in evidenza un particolare di Takeshi di cui forse spesso non ci accorgiamo coperto com' è da quel sorriso perenne, da quell' atteggiamento così buono e sincero, e quel particolare è la competizione, anzi, di più e tu hai usato il verbo e l' espressione adatta: "la sua arroganza, quando prendeva il sopravvento, aveva sempre un verbo come regola: dominare. Riuscendoci, tra l' altro", mai espressione fu tanto veritiera. 
Moi colpisce il momento in cui Gokudera pensando al sorriso forzato di Yama, alla lacrime che dovrebbero uscire e non lo fanno pensa che dovrebbe farlo, dovrebbe piangere e "smettila di farmi e farti del male". Fami del male. Farmi... mi colpisce non poco la cosa.
Yama e Goku sono dei bugiardi, capiscono l' altro e vorrebbero che l' altro appunto dicesse la verità ma poi sono i primi a non farlo con sè stessi, ad aver paura di mettersi a nudo. Sono dei bei tipi non c' è che dire.
Dura la scelta di Yamamoto, difficile e non priva di sensi di colpa che lo mette di fronte ad una nuova situazione, per di più con Gokudera, con quel suo andare da solo per salvarlo, con quella sensazione di abbandono che si viene a creare. Non sai quanto  l' ho apprezzato.
Questa storia è molto complessa, riesci a mettere le mani su tutta una serie di tematiche e di emozioni senza appesantirla, senza creare confusione, anzi, al contrario, lo fai con ordine e in maniera direi quasi calma.  Naturale è il termine adatto. Sei brava, bravissima.
Poi Yama e Yukiko. La bimba che a un certo punto dice "Ma non sarebbe meglio cercare prima la mamma"
E Yamamoto che pensa, anche per una volta in maniera un po' egoista -giustamente, eh- "la tua o la mia". E' una domanda istintiva e che nasce dai desideri più profondi di Takeshi, allo stesso tempo è un falso dubbio perchè lui sa già cosa fare, ovvero mettere sempre prima gli altri come ha sempre fatto per quanto questo gli costi dolore e fatica.
La storia della bimba mi ha lasciata semplicemente spiazzata, è molto triste. Un' idea non prevedibile e nemmeno scontata.
Il titolo è come sempre azzeccato, si lega in maniera naturale a una scena che dice tanto sullo stato d' animo di Gokudera. Cavolo, ma quanto mi piace il modo in cui muovi questi due? Passo e chiudo e fuggo, fuggo perchè voglio sapere cosa mi papperò oggi. Ho bisogno di energie, devo crescere.

Recensore Veterano
14/01/12, ore 17:42
Cap. 3:

Ordunque eccomi, dopo un millennio ma eccomi. Avevo già leggiucchiato questo capitolo e il successivo tempo addietro ma poi tra una cosa e l' altra non ho potuto dargli una lettura come si deve. Oggi però mi sono ritagliata del tempo -anche perchè o facevo così o morivo sotto il peso dell' Eneide- per rilassarmi come è giusto e scrivere un commento degno di questo nome (???).
Partiamo dall' inizio e il modo in cui si interrompe quella scena placida e serena del sonno, quell' idea di dolcezza che la scena porta con sè. E' un inizio molto bello, ben descritto, l' intorpidimento del sonno, la coscienza che ci si deve svegliare per un rumore molesto. E chi è? Shamal. Con un' entrata in scena degna da oscar che ci porta a un momento incasinato e movimento, molto divertente e rumoroso che ci permette di respirare l' aria del manga. Però Shamal porta con sè anche una bomba imprevista che fa reagire Gokudera al suo solito modo: tanta rabbia, tanta irritazione, senso di colpa, atteggiamento un pochino infantile e dulcis in fundo una barriera col mondo. Ammetto che ho avuto un poco di timore, l' inquietudine di Takeshi è stata la mia, perchè davvero, Gokudera non lo avrebbe mai perdonato. Gokudera è una tempesta *scappa per la paura*, e Yamamoto che perde, come intuisce perfettamente Shamal, il suo "illustre autocontollo" , cosa che avviene sempre e solo se si tratta di Gokudera Hayato a mio avviso. Gokudera smuove qualcosa in Yamamoto, è evidente *fanghirleggia beatamente*
Interessanti le ultime battute che si scambiano Shamal e Takeshi, in particolare qui il doc dice "Non affezionarti a Hayato”, concluse criptico Shamal, “e gli riserveresti solo la fatica di capirti. Fagli questo favore, se veramente sei suo amico.” che un po' è il nocciolo della questione, da una parte abbiamo una persona aperta al mondo e che lo accoglie, cha ha tanto, troppo cuore da dare, dall' altra ne abbiamo un altra che del mondo per certi versi ha paura e si infila in una tana. Sembra impossibile che due persone del genere riescano a venirsi incontro. Mi ha colpito molto questo capitolo, è perfettamente strutturato, le parole e le immagini che usi sono perfette. E qui abbiamo la tana e lo sciaccallo, azzeccatissimi per Gokudera. Una tana simbolo di tutto un mondo interiore che Yamamoto non sfonda aspettando con molta delciatezza che sia l' altro ad aprirgli la porta. Questa gara di testartaggine che hai creato è davvero ben fatta, molto dolce ma anche divertente, Gokudera diventa un animale, subisce una metamorfosi e diventa uno sciacallo che fa inevitabimente tenerezza. E Yama... e Yama che rinuncia a cercare la madre per aspettare Gokudera. Sì, questo è proprio da Yamamoto Takeshi, mettere gli altri prima di sè, ma soprattutto in questo caso non è tanto una questione di altruismo, non è un mettere gli altri e i loro bisogni prima dei suoi perchè sono buono, bravo ecc..., qui è qualcosa di più. Yamamoto aspetta Gokudera perchè altrimenti non starebbe bene credo, perchè deve sapere a tutti i costi che Hayato sta bene e lo ha perdonato... è... è difficile da spiegare ma dimmi tu se questo non è un gesto d' amore *-*
Yukiko infine è sempre tanto tenera e innocente, ha quell' innocenza dei bambini che sono ingenui e dicono la verità, che vedono tutto, e forse è per questo che a un Gokudera i bambini non possono piacere o comunque fa fatica a relazionarcisi, perchè sono in grado di "smascherarlo" e di dire certe cose a voce alta.
P.S. Non chiedermi cosa ho combinato con questa recensione ma il mio computer è un casino per adesso -.-

Recensore Master
02/01/12, ore 21:37
Cap. 5:

Finalmente sono riuscita a leggere anche questo capitolo e come al solito l’ho trovato bellissimo.
Stavolta dobbiamo dire che i nostri due protagonisti si sono imbattuti in diversi strani casi della vita, anche se uno ne è consapevole, l’altro all’apparenza no, ma d’altra parte quando il destino comincia a tessere la sua tela è impossibile reciderla.
Shamal è stato il dottore della madre di Yamamoto (prima coincidenza), la madre naturale di Yamamoto e quella adottiva di Yukiko sono la stessa persona (secondo caso della vita). In fin dei conti la piccola non era proprio un’estranea per il “fratellone”. Un legame ce l’avevano. E’ stato un ottimo colpo di scena, per portare la trama su un piano superiore.
Certo che Shamal sembra proprio amare punzecchiare Gokudera, ma d’altra parte se qualcuno non si rapporta a lui così, il ragazzo non si muoverebbe mai.
A dirla tutta, Hayato non si trova in una situazione tanto facile.
Certo è facile dire, riferisci a Yamamoto che quella donna è la madre e poi vedi come va, ma per me farlo ora che si sa la sua storia, anche senza il discorso Tsuna in mezzo, non è poi così semplice.
Questa donna a causa di un disturbo della memoria non si ricorda minimamente di aver avuto un figlio. Probabilmente sa dell’esistenza, perché dopo l’amnesia è passato un anno prima del divorzio, ma per lei è come se non esistesse, come se non l’abbia mai partorito.
E Yamamoto anche se sapesse chi è lei non potrebbe cambiare questo stato di cose.
Quando lo saprà se lo saprà, cosa farà il ragazzo? Andrà da lei e gli dirà tutto, o gli basterà vedere che sta bene per mettersi il cuore in pace? Ora lei infatti è serena, ha una nuova famiglia. Gentile com’è Takeshi riuscirà mai a macchiare quella felicità presentandosi per chi è veramente? Prevedo per il povero patito del baseball un’ulteriore fonte di stress. Già ora è provato sia emotivamente, sia fisicamente per questa ricerca, ma a questo punto di sicuro il ritrovare la madre non è in verità la fine di tutto, perché la malattia di lei lo porterà ad altre scelte.
A dirla tutta mi meraviglio che il padre di Yamamoto non abbia avvertito il figlio della malattia della donna prima di farlo andare alla ricerca della madre. Se anche fosse stata sul vecchio appartamento, il figlio si sarebbe presentato alla porta, le avrebbe detto, sono io Takeshi, tuo figlio, e come minimo lei lo avrebbe guardato come un estraneo, non sapendo chi fosse. Sarebbe stato uno shock terribile. Un minimo di preparazione sarebbe stato legittimo, a mio avviso. Almeno ora Gokudera lo sa e se deciderà di parlarne beh, potrà preparare l’amico al peggio.
Che situazione ingarbugliata!
A dirla tutta però visto che questo capitolo è stato tutto dal punto di vista di Gokudera, vorrei sapere cosa Yamamoto ha provato nel vedere la madre adottiva di Yukiko, e nel sapere il suo nome che corrisponde a quello della propria genitrice. Certo in Giappone ci saranno milioni di persone che si chiameranno così, ma chissà se qualcosa essendo un tipo sensibile lo avrà messo in allerta. Sono curiosa!
Yukiko è sempre molto carina. Si è proprio affezionata a Yamamoto.
Solo una piccola domanda, ma allora la madre adottiva della piccola, conosceva la vera madre della bambina almeno di vista, visto che per un certo periodo hanno vissuto nello stesso stabile? Oppure la madre di Yamamoto era già andata via quando si è trasferita Yukiko? Lo so, non centra niente probabilmente con la trama, è solo una mia curiosità.
Per quanto riguarda la parte sentimentale, mi piace questo Gokudera così preso da Yamamoto. Come l’hai definito? Una ragazzina innamorata? Beh, sì gli calza a pennello quel titolo. Eh eh eh!
Una delle parti che ho preferito di questo capitolo è stato infatti il suo imbarazzo iniziale alla vista di un Takeshi mezzo nudo, e quando poi si decide ad ammettere quella mezza verità su se stesso ed i sentimenti che prova. Quando parla della parolina di cinque lettere, e che si dice che è lui quella malato mi ha fatto molta ma molta tenerezza.
Un’altra parte che mi è piaciuta è come il suo animo sia diviso in due. Sarebbe semplice fare finta di niente e tornare da Tsuna, ma l’affetto che prova per Yamamoto lo spinge ad essere indeciso sul da farsi.
E’ proprio cotto! E lo si vede anche dalla scena finale. Ho adorato quella descrizione di Yamamoto nel “sonno” e come è nato quel bacio.
Solo che Yamamoto l’ha ricercato in uno stato “comatoso” per cui chissà se ricorderà qualcosa dell’evento, qualche sensazione o altro. Personalmente però ne dubito.
E’ bello però vedere che è bastato quel gesto di tenerezza per fare stare meglio Yamamoto. Questi due sono così carini insieme.
E’ triste però constatare come Yamamoto stia male anche fisicamente per colpa dello stress. E’ un piccolo particolare forse, ma molto giusto. Succede davvero di sentirsi così. E’ davvero realistico.
E poi c’è quella terza opzione di cui parla Gokudera. Sono molto curiosa di sapere quale sarà.
Spero niente che preveda una possibile separazione dei due. Incrocio le dita.
Questa storia si fa sempre più interessante e intrigante. Ed è difficile fare previsioni, perché sa sorprendere.
Sì, questa fic è bellissima. Spero di poter leggere al più presto il nuovo capitolo, ma ovviamente lo aspetterò pazientemente tutto il tempo necessario.
BUON ANNO. Auguri per tutto quello che stai facendo.
Complimenti vivissimi.

P.S. Per quanto riguarda Gokudera siciliano, sì ci può stare, dopotutto se si parla di mafia, come mafia, quest'organizzazione malavitosa è nata e cresciuta lì. Ancora complimenti.

Recensore Master
01/01/12, ore 00:50
Cap. 5:

Caspita, quanto sei brava!! Ti invidio, hai una stupenda abilità, e te lo dico col cuore, perché quando finisco di leggere un tuo nuovo capitolo mi sento sempre tanto turbata, con il cuore stravolto.
Anche qui, e soprattutto per colpa dell’ultimo paragrafo.
Non ti sei limitata a dire che Gokudera bacia Yamamoto e stop. No, nell’insieme la scena è dolce e poetica, lenta e delicatissima, quasi fragile. Penso che sia fragile perché è accompagnata da paura ed esitazione, con un movimento sbagliato, Gokudera avrebbe potuto rovinare l’atmosfera. Invece nonostante tenti di non lasciarsi trasportare, in un modo o nell’altro, finisce per assecondare il suo istinto.
Questo capitolo inoltre è ricco di colpi di scena. Nel momento in cui Gokudera  realizza che Misako è la madre di Yamamoto, ho realizzato anche io e ho esclamato un “ NOOOOO!!!” che hanno sentito tutti i presenti in casa!
In effetti qualcosina Yukiko c’entrava con Yamamoto, ma alla fine tutta la situazione ci aveva portate fuori strada e pensare che ci stessimo sbagliando in tutto e per tutto. Il guaio è che adesso il problema non è quello di trovare una persona, ricominciando da zero. Il fatto è che quella persona c’è, ma questa non potrà mai dirti ciò che ti aspettavi. Inoltre sto pensando… Yamamoto non ha notato la coincidenza tra il nome della madre adottiva di Yukiko e quello della sua?
Poi mi rimangio tutto quello che ho detto nella scorsa recensione, riguardo a Yukiko e la questione "8059".
Yukiko in fin dei conti non si è scordata di Takeshi, si è affezionata molto a lui e adesso che sappiamo la verità, lo tratta quasi come se fossero fratelli. Secondariamente, le mie speranze non sono state disattese, mi sento di dire che non siamo in bilico tra amicizia e amore, perché ci stiamo chiaramente dirigendo verso quella parola  con cinque letterine, che no Gokudera, non è una delle tue solite imprecazioni.
Anche il ribaltamento della scena dello scorso capitolo, con Gokudera che contempla i lineamenti di Takeshi dormiente è davvero delizioso e piacevole da leggere.
Per quanto l’argenteo sia devoto al suo Juudaime, io non credo che approfitti della rassegnazione di Yamamoto per prendere un aereo ed andare da Tsuna. Soprattutto dopo quello che ho letto. No, il peso che porta dentro di sé e in un certo senso dentro quella busta all’interno del suo giubbotto, è troppo pesante, e Takeshi merita di sapere la verità, per quanto dura sia, per quanto possa ancora di più debilitare il suo corpo ormai divorato dalla febbre e dallo stress. Deve sapere che è riuscito a stare in un modo particolare accanto a sua madre. Oltretutto l'italiano ha avuto la prova che, per quanto potesse tentare di nasconde la verità, il destino ancora una volta ha giocato con i suoi dadi, ha vinto e lo ha messo con le spalle al muro.
 
Cosa?? Gokudera Siciliano??
* apre una finestra e urla*
Ohiiiiiiiii!! Se c’è qualche parente di Gokudera o un simile esemplare, sono disposta a sposarlo subitoooooo!!!!
Ti assicuro cara Dew che in Sicilia non ci sono poi ‘sti gran bei figlioli =_= o meglio ci sono, ma sono rari * sospira delusa*. In realtà mi immaginavo Gokudera come un mafioso proveniente dal Nord, ma ora che ci penso, non sono nemmeno qui tanto inusuali persone simili a lui, quindi potrebbe starci.
 
Con questa recensione tenterò di darmi un freno, perchè sono consapevole di risultare spesso noiosa con i miei lunghi commenti.
Un' ultima cosa e poi mi eclisso; quando parli di "Gokudera come ragazza innamorata" hai davvero ragionei!! in effetti ci avevo pensato anche io! Ma dato che Gokudera è sempre così incazzoso e figo con quelle sue guanciotte perennemente arrossate, mi ero frenata dal scrivere cotal eresia, prima che il caro dinamitardo mi faccesse saltare in aria in meno di un secondo.

Questo commento è stato scritto a cavallo tra il 2011 e il 2012.. ohohohoh! ha un certo fascino!!
Buon anno nuovo!! A presto spero!!

Recensore Master
23/12/11, ore 19:49
Cap. 4:

Tristezza e irritazione. Questi sono i due  sentimenti che ho provato leggendo questo nuovo capitolo, il quale, non ti nascondo, mi ha lasciato davvero depressa. In effetti tra tutti, questo capitolo, fino ad adesso, è il più triste.
Innanzitutto diciamo che sono tremendamente confusa; devi sapere infatti che io vivendo di 8059, lo vedo dovunque, ho come dei paraocchi davanti con su scritto appunto “8059”. E questo capitolo mi ha fatto respirare un po’ di tale magica essenza, ma sto lottando, sono in bilico, perché non so se potermi permettere tali illusioni o rifiutarle. In realtà sono più propensa ad abbandonarmici, perché certe scene mi hanno tenuta col fiato sospeso e pure i personaggi, pronunciano un po’ di frasi ambigue, che mi hanno fatto “rizzare” le orecchie. Non so se sbaglio, se sia voluto o se la situazione sfugga di mano anche a te, ma caspita… la scena del bagno e del “bello addormentato sul divano” mi hanno emozionata parecchio.
Sperando di non essere ripetitiva, ti dirò che sebbene questi due siano complementari, si somigliano e nemmeno poco. Entrambi sono dei convinti bugiardi. E non so tra i due chi è il peggiore.
L’uno lo intuisce per l’altro, ma non se ne rendono conto per se stessi.
E se all’inizio ero troppo apprensiva per Hayato, sono costretta ad ammettere che Takeshi è altrettanto problematico. Lo fa spesso lui, converte il suo dolore in scomodi sorrisi, che non sono quelli che provengono da una persona veramente stupida.
“Quella piccola storia gli pulsava nelle tempie e gli venava le iridi di un indizio di commozione. Costrinse le labbra a piegarsi in un sorriso smorzato.”
È una prova questa, che mi ha fatto pensare “ecco! Lo ha fatto di nuovo!!”
Sono irritata perchè mi sono arrabbiata a posto di Takeshi, perché cavolo, per una volta meritava di stare lui al primo posto!! Ma lui non ci riesce e ho provato lo stesso prurito che a volte colpisce le mani di Hayato. Mi sarebbe piaciuto entrare nella storia e sgridarlo per bene, gridargli: “cacchio!! Svegliati!!! Piangi Takeshi! Piangi!!!”. Mi sono anche un po' innervosita perchè oltre all'animo gentile di Takeshi, a complicare le cose ci si mettono Yukiko e poi Shibata-san, entrambe sembravano parlargli addosso, ahahah poveretto! non aveva nemmeno il tempo di fiatare che queste parlavano sopra di lui e per lui!
Oltretutto la storia di Yukiko è più tragica di quanto mi aspettassi. Io in realtà me la immaginavo come una bambina costantemente trascurata dalla madre perchè presa da altri pensieri piuttosto che dalla figlia. Invece la situazione è molto delicata e la piccola ha qualche problema che invece deve essere gestito dai genitori adottivi, perchè questa volta è stata fortunata a trovare Takeshi, ma la prossima volta, chissà, non potrebbe essere così fortunata.
Inoltre, non so se è stata impressione mia, ma mi è sembrato che nel momento in cui Yukiko ritorna casa, si dimentichi del tutto di Takeshi. Improvvisamente mi è  sembrata quasi del tutto estranea al ragazzo, quando entra a casa dell'anziana. E non sarebbe giusto nei confronti del giovane che si è preso cura di lei. ( anche perchè sennò avrebbe ragione Gokudera).
E poi la tristezza, perché nonostante tutto, nonostante Yamamoto tenti di far prevalere la sua vera natura è sempre spiazzato dalla sua bontà, che lo allontana dalla sua felicità, preferendo osservare la quella altrui, invidiando gli altri e stando in disparte, facendo compagnia ad Hayato, che invece si impone di non essere felice. Mentre a lui viene naturale, nemmeno se ne accorge.
Quindi, magari, forse, nella loro solitudine,  potrebbero insieme, essere felici.
La delicatezza di certi particolari che inserisci, fa si che la storia da sola si esprima, senza aggiungere ulteriori parole.
Da ciò posso capire che in fin dei conti Takeshi ha paura di conoscere la verità; per quanto possibile tenta di ritardare il momento in cui arriverà nuovamente in quella palazzina, forse perchè inconsciamente qualcosa gli dice che tutto non andrà come si aspettava. Tutto era troppo bello per essere vero.
E così si conclude, forse, la piccola storiella della pulce Yukiko, spacciata per sorella di Yamamoto per circa due capitoli!
Il fatto che la mamma di Yamamoto non abiti più in quella palazzina - se mai ci ha abitato-, mi fa pensare tante di quelle cose che non saprei nemmeno elencartele. Ma probabilmente a risolvere la cosa ci pensa Shamal! Tu hai interrotto il capitolo in un punto fondamentale!!! arghhhhh!!!! sto morendo di curiosità!!! eheheh è un ottimo modo per tenere i lettori incollati alla tua storia questa! Furbacchiona!
Perchè da tutto ciò si può scoprire se il viaggio di Yamamoto e Gokudera continuerà! e se io lettrice, ossessionata dall' 8059, potrò continuare a bearmi di certe scene sopraffine e delicate!


Anche io approfitto di questo mio intervento per augurarti delle meravigliose feste!!
Le mie sono già iniziate malissimo eheheheh - ride per non piangere- A presto! <3 buone vacanze!!
(Recensione modificata il 23/12/2011 - 07:50 pm)

Recensore Master
21/12/11, ore 22:12
Cap. 4:

Prima di tutto ti rassicuro sul fatto che anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo.
Sì, hai un grande talento nello scrivere, soprattutto per come usi le parole. Sono sempre quelle più appropriate per descrivere il giusto stato d'animo o la giusta azione da compiere. Brava!
Ed ora inizio il vero commento.
Gokudera sotto la doccia è stata una gran bella visione. Dovrebbe capire però che sì sono molto utili per tranquillizzarsi, ma se si ha per casa quel meraviglioso idiota (ho notato con una certa gioia che il ragazzo dei capelli argentati ormai ha preso gusto a chiamare così Yamamoto e nemmeno se ne accorge) all'improvviso tutte le carte possono essere rimescolate di nuovo.
Il confronto iniziale tra i due protagonisti è perfetto. Yamamoto continua a nascondersi dietro i suoi sorrisi, Gokudera dietro il suo orgoglio. Si può dire che vinca il primo sì perché fisicamente è più potente, ma anche perchè il suo atteggiamento disarmante, ed il suo affetto genuino che si preavverte mettono in crisi l'argenteo. Tuttavia un Gokudera che si rispetta non potrà mai accettare così facilmente la resa, e quindi ce lo vedo proprio ad impuntarsi sul fatto che non aveva fame. Anche se poi mangia e pure di gusto.
La pasta al sapore dell'amicizia sa riscaldare il cuore.
Mi piace molto come rendi il loro legame, che già sfocia nello shonen ai a tratti, visto l'insistenza con cui si pensano anche quando fanno di tutto per non farlo, anche quando non sarebbe necessario, basta pensare a tutte le volte che il cervello di Yamamoto nomina Gokudera mentre con Yukiko si accingeva ad andare a "scovare" le loro madri. Nell'imbarazzo di Gokudera c'è molto di più di quello che è disposto ad ammettere. Di fronte a Yamamoto si ritrova ad arrossire e non sa nemmeno il perché. Per Yamamoto fa delle concezioni alle sue usuali abitudini di sua sponte, anche se si nasconde dietro un ordine, od un no. Yamamoto invece si ferma a guardare l'altro mentre dorme. La descrizione che ne fa è molto partecipe. E' sinonimo di un sentimento molto forte, soprattutto perché si rende conto lui stesso che vorrebbe di più. Vorrebbe ovvero poter osservare gli occhi verdi dell'altro da aperti. Vorrebbe ammirarlo alla luce del sole. Cosa che non può fare perché se no rischia i denti. Il loro legame è decisamente ambiguo. Tanto che nell'osservarlo Yamamoto si sente come se stesse violando l'amico
E' naturale però che nessuno dei due riesca a capire cosa li unisce, d'altra parte Gokudera ora come ora non ha nemmeno accettato la loro amicizia. Ed infatti quando Shamal chiede del suo carinissimo amico, gli dice che non sa di cosa parla.
Devo dire che la situazione è davvero intrigante, perchè il loro legame è sorretto da un fragile filo, che potrebbe all'apparenza spezzarsi da un momento all'altro, ma che per ora però è riuscito a resistere di fronte a diverse interpere. Certo è che se qualche altro filetto andasse a sorreggerlo meglio sarebbe.
Quando Yamamoto ha lasciato Gokudera a casa nei suoi pensieri mi ha fatto tenerezza. Per lui non è facile rapportarsi con Gokudera in quella situazione. E' con lui, ma sa che il discorso madre gli fa male, quindi è costretto ad abbandonarlo provando dei forti sensi di colpa perché al risveglio non potrà essere con l'altro. Gli avrà lasciato solo un biglietto.
Quella frase in cui pensa che quello potrebbe essere il suo primo approccio con l'abbandono è molto forte. Colpisce come un pugno nello stomaco e ti fa provare empatia per Yamamoto. Tanto che mi è venuta voglia di entrare nella fic ed abbracciarlo, per rassicurarlo e dargli una mano di fronte alle dure decisioni che deve prendere.
Per lui gli altri vengono prima di se stesso. Anche con Yukiko infatti quando la bambina insiste capitola e suona nell'appartamento della vecchietta (l'hai descritta stupendamente, è un amore) che si prendeva cura di lei di giorno, quando la madre infermiera non c'era.
E poi arriva la verità su Yukiko, che tra l'altro ho molto gradito. E' perfetta! Sei riuscita a chiarire ogni mio dubbio in modo magistrale e solo per questo ti meriteresti i più grandi complimenti. La storia della bambina è davvero amara, ma se non altro ora ha dei genitori adottivi che si prendono cura di lei. Certo è che non riesce a dimenticare la madre vera, per cui avrebbe bisogno di aiuto. I suoi nuovi mamma e papà dovrebbero pensarci su invece di accanirsi a dire di no ai psicologi.
E poi ancora dopo ecco che arriva la mazzata per Yamamoto.
L'appartamento di sua madre è sfitto da sette anni. Lei di sicuro non è più là. Ha perso ogni traccia.
Sembra che il destino abbia deciso che il dolce ed altruista Yamamoto non si merita come premio una caramella. Che tristezza!
Ma poi arriva la speranza con Shamal che consegna una busta a Gokudera che potrebbe contenere informazioni utili. Yamamoto però lì non c'è e non si sa ancora che notizie siano. Potrebbero essere di tutto, anche le più tragiche. E sono curiosa di sapere come le userà Gokudera.
Il dialogo tra l'uomo ed il ragazzo è perfetto.
Il dottore è insinuante al punto giusto, sembra godere di far andare fuori dai gangheri il ragazzo. E' un modo come un altro però per farlo reagire.
E Hayato ha deciso di aprire il plico ed ovviamente il capitolo non poteva che finire così.
Sì, perchè per rispondere alla tua domanda, le conclusioni bastarde fermentano l'interesse, proprio perchè sono bastarde, ti lasciano con il fiato sospeso, ed attendi con ansia il prossimo capitolo per sapere cosa succederà. Sei così curioso che ti mangeresti le unghie.
Un'altra cosa che vorrei dirti è che adoro il modo in cui hai caratterizzato i due protagonisti. Sono decisamente complementari. Gokudera si nasconde infatti dietro un atteggiamento scostante per proteggere il suo cuore dalle delusioni affettive. Ha bisogno di qualcuno che quasi con una terapia d'urto lo spinga ad uscire dal suo guscio, mettiamo perché no, anche aiutando l'altro in una situazione brutta.
Yamamoto all'apparenza è sempre felice, ma in verità nasconde un profondo vuoto. Pensare più agli altri che a se stessi è controproducente, perchè ti fa perdere di vista te stesso ed i proprio desideri. Ha bisogno di qualcuno che gli insegni ad essere un po' più egoista.
Grazie ad una frase nella fic finalmente sono riuscita anche ad intuire perchè la fic si chiama pozzanghere e devo dire che ha un significato molto bello, anche se tragico. Se i nostri due protagonisti riuscissero a ripulirsi le guance a vicenda da quel fango forse finalmente potrebbero trovare un po' di serenità vera. Chi lo sa!
Devo dire che è difficile dire quale parte mi sia piaciuta di più del capitolo perchè è l'insieme che mi ha coinvolta e fatto innamorare.
E credimi se continui a scrivere capitoli e storie così belle, lungi da me volersi liberare di te, anzi non vedo l'ora che passi una settimana e mezza per leggere il nuovo capitolo.
Questa fic è bellissima. Te lo ripeterò tutte le volte che vorrai fino a quando il concetto non ti sarà chiaro.
Buona fortuna per i contest. Buone ferie natalizie.
Complimenti.
(Recensione modificata il 21/12/2011 - 10:13 pm)

Recensore Master
10/12/11, ore 23:37
Cap. 3:

Eccomi!!*-*

Dunque il dolce quadretto della famigliola addormentata si interrompe bruscamente a seguito di rumori sospetti. E di chi è la colpa? Di un molesto – eccitato-inaspettato- Shamal che irrompe e rovina quella momentanea tranquillità. Anche se devo aggiungere che ci regala una scena divertente, che però è bruscamente interrotta da una notizia, per l’autocelebrato right- man, a dir poco tremenda.
A primo impatto la reazione di Hayato è esagerata e infantile, ma riflettendoci bene pensi “ Toh! In effetti Hayato è proprio così!”.
Il breve dialogo scambiato tra Yamamto e Shamal è parecchio importate, criptico ma comprensibile da far capire che in questo caso Shamal ha preso una seria posizione fraterna ( se non paterna) nei confronti di Hayato. Una posizione che sinceramente mi ha colpito molto, è strano vedere il dottorino così serio.
Probabilmente più il baseball freak si mostrerà preoccupato per Gokudera, più questo si rifiuterà di uscire dallo scantinato. E ciò deriva probabilmente, nuovamente, dalla sua incapacità di affrontare un volto che si mostra preoccupato per lui.
La colpa sembrerebbe sì del moro, ma in fin dei conti Gokudera ha scelto da sé di seguire Yamamoto, la colpa è essenzialmente sua ( se proprio deve dare la colpa a qualcuno) e oltretutto lui non ha ancora dato la colpa a nessuno, è stato Shamal a parlare troppo. Ma Yamamoto che è tanto dolce, per alleviare il dolore del compagno preferirebbe scaricare tutte le sue colpe su di sé.
Non ho potuto evitare di sorridere quando Gokudera è uscito dalla “ tana”. E tana è la parola giusta in quanto la scena che hai descritto non ha fatto altro che farmi venire in mente un animale che esce da essa e perlustra al buio l’ambiente circostante alla ricerca di cibo dopo il letargo, una sorta di orso umano. E in effetti Gokudera è un po’ orso XD.
Ho l’impressione che Hayato si senta un po’ nudo davanti agli occhioni di Yukiko. Forse è per questo che odia in bambini in generale e non sa rapportarsi con loro, ancora meno di quanto non faccia con i grandi. I bambini sono creature che fanno paura in certo senso, ci si sente spesso sulle spine quando si è con loro perché interpretano e rivelano delicati particolari che l’occhio di un adulto ormai ritiene superficiali.
Nella prima parte del dialogo tra Yukiko e Gokudera, c’è stata una frase pronunciata dal ragazzo che mi ha fatto piangere il cuore:
“Tutti i bambini hanno paura del buio, come hai fatto a non pensarci, Hayato?”
Ho pensato solamente che lui da bambino , se mai bambino è stato, con o meno la paura del buio, ha dovuto farci l’abitudine senza replicare. Sono di quelle frasi che se lette velocemente appaiono per quelle che sono, ma che se lette con attenzione trasmettono un’ amarezza che ti fa sprofondare. Non so se ciò deriva dal mio essere troppo apprensiva nei confronti di Hayato, quindi perdonami se in realtà l’intento della frase era tutt’altro rispetto alla mia interpretazione.
In fin dei conti, anche se non lo ammette Gokudera si dimostra preoccupato per Yamamoto, così approfittando di accompagnare la pulce entra in camera per dare un’occhiata “poco interessata”. Forse solo per un attimo Gokudera ha messo sul suo stesso piano Yamamoto; anche al moro manca la presenza della madre e soffre, anche se comunque la sua è ancora viva.
Poi il bellissimo dialogo con Yukiko, una frase che pronuncia la piccola, e che credo tu possa ben immaginare mi ha colpita e affondata. Ahhh l’ingenuità schiacciante dei bambini! ( mi viene in mente il caro buon Pascoli * trauma da letteratura italiana*). Se fosse stato possibile avrei voluto essere accanto a Gokudera per sorreggerlo; quello che si limita a fare è sorridere amaramente, ma il colpo è stato forte, anche per un duro come lui, e difficile da assestare. Comunque nel suo dialogo finale con la pulce ho notato una dolcezza che probabilmente nemmeno lui avrà notato. È di quella dolcezza che in genere un adulto rivolge ad una persona più piccola, che sa anche di “uomo di esperienza”.

Amo questa storia, l’ho già riletta qualche volta e amo respirare l’amarezza e la malinconia della quale è intrisa già dall’inizio. Si sono per natura masochista.
Scherzi a parte, mi piace perché in certe situazioni mi ritrovo e quindi sono ulteriormente coinvolta a livello emotivo. È bella per il modo con cui descrivi l’aspetto psicologico dei personaggi; Gokudera, è il solito duro che si atteggia da figo con la sigaretta in bocca ed è costantemente alla ricerca di metodi efficaci per evitare che le sue difese vengano abbattute, facendo venire così meno la sua aria di uomo d’ esperienza. Yamamoto è invece dal canto suo ancora più complicato dell’amico, ostenta tranquillità, si preoccupa più per gli altri che per se stesso e si corrode dentro, palesando falsi sorrisi. Sembra una gara tra i due a chi è più complicato! E gli onori vanno tuttia te carissima che riesci nonostante tutto a riportare su un “foglio” questi sentimenti così complessi.


Non mi dilungo ancora, anche se potrei scrivere all’infinito XD
A presto <3 e buono studio…..stupidi prof =_=
(Recensione modificata il 10/12/2011 - 11:39 pm)

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