eccomi qua bellissima, e si siamo arrivati alal fine, la mia ultima recensione, sono un po triste e un po emozionata :)
lo sai quando ho iniziato a leggere il capitolo, mi sono presa uno spavento, quando ho letto il nome di jack, nn hai specificato subito che era il figlio e ho pensato, no ma stiamo scherzando, alice me li ha separati davvero XD, poi ho continuato a leggere e poi quando ho scoperto che lui era solo il figlio di kurt e blaine, mi sono tranquillizzata in una maniera assurda, madonna XD
e comunque adesso capisco tante cose su questo fantomatico finale XD
le ultime parole poi sono PERFETTE, davvero mi sono pure commossa, si perche comunque questa storia mi mancherà, è strano ma è così, cosa faremo adesso il lunedi proprio non lo so XD
e adesso capisco perche nn vuoi scrivere un seguito, non ce ne bisogno, adesso l'ho capito anche io, meglio tardi che mai XD
davvero davvero meraviglioso tutto sino alla fine, e iniziamo con le citazioni dai, che se no qua nn la finiamo piu XD
"Anche se il calendario è sicuramente utile, questa potrebbe esserlo di più. Nel primo cassetto della scrivania ci sono un deodorante, dei biscotti al cioccolato e delle salviettine umide: rinfrescati, mangia e soprattutto... respira. Andrà tutto bene.
Mi ringrazierai stasera a casa.
Tuo marito, che pensa sempre a tutto."
scontantissima che avrei inserito questa, ma da qua ho iniziato ad emozionarmi come dico io XD
la seconda:
"“Perchè lo è, Kurt. Questa notte, in un certo senso... è stato davvero un addio.”
Quella notte fu davvero un addio, ma non quello che chiunque si sarebbe aspettato: Blaine il mattino successivo non disse a Kurt che la distanza sarebbe stata un peso troppo grande da sopportare, né Kurt disse che voleva andarsene a New York privo di legami. Dissero addio alle persone che erano state, quelle di cui avevano vestito i panni prima di incontrarsi in quel bagno, prima di baciarsi per la prima volta in quel corridoio, prima di aver ballato insieme e di aver fatto l'amore.
Kurt salutò gli anni del liceo, i soprusi, il silenzio e il suo continuo sentirsi fuori posto, per abbracciare finalmente i suoi sogni. Non c'era più posto per immaginazione e fantasie: da quel giorno avrebbe costruito il suo futuro, un passo dopo l'altro. Non era più un ragazzino spaventato e sdraiato nel letto con Blaine, disse addio senza fatica al ragazzo che era stato, ringraziandolo per averlo fatto diventare un uomo con la forza di afferrare i suoi desideri e stringerseli al petto.
Non aveva più paura di chiedere aiuto, né di confidare negli altri.
Kurt non aveva paura di scommettere su quello che c'era tra di loro.
Non aveva paura di tentare.
Sentiva che avrebbe potuto ottenere qualunque cosa."
cioè io ho pensato le peggiori cose di questo addio e meno male ci ami anche tu XD
la terza:
"Furono i due anni più lunghi della sua vita.
Perchè era così facile parlare per ore di quello che amava, chiacchierare davanti a un caffè con studenti che amavano la letteratura quanto lui, capaci di finire le sue frasi e chiarire i suoi dubbi. Sarebbe stato così semplice far diventare quel caffè qualcosa di più. E Blaine non sarebbe stato più solo, anche se quel qualcuno insieme a lui non sarebbe stato Kurt.
Perchè litigare al telefono era più duro, più freddo e più rischioso che farlo di persona. Ogni parola poteva sembrare meschina, senza potersi baciaretoccareaccarezzare subito dopo.
Ma fu anche estremamente semplice.
Perchè ogni volta che i loro impegni glielo permettevano, correvano uno tra le braccia dell'altro. La pigrizia non fu mai un'opzione, per loro. Perchè ogni volta che si infilava nel letto di Kurt, dentro in quella stanza minuscola di quell'ancora più minuscolo appartamento, Blaine sentiva di avere di nuovo trovato il suo posto nel mondo. E ogni volta che Kurt sgattaiolava nel dormitorio della Brown per fargli una sorpresa, il sorriso di Blaine lo ripagava delle ore in auto che erano necessarie per raggiungerlo.
Perchè nei club di New York c'erano tanti ragazzi, ma l'immagine degli occhi di Blaine si faceva sempre viva nella mente di Kurt, ricordandogli che per quanto potesse cercarli, non li avrebbe mai trovati lì. E allora continuava a ballare, ma lasciava che il suo ricordo lo cullasse al ritmo della musica.
Perchè anche quando Blaine si sentiva solo e arrivava a un passo dal finire a letto con un ragazzo qualsiasi, il ricordo di com'era fare l'amore, e non semplicemente sesso, lo fermava sempre, prima ancora che il pensiero di cedere diventasse qualcosa di cosciente. Anche se la sensazione di essere solo poteva essere intensa e dolorosa, Blaine sapeva che era solo quello. Una sensazione. Non era più solo, anche se Kurt era chilometri di distanza: bastava prendere in telefono e chiamarlo. O rileggere i suoi messaggi. O guardare le fotografie delle loro vacanze al lago. O affondare il viso nella maglia che aveva dimenticato tra le lenzuola un paio di settimane prima."
la parte in grassetto sappi che è la mia preferita XD
la quarta
"Ma a parte quei momenti privati, erano sempre e solo Kurt e Blaine. Esattamente come quando per la prima volta si erano abbracciati sotto la neve, mentre l'autobus aspettava che Kurt salisse.
E quando una sera Sebastian ed Eric si presentarono sulla loro soglia reduci da un weekend a Las Vegas con l'aria stravolta, due anelli dozzinali e un certificato di matrimonio, bastò uno sguardo al luccichìo di felicità negli occhi dei loro amici per capire che era giunto il momento di fare il grande passo. Lui e Kurt si sposarono tre mesi dopo presso il munificio di New York e Burt pianse come un bambino, anche se il giorno successivo lo negò con decisione; solo a distanza di anni ammise che nei suoi ricordi ogni dettaglio della giornata era sfumato, annacquati com'erano i suoi occhi di lacrime.
E quando Rachel partorì, Blaine trovò il coraggio di afferrare le mani di Kurt e dire ad alta voce che voleva avere un bambino. Quando annunciarono che stavano cercando una madre biologica, Sebastian fu in prima linea per le peggiori battutine che la sua mente era in grado di creare; non solo non riuscì a fargli cambiare idea, ma tredici mesi dopo si ritrovò inginocchiato accanto alla culla di Jack, nato quattro giorni prima per raccontargli, con voce giocosa, una versione tutta sua di Cenerentola.
In cui la principessa era un transessuale e la matrigna la maitresse di un bordello di lusso, ovviamente.
Blaine era solo un assistente universitario, l'appartamento era piccolo e Kurt passava più tempo a teatro che a casa; fu tutto dannatamente complicato, ma ogni gioia sembrava costantemente amplificata dalle difficoltà che attraversavano per ottenerla.
In quel caos tutti avevano dimenticato come era cominciata. Perfino Kurt e Blaine."
davvero qua mi sono emozionata moltissimo, le ultime 4 parole poi XD
e l'ultima :(
"Quella sera, quando Eric e Sebastian tornarono al loro appartamento e Jack finalmente si addormentò nel suo lettino, Blaine trovò Kurt appoggiato allo stipite della porta, intento a contemplarlo in silenzio.
“Un papillon per i tuoi pensieri.” disse appoggiandogli il mento sulla spalla.
“Era da un pezzo che non pensavo agli anni del liceo. Forse quello che abbiamo fatto è stato folle... non è vero? Che giovani incoscienti. E tutto sembrava così insormontabile, neppure sapevamo che era la punta di un iceberg. Che ingenui.” commentò sfregando la guancia sui riccioli di Blaine, che ormai lo stava baciando sul collo.
“Quindi te ne penti? L'hai detto anche a Jack... niente diventa più semplice, le cose possono farsi solo più complicate.” Tra un bacio e una parola, la voce di Blaine era calda contro il suo collo. Kurt si voltò e ne afferrò delicatamente il viso tra le mani, costringendo Blaine a guardarlo negli occhi; il sapore del tutto, con Blaine, era complesso, ma non si era mai pentito della sua scelta.
“Meravigliosamente complicate.” disse prima di baciarlo sulle labbra e allontanarsi appena. E come ormai era abitudine per Blaine, ripetè le parole del marito.
“Meravigliosamente complicate.”
guarda te lo dico la fine è PERFETTA, è proprio cosi che doveva finire, davvero perfetta perfetta :)
davvero bellissima, mi mancherà leggere di loro due in queste vesti, e io sono una della affezionate alla storia, sei stata BRAVISSIMA fino alla fine :) |