č cosė triste... ogni volta che leggo storie del genere mi immedesimo nel personaggio in vita e penso "cosa farei se ci fossi io al suo posto?" oppure mi chiedo cosa proverei e la risposta č dolore, dolore, dolore, ma non mi č mai capitato, io posso fuggire, posso commuovermi, posso addormentarmi e svegliarmi sapendo che non era vero, pensare che cose del genere succedono tutti i giorni e che molte persone ci sono passate.. Io per esempio non so se avrei il coraggio di rientrare nella stessa casa dove vivevo con la mia coinquilina/migliore amica se morisse, penso che manderei qualcuno a prendere le mie cose e scapperei, scapperei il pių lontano possibile per non ricordare, per andare avanti e le prime notti continuerei a dormire ogni notte in una casa diversa facendomi ospitare dai miei amici per non rimanere sola, per non sentirmi sola. Le persone quando sono sole fanno brutti pensieri... La cosa delle allucinazioni rende tutto ancora pių triste, ancora pių vero, ancora pių drammatico e doloroso. L'assenza nel il ricordo della presenza. La vita di John Watson č con Sherlock Holmes e con nessun altro

Leggi la risposta dell'autore

Devo ancora capire come in una cosa così piccina possa entrare tanto angst, non ci dovrebbe stare, ecco, è troppo.
John è maraviglioso e fa male, e Sherlock è meraviglioso anche se non c'è, e la storia è meravigliosa perché John non se ne fa una ragione, perché non si perdona, perché del resto gli importa così poco adesso che c'è il foglio bianco e resta bianco, niente più studi in rosa, niente di niente di niente. E boh, davvero, un ottimo lavoro, non so che altro aggiungere *si accartoccia in un angolo*

Leggi la risposta dell'autore

La prima riga non lascia scampo. La seconda rade al suolo ogni cosa. Da lì in poi...
Mrs Hudson è da qualche parte, Sarah è da qualche parte. Che importanza ha?
Sherlock Holmes è un idiota come gli altri perché senza dire niene a nessuno ha deciso di fracassarsi la testa e sparire chissà dove. E' un idiota ancora peggio degli altri. E scrivere non serve a niente, dannata pagina bianca. 
Potesse almeno piangere, lascerebbe correre via quel dolore cristallizzato. 
Poi succede che Sherlock è lì ma tanto è un'allucinazione e lo sanno tutti, meglio non voltarsi e lasciarlo blaterare.
Meglio che tacesse, quella stupida allucinazione. Perché poi John non sa sopportarlo e si volta e tanto non c'è nessuno. 
Solo l'aria con cui prendersela. 
E il vuoto. 

... Che forse qualcuno riempierà. 

Questa è davvero una delle cose più evocative e potenti che tu abbia scritto ultimamente. E' viva. E ruggente.

Leggi la risposta dell'autore

Dobbiamo piangere?
No, dico. Dobbiamo piangere?
... Piangiamo. ♥
*pensavi di esserti liberata di me e invece no!*

Leggi la risposta dell'autore