Il plot e l'idea di sfondo mi piacciono molto, ma credo che avresti potuto svilupare meglio questa storia. Ho letto altre tue storie e credo che tu abbia le carte in regola per farlo, mi spiace dover lasciare una recensione neutra.
Il fatto è che prima di tutta la storia è quasi stile copione. Si tratta di domanda e risposta, anche se le risposte sono ovviamente sentite solo da America, perché è un dialogo con sé stesso. Credo che avresti potuto concentrarti di più sui suoi sentimenti, sulle sue sensazioni mentre osserva la sua immagine da bambino. Dopotutto, questa è una fanfiction introspettiva, ma oltre al dialogo, traspare davvero poco dell'introspezione del personaggio.
Ovviamente, il discorso della ribellione è qualcosa che può essere interpretato in diversi modi, probabilmente tutti quelli che hanno visto Hetalia hanno dato un "perché" a quella ribellione e questa è una fanfiction introspettiva, non storica, quindi mi è piaciuto abbastanza come hai inserito il discorso dei sentimenti che avevano l'uno per l'altro.
Di Arthur se ne parla solo attraverso gli occhi di America, potrebbe essere un discorso di parte, ma mi da l'impressione che sia un Arthur debole e indeciso. Senza troppi giri di parole, Arthur era un Impero. Credo che quando Alfred ne parli, non ci sia solo rabbia, ma anche rispetto per quella figura che, a quel tempo, dominava buona parte dell'Oriente e dell'Occidente [Americhe, Indie, ect].
Dal momento che questo è ambientato post-Rivoluzione (trattandosi di un ricordo), presumo che ci troviamo in un periodo non lontano dal presente attuale, quindi non ho capito bene se questa "cicatrice" che America si porta dentro bruci ancora al punto che porti rancore verso Inghilterra o meno. Forse anche questo andava accennato un po'.
Ovviamente questo è un parere personale, semplicemente quello che mi è sembrato di questa storia da lettrice (:
A presto,
Lacie.
Ps: Scusa se ho cancellato la precedente, EFP non mi faceva apportare una modifica. |
