Recensioni per
Break on through to the other side
di ausel dawn

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
29/02/12, ore 15:58
Cap. 7:

Oh Dea, questa storia continua ancora! Grandioso!
Certo, incomincia a diventare leggermente noiosa, con tutta questa storia della vita e della morte e del suicidio. Non dico che gli argomenti non siano interessanti o profondi, anzi sono molto belli e le descrizioni sono ricche di belle metafore ed interessanti punti di vista. Il problema è che sta incominciando a divenire leggermente banale, le riflessioni riguardano solo ed esclusivamente il dolore della vita e la paura per la morte, contrastata dall' attrazione che proviamo per essa. Sono degli argomenti molto interessanti, ma negli ultimi capitoli non hai veramente parlato di altro!
Con questo non voglio dire che fai schifo o che non mi piace come scrivi. Anzi, ti stimo molto e adoro la tua storia. Forse è normale che la trama incominci ad essere un poco meno profonda, dato che siamo in vista degli ultimi capitoli, vero?
Al prossimo capitolo,
Beads.

Recensore Veterano
21/02/12, ore 22:32

Aaah! OK, ora ho capito definitivamente la trama! :) Anche se è un poco un peccato,era più divertente ed appassionante leggere qualcosa di così ermetico, con uno stile che mischiava la narrazione con la poesia, una specie di lenta conzone o melodia.I tuoi 'versi' sono sempre ottimamente strutturati, bellissimi e pieni di armonia tra l' uno e l' altro.
Dunque, ti dividi in due. Dividi il tuo spirito in due, è un' immagine molto bella e profonda. Come il riflesso del cielo sul mare: la stessa cosa, due cose opposte e completamente differenti. L' acqua, in fondo, è l' elemento opposto all' aria. Lo sapevi? Non si smette mai d' imparare, credo che bisognerebbe vivere proprio per questo: continuare ad imparare senza sentirsi giudicati o incatenati. Fregarsene delle opinioni altrui, rinascere ogni momento nelle piccole cose della vita, in ogni piccolo particolare.
Già, i particolari. Il tuo stile è pieno di particolari. Piccoli elementi della vita quotidiana, racchiudono in se stessi il più grande significato della vita stessa. Un particolare è un universo. Una danza infinita, un gioco di parole tra divinità. Sì, credo proprio che ogni cosa sia governata da questi piccoli elementi.
I particolari...
La morte è un particolare?
In fondo, in un piccolo attimo viene racchiuso un tempo così grande: l' infinito. Ecco, sì, proprio così: la vita non è un particolare. E' grande, immensa eppure non è infinita. La morte è invece un attimo, un istante che durerà per sempre.
Compliementi per la storia, continua a piacermi davvero tanto.
Un bacio,
Beads.

Recensore Veterano
17/02/12, ore 23:06

OK, direi che hai definitivamente risolto il tuo piccolo problema del corsivo! Congratulazioni!
Per quanto riguarda la storia, continua a mantenere quella sua introspettiva melodia che fuoriesce dalla mente della protagonista, avvolta da quella sottile pazzia chiamata 'amore impossibile'. E ci credo che preferisce la morte a questa strana tortura chiamata 'vita', anche se non si tratti certo della sua prima scelta. Come andrà mai e poi mai a finire? Lo scopriremo mai, o rimarremo per sempre in questa etera e vaga sensazione di domanda, di inquietudine di fronte a risposte celate?
Può dirlo la stessa autrice, o proprio lei non sa come andrà a finire la sua storia?
Un mistero per tutti, insomma, o solo per pochi? E per quanto? Per altri due capitoli, per cinquanta, per l' eternità di una storia 'Incompleta'? Ripeto: chi può dirlo? Chi vivrà vedrà! :)
Un bacio,
Beads.

Recensore Junior
08/02/12, ore 19:15

Ciao! Premetto che non so se tutto questo sia reale o inventato, se parli di te o di qualcun altro o se sono solo frasi ammucchiate senza un reale significato o logica alcuna. Quel che so è che mi è piaciuto, e mi è piaciuto perchè l'ho letto e interpretato secondo le mie personali esperienze. Quindi ti dico che le ho trovate toccanti queste tue parole perchè calzano, al 90% diciamo, con le mie esperienze da piccola adolescente con profonde carenze affettive. Complimenti, mi piace molto!

Recensore Veterano
07/02/12, ore 22:38

Sempre più interessante, sempre più diverso. Sempre più chiaro, sempre più vacuo.
La tua storia si allontana da me, eppure mi sfiora la pelle e le labbra, mi tocca e corre via da me. E' assurdo, surreale, ma avverto queste sensazioni contemporaneamente. Sarà perchè adoro i personaggi disturbati mentalmente, non lo so con precisione. Lo stile è comunque impeccabile, non c' è che dire. E lo stesso vale per la grammatica: impeccabile. Non vi sono parola cacofoniche, e mi pare che tu abbia rispolto a pieno quel tuo iniziale problema delle parole sottolineate eccessivamente col corsivo. Forse, toglierei il corsivo a quel 'reset', essendo una parola straniera che risalta comunque tantissimo tra le altre parola che, essendo italiane, hanno un suono completamente diverso. Ma non credo proprio che sia essenziale, la storia è bellissima così com' è.
Che altro dire? Sei bravissima, continua così!
Beads.

Recensore Veterano
05/02/12, ore 20:04
Cap. 3:

Incredibilmente profonda, come sempre, ma questa volta ho provato anche una certa ebrezza, un brivido che correva lungo la mia schiena. Ho immaginato il sangue, ho riempito i miei polmoni con il suo ferreo odore, mi sentivo possedere da quel demone (la mia parte oscura? un' illusione? l' indefinito?) che mi strattonava e mi faceva perdere il controllo sul mio corpo.
Sì, insomma, una maniera come un' altra per dirti che a mio parere questo capitolo è stato particolarmente più espressivo e concreto degli altri, meno etereo. Le sensazioni provate erano più forti, più solide, anche se hai perso leggermente quell' atmosfera di sogno e d' illusione che circondava il lettore nei precedenti capitoli. Ho, almeno, l' hai attenuata leggermente. Ciò ha i suoi lati negativi e positivi.
E' un male, perché quell' atmosfera di sogno, essendo il tuo racconto molto introspettivo, si amalgamava meglio con i fatti e con le parole. Il suono, forse, era prima più coinvolgente e meno diretto.
E' un bene, perché adesso il discorso è più chiaro, molti elementi a me non particolarmente chiari in precedenza si sono mostrati più comprensibili, come alla splendente luce di un sole estivo.
Diciamo, in conclusione, che per essere perfetta dovresti cercare di equilibrarti un poco di più. Quindi il mio consiglio è, chiaramente, non ti equilibrare ulteriormente, altrimenti diventeresti perfetta. Una persona perfetta diventa spsso l' antitesi dell' artista e dell' artigiano. Scrivere non è perfezione. E' anche tecnica, certamente. Ma mai perfezione.
Quindi, direi che in sintesi l' unico aspetto in cui credo tu dovresti migliorarti sarebbe quello del corsivo. Lo usi un po' troppo, e spesso può diventare ripetitivo e noioso. A volte crea anche un po' di confusione. A parte questa piccola sciocchezzuola, a mio parere vai benissimo così! :)
Con affetto,
Beads.

Recensore Veterano
03/02/12, ore 23:29
Cap. 2:

Beads and Flowers,cosa pensi della storia?

Be', EFP, credo che non ci sia molto da dire. La storia in sé è molto bella, con una ottima proprietà del linguaggio ricco e variato dell' autrice, che riesce ad immergersi totalmente nel personaggio introspettivo dell' io narrativo in questione. Parliamone, caro EFP dall' aria così stanca e neutrale (sarà perché sto scrivendo alle 23:11 dell sera e sono sveglia dalle cinque del mattino), parliamone di questa storia. Ci piace? Sì, ci piace, ed anche tanto. Ma perché? Be', adesso le cose si complicano, caro EFP dalle domande e dall' aspetto neutrale e sobrio, le cose si complicano.
Forse mi piace perché il titolo è lo stesso di una canzone dei The Doors (che, voglio precisare, non sono affatto emo per il semplice fatto che ai loro tempi gli emo non esistevano). No, cosa a che fare questo con la storia? Assolutamente nulla.
Forse perché l' autrice è così franca con sé stessa. Si diefinisce 'emo' e 'bimbominkia'. Forse crede che così facendo qualcuno potrà pensare meglio di lei, o forse pensare semplicemente a lei. Ma no, che dico? Un' autrice è un' autrice. Lei non parla, lei scrive, lei non è autrice in quanto tale. Lei esiste solo in ciò che scrive, non per come si definisce. Questa è una vera autrice, ed è forse ciò che apprezzo di più in una scrittrice o in uno scrittore.
Parliamo dunque della grammatica perfetta e dell' ottima sintassi? No, non è certo per questo che la storia è molto bella. Certo, questi fattori sono essenziali ed aiutano molto, ma non rendono una storia una storia.
E allora, si tratta forse di quella piccola parolaccia a fine capitolo? In fondo, dona un senso di potenza all' intero racconto, equilibria lo stile e colpisce in maniera incredibile. E' una parola forte, in fondo.
Sì, forse è anche questo. Ma...

Beads and Flowers, cosa ne pensi della storia?

EFP, credo di non saperlo. Credo che le parole di quest' autrice vogliano trasmettere determinati concetti, eppure mi giungono in maniera totalmente diversa da come lei stessa se le aspettava. Credeva di rendermi scocciata con il suo tono lagnoso? E perché? Cosa c' è di male in questo stile, nel tono delle parole? E' un modo come un altro per mettere le parole sulla carta, ma per esprimere dei concetti molto più profondi ed interiori di quelli apparentemente immaturi e forse anche sciocchi.
Non parlo di tristezza. Ne' di brutte esperienze.
Parlo di vita.
Ecco ciò che mi ha trasmesso il racconto.
Un disperato bisogno di vivere, di esistere, di continuare a guardarsi attorno e scoprire che vi è un mondo. Forse è bello, forse è brutto, forse è un pantano nero in cui siamo stati gettati per affogare a poco a poco. Ma è un mondo. E questa l' autrice l' ha capito, in fondo. Forse l' ha capito nel più profondo del suo animo, forse nella superfice, abbastanza vicino alla bocca per poter vomitare questa conoscenza.
Ma lei sa.
E lei scrive.
Questo è scrivere. Tu sei una scrittrice incredibile. Credi di non esserlo, credi di esserlo. Ma non lo sei per ciò che trasmetti o per il suono che hanno le tue parole. Scrivere è anche questo.
Ma lo scrivere va oltre.
Ed anche tu vai oltre

Beads.