Uhm... Emanuele rende la vita difficile ad Angela, decisamente difficile. E lei maschera tutto con il sarcasmo quando dentro è innamorata persa. Menomale che c'è Sebastiano ad darle un appoggio: avere qualcuno accanto che ti sostiene è un grande conforto e aiuta a farsi forza e a darsi coraggio per continuare a vivere ogni giorno con il peso di un amore non confessato e non corrisposto. Anche se Emanuele sembra essere geloso di Angela in qualche modo, nonostante lei per proteggersi da inutili speranze, non crede minimamente alle sue parole e attenzioni, e in effetti non ha tutti i torti, visto che quando viene richiamato all'ordine dalla ragazza di turno, si dimentica del tutto dell'amica (cosa odiosissima per cui mi sono sempre arrabbiata e che purtroppo è una costante in tutti gli amici "accoppiati").
Angela è forte nel suo dolore (e se ho ben capito, ha anche qualche cardiopatia, giusto?), ma quanto ancora potrà resistere nel fingere che per lei Emanuele sia solo un amico?
Per fortuna quando torna a casa ha il suo mondo ad aiutarla e a farla estraniare dal suo tormento quotidiano; creare e vivere in un mondo tutto personale è una benedizione, è un rifugio sicuro, e comprendo benissimo la sua gioia nell'immergersi in quest'altra parte della sua vita.
Leggendo la tua presentazione, ho trovato molte note autobiografiche nel personaggio di Angela: tutti quando scriviamo mettiamo un pò di noi stessi nei nostri "bambini", ma mi chiedevo se questa fosse una storia autobiografica o questa caratterizzazione sia funzionale a rendere il personaggio più reale.
Mi piace il modo in cui t'immergi nell'introspezione di Angela, riesci a descrivene molto bene i suoi stati d'animo, permettendo a noi lettori di entrare in empatia con lei.
Metto la tua storia tra le seguite ^ ^

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Eh già non è facile definire l'amore, perché ciò che si prova è soggetivo, ma soprattutto perché ciò che si prova quando si posano gli occhi sulla persona che si ama, è qualcosa di così forte, così totalizzante, che qualsiasi descrizione non sarebbe abbastanza efficace nel rendere l'idea di cosa si prova.
Questo prologo mi porta a pensare che per la tua protagonista l'amore sarà davvero un'esperienza complessa e difficile, qualcosa che la porterà a provare le emozioni e le sensazioni più disparate per quel portatore di occhi grigi comparso all'improvviso nella sua vita.
Mi è piaciuta l'introspezione generale sull'argomento, vado a leggere il primo capitolo ^ ^

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Ciao ;D Un'amica, "ThePoisonOfPrimula", mi ha consigliato di leggere la tua storia poche ore fa e dal momento che mi sono ritagliata un po' di tempo ho deciso di intraprendere questa bellissima lettura. L'introduzione della storia, che ho letto poco fa, mi è piaciuta abbastanza per cliccare sul titolo ;D Quando è comparsa la pagina davanti ai miei occhi, ho pensato: "Ci siamo". Non che stessi intraprendendo chissà quale guerra, perché l'esito è stato tutto che tragico. Anzi, ripeterei all'infinito che ho amato questo primo prologo. La protagonista conosce l'amore come conosce il suo migliore amico... come il ragazzo che ama. Perché - per l'appunto - lo ama. Ma se dovesse interpretarlo a parole, è titubante... Sì, perché l'amore non si può descrivere, nessun aggettivo sarebbe all'altezza. "Ma, forse, potevo riassumerlo anche in un’unica caratteristica: il mio amore risiedeva in due occhi grigi, profondi, nei quali mi sarei persa volentieri fino alla fine dei miei giorni perché, lì dentro, riscoprivo me stessa." E forse, come dice lei, l'amore si può esprimere solo in chi si ama *-* Insomma, mi sembra di star componendo un periodo senza senso e so anche perché! La tua storia mi piace tantissimo e mi soprendo del fatto che nessuno abbia recensito! Ma io la inserisco subito nelle preferite! *-* Passo al prossimo capitolo, il PRIMO capitolo! <3

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Haaallo. :3
Prima di tutto mi scuso enormemente per non aver recensito prima. Mi piace la storia, mi piace come hai impostato il tutto e mi piaci tu (sì, ci ritroviamo su un bel pò di cose fondamentali da quel che ho letto sulla tua 'presentazione'...per citarne una, HOWL). Quindi la domanda è: perché cacchio non ho scritto queste quattro righe prima? Rimando troppo, ecco tutto.
In ogni caso, parlando di questo prologo. Adorabile e potente. La fine ('[...] perché, lì dentro, riscoprivo me stessa.') mi ha ricordato Cime Tempestose, con la celebre frase 'Io sono HNeathcliff!'...non c'entra nulla, magari neanche hai letto Cime Tempestose, però è una cosa veramente figa. Una spiegazione dell'amore davvero intelligente,
Prometto che pian piano recensirò ognissanto capitolo.
Prim.

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