Un bellissimo racconto, originale e ben scritto. Grazie alle tue parole è facile immaginare i momenti e cogliere l'unicità di Pete, già dopo poche righe. Che fosse o meno il tuo intento, il testo mi ha trasmesso una lieve, ma piacevole, malinconia.

mi è piaciuta. brava continua a scrivere origninali. perchè lo sei.

bellissima davvero, mi ha colpito parecchio. entrambe sono descritte molto bene e mi riconosco molto in Pete XD è una storia che mi ha trasmesso un sereno desiderio di libertà e originalità. la riflessione sulle piante è molto bella e vera. mi piacerebbe, anche solo per un giorno, essere una pianta. complimenti

E ci credo che è andato bene il concorso... Comunque concordo, è odioso quando qualcuno legge le tue storie senza entrare nell'atmosfera che avresti voluto dargli, anzi, odioso è un eufemismo... Comunque passando al commento della fanfiction anche qui ci sarebbero parecchi eufemismi da dire, ma non li scriverò, perchè non potrebbero mai descrivere quanto questa storia mi abbia colpito. Anzi, forse non so spiegarmelo nemmeno io... Sarà che tutti, chi più chi meno, si sentono rappresentati da Ele, combattuta fra il soffocante mondo razionale che ci circonda e la fugace ricerca di un sogno... Comunque è davvero una bellissima fic, che fa riflettere un po' tutti sul significato delle nostre vite e su come vorremmo viverle. Complimentoni davvero!

bellissima, mi è piaciuta molto. Mi mette un po' d'ansia in un certo senso, ma tutte le cose che parlano di mondi separati mi mettono un po' d'ansia. Pete (che per la cronaca ho sempre letto Pete) è il ritratto accentuato di qualcuno che conosco e che, come Ele, non sono in grado di raggiungere...mi piace molto!

Molto, molto carina questa Originale.
Si respira l'aria impalpabile, ovattata e leggermente sussurrata del cambio dell'ora, quando la libertà sembra vera, ma in realtà il ticchettio dei professori e lo sciabordio dei loro registri è dietro l'angolo.
Bei personaggi, entrambi interessanti. Diversità tangibilissima. Eppure è più che logica. Siamo irripetibili e di noi stessi non troveremo mai un clone. –Si spera! XD-
Lo stile è pulito, fresco, scorrevole. Il lessico appropriato e mai banale. Non ho avvistato errori di grammatica, anzi. Solo una piccolissima svista : "di come appaio alla genere" --> Penso intendessi “gente”.
L'immagine di Pete fra l'erba e i quadrifogli incuriosisce anche me, ma la cosa che ho gradito maggiormente è il finale. Ele alza la mano, la lezione è iniziata; il suo mondo non è quello di Pete, ma pensa a cosa sarà. Dopo.
Molto, molto bello. Molto dolce e gradevole.
In conclusione tanti complimenti, Mendori. E buon Tutto.
Kuroi
P.S. Anche io da piccola avevo la stessa paura di Ele riguardo il nocciolo delle ciliegie...