Recensioni per
Non credevo fosse vero...
di Viola_Mitchell

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
24/05/12, ore 21:09
Cap. 10:

Uhm... allora. Innanzi tutto mi scuso per l'enorme ritardo, ma avevo altre cose da recensire e sono ancora indietro nella scaletta... perdono y.y
Numero uno (e qui sono cattiva): chi è Diane? Perché tipo fino a due capitoli fa credevo che la protagonista si chiamasse Marzia... quindi, domanda: mi sono persa qualche passaggio? xD Okay la smetto, è probabile.
Ora veniamo alle considerazioni personali della protagonista. Diciamo che è alternata dai ricordi piuttosto tristi del passato a quelli del presente, piuttosto felici dato che la protagonista deve cantare... insomma, per ora la vita le va bene.
Mi è piaciuto multo il modo in cui hai deciso di chiudere il capitolo, con "Destino?". Ed è qui che, di fatto, tornano tutti gli interrogativi.
E penso che quello di questo capitolo sia l'amore. Ma sai, una volta una persona che a me sta molto cara mi ha raccontato una leggenda giapponese, la leggenda del filo rosso del destino. Tutto è predestinato, tutto è scritto... anche l'amore, che è dato da questo filo. Possiamo fare quel che vogliamo ma non si spezzerà mai.
Ecco, ho finito di rompere le scatole u.u
Mi è piaciuto, davvero :)
Kisses
Vava_95

Nuovo recensore
14/05/12, ore 19:40
Cap. 10:

Eccoci qui anche con il capitolo 10. E' da un po' che ti seguo, Viola, ma francamente non ho mai avuto molto tempo per scriverti una buona recensione.

Ora, iniziamo dal principio.
Se devo essere sincera, mi sono ritrovata parecchio spaesata all'inizio, senza sapere se il tutto fosse una pagina di un diario di questa ipotetica protagonista, o i suoi pensieri. E' stato fastidioso leggere senza sapere di cosa stessi parlando, però è stata una mia scelta voler continuare nella lettura di un racconto introspettivo (anche se, se fossi stata al tuo posto, l'avrei costruita in maniera differente questa sorta di suspense che hai cercato di creare nel lettore), quindi mea culpa.

Ci sono molte imprecisioni nell'ortografia e nella punteggiatura, ma sono cose che si impara a correggere con il tempo e con tanto, tanto esercizio (ne so decisamente qualcosa!).
Inoltre vedo che è la tua prima storia, perciò mi aspetto di vederti crescere nella maniera di scrivere i tuoi pensieri. Di fatto, le tue idee non sono per niente male, ma lasciano una sensazione di insoddisfazione, perché sento che manca qualcosa. Forse, appunto, per la mancanza di esperienza? Non saprei. In ogni caso, confido in un cambiamento, questo sito serve a correggere ogni nostra imperfezione, grande o piccola che sia.

La, diciamo, "nota rossa del registro" è quella che mi ha lasciata spiazzata nel momento in cui, nel capitolo uno, mi sono imbattuta nella seguente frase:

"Sinceramente scrivo perchè MI VA DI FARLO. Il resto non m'importa. Se vi piace, bene, altrimenti, mi spiace, non sono il prototipo di ragazza immagine/venduta che cercate, suonate il campanello e avanti un'altra"

Io ovviamente non ti conosco, Viola, però ci sono rimasta male. Quasi stona con il contesto filosofico che cerchi costantemente di costruire. O meglio, forse ci stava anche, dato che mi è sembrato una specie di "capitolo dei capricci" di questa ragazza, che si scopre essere Diane, però il lettore rimane un po' spiazzato, la prende come un affronto. Su efp è bello leggere e condividere quel che si scrive, quelle tue quattro righe se da una parte rappresentano la libertà di uno scrittore in erba, dall'altra mi lasciano con l'amaro in bocca. 
 
La situazione, comunque, sembra essersi risollevata in questi ultimi capitoli, proprio perché hai deciso di presentarci una sorta di trama. I caratteri sono ancora estremamente generali, attendo di conoscere altro riguardo a ciascun personaggio da te menzionato.

Un'ultima critica? No, non chiamiamola critica ma consiglio, perché se sei come la protagonista di questa 'commedia introspettiva', credo che ci ritroveremo a litigare, visto il caratterino che le hai affibbiato (!); rivedi tutti quei puntini sospensivi, te ne prego. Forse è una mia fissa, siccome la mia professoressa delle elementari mi ha sempre corretta, ogni volta che scrivevo un tema, ma usarli in maniera così eccessiva, risulta noioso e ostacola la lettura, che invece dovrebbe essere molto più sciolta e semplice.

Attendo il prossimo capitolo e un tuo miglioramento, sperando che questa mia recensione possa servirti in futuro. 
(Recensione modificata il 14/05/2012 - 07:42 pm)
(Recensione modificata il 14/05/2012 - 07:47 pm)

Recensore Veterano
30/04/12, ore 23:00
Cap. 8:

Okay, cominciamo.
Prima di tutto: oggi siamo molto filosofici, vero? Beh, posso capire... da quando ho cominciato ad appassionarmi alla filosofia prendo la vita nello stesso modo... comunque, non stiamo parlando di me (perché a chi importa se parlo di me? O.O)
Cominciamo dal primo "paragrafo", se così possiamo chiamarlo (perché il capitolo è come diviso in due da una linea sottile): quando una persona se ne va è perché non c'è mai stata. Vero, verissimo. Mi piace veramente tanto questa frase e penso si adatti un po' anche a quel che sto vivendo io in questo momento... noi persone, purtroppo, siamo portate (o forse costrette, chissà) a provare sentimenti, buoni o cattivi che siano. Non fa parte della nostra natura, l'Io che prevale sull'Es, la ragione che prevale sull'istinto non fa parte della natura umana.. perché l'uomo è un animale. Ma Qualcuno (lo scrivo con la lettera maiuscola perché non si sa mai se è una cosa, una persona, un sentimento astratto eccetera eccetera) ha deciso che noi dobbiamo anche provare sentimenti. E un bel fanculo ci sta.
In ogni caso, la protagonista fa una riflessione sulla sua vita, su quello che ha vissuto e anche in un certo senso su quello che ha da vivere. Perché noi non ci pensiamo, ma quando viviamo il presente costruiamo il nostro futuro. E questo lo sa.
Infine, inizia una descrizione dei personaggi. I nomi, come hai premesso, sono puramente casuali, ma sono mirati... chissà, vedremo cosa ne verrà fuori. Mi piace il personaggio di Herny, che ti ha fatto crescere e ti ha fatto diventare la persona che sei... molto carino.
Passiamo ai ringraziamenti finali: per un attimo ho pensato volessi concludere qui la storia, ma... sarebbe stata una conclusione troppo monotona anche per i tuoi gusti, no? Quindi ecco che precisi che si andrà avanti... vedremo, sono parecchio curiosa.
Bel capitolo, aspetto il prossimo :)
Kisses
Vava_95

Recensore Veterano
15/04/12, ore 13:55
Cap. 7:

Okay, adesso con calma mi metto a fare una recensione sensata.
Si parte dalla festa di una sera. Uhm. Le prime due righe trattano di una specie di parentesi, il che può andare anche bene ma era meglio se proprio le mettevi, lo rendeva più scorrevole... in ogni caso. Mi è piaciuta la descrizione del vestito e dell'ambiente, lasciato molto all'immaginazione... era un bar, il barista ci provava, ma non lasci traspirare altri dettagli... il che è una bella cosa, siccome lasci che il lettore immagini il luogo dove si trova la protagonista. E qui, mentre si beve una birra, si passa all'introspezione. La protagonista pensa a quella persona che le ha cambiato la vita e che è già stata nominata nei precedenti capitoli, ma che adesso prende un'altra prospettiva. In due mesi è diventata veramente importante per lei... e fa una considerazione che, sinceramente, mi ha lasciato un po' perplessa "... e non ero sola". Beh, io penso proprio che NESSUNA persona, anche una delle più spregevoli (e ce ne sono, oh se ce ne sono) sia veramente sola al mondo. E' una sensazione, nient'altro. Nessuno è solo, anche quando dice di esserlo. Poi la protagonista fa un paio di considerazioni che conducono tutte a una domanda che, di fatto, molti si pongono: quando ci si accorge che si è cresciuti?
Per quanto riguarda Marzia (si chiama così, no? L'hai detto nell'altro capitolo) si è accorta di essere cresciuta quando ha cominciato a guidare, a far tardi la sera e ad aver voglia di amare. Però dopo si contraddice (di nuovo). Non fraintendermi, adoro i controsensi e, in un certo senso, sono anche la mia filosofia di vita, quindi è un controsenso azzeccato... si diventa adulti solo sulla carta e mai nella mente. Giusto.
Poi parla del suo futuro. Ha deciso di prenderlo in mano e di essere felice, infatti andrà a Roma e prenderà parte a due concerti, il che è veramente una bella cosa... ed è normale che la ragazza sia felice, in fondo. Nominare alcuni pilastri della musica italiana è una conclusione totalmente diversa da quella che mi aspettavo, ma è ben fatta, quindi va bene :)
Che dire? L'unico rimprovero è la grafica, sono sicura che puoi migliorarla...
Al prossimo capitolo :3
Kisses
Vava_95

Recensore Veterano
09/04/12, ore 11:53

Uhm... allora, cominciamo, premettendo subito che questa non sarà proprio una bella recensione... nel senso che non sono capace a scriverle xD
Partiamo dal principio. La nostra protagonista (e finalmente ti sei lasciata scappare il nome, brava ragazza u.u) è stesa sul letto e sta pensando. Sta pensando al ragazzo che dorme accanto a lei, a come gli ha cambiato la vita... in meglio. In quanto un uomo, per essere... diciamo considerato tale, ecco, deve far sentire la propria donna come tale... come dici tu, alcune rimangono eterne ragazze... io aggiungo che altre invece crescono troppo presto (perché non è da escludere neanche questa opzione, no?). In ogni caso, la protagonista riflette su quanto questa persona è riuscita a cambiarla, in poco tempo ci sarebbe da aggiungere. Questo cambiamento è assolutamente positivo. Il ragazzo è riuscito a darle quella che lei definisce "la vita dei suoi sogni", dove nessuno la giudica, dove non deve apparire per forza perfetta (perché ormai nella società moderna fa strada solo chi è perfetto) ma deve essere semplicemente sé stessa. E questo, almeno a parer mio, è l'unico modo per sentirsi veramente bene.
Poi si passa al tatuaggio. Non farmi spaventare che lo devo fare anche io, non mi terrorizzano gli aghi ma dicono che fa male *piange al pensiero*. Beh, alla fine l'ha convinta a fare anche quello, il che è davvero una gran bella cosa :)
Beh insomma, cosa devo dire? Mi è piaciuto, attendo il prossimo.
Kisses
Vava_95

Recensore Veterano
06/04/12, ore 22:52

Okay, allora, cominciamo dal principio.
Mi piace come comincia il capitolo. Questa ragazza, la nostra sospirata protagonista, si prospetta quello che possiamo definire un lieto fine. Questa si che è una bella cosa... anche se alla fine si contraddice ancora... il ragazzo è felice e lei pensa "mi stimo troppo poco per sentirmi importante per qualcuno". Perché? Ogni persona ha diritto di stimarsi... ed è normale per una donna sentirsi inadeguata, ma se quel ragazzo è felice da quando è con lei, beh... un motivo ci sarà.
Poi fai una considerazione sugli uomini. Dici che quelli veri sono semplici, sinceri, di conseguenza amano. Si, in effetti, può considerarsi così... ma ricordati che, tra i due sessi, gli uomini sono quello stronzo... appunto per questo il famoso proverbio "il lupo perde il pelo ma non il vizio" è centrato principalmente sui tradimenti dell'uomo verso la donna... altrimenti non avrebbero usato il lupo. Comunque, non voglio essere deprimente, di solito non lo sono mai O_O
Come anche tu ben sai, l'amore è una somma di elementi positivi e di elementi negativi. Io personalmente, anche per esperienza, la divido in due fasi: la prima è quando tutto è perfetto e il consorte (possiamo chiamarlo così?) è il classico principe azzurro... poi però sorgono quei lati negativi che, purtroppo, fanno sfumare tutto...
Posso definire questo capitolo molto bello, soprattutto quando hai detto "perché in amore si CADE". Oh si, sono d'accordo.
Al prossimo capitolo :D
kisses
Vava_95

Recensore Veterano
02/04/12, ore 17:48
Cap. 4:

Uhm...
Cominciamo dal principio, che è meglio.
Sei partita ascoltando Bryan Adams e paragonandolo con i Bon Jovi, con i tuoi miti. Beh, non conosco bene il primo (perdona l'ignoranza xD) rispetto ai secondi, quindi non so chi sia meglio o meno... ma si sa, i gusti cambiano (come penso di aver detto in una precedente recensione, la gente è fatta per cambiare).
Poi passi a parlare di Dio, e qui arriva il difficile. Personalmente, io credo in Lui, ma non nella Chiesa, se così si può ancora chiamare. In ogni caso, non penso una persona, anche se religiosa, ne condanni un'altra solo perché ha un po' di schiena scoperta... ma dipende dalle persone con cui la ragazza è entrata in contatto.
Poi entra in ballo il matrimonio, il luogo comune che dice "sposarsi vergine è meglio" e di quanto l'amore finisce dopo aver firmato un pezzo di carta. Beh, è vero, l'amore si dimostra ogni giorno anche senza un matrimonio... ma per chi crede in esso, che cosa puoi dire? Insomma, c'è chi crede che sia il sigillo di quella promessa... si può amare ogni giorno anche con il matrimonio... ma queste ovviamente sono cose personali.
Beh, poi si passa all'amore... imparare ad amare, dici? Non si impara ad amare. Spesso non ci si rende conto nemmeno di essere innamorati... è una cosa innata, diciamo, nel nostro inconscio. Prima c'è l'istinto, poi le emozioni e infine i sentimenti. Già, siamo solo animali che sanno parlare, ma questo sono sicura che lo sai.
Capitolo interessante, davvero.
Al prossimo :)
kisses
Vava_95

Recensore Veterano
26/03/12, ore 17:01
Cap. 3:

Ahi. Ahi. Ahi. Lasciamo le domande in sospeso, eh? Beh, in un certo senso bene, ma al contempo male. Nel senso: la perfezione può non esistere, ma il suo concetto si. E qual è il concetto di perfezione della ragazza non l'hai spiegato... forse anche perché non è una cosa semplice da spiegare oppure perché quel concetto non l'ha ancora trovato... ed ecco che arriva un altro quesito, forse peggio del primo: la felicità esiste? Eheheh... si davvero, ho fatto proprio una risata sadica (?) a leggere questa domanda... io, personalmente (posso darlo un parere personale?) penso che la felicità non esiste. Essa, a parer mio, è un qualcosa fatto di cose semplici e la semplicità non esiste più al giorno d'oggi... proprio no. Però, come dici tu, certe persone meritano di essere felici... ma non lo sono. E l'altra domanda (era una domanda vero? Perché la cosa è ambigua) parla dell'esistenza di Dio... "Dio Santo, ma esisti?" eh. Sarebbe troppo bello se lo sapessimo... non ce la prenderemmo con il primo che passa scaricandogli addosso tutte le nostre frustrazioni... in un certo senso è un capro espiatorio, senza alcuna offesa per chi è religioso (io lo sono, ma non sono praticante).
Solo una cosa ho da rimproverarti: chi lo dice che sei inutile? Tu? Per favore... tutti diciamo di noi stessi che siamo inutili, ma la sacrosanta verità è che, in un certo senso, nessuno lo è... solo che non lo ammettiamo. Siamo troppo orgogliosi.
Ti sei contraddetta, dopo. Prima ti chiedi cos'è la felicità e se esiste, mentre l'ultima frase del capitolo dice "tutto ciò che è felicità dura un attimo". Verissimo, ne convengo. Ma la coerenza della protagonista in questi capitoli è sparita... beh, magari la ritrova, eh, mica sono pessimista (? xD).
Okay dai, la pianto u.u Mi piace come capitolo, davvero :) aspetto il prossimo
Kisses
Vava_95

Recensore Veterano
25/03/12, ore 22:48
Cap. 2:

Allora. Eccomi di nuovo.
Cominciamo dal principio (non sono milanista ma finché si tratta di giocare contro la Roma passo subito dalla loro parte -lo so sono penosa-). Questa ragazza adora viaggiare nei suoi pensieri interni. Quelli che una persona non vuole (in un certo non può nemmeno) dire ad alta voce. Come dici tu, spesso la gente non sa come mai desidera fare qualcosa... dice solo che ha voglia e basta, quando in realtà il significato è molto più profondo... tant'è, purtroppo la gente riesce ad essere superficiale e ce ne dobbiamo fare una ragione.
Questa ragazza da quel che ho capito vede la sua speranza nella musica... mi piace come cosa. Spesso, quando tutto sta per finire, la musica è il motivo per tornare a combattere, per rialzarsi. E devo dire che il capitolo è stato chiuso bene. Molto carino... cos'è la perfezione... beh, facciamo tutti filosofia (o abbiamo fatto) e sappiamo che, purtroppo, non esiste... bel capitolo, voglio vedere come continua.
Alla prossima
kisses
Vava_95

Recensore Veterano
22/03/12, ore 21:40
Cap. 1:

Ed eccomi a recensire una bella OS... voglio rischiare e non fare la carina come, di solito, faccio con i neo-autori (perché questa è la tua prima fic, no?), quindi spero tanto mi perdonerai...
Premetto subito che la storia mi piace. Davvero, mi piace. E' scritta bene, scorrevole... ma la domanda mi sorge quasi spontanea: stai descrivendo te? Perché nella storia non si capisce... parli, sembra che stai parlando con un interlocutore ignoto... ma siamo sicuri che non sia la tua coscienza? E' una cosa molto introspettiva e io, sinceramente, adoro le persone che dicono quello che sentono... ma ora veniamo a cose costruttive, che è meglio xD
Questa ragazza vive. D'altronde, tutti vivono. Ma nessuno vive in modo uguale all'altro. Parla della crescita di una persona. Cosa era, cosa è diventata. Quel che odia improvvisamente lo ama. E non è semplice crescita o ormoni in subbuglio, diciamo, ma è semplicemente maturità... in fondo, prima o poi maturano tutti, no?
E come dice la protagonista "odiavo Masini, la musica italiana, la volgarità, le sigarette, l'alcool, i cantanti..." ma adesso tutto quel che sembra odiare è qualcosa da considerare, da tener conto... da amare, addirittura. Il problema? Non c'è, di fatto.
Le persone sono fatte per cambiare. Questa ormai è diventata una filosofia di vita per me, come autrice e come recensore. E i cambiamenti non possiamo giudicarli in un modo solo. C'è sempre chi pensa che si è cambiati in meglio e c'è chi pensa che si è cambiati in peggio... la vera valutazione di esso spetta a noi e a noi soltanto.
Okay, ho finito di dire le mie cavolate.
Ti faccio i complimenti per la storia, davvero molto carina, e ti do il benvenuto tra gli autori di EFP... spero tanto di leggere presto un'altra tua storia :)
kisses
Vava_95