Muti interrogativi passarono sul volto del hanyou che, in tutta franchezza, non sapeva di cosa stesse parlando la giovane.
“Fhè”, esordì con il suo solito aplomb, “Sei stata via per colpa di uno stupido esa-coso?” scosse la testa incrociando braccia e gambe, palesemente sconvolto da un’affermazione così stupida.
Kagome, dal canto suo, non lo schiacciò sul pavimento solo perché probabilmente avrebbe sgualcito il tappeto.
[Tratto da #1: "When the wait is a bittersweet pleasure."]
{Continuo idiota di "Graffiti decorations under a sky of dust"}

Lei non si pentiva, non si pentiva di quelle lacrime versate e di quel dolore provato, non si pentiva di quell’amore nato e mai spento, e la ragione risiedeva lì: negli occhi del mezzo demone, risiedeva nelle scuse profferite da labbra così spigolose.
“Guardami negli occhi.” Gli disse solo questo e lui non poté farne a meno, per il resto della sua vita.
Guardando gli occhi che non era mai riuscito a vedere, InuYasha si ripromise di abbattere la prossima nebbia con la forza di quello sguardo liquido.
[Tratto da: #2:Nebbia – How to see beyond your eyes.]
{Prima classificata al contest "InuYasha and Kagome Day!" indetto da roro e superkiki92 sul forum di Efp. Vincitrice del premio "Miglior trattazione della coppia". **-}