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Autore: emme30    24/03/2012    7 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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Fiction ispirata al prompt del sesto giorno della Seblaine Week organizzata su Tumblr: Family Day

 

"Papà, la nostra bambina è diventata una donna!”

 

Tesoro, puoi per favore uscire di lì?”

Sebastian entrò in casa udendo la voce del marito e, dopo aver appoggiato cappotto e chiavi della macchina sul tavolino all'ingresso, si diresse nella direzione in cui aveva sentito Blaine parlare.

Lo trovò appoggiato alla porta del bagno: bussava leggermente contro il legno e aveva un'espressione preoccupata sul volto. Appena Blaine lo notò, alzò le sopracciglia e sospirò sollevato.

Meno male che sei arrivato.”

Sebastian lo guardò confuso e, dopo avergli lasciato un bacio sulle labbra, squadrò la porta del bagno. “Cosa succede?”

Blaine si morse il labbro. “Non ne ho la più pallida idea. Sono due ore che Annie è chiusa lì dentro, stavo quasi per chiamarti. Appena arrivata si è precipitata in bagno, si è chiusa dentro e non capisco perchè, anche se sono abbastanza sicuro di averla sentita piangere.” Sebastian lo guardò con occhi sbarrati per poi rivolgersi alla porta e bussare delicatamente. “Amore, cosa succede? Esci o dobbiamo forzare la porta?”

Lasciatemi stare,” fu la flebile risposta proveniente dal bagno, che fece preoccupare ancora di più i due genitori.

Annie, siamo preoccupati, puoi per favore dirci se stai male? Dobbiamo chiamare un'ambulanza?”

No. Lasciatemi stare.”

I due uomini si guardarono in silenzio mentre dall'altro lato della porta cominciavano a sentirsi dei singhiozzi sempre più marcati.

Ma le hai detto qualcosa?” chiese Sebastian corrugando le sopracciglia.

No! Lei e Tommy sono arrivati a casa ed è scappata in bagno. E' da allora che cerco di farla uscire,” commentò Blaine sempre più preoccupato.

Sebastian guardò prima il marito e poi di nuovo la porta prima di voltarsi verso le scale, sulle quali era seduto Tommy a mangiare un panino con l'espressione disinteressata.

Cosa succede a tua sorella?” chiese senza mezzi termini l'uomo.

Ah boh,” rispose il ragazzo prima di dare un altro morso al panino. “Non ha neanche voluto sedersi davanti con me e ha insistito per stare dietro.”

E tu non ti sei preoccupato di chiederle cosa avesse?” domandò Sebastian alquanto scocciato.

Tommy non rispose, alzò le spalle e continuò a masticare lentamente, guardando un poco più interessato i genitori in piedi davanti alla porta del bagno.

Non è che è per qualche.. ragazzo?” chiese Blaine pronunciando quella parola con una punta di terrore e notando come i lineamenti del marito si erano fatti più duri e tesi.

Nah, non le piace nessuno,” commentò Tommy subito facendo calmare un poco Sebastian che tornò a guardare la porta preoccupato mordendosi l'interno della guancia.

E poi all'improvviso il viso di Blaine si illuminò, spalancò gli occhi e corrugò le sopracciglia.

Oh oh.” disse con un sussurro cercando le iridi verdi del marito.

Oh... oh?” fece eco Sebastian non capendo a cosa si riferisse Blaine e cercando la risposta sulle rughe preoccupate e spaventate del suo volto.

Blaine lo sorpassò e bussò di nuovo alla porta del bagno. “Tesoro... hai per caso mal di pancia?”

Sebastian lo guardò confuso scuotendo la testa e mimando un perchè con le labbra, finchè da dentro al bagno arrivò la risposta di Annie. “Sì.”

Blaine deglutì rumorosamente e si appoggiò con la spalla al muro, passandosi una mano sul viso e poi tra i capelli. “Hai... hai per caso... dolori nel basso ventre e una brutta sorpresa quando sei andata in bagno?” quando disse quell'ultima frase le guance gli si tinsero leggermente di rosso ed evitò con tutto se stesso di guardare gli occhi di Sebastian, che ancora non stava capendo niente.

La risposta della ragazza giunse forte e chiara, visto che ricominciò a piangere e il suono dei suoi singhiozzi venne udito addirittura da Tommy, che fece una smorfia dalla sua posizione in fondo alle scale.

E a quel punto, sentendo il pianto della figlia e vedendo la faccia corrugata dalla preoccupazione del marito, Sebastian perse la pazienza.

Blaine, o mi dici in questo momento esatto cosa sta succedendo a Annie o sfondo la porta.”

Blaine sospirò prima di guardarlo dritto negli occhi con un'apprensione che non aveva mai visto e anche con un poco di sollievo.

Mi sa che è arrivato quel momento.”

Sebastian corrugò le sopracciglia ancora più confuso. “Quale momento??? Cosa c'entra che ha mal di pancia e che... oh oh.” Finalmente la comprensione si fece strada anche sul suo volto. “No. No. No. Non è possibile che sia arrivato quel momento. Cioè no, è piccola, no Blaine non può succedere adesso. Ma Cristo, come facciamo noi a... io non... Dio santo... ci sarà un motivo per cui mi piacciono gli uomin-”

Senza lasciarlo finire di parlare, Blaine gli tappò la mano con una bocca sospirando. “Calmati. Non è successo niente. Doveva succedere prima o poi, e per fortuna tra i due sono io quello previdente.” Sebastian mugolò sotto la mano di Blaine, scontento di quello che aveva detto. “Inutile che ti lamenti, stai andando nel panico perchè nostra figlia è diventata una donna. Quindi, due sono le possibilità adesso. O vai dentro e parli con lei o fili al supermercato.”

Blaine rimosse la mano dalla bocca del marito che rimase silente per un paio di attimi.

Supermercato? Cosa devo comprare al supermercato?”

Blaine gli lanciò un'occhiata eloquente incrociando le braccia al petto finchè la mascella di Sebastian quasi non toccò il pavimento quando capì a cosa si riferiva Blaine.

Non puoi chiedermi di fare questo. Blaine, questa cosa sarà più imbarazzante di quella volta che mi hai mandato a comprare il lubrificante alle due del mattino perchè l'avevamo finito!”

Blaine arrossì vistosamente a quelle parole, perchè anche se Sebastian era abbastanza sconvolto dall'accaduto, Tommy era ancora dietro di loro seduto ai piedi delle scale che li osservava silente e non è che ci tenesse tanto che suo figlio sapesse certe cose.

O questo o dentro a spiegare a nostra figlia perchè le sta succedendo questa cosa,” disse calmo Blaine ignorando le sue guance rosse e fissando gli smeraldi verdi che erano gli occhi del marito.

Sebastian aprì la bocca per parlare ma, guardando la porta del bagno, la richiuse con un colpo secco, scuotendo la testa e avviandosi verso la porta di casa.

Passa anche in farmacia a prendere qualcosa per i dolori!” gli urlò Blaine prima di sentire la porta sbattere con forza. Sospirò sconfortato; sapeva che il marito non era arrabbiato, ma Sebastian reagiva sempre così a cose che potevano sconvolgerlo: perdeva le staffe come niente, soprattutto se era qualcosa che riguardava i suoi figli.

Si voltò verso le scale per vedere Tommy guardarlo ancora confuso, segno che non aveva davvero capito nulla di quello che era successo. “Fila a fare i compiti, con te vengo a parlare dopo,” sibilò Blaine prima di andare a cercare la borsa dell'acqua calda nella dispensa.

Una volta che l'ebbe riempita tornò a bussare delicatamente alla porta del bagno. “Tesoro, ho la borsa dell'acqua calda per il mal di pancia, mi fai entrare?” Blaine non ottenne risposta per un paio di secondi, finchè non sentì la voce di Annie ancora scossa dai singhiozzi. “E' aperto.”

Aprì la porta delicatamente ed entrò nel bagno per guardarsi intorno e trovare la sua bambina rannicchiata in un angolo con un grosso asciugamano scuro arrotolato intorno ai fianchi, le ginocchia raccolte al petto e il volto segnato dal pianto.

A Blaine si strinse il cuore nel vederla così e, senza dire nulla, si sedette accanto a lei, scostandole le ginocchia per metterle la borsa dell'acqua calda contro la pancia.

Meglio?” chiese dopo un paio di minuti osservando il viso di Annie e asciugandole le lacrime sulle guance.

Lei rimase zitta per un attimo per poi fare una smorfia e ricominciare a piangere cercando le braccia del padre per farsi abbracciare.

Blaine la strinse a sé con un sorriso e cominciò ad accarezzarle lentamente i capelli e a lasciarle di tanto in tanto un bacio sulla fronte.

P-papà,” mormorò lei dopo un po' con la voce scossa dai singhiozzi. “Cosa mi è successo? Io... mi fa così male... e poi... tutto quel sangue... sono malata?”

Blaine le asciugò gli occhi con un fazzoletto e la guardò con un sorriso. “Ovvio che no, stai solo crescendo, il tuo corpo sta cambiando e tu stai diventando una donna. E' normale che ti succeda una cosa così, succede a tutte le donne. Vuol dire che d'ora in poi potrai rimanere incinta, ma non sei malata.”

Annie tirò su con il naso e sfregò la faccia contro la camicia di Blaine. “E perchè non sapevo niente? Perchè non mi avete mai detto niente?”

Perchè non ce la aspettavamo così presto,” rispose con semplicità Blaine. Aveva fatto le sue ricerche su internet e sapeva che prima o poi la sua bambina sarebbe cresciuta, ma non aveva mai avuto un'esperienza così diretta riguardo quella cosa. Però lui il suo lavoro da padre lo aveva fatto, peccato che nessuno si sarebbe mai aspettato succedesse a quell'età. “Di solito viene un po' più tardi, ma a certe ragazze capita prima. Ma non preoccuparti, ci siamo io e papà a prenderci cura di te,” Blaine si morse il labbro e lasciò un altro bacio sulla fronte della figlia.

Ma tu e papà siete due uomini. Cioè... non ne dovrei parlare con una donna? A voi mica succede una cosa così... E' un po' imbarazzante...”

Blaine sospirò. “Beh, se la cosa ti imbarazza troveremo un'altra soluzione ma sappi che con noi puoi parlare di tutto. Anche se tuo padre scemo ogni tanto si fa un po' prendere dal panico.”

Sentì Annie sorridere contro il suo petto e tirare su con il naso. “Dove è finito? E' strano non vederlo in giro preoccupato.”

L'ho mandato al supermercato e in farmacia, altrimenti gli mettevo le mani addosso,” ridacchio Blaine cercando di far sorridere la figlia, che finalmente smise di piangere.

Rimasero in silenzio per un paio di minuti seduti sul pavimento del bagno, poi Blaine sospirò rumorosamente e si alzò in piedi, porgendo una mano ad Annie per aiutarla ad alzarsi.

Adesso sai che facciamo? Ti fai una bella doccia calda intanto che arriva papà, poi ci mettiamo sul divano e parliamo un po' di questa cosa e se si fa tutto troppo imbarazzante domani andiamo dalla dottoressa, va bene?”

Annie annuì e fece un sorriso. “Grazie papà.”

Lui scosse la testa, decisamente più sollevato e la strinse tra le braccia sentendo una morsa attorno al cuore.

Eh,” sospirò allentando la presa e prendendole il viso tra le mani. “La mia bambina sta crescendo.”

Annie rise di gusto. “Sembri vecchio quando parli così, e veramente ho smesso da un po' di essere la tua bambina eh.”

Blaine le accarezzò ancora una volta la guancia e le fece l'occhiolino lasciandola sola in bagno molto più rilassato, pensando che però la figlia avesse torto.

Perchè non importava cosa sarebbe successo e quanto sarebbe potuta crescere, lei sarebbe rimasta sempre la sua bambina.

 


Approfitto della Seblaine week per aggiungere un capitoletto a questa raccolta che semplicemente adoro e che verrà aggiornata normalmente a partire dalla settimana prossima :3
Grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra preferiti e seguiti e che mi fanno sapere sempre cosa ne pensano di queste piccole scenette di vita familiare :3 siete l'ammore :3
Marti
   
 
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