Ad ogni modo, a quei pochi che si interesseranno allo scritto, dedico il mio grazie più sentito.
Michelle.
Est la «fragilité» redécouverte.
L'avevo già fatto in passato.
Avevo già sperimentato quella morsa allo stomaco, causata da quell'auto induzione disumana.
Oggi però è stato diverso, la morsa si è trasformata in una fitta, poi in un lamento, poi in una preghiera da parte del mio essere.
Le mie ginocchia hanno iniziato a tremare, le mie mani a sudare freddo, i miei occhi a inondarsi di lacrime impure, la mia gola ha cominciato ad annegare nel senso di oppressione, ed il mio cuore a palpitare affranto.
Le forze mi abbandonavano velocemente, facendomi cadere di peso sul pavimento freddo e sporco.
La mia mente per ultima, mi abbandonava. Dimenticando ogni parola e ogni concetto, lasciava che io perdessi la cognizione delle cose.
Sentivo l'algida ombra della Morte farsi sempre più vicina.
Pensavo di aver sperimentato il dolore, ma ora come ora comprendo che quelle che io chiamavo fonti di cruccio, non erano altro che futili capricci inesauditi.
Ora, il mio corpo è rinato. Mi sento cambiata, mi sento fragile. Ho paura.
Per la prima volta nella mia vita, ho sperimentato la sofferenza nella sua forma più onesta e la cosa raccapricciante è che ne sono la sola ed unica responsabile.