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Autore: sara felton    25/03/2012    3 recensioni
Una piccola peste con gli occhioni verdi si precipitò al tavolo imbandito dei Serpeverde
Roteando gli occhi Pansy si scostò appena in tempo per non essere travolta da Malfoy che veniva spintonato e quasi buttato a terra dalla panca di legno lucido.
Un sorriso tenero e innocente fece sbollire la rabbia di Draco all'istante....
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Astoria
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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-Allora….?Sei a posto o no..?-
 
Astoria si voltò verso Draco cercando di sistemarsi al meglio i capelli.
 
-Si…un minuto-
 
Darco ridacchiò scuotendo la testa.
 
-Sei sconvolta….-
 
Astoria lo sorpassò con passo svelto facendogli la linguaccia.
 
 
Scesero le scale e seguirono il vociare agitato che riempiva le segrete trovando in fretta la strada.
 
 
Un enorme applauso con tanto di fischi di approvazione li accolse non appena i compagni si accorsero di loro.
 
 
-Daphne!Dove sei?-
 
 
Daphne si fece largo a spintoni tra i compagni per arrivare ad abbracciare sua sorella.
 
 
-Tesoro mio!-
 
 
Daphne la strinse forte,poi si scostò guardando prima lei e poi Draco.
 
 
-Perché vi siete scambiati la cravatta….?-
 
 
Astoria si voltò verso Malfoy intento a parlare con Nott e poi si guardò il petto.
 
 
La sua cravatta era nera,come il completo indossato da lui, mentre Draco aveva addosso quella verde argento con tanto di stemma dei Serpeverde .
 
 
Quella della sua divisa.
 
 
Alzò gli occhi su sua sorella guardandola con un sorriso innocente.
 
 
-Ehehehe…..già….strano…-
 
 
Daphne cambiò espressione spalancando la bocca.
 
 
-Astoria ti prego non dirmi che…...No guarda lasciamo stare non voglio saperlo!-
 
 
Pansy, in piedi a fianco al loro, abbassò lo sguardo e si voltò dall’altra parte.
 
 
 
 
                                                  …
 
 
 
Uscirono piano dalle segrete,intimandosi il silenzio a vicenda.
Arrivarono all’uscita della scuola e trovarono tutti gli insegnanti e il resto degli studenti  sulla scalinata principale a fissare un punto di fronte a loro.
 
 
 
Poi un urlo.
 
 
 
Qualcuno aveva visto qualcosa che l’aveva sconvolto.
 
 
La folla di sopravvissuti si ritrovò a guardare il corpo di  Harry Potter senza vita tra le braccia tremanti di Hagrid.
 
 
Harry Potter era morto.
 
 
Era lì davanti ai loro occhi spalancati.
 
 
Voldemort e gli altri Mangiamorte,dietro di loro, fissavano tutti con un ghigno stampato sulla faccia.
 
 
Un boato si alzò dalla folla di sopravvissuti.
 
 
-No!!Harry!!Harry nooo!!!-
 
 
Hermione,Ron,la professoressa McGrannit,tutti gridarono alla vista di quel corpo martoriato.
 
 
-Silenzio!!E’ finita!Hagrid posalo ai miei piedi dov’è giusto che stia!-
 
 
Voldemort si voltò a guardare i loro occhi pieni di lacrime.
 
 
-Da questo momento riporrete la vostra lealtà e fiducia in me!Forza….fatevi avanti e unitevi a noi-
 
 
Draco e Astoria rimasero immobili.
 
 
Senza tradire alcuna emozione.
 
 
Poi una voce flebile si udì nel silenzio.
 
 
-Draco…Dra…Draco…vieni qui-
 
 
Lucius Malfoy fece un cenno al figlio.
 
 
Draco lo guardò ma rimase immobile.
 
 
Con un movimento impercettibile afferrò la mano di Astoria e la strinse forte.
 
 
Un’altra voce più sottile risuonò nell’aria.
 
 
-Astoria…Daphne….-
 
 
Daphne lanciò un’occhiata alla sorella e poi corse verso i suoi genitori seguita da Blaise che raggiunse sua madre.
 
 
Molti altri studenti della casa dei Serpeverde fecero esattamente la stessa cosa.
 
 
Daphne si voltò verso la scalinata.
 
 
Astoria non si mosse.
 
 
Draco a fianco a lei strinse di più la mano nella sua.
 
 
-Draco….Astoria…..venite qua-
 
 
Il sussurro dolce e rassicurante di Narcissa fece alzare i loro sguardi fissi per terra.
 
 
Si guardarono un secondo negli occhi,come per chiedere conferma l’uno all’altra.
 
 
Intrecciarono le dita e scesero piano la scalinata.
 
 
Gli occhi dei compagni puntati addosso.
 
 
Astoria sentì il loro odio penetrarle fin dentro le ossa.
 
 
Voldemort  li accolse a metà strada abbracciandoli.
 
 
-Bravi……….bravi i miei ragazzi……-
 
 
Rabbrividì sotto il suo tocco gelido.
 
 
Voldemort sciolse l’inquietante abbraccio e Draco e Astoria corsero tra le braccia dei genitori.
 
 
-Bene!Chi altro…?-
 
 
Neville Paciock  avanzò verso di lui ma si fermò a metà strada.
 
 
-Mi unirò a te quando l’inferno gelerà!-
 
 
Un urlo all’unisono scosse le mura di Hogwarts.
 
 
-Esercito di Silente!!!-
 
 
In quel preciso istante,sotto gli occhi esterrefatti di tutti i presenti Harry Potter si rimise in piedi con urla di stupore e acclamazioni.
 
 
Era ancora vivo.
 
 
Aveva finto per tutto il tempo.
 
 
Voldemort ringhiò.
 
 
Astoria riuscì solo a vedere le luci abbaglianti dei lampi delle bacchette.
 
 
Regnava il caos.
 
 
Draco l’afferrò stretta scaraventandola dietro di lui e rispose agli attacchi che arrivavano da tutte le parti.
 
 
Per ore non fecero altro che combattere,cercando di non perdersi di vista,tenendo lo sguardo l’una sull’altra.
 
 
Altre persone furono ferite.
 
Molte di loro persero la vita.
 
 
Voldemort e Harry combattevano tra di loro con gli sguardi folli.
 
 
Poi Voldemort alzò la bacchetta di Sambuco in un gesto convulso.
 
 
Fù un attimo.
 
 
Harry si voltò verso Draco.
 
 
-Expelliarmus!!-
 
 
La bacchetta di Draco volò per aria e Harry la raccolse.
 
 
-Non hai più possibilità Voldemort!Ho disarmato Draco!-
 
 
Voldemort lo guardò confuso.
 
 
-E con questo…?-
 
 
Gli occhi gialli vibravano di rabbia.
 
 
Harry sogghignò.
 
 
-E’ stato lui a disarmare Silente non Piton!-
 
 
Voldemort sgranò gli occhi.
 
 
-Malfoy era diventato il proprietario della bacchetta di Sambuco!Ora io l’ho disarmato! -
 
 
Harry gridava con il pugno chiuso sulla bacchetta di Draco.
 
 
-La bacchetta di Sambuco che hai in mano è mia!!Sono io il suo padrone adesso!!-
 
 
Voldemort furente alzò la bacchetta verso Harry con un urlo raggelante.
 
 
Si fissarono dritti negli occhi e gridarono all’unisono con tutta la rabbia che avevano in corpo.
 
 
-Avada Kedawra!!-
 
 
-Expelliarmus!!-
 
 
La bacchetta di Sambuco riconobbe il suo padrone.
 
L’anatema che uccide rimbalzò verso Voldemort  che si accasciò al suolo.
 
 
Vuoto e inerme Voldemort esalò il suo ultimo respiro.
 
 
 
Harry senza più fiato rimase a fissare il guscio vuoto del suo nemico.
 
 
 
Astoria corse verso Draco mentre le urla e le acclamazioni di gioia circondavano Harry.
 
 
-Andiamo Draco!....E’ finita! E’ tutto finito!.....Non possiamo restare qui!-
 
 
Astoria gridava sopra il frastuono tirandolo per la giacca.
 
 
Malfoy scostò gli occhi dal corpo svuotato di Voldemort per incrociare quelli di Astoria.
 
 
Si alzò da terra e la prese tra le braccia,incrociò per un attimo lo sguardo di Potter  e sparì smaterializzandosi.
 
   
 
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