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Autore: _LikeACarrot    25/03/2012    1 recensioni
Una semplice ragazza costretta a trasferisti in un'altra città. Nuove amicizie, nuovi amori, litigi e altro le faranno prendere decisioni, giuste o sbagliate che siano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sprofondai nel sedile della macchina, cercando di calmarmi e tornare a respirare regolarmente. Non sarebbe stato male.. continuavo a ripetere a me stessa, ma ero così pessima nel dire bugie che non riuscivo a crederci. Quello sarebbe stato il mio primo giorno in una scuola nuova, lontano dalla mia città, lontano dai miei amici, dalla mia vita e a peggiorare il tutto ad accompagnarmi era mia madre. Mi guardai in giro e vidi il parcheggio pieno di macchine e ragazzi intenti a godersi gli ultimi minuti prima del suono della campanella. 
-Che aspetti? Vai!- Disse mie madre, sorridendomi. Non mi ero accorta che eravamo ferme in un posto di parcheggio. Mi morsi il labbro e la guardai. 
-Mamma.. penso di non sentirmi bene..- Lanciai uno sguardo alla gente che rideva e scherzava e poi tornai a guardarla. Lei si allungò a prendere lo zaino nei sedili dietro e me lo mise sulle ginocchia.
-Vai, muoviti non voglio sentire scuse! E’ il tuo primo giorno, andrà benissimo!- Fece un altro sorriso di incoraggiamento. Annuì e svogliatamente uscì dalla macchina. Sospirai e facendomi coraggio iniziai a camminare verso l’entrata di scuola, sperando che nessuno guardasse. Ma sentivo.. anzi sapevo che tutti guardavano. Velocizzai il passo, sentendo le guancie tingersi di rosso, spalancai la porta e mi buttai letteralmente dentro la struttura, sperando di sviare altri sguardi. Mi voltai e guardai fuori attraverso i vetri della porta e tirai un sospiro di sollievo, ero al sicuro.. almeno per poco. Mi voltai e ricominciai a camminare, svoltai l’angolo che portava alla segreteria ma qualcosa, anzi qualcuno, mi si parò davanti e ci andai contro. Alzai gli occhi e vidi un ragazzo riccio che stringeva in mano dei libri. Subito riconobbi quel volto, che mai avrei pensato di incontrare. Spalancai la bocca e rimani a fissarlo mentre lui si mise a ridere.
-Scusa.- Disse -non ti avevo vista..- Mi sorrise.
Scossi lentamente la testa. Ancora non riuscivo a crederci di averlo davanti a me, in carne ed ossa. -Tranquillo.. non ti avevo visto nemmeno io!- Azzardai un sorriso. -E’ bello.. sei la prima ragazza che non si mette ad urlare, o che impazzisce nel vedermi!- mi porse una mano -Mi chiamo Harry.. Styles e tu sei nuova si direbbe, non è così?- Continuò a sorridere.
La cosa che non sapeva era che io ero molto più che andata. Nonostante fossi pietrificata il mio stomaco era un subbuglio, il mio cuore batteva così forse che sperai che Harry non lo sentisse e probabilmente in quel momento non sarei riuscita a fare 2+2. -So chi sei!- Cercai di mantenere il mio entusiasmo e gli strinsi la mano. -Mi chiamo Arianne… e si sono nuova, mi sono appena trasferita.- 
-Arianne… bel nome!- Spostò lo sguardo verso l’orologio, così lo guardai anche io. Da li a pochi minuti sarebbe suonata la campanella e la massa di ragazzi sarebbe entrata a scuola. Avrei voluto stringere Harry e supplicarlo di nascondermi, ma mi avrebbe preso per pazza, perciò evitai.
-Senti Arianne… Io devo andare, ma ci vediamo in giro.- Fece qualche passo e mi superò, poi si voltò e aggiunse -Non ti perdere, ma soprattutto non investire nessun’altro!- Sorrise e mi salutò con la mano.
-Ci proverò, ciao!- Quasi sussurrai. Mi passai una mano fra i capelli e sorrisi come una bambina. Forse aver cambiato scuola non era così male come pensavo. Harry Styles era li, il che rendeva tutto ciò la cosa migliore che mi fosse capitata. Camminai lentamente verso segreteria mentre nella mia testa regnava un pensiero fisso: Harry. Non si sarebbe minimamente interessato a me, semplice ragazza appena arrivata in città. No, non sarebbe mai successo. Proprio mentre entrai la campanella suonò e fui lieta di trovarmi li dentro. Guardai avanti a me e vidi la segretaria dietro al bancone mi stava guardando. 
-Salve io sono.. la nuova arrivata, mi chiamo Arianne!- feci qualche passo per avvicinarmi alla donna.
-So chi sei.. in una scuola così grande le notizie corrono velocemente, ho già preparato i moduli per te!- Mi sorrise e mi porse un sacco di fogli. Li presi, cercando di non farli cadere.
-Questo è il tuo orario!- Aggiunse. -La prossima lezione è geometria, è meglio che tu ti sbrighi se non vuoi arrivare in ritardo!-
Geometria? Il mio primo giorno? Fantastico.. sbuffai. -Le porterò tutti i fogli firmati entro domani!- Le dissi guardandola, lei annuì. Mi voltai e aprì la porta.. direzione? Armadietto. Quella si che sarebbe stata una sfida, riuscire a non cadere o a evitare brutte figure mentre camminavo tra i corridoi. La gente mi fissava.. e parlava. Fra tutti i bisbigli le uniche parole che riuscivo a cogliere erano: la nuova ragazza. Oramai era il mio soprannome.
  
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