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Autore: MerylSilversburgh    22/10/2006    1 recensioni
La morte. Il vero amore. La guerra. La vita di tutti i giorni. Tra l'incubo del mondo digitale e quello del mondo reale. La seconda parte, la prima pubblicata, di una trilogia sui digimon.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VIAGGI E MISSIONI

VIAGGI E MISSIONI

La madre guardò il suo piccolino facendo un lieve sorriso.

SORA –Ehi…tutto a posto?-

YAMA –Si…-

SORA –Papà ti ascolta sai? E’ sempre con te, anche se non lo vedi. Lui non è lì dentro, quella è solo una scritta. In realtà lui è vicino a te in questo momento-

YAMA –E perché non mi parla?-

SORA –Perché tu non puoi sentirlo…ma lui ti vede, sempre-

YAMA –E mi protegge dai cattivi?-

SORA –SI…-

YAMA –Protegge anche te mamma vero?-

SORA –Credo proprio di si…-

Tai si avvicinò alla scenetta, mentre tutti si stavano dirigendo verso l’uscita.

TAI –Ehi giovanotto-

YAMA –Ciao Tai…lo sai che papà e qui vicino a me?-

Tai guardò Sora intensamente. Entrambi sorrisero, pensavano a quanto era stato importante Matt per loro, a quanto erano affiatati loro tre da piccoli. Poi guardò nuovamente il bambino e gli rispose.

TAI –Certo che lo so! Cosa credi? Che lui stia solo con te? Ti ricordo che era il mio migliore amico!-

YAMA –Non è vero, lui è il mio papà sta sempre con me!-

TAI –Ah si?-

YAMA –Si!-

Sora non potè fare a meno di apprezzare ancora una volta l’umorismo di Tai, che riusciva a sdrammatizzare ogni situazione e che aveva fatto sembrare al piccolo Yama il momento molto più facile da affrontare. Eh si, Yamato in realtà non aveva bisogno di un padre, perché quando voleva poteva trovarlo in Taichi Yagami, che anche senza nessun legame di sangue sapeva voler ben a quel bambino come se fosse suo figlio, o forse anche di più.

KEN –Ehi Yolie!-

YOLIE –Uhm?-

KEN –Senti...niente volevo sapere come stavi…-

YOLIE –Ken, sto come tutti voi, comunque cos’è questa eccessiva preoccupazione?-

KEN –Niente, così…insomma dopo tutto quello che c’è stato fra noi mi sembra il minimo-

YOLIE -…-

KEN –Senti io…-

Joe, Cody, Yoko, Kari e Tk arrivarono in quell’istante.

JOE –Ehilà!-

KEN (un po’ scocciato) –Chi si vede…-

CODY –Tutto a posto ragazzi?-

YOLIE –SI…è stato come sempre un po’ malinconico ma, davvero, è stato bello ricordarlo-

KARI –Sentite, Joe ci ha invitato ad andare a casa sua per stare un po’ insieme, è tanto che non ci riuniamo…avete voglia di venire? Perché sapete, Mimi e Izzy hanno qualche problema, Sora e Yama sono andati a casa…non siamo in tanti e contavamo sulla vostra presenza-

KEN –Beh sai Kari io domani devo alzarmi molto presto, magari ci vediamo un’altra volta…-

YOLIE –Io…io lo accompagno. Divertitevi-

JOE –No problem, ci vediamo-

I due si allontanarono dagli altri e Yolie si offrì di accompagnare a casa Ken, visto che lui era venuto a piedi per non aspettare quel ritardatario di Tai. Nel veicolo, Yolie iniziò il discorso.

YOLIE –Mi sembrava volessi dirmi qualcosa prima…-

KEN –Nulla di importante-

YOLIE –Davvero?-

KEN –Forse era importante ma ora non…non è il momento-

YOLIE –Non c’è sempre un momento adatto per ogni cosa Ken…-

KEN – Sono opinioni…-

Il ragazzo scoppiò a ridere come un idiota.

YOLIE –Beh?!-

KEN (tentando di smettere di ridere)-E’ che mi chiedevo…da quando sei così diplomatica?-

YOLIE (incavolata nera)- EHI CHE VUOI DIRE SCUSA?!-

KEN –Ecco…ora ti riconosco!-

YOLIE –Sei sempre il solito bastardo…-

KEN –Io ti preferisco cattiva comunque…una Yolie buona non è più una Yolie…vuoi che ti riporti qua Davis? Mi sa che nessuno accende più le tue ire da quando non ci sono io-

YOLIE –Ma che dici…tu non mi facevi arrabbiare…-

KEN –Ah no? Ma te la ricordi la sclerata quando dovevo partire per Sapporo?-

YOLIE –Ma no…è solo che volevo restassi con me…-

Un imbarazzante attimo di silenzio li colse.

KEN –Ehm…siamo arrivati. Ecco casa mia-

YOLIE –Ti accompagno alla porta…-

Arrivato al portone Ken scrutò dall’alto al basso il palazzo.

YOLIE –Che guardi?-

KEN –Ti ricordi…questa casa doveva essere nostra, appena avessi finito l’addestramento. Dicevi che il tuo appartamento era troppo piccolo e che dovevamo prenderne uno più grande. Così quando i miei si sono trasferiti me l’hanno lasciato. E io dissi a Tai che nel tempo in cui sarei stato in caserma lui avrebbe potuto usarlo-

YOLIE –Ma poi è successo quel che è successo…tu sei uscito dalla caserma ma questa casa è rimasta sempre a te e a Tai…-

KEN –Sai…sai qual è la cosa che volevo dirti?-

YOLIE –No…cosa?-

KEN -…mi manchi Miya…-

Appena pronunciata la frase il ragazzo le sorrise dolcemente e si girò, pronto ad entrare in casa. Lei era rimasta altamente sconvolta; quel nome, quelle parole…

Non poteva certo sprecare un occasione, doveva tentare. Con uno scatto prima che lui entrasse lo abbracciò e lo baciò con foga. Lo amava ancora cavolo, e dopo quello che aveva detto non poteva rimanere impassibile. Lui si staccò e sorrise, poi ricambiò il gesto con altrettanto entusiasmo, e pian piano, la condusse dentro casa.

Alla fine, nessuno era andato da Joe come previsto, un po’ perché l’affluenza non era molta e un po’ perché erano tutti stanchi a causa della giornata passata. Tk e Kari erano fermi in macchina davanti a casa della ragazza, a discorrere un po’ degli avvenimenti.

TK –Incredibile, stavolta nessun pianto, nessun rancore verso se stessi…solo pensieri. Pensieri rivolti a lui.E’ stato bello-

Tk commentava la giornata mentre abbracciato ala sua ragazza, le accarezzava i capelli.

KARI –Sai…tempo fa non credevo che alla fine si sarebbe risolto tutto. Guardaci ora, siamo riuniti, nessuno più si evita…persino Ken e Yolie sembravano andare d’accordo prima…-

TK –Chissà, forse è ora per quei due della resa dei conti…-

KARI –MA ti rendi conto quante ne abbiamo passate noi due?-

TK –Eh se me lo ricordo…è una vita che stiamo insieme tesoro…nonostante tutto-

KARI –Già…nonostante tutto…-

TK –Se lo raccontassi a qualcuno non ci crederebbe…-

KARI –Questo perché non ci conosce-

TK –Posso farti una domanda?-

KARI –Certo-

TK –Hai mai pensato di lasciarmi?-

KARI –Ogni volta che russi-

TK –Io non russo!-

KARI –Infatti…-

TK (baciandola) –Scema…-

KARI –E tu invece?-

TK –Quando pensavo di non meritarti…ma non perché i miei sentimenti per te fossero cambiati-

KARI –Ok…1 a 0 per me-

TK –Penso sia ora che tu vada a letto piccola…domani hai un esame o sbaglio?-

KARI –Si ma…non mi va di dormire da sola stanotte-

TK –Triste?-

KARI –Ho bisogno di sentire qualcuno vicino in una notte in cui ricordo qualcuno che non potrà più esserlo…vicino a me-

TK –Beh…-

KARI –Andiamo tanto i miei non si scandalizzano se ti vedono girare per casa domani mattina…ormai sono abituati-

TK –Certo che rimango con te…però si dorme, altrimenti domani non vedi neanche le domande del test-

KARI –Guarda che sei tu il maschio…-

TK –Vuoi negare i tuoi desideri Hikari Yagami? Tutte le volte in cui sei stata tu a prendere in mano la situazione?-

KARI –E smettila!! Maledetto il giorno che mi sono innamorata di te…-

Izzy era ancora al cimitero. Stava andando verso Tai e Soichiro, che lo aspettavano per parlargli. Vide Mimi che parlava con Joe poco più indietro. La guardò, con malinconia, tristezza, con dispiacere. Con la faccia di uno che non può spiegare come stanno le cose…e ora comunque non poteva rimediare, visto che aveva avuto la conferma a ciò che pensava. Lei lo fissò, ma subito girò la testa dall’altra parte e chiese a Joe di portarla via da lì. Joe guardò Izzy dispiaciuto, e poi se ne andò. Non aveva avuto il coraggio di parlarle…di parlarle un’ultima volta. Poco dopo raggiunse i due amici.

IZZY –Ragazzi…-

SOICHIRO –Ciao Izzy…-

TAI –Ciao amico…-

SOICHIRO –Ayumi è andata a prendere un ombrello in macchina. Ne approfitto per dirvi tutto, anche se forse lo immaginate…-

IZZY –E’arrivato il momento…-

TAI –Già…è così vero?-

Soichiro annuì.

SOICHIRO –Sono venuti due dei tipi che mi hanno rapito due anni fa…hanno detto di trovarci domani mattina alle 6 al parco di Odaiba. Ci istruiranno loro sul resto ho idea…-

TAI –MA perché deve venire anche Izzy?-

SOICHIRO –Perché come sospettavamo lui conosce anche qualche altro segreto oltre al D-BOX3…-

IZZY –I codici…probabilmente servono. Immagino che se Ainter non è a Digiworld non puo’ evitarci di eliminare la protezione. E Gennai ha spiegato solo a me come usarli…-

SOICHIRO –MA perché ha creato una cosa così pericolosa?-

IZZY –Nel caso il D-BOX3 venisse di nuovo sottratto come in passato credo…-

SOICHIRO –Sapete che non è detto che torneremo da questa missione sani e salvi…in teoria Tai è quello più a rischio ma se i cercatori trovano uno, trovano tutti-

TAI –Tranquillo Soichiro…è il nostro dovere e lo faremo fino in fondo-

IZZY –Esatto…-

TAI –E adesso che so chi è stato il maledetto responsabile della morte di Matt allora giuro che lo fracasserò con le mie mani…-

IZZY –Ragazzi io vado a casa allora…bisogna che per domani sia in forma smagliante-

SOICHIRO –Anch’io penso che andrò…-

TAI –Io vorrei restare ancora un po’ qui-

SOICHIRO –Ok…ci vediamo-

Mentre Soichiro si stava dirigendo verso l’uscita sua sorella gli andò incontro.

AYUMI –E Tai non viene?-

SOICHIRO –Ha detto che vuole rimanere un po’ qui…-

AYUMI –Senti, ti dispiace aspettarmi qualche minuto in macchina. Vorrei salutarlo-

SOICHIRO –Certo-

La ragazza si diresse verso l’amico, incurante che quella poteva essere l’ultima volta in cui avrebbe potuto parlare e scherzare con lui.

AYUMI –Ehi, lupo solitario…-

TAI (sorpreso)-Ayumi…ciao-

AYUMI –Sono passata a salutarti prima di andare via…e a ringraziarti per oggi-

TAI –Uhm?-

AYUMI –Si…sei stato l’unico a non farmi domande e prediche per la mia scelta di venire qui-

TAI –Io penso solo che ognuno debba seguire la strada che vuole, nessun altro deve decidere al posto suo, e se tu hai scelto così allora significa che è giusto-

AYUMI –Tu mi hai colpito molto come persona Tai…da quella volta nella macchina-

TAI –Ti dico che se non fossi stata fidanzata ci avrei provato con te quella volta!-

AYUMI –Sai sono venuta qui anche sapendo che c’era una persona come te pronta ad ascoltarmi e soprattutto a tenermi testa…nessuno ci era mai riuscito-

TAI –Mi fa piacere…però,insomma…non ti conviene attaccarti troppo a me sai…-

AYUMI –E perché?-

TAI –Perché sono una persona inaffidabile…e perché ho troppe questioni da risolvere-

AYUMI –Non ho capito molto quello che hai detto ma…penso che l’affetto non sia mai sbagliato, anche se dura solo un istante-

TAI –Lo pensi veramente?-

AYUMI –Forse…è la prima frase poetica che mi è venuta in mente!-

TAI (ridendo) –Già…-

AYUMI –Tu una volta non eri così vero? Insomma, eri più spensierato…questo non sembra essere il tuo vero carattere-

TAI –E tu come lo sai?-

AYUMI –Perché uno sempre triste e malinconico senza voglia di fare follie non può piacermi così tanto…-

TAI –Piacerti?-

AYUMI –Nel senso, piacermi come persona ovviamente…-

TAI –Guarda che non mi dispiacerebbe il contrario-

AYUMI (voltandosi)–Umpf…non montarti la testa carino!-

TAI –Già te ne vai?-

AYUMI –Si, tanto rivedrò il tuo brutto muso molto spesso ormai…-

TAI –Sembra di si…-

AYUMI –Tu hai intenzione di restare qui tutta la notte?-

TAI –Non lo so…per ora ho voglia di stare un po’ con il mio amico-

AYUMI –Ehi Tai…cerca di sorridere ogni tanto eh?-

Tai sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, forse un sorriso un po’ triste…ma pur sempre sincero.

TAI –Lo farò solo per te…-

Ayumi sorrise a sua volta e lo lasciò da solo, a contemplare il suo futuro.

Erano le 5.45 del mattino. Presto sarebbe partito e chissà, forse mai più tornato. Aveva ancora qualche minuto di tempo, il parco di Odaiba non era lontano da casa sua. Quel parco…quanti ricordi. E’ lì che Mimi aveva cominciato a mostrare interesse per lui, aveva smesso di considerarlo un “imbecille secchione che pensa solo ai computer”, così amava definirlo. Matt l’aveva appena rifiutata e lui capitò lì per caso per consolarla dai suoi pianti. E così, diventarono amici…molto amici. Anche lei sapeva consolarlo, l’aveva aiutato a superare tante cose, lei era la sua vita. Stava piangendo come un bambino quando lei di sorpresa l’aveva baciato, cancellando in un secondo tutti i suoi problemi. Eh si…non poteva lasciarla così. Lei si meritava una spiegazione, si meritava la verità. Aveva lasciato molte cose nell’appartamento e di sicuro sarebbe tornata per riprenderle e poi, aveva ancora le chiavi. Così, prese il primo pezzo di carta che vide e cominciò a scrivere pensando che prima o poi Mimi l’avrebbe letto, perché proprio non ce l’avrebbe fatta a parlarle, e forse lei non glielo avrebbe permesso.

Cara Mimi,

probabilmente sarai venuta qui per prendere il tuo spazzolino elettrico o la tua sveglia che avevi portato perché ti ostinavi a dire che la mia non funzionava. Eri tu che non ti svegliavi amore mio…

Comunque, ti scrivo perché so che se fossi venuto a parlarti come minimo mi avresti lanciato la tua borsa in faccia o che so io, e poi avresti urlato fino a perdere la voce. Sono stato uno stronzo lo so, ma dire che non c’è motivo per quello che ho fatto sarebbe una balla colossale. C’è un perché, e tu meriti di conoscerlo, anche se non dovrei dirtelo.

Sto partendo, sono le 5.50 e sto partendo per Digiworld con Tai e Soichiro, ti ricordi quella missione di cui ti avevo parlato due anni fa? Beh si è sviluppata in maniera molto complicata, anche se io ti avevo detto che ormai era tutta acqua passata. Beh ti ho mentito.

E’ una cosa pericolosa Mimi, molto pericolosa. Potrei non tornare vivo, non vorrei dirtelo ma c’è questa possibilità. E lo sapevo, da molto tempo, che forse un giorno tu non mi avresti più rivisto, lo sapevo da prima che mi parlassero della missione. Tutte quelle ricerche, nel mio cuore sapevo che non erano stupidaggini, e tu sei stata una delle poche a credere in me. Per questo non ho potuto prometterti di sposarti. Non ho potuto e non posso, perché non sarebbe giusto. Non posso costringerti ad aspettarmi. E nonostante la comune paura maschile verso i vincoli eterni, giuro che ti avrei sposata all’istante la prima volta che ne hai parlato, e avremmo avuto una famiglia talmente numerosa da formare una squadra di calcio! Ma questa è la realtà…purtroppo…

Perché non te l’ho detto prima? Perché mi avresti convinto a non partire, già una volta mi volevo tirare indietro per te, ma tu stessa mi hai fatto capire che se voglio fare una cosa devo farla. E devo adempiere ai miei doveri. Se tutto andrà per il meglio, vorrei che al mio ritorno tu abbia conservato almeno una briciola del tuo amore, e che la proposta sia ancora valida, perché per me lo sarà per sempre.

Addio

Ti amo, ricordatelo sempre

KOUSHIRO

La piegò e la mise sul tavolo, scrivendo sul retro “X MIMI”, in modo che lei capisse. Poi si avviò, e arrivato al parco di Odaiba, c’era qualcuno ad aspettarlo.

Dave era stato fuori tutta la notte. Voleva sballarsi un po’ per conto suo prima di affrontare la missione più importante della sua vita. Aveva anche rifiutato la compagnia di Maya, aveva bisogno di stare solo. La sua vita non era un granchè ormai, stava perdendo a poco a poco le persone che amava…e pensare che da piccolo aveva tanti sogni…sogni irrealizzabili, tutto per colpa di quel maledetto Ainter. Entrò nel piccolo appartamento che divideva con i suoi tre amici e strabuzzo gli occhi quando si ritrovò davanti Fern legato e imbavagliato su una sedia.

DAVE –RYOTA!-

FERN –Mmmmh-

Dave liberò velocemente il suo amico, e spaventato gli chiese cos’era successo. Ma in fondo, sapeva la risposta.

DAVE –Non dirmelo ti prego…-

FERN -…ci hanno beccati…-

DAVE (visibilmente infuriato) –CAZZO!!-

FERN –Sta calmo Heiji, dobbiamo pensare a cosa fare…-

DAVE –SECONDO TE COSA DOVREMMO FARE?!-

FERN –Non lo so…ma non possiamo mollare-

DAVE –Che hanno fatto alle ragazze?-

FERN –Le hanno portate via, poi non so…mi hanno lasciato qui probabilmente per informarti dell’accaduto…-

DAVE –Certo…tanto ormai ci prendono quando vogliono…dovevo rimanere qui maledizione!-

FERN –Calmati ti prego…-

DAVE –Le ammazzeranno capisci! E sarà tutta colpa mia-

Fern lo prese per il collo e lo attaccò al muro.

FERN (infuriato)–Ascoltami bene carino….io ero qui e non ho potuto fare nulla come credi che mi senta? Adesso tu metti in moto quel maledetto cervellino che ti ritrovi e mi aiuti a trovare una soluzione! Non ho assolutamente voglia di sentire i tuoi piagnistei…ti sembra comodo prenderti la colpa vero? Cosa credi che sia un incapace? Se non ce l’ho fatta io non ce l’avresti fatta neanche tu! Erano in troppi-

DAVE -…-

FERN (lasciandolo) –E ora diamoci una mossa…se ci nascondiamo a Zephir non ci troveranno e per ora è l’unica cosa che possiamo fare-

DAVE –Ma loro…-

FERN –Sono forti, se la caveranno…e poi farci catturare non è sicuramente il modo migliore per aiutarle!-

DAVE –Sono le 6…dovremmo essere ad Odaiba, come facciamo con loro?-

FERN –Li portiamo con noi…-

DAVE –Ma…-

FERN –Prenderanno anche loro sennò…esploreranno le menti di Rumiko e Misako e scopriranno tutto…-

DAVE -Ma come diavolo hanno fatto a trovarci? Non è possibile-

FERN –Non è possibile prevedere tutto solo perché veniamo dal futuro, ricordati che abbiamo cambiato molte cose e gli avvenimenti che ci sorprenderanno saranno molti…-

DAVE –Dovremo anche elaborare un nuovo piano…non possiamo mandare Tai e gli altri allo sbaraglio-

FERN –Per questo andremo su Zephir, e dovremo raccontargli tutto per forza…anche se sarà pericoloso-

DAVE –Andiamo a prenderli allora!-

FERN –Così mi piaci…-

TAI –Ehilà Izzy…pensavo non arrivassi più-

IZZY –Ho voluto in qualche modo salutare Mimi-

TAI –Giusto…-

IZZY –E tu?-

TAI –E io cosa?-

IZZY –Hai salutato Sora e Kari?-

TAI –Non proprio…sono rimasto al cimitero fino ad un’ora fa. Non ce la facevo proprio a dormire-

IZZY –Tai…possiamo farcela. Dopotutto ce l’abbiamo sempre fatta, anche quando tutto sembrava perduto…-

TAI –Ma ora è diverso…molto diverso, i nostri nemici non sono Digimon, sono umani. E stavolta non ci sarà Gennai, e forse neanche i nostri digimon-

SOICHIRO –Abbiate fiducia…è un buon punto di partenza-

IZZY –Ehi…sei arrivato-

SOICHIRO –SI ma a quanto pare non è ancora arrivato chi ci deve guidare…sono le 6.15-

IZZY –E se fosse una trappola?-

TAI –Dobbiamo rischiare…-

SOICHIRO –Non credo che seguiranno il mio piano quindi…preparatevi a tutto-

Due ragazzi stavano camminando verso di loro. Era il momento.

SOICHIRO –Finalmente….-

TAI –Non avevi detto che erano quattro?-

SOICHIRO –Infatti è strano…-

DAVE –Strano o non strano, le spiegazioni le rimandiamo a dopo-

FERN –Bene, direi che ci siamo tutti…Kanagawa, Yagami e…Izumi-

Izzy notò lo sguardo perplesso del ragazzo mentre pronunciava il suo nome, ma non ci fece caso più di tanto.

DAVE –Bene…dateci la mano-

IZZY –E perché?-

FERN –Niente domande per favore…su prendiamoci tutti per mano-

I tre obbedirono. Appena furono in cerchio, dalle tasche di Dave e Fern uscirono due aggeggini molto familiari, che emisero due fasci di luce colorati. Nel giro di un secondo, i cinque ragazzi sparirono e quando aprirono gli occhi, non credettero di essere ancora nella realtà.

Takeru era in giro per la cucina di casa Yagami alla ricerca di un succo d’arancia e qualcosa da mangiare. Tutti ancora dormivano e ne fu contento, era sempre imbarazzante ritrovarsi gli occhi addosso di mamma e papà Yagami, era una di quelle cose a cui credeva non si sarebbe mai abituato.

MADRE K-Ciao Takeru, non mi aspettavo di trovarti qui-

Ecco, appena detto.

TK –No è che ieri è stata una giornata un po’ difficile e Kari ha preferito che stessi con lei-

MADRE –Tranquillo, non ti devi mica giustificare-

TK –Ehm…ho preso un po’ di succo d’arancia, spero non le dispiaccia-

MADRE –Te l’ho sempre detto fai come se fossi a casa tua…uh, è tardino direi che è meglio se vai a svegliare Kari-

TK –Corro-

Il ragazzo ubbidì e si intrufolò in silenzio nella stanza dove poco prima aveva dormito e accarezzò dolcemente la testolina della sua ragazza.

TK –Ehi…è tardi svegliati! Kari andiamo!-

KARI –Uhm…ma che giorno è oggi?-

TK –Su pigrona alzati…sennò chi mi salva da tua madre?-

KARI –MA se mia madre ti adora…sei tu che sei fissato…yahwn-

TK –Ok, allora mi prendo il diritto di precedenza ad entrare in bagno-

KARI(schizzando su)-No! Il bagno è mio levati!-

TK –A chi arriva prima!-

KARI –Non vale sei partito prima!-

TK –Tsk…tutte scuse-

Appena arrivò Tk trovò il bagno chiuso a chiave.

TK –Ehi ma…non può essere occupato, tua madre è di là, tuo padre dorme e noi siamo entrambi qui…-

Kari tirò fuori dalle mani una chiave.

KARI –Avevo già previsto tutto questo…-

TK –Sei un osso duro…ma la prenderò!-

KARI –Come no!-

TK(rincorrendola) –Vieni qui!-

Kari si fermò e si appoggiò apposta alla porta del bagno, dove Tk la bloccò.

TK –Stavolta ti sei fregata da sola amore mio…-

KARI –Uhm…hai ragione…-

TK –Consegnami la chiave prigioniera!-

KARI –Ho diritto all’ultimo desiderio vero?-

Lentamente la ragazza lo baciò, mentre con una mano infilava la chiave nella serratura, cosa di cui Tk, troppo impegnato a ricambiare, non si accorse.

KARI (scivolando all’interno e chiudendoli la porta in faccia)- Fregato!-

TK –Non è possibile…non puoi farmela ogni volta!-

KARI -Colpa tua che sei troppo stupido!-

TK –Uff…ma come faceva a mancarmi la vita di tutti i giorni?-

Ken si sorprese molto al suo risveglio, non pensava di trovare qualcun altro al suo fianco, probabilmente perché non ci era più tanto abituato. Yolie si girò sentendolo muoversi, era già sveglia da un pezzo.

YOLIE –Ehi…buongiorno-

KEN –Sogno o son desto?-

YOLIE (baciandolo) –Se è un sogno è il migliore che abbia mai fatto..-

KEN –Perché abbiamo perso tempo per due anni?-

YOLIE –Abbiamo?-

KEN –Beh…si in fondo è colpa mia ma buona parte l’hai fatta anche tu ricordalo-

YOLIE –Non vorrai ritornare a discutere?-

KEN (accarezzandola) –Neanche per sogno…-

YOLIE –Ken…-

KEN –Si?-

YOLIE –E’ stato un impulso o…insomma cos’hai in mente?-

KEN –Boh…-

YOLIE –Che vuol dire boh?-

KEN -Che l’unica cosa che so è che non ho intenzione di far finta che non sia accaduto nulla…e per il resto…beh ormai è acqua passata-

YOLIE –So che magari non è il momento adatto per discutere del futuro ma io devo sapere cosa fare, non voglio illudermi-

KEN –Capisco…beh se non ci saranno più bugie non ci sarà neanche un epoca in cui Ken e Miyako saranno divisi…io ti ho perdonata, se è questo che vuoi sapere. Probabilmente se non fossimo stati lontani non sarebbe successo ma sono felice che le cose siano andate così…perché ho capito che noi due siamo molto più di quello che vogliamo far credere. Io ti amo, capito?-

YOLIE –Anch’io ti amo…e tranquillo, non ci saranno più bugie-

KEN –Ovviamente la cosa sarà reciproca, non vorrei che pensassi che io sia un maschilista…-

YOLIE –Era scontato…a proposito posso farti una domanda?-

KEN –Certo-

YOLIE –Con quante donne sei stato in questi due anni?-

KEN –E’ così importante per te?-

YOLIE –No ma…dimmelo lo stesso-

Ken alzò due dita della sua mano destra.

KEN –E tu?-

YOLIE –Se te lo dico dopo ti vengono i tuoi soliti complessi esistenziali!-

KEN –Ehi non sono più un bambino!-

YOLIE –Credimi Ken il lupo perde il pelo ma non il vizio-

KEN –SI era parlato di sincerità o sbaglio poco fa?-

YOLIE –Ok…-

Yoli gli sussurrò qualcosa nell’orecchio.

KEN –COSA?!-

YOLIE –Visto che ti avevo detto?-

KEN –Cominciamo bene…-

Strabiliati non era proprio la parola adatta per esprimere ciò che provavano in quel momento. Ma cos’era quel posto? La possibilità di essere in un sogno ormai era la più ovvia nel loro cervello.

FERN –Bello vero?-

TAI –MA che…?-

DAVE –Vi presento Zephir, lo stereotipo proposto da un comune cervello umano di una…come dire…isola dei sogni-

IZZY –Cioè come immagina un posto da sogno la maggior parte delle persone?-

FERN –Si…un miscuglio di pace, colori e tranquillità…-

TAI –Mi dispiace interrompere la conversazione ma a me tutto questo non pare così ovvio da dove arriva un posto del genere e come ci siamo arrivati? E domanda primaria, ci dite una buona volta chi diavolo siete?-

DAVE –Non possiamo pretendere che vi fidiate di noi senza conoscere la verità e quindi abbiamo deciso di raccontarvi tutto…(guardando Fern) o quasi-

SOICHIRO –Era ora direi…-

DAVE –Ma non fateci fretta per favore…-

FERN –Calmino tu…bene da dove cominciamo…noi siamo digiprescelti come voi, con la sola differenza che veniamo dal futuro…-

Dopo qualche attimo di stupore Tai intervenne.

TAI -….ok basta con le buffonate!-

FERN –Siete liberi di crederci o meno ma vi consiglio di farlo…se non collaborate con noi Ainter vi ammazzerà come delle mosche-

IZZY –CI crediamo…-

TAI –MA…-

SOICHIRO –HA ragione lui Tai…e poi non abbiamo altra scelta. Inoltre il posto in cui ci troviamo non ha l’aria di essere molto reale…continuate-

FERN –Izumi ha ragione come sempre…bene stavo dicendo, noi veniamo dal futuro di circa una ventina d’anni e siamo qui perché la nostra epoca è ridotta ad un disastro…-

DAVE –Tra meno di tre anni Ainter attaccherà la terra e ne diverrà il padrone. Ha conquistato Digiworld totalmente e ogni digimon è al suo servizio. Li userà per distruggere tutto, per trascinare il mondo nel caos…nel nostro tempo la popolazione mondiale è ridotta ad ¼ di quella attuale. Molti sono morti per tentare di eliminarlo, altri perché non sottostavano alle sue regole, altri solamente perché erano digiprescelti…-

Un’unica e calda lacrima rigò il viso del ragazzo che stringeva convulsamente i pugni al ricordo di quei giorni maledetti.

IZZY –E…noi? Voi ci conoscete nel futuro?-

FERN –Si…nella nostra epoca tutti i digiprescelti del mondo si sono riuniti per tentare di abbattere Ainter ma per ora nessuno ci è mai riuscito. Molte delle persone a noi care sono morte…per quanto riguarda voi…volete davvero saperlo?-

TAI –E’ importante sapere il motivo per cui si combatte…-

FERN -…ecco…-

DAVE (interrompendolo)-Taichi, Koushiro e Jou sono gli unici di voi sopravissuti…tutti gli altri sono morti in svariati modi…chi mentre combatteva, chi perchè colpito a tradimento, chi per proteggere qualcun altro…ma quasi tutti voi avete avuto dei figli e molti sono ancora in vita…-

SOICHIRO –E chi è in vita?-

FERN –Non possiamo svelare nulla di personale…non è giusto nei vostri confronti, le cose devono andare come andranno, anche se penso che a causa della nostra influenza molte cose cambieranno…-

TAI –Quindi noi, dobbiamo fermare Ainter prima che conquisti la terra?-

DAVE –In pratica si…lui non ha ancora molto potere e basterà fermare un processo per eliminarlo, anche perché noi abbiamo il D-BOX3 giusto?-

IZZY –Esatto…ma di che processo parlate?-

FERN –Ok…è arrivato il momento…-

TAI/IZZY/SOICHIRO -??-

DAVE –Loro hanno trovato un modo per passare da Digiworld al mondo reale e viceversa senza farsi captare dai rivelatori di Soichiro…ecco perchè tu non hai rilevato nulla-

SOICHIRO –MA questo che c’entra col potere di Ainter?-

DAVE –Sarà grazie a questo che i cercatori potranno arrivare sulla terra senza curarsi di noi…non potremo prevederli e ci prenderanno…avrebbero potuto catturarvi tutti se solo avessero voluto ma faceva tutto parte di un piano…vogliono attirarvi su Digiworld…come è successo nel nostro tempo. Voi siete andati a Digiworld il giorno previsto da Soichiro due anni fa e siete tornati credendo di aver salvato il mondo e invece…era tutta una finta, Ainter ha fatto finta di essere sconfitto, in realtà era solo un suo clone quello che avete ammazzato. Lui voleva prendersi i vostri dati…-

IZZY –Dati?-

FERN –Sapete che la morte di Matt non è casuale vero? MA forse non sapete tutta la storia…il giorno prima della sua morte nel mondo reale Matt era morto a Digiworld; un clone di Ainter l’aveva attaccato e fatto fuori e poi…aveva prelevato i suoi dati…-

SOICHIRO –Continuo a non capire…-

FERN –Digiworld è in realtà solo un programma virtuale, è come un computer e ogni essere viene considerato come un dato. Un dato che può essere modificato, copiato o….eliminato. Ma come esiste un cestino in un normale pc casalingo anche nel programma Digiworld i dati eliminati rimangono cestinati fino alla loro totale eliminazione. Ainter ha usato in due modi quei dati…ha trasferito in tutti i suoi scagnozzi le caratteristiche di Yamato Ishida, le quali hanno permesso da quel momento ai cercatori e ad Ainter stesso di risultare digiprescelti alle macchine rivelatrici di Soichiro e in grado di usare il digivice, copiato anche quello…con il quale possono trovarvi quando vogliono. In seguito hanno ripristinato i dati di Yamato, il quale è tornato in vita, modificando però alcuni dati della sua memoria…-

IZZY –Frena un attimo solo Gennai può fare una cosa simile senza il D-BOX3!-

DAVE –Appunto…Gennai è nelle mani di Ainter, che lo ha costretto a rivelare tutto-

TAI –Ehi…voglio sapere il seguito! E’ una cosa che mi interessa…-

DAVE –Matt è poi tornato sulla terra, convinto che nulla fosse successo. Grazie all’operazione citata prima un cercatore ha potuto entrare nel mondo reale senza che Soichiro se ne accorgesse e ha attivato nella tua mente quel seme delle tenebre particolare che Ainter stesso ti installò tanti anni fa…tu ubbidivi a tutto quello che il cercatore diceva…guidavi tu il camion, tu hai fatto in modo che Matt ci si spiaccicasse sopra…e sei stato tu anche per quanto riguarda Tk…-

TAI –Ma…ma perché? Perché mi ha impiantato quel seme così tanto tempo fa?-

FERN –Questo non lo sappiamo…probabilmente Ainter progettava il suo piano chissà da quanto tempo…anche quando nessuno sapeva della sua esistenza, so che comunque lui è a Digiworld da molto tempo, non è escluso che fosse responsabile in qualche modo delle vostre battaglie precedenti…-

IZZY –Avevo ragione….voleva distruggerci mirando ai sentimenti…-

DAVE –Tk doveva morire in quell’incidente ma l’ho salvato in tempo…-

SOICHIRO –Tu??-

DAVE –E’ stato un caso…nella nostra epoca Tk non ha avuto nessun incidente e forse è stata una delle conseguenze del nostro arrivo. Comunque, mi trovavo in macchina da quelle parti quando vidi quel camion con Taichi a bordo. Mi sono incuriosito e l’ho seguito…quando ho capito le sue intenzioni gli ho tagliato la strada in modo da non fargli colpire la moto in pieno…e ce l’ho fatta…-

Taichi era pallido e si era steso per terra. Tutti si accorsero che stava singhiozzando spaventato…erano cose che lui già sapeva ma alle quali non poteva comunque reagire bene. Sentirselo dire era tutta un’altra cosa.

DAVE –Tai…-

JOE –Sei sicura che vuoi che ti accompagni?-

MIMI –SI…vorrei evitare di trovarmi da sola con lui…-

JOE –Ah si? E come pensi di fare per quella cosa?-

MIMI –Non ne ho idea…-

JOE –Secondo me lui ha qualcosa da nascondere-

MIMI –In che senso?-

JOE -Sarebbe stato con te tutto questo tempo se non avesse avuto intenzioni serie? Se voleva fare il donnaiolo ti avrebbe già lasciata da tempo. E poi ricordati quanti sacrifici ha fatto per te…-

MIMI –Guarda che è stato lui a dire di no Joe…-

JOE –E se ci fosse qualcosa sotto?-

MIMI –Senti ne ho abbastanza dei tuoi sospetti…è finita, punto. Era troppo bello per essere vero e infatti è finita male!-

JOE –Solo che ora tu hai un piccolo problemino…-

MIMI –Siamo qui apposta per risolverlo…-

I due arrivarono sulla soglia dell’appartamento di Izzy. Mimi tirò fuori le sue chiavi e poi si rivolse a Joe.

MIMI -Senti…vorrei che aspettassi fuori, probabilmente non è in casa e vorrei lasciargli qualcosa di scritto-

JOE –Come vuoi, ti aspetto in macchina-

Mimi entrò lentamente in casa. Come sospettava non c’era nessuno. Probabilmente Izzy era già andato all’università. Come aveva programmato, gli avrebbe scritto un biglietto. SI diresse in cucina, lì di solito teneva i fogli e le penne. SI avvicinò al tavolo e notò un pezzo di carta ripiegato. C’era scritto “XMIMI”. All’inizio rimase molto sorpresa, ma si apprestò lo stesso a leggere ciò che Izzy le aveva lasciato. Chissà cosa voleva dirle.

L’aveva letta una volta, poi due, e ancora…non credeva a quello che vedeva. Appena si rese conto di quelle parole il suo cuore cedette…troppo spavento, troppe colpe, troppi problemi da risolvere.

DAVE –Tai…-

TAI –E’ colpa mia…-

SOICHIRO –Non è colpa tua…-

TAI –SI INVECE!-

SOICHIRO –Non è vero ti hanno solo usato!-

TAI –E CHISSENEFREGA! POTEVO UCCIDERE ANCHE TK TE NE RENDI CONTO!-

DAVE –Ascoltami Taichi…so che è dura da accettare e so che nessuno di noi potrà consolarti ma voglio solo dire che ti capisco. Eccome se ti capisco…deve essere orrendo sapere di avere contribuito alla morte di qualcuno che amavi con tutto te stesso ma credimi…lo è altrettanto essere costretto a rimanere immobile mentre tutti quelli che ami scompaiono uno dopo l’altro. Ho visto morire mio padre quando avevo solo due anni e mia madre è morta tra le mie braccia…è morta per proteggere me…e adesso che io sono qui mentre molti ancora muoiono nel mio futuro, e io devo rimanere qui a compiere la missione, senza poterli aiutare. Credimi è tremendo sentire ogni giorno la notizia della perdita di qualcuno…ma io rimango comunque qui, e lo sai perchè? Perché devo salvare almeno un’epoca, devo fare in modo che almeno in una dimensione temporale dell’universo le cose siano perfette, che Ainter non esista, che io viva tranquillamente con i miei genitori…ed è per questo che devi aiutarmi anche tu, devi combattere perché quello che hai fatto non accada più né a te né a qualcun altro…mi capisci?-

Incredibile come quel ragazzo lo aveva colpito, ma chi diavolo era? Saggio, speranzoso e dal buon cuore, i suoi genitori dovevano essere proprio delle brave persone. Si alzò e lo guardò negli occhi, occhi blu come il mare, decisi ed espressivi, coperti da qualche ciuffo di castani capelli pettinati male. SI fidava di lui, e lo avrebbe aiutato.

TAI –Hai ragione cavolo…scusa se ho fatto la femminuccia…allora, si continua?-

Dave sorrise e guardò Fern, il quale continuò la sua spiegazione.

FERN –Come dicevo, Ainter e i suoi hanno trovato il metodo di passare inosservati e di utilizzare il digivice per trovare qualsiasi digiprescelto. Avrebbero potuto uccidervi prendendovi alla sprovvista ma ad Ainter non basta, vuole più potere. Non vi ha ucciso perché vuole attirarvi a Digiworld e prelevare anche i vostri di dati…-

SOICHIRO –E perché?A cosa gli servono scusa?-

DAVE –Rammentate che i vostri digimon sono i più potenti, e che hanno sconfitto nemici del calibro di Malomyotismon?-

IZZY –Vuole usarli…per attaccare la terra…è così che ha conquistato la terra nel futuro vero? HA architettato la morte di Matt apposta per farmi scoprire che c’era qualcosa sotto…in questo modo siamo stati motivati ad andare a Digiworld ma…solo noi tre?-

FERN –Perfetta intuizione Izzy. Il problema è che non conosci il resto della storia. Vedi nel nostro futuro Ainter ha prelevato i vostri spettri e vi ha fatto credere di essere morto e voi avete creduto che Digiworld fosse tornato alla normalità. Avete ripreso i vostri abituali controlli e uno per uno Ainter ha prelevato anche i dati rimanenti…cambiandovi la memoria in modo che non ve ne accorgeste-

SOICHIRO –In pratica ci ha ripristinato tutti con una memoria diversa, come ha fatto con Matt…ed ha anche disattivato i suoi sistemi di protezione di ingresso a Digiworld, in modo che noi credessimo che era tornato tutto normale-

FERN –Quei sistemi di protezione sono una baggianata…Ainter sapeva benissimo che Soichiro poteva eluderli tranquillamente e trovare un modo alternativo per viaggiare nelle dimensioni…-

IZZY –MA l’ha fatto solo perché voleva che io me ne accorgessi e notassi che c’era qualcosa che non andava!-

DAVE –Esatto…-

TAI –MA posso farvi una domanda? E i nostri digimon, perché non ci hanno avvertito del pericolo?-

DAVE –Vedi, dopo la morte di Matt, Gabumon, che aveva scoperto tutto, venne rinchiuso insieme agli altri vostri digimon… poi Ainter ne ha fatto delle copie sempre grazie ai codici di Gennai…servivano nel caso foste arrivati a Digiworld, per illudervi…-

TAI –MA come ha potuto Gennai dargli quei codici?!-

DAVE –Non glieli ha dati spontaneamente in effetti, Ainter è capace di leggere nel pensiero…-

IZZY –Cosa? MA non è un essere umano allora!-

DAVE –E’ un essere umano un po’ speciale…Digiworld non è un vero e proprio mondo reale mi seguite?-

SOICHIRO –Più o meno…-

DAVE –Ecco…diciamo che se si è convinti di fare una cosa, ci si riesce…si possono spaccare roccie, si può nuotare per chilometri, ogni cosa…Ainter si è addestrato a Digiworld per chissà quanto tempo ed è diventato fortissimo…-

TAI –MA è possibile per chiunque una cosa del genere?-

FERN –Beh, noi ci riusciamo…come credete che combattiamo nel futuro senza neanche un digimon? Il problema è che Ainter ha in sé tutti poteri dei digimedaglioni…quando ha ucciso ognuno di voi ha prelevato il vostro potere, lo ha copiato anche dentro sé stesso…-

TAI –E quindi noi ne siamo stati privati?-

FERN –Esatto…anche noi non ne abbiamo ma riusciamo comunque a combattere egregiamente, il problema è che Ainter è molto al di sopra di noi…-

IZZY –Da quanto ho capito non avete alcuna speranza di sconfiggerlo nel futuro…-

FERN –No…la sopravvivenza nel nostro mondo dipende solo dalla fortuna…a volte Ainter risparmia qualcuno, magari solo per divertimento. Abbiamo dei rifugi che lui non ha ancora scoperto…ma è solo questione di tempo-

DAVE –Direi che ora possiamo parlare della missione…innanzitutto il posto dove siamo è un semplice programma di addestramento ideato da Izumi nel futuro, è qui che venivamo ad allenarci…-

IZZY –Perché venivate?-

DAVE –Perché Ainter ha scoperto anche questo posto e lo ha distrutto…ma tranquilli a quest’epoca lui non sa niente. Ricapitolando, l’obiettivo della missione è eliminare Ainter prima che diventi troppo forte per tutti voi. Adesso avete ancora i poteri dei digimedaglioni…Ainter vi sta aspettando a Digiworld non verrà mai a cercarvi…il suo primo obiettivo era quello di mirare ai vostri sentimenti per eliminarvi più in fretta…in un certo senso ancora vi teme-

TAI –Per questo voleva ucciderci, prima Matt, poi Tk…sperava che per disperazione qualcuno di noi si suicidasse-

FERN –Già…ma voi non avete ceduto e Tk non è morto, così Ainter sta mettendo a punto un nuovo piano di cui sul serio stavolta non sappiamo niente-

SOICHIRO –Bene, quindi noi adesso dovremo andare su Digiworld approfittando dell’assenza di Ainter, liberare Gennai, portarlo qui, attendere che Ainter ritorni e con il D-BOX3 eliminare lui e tutta la sua baracca…-

DAVE –Non proprio…in teoria era quello il nostro piano ma è successo un’imprevisto…-

FERN –Già…ti sei chiesto perchè siamo qui e…non noti che manca qualcuno?-

Era un pezzo che Joe aspettava. Cominciava a preoccuparsi anche se probabilmente non ce n’era bisogno. Ma cosa stava facendo quella pazza di Mimi? Decise che era sempre meglio andare a controllare, anche a costo di ritrovarsi in una situazione imbarazzante. Bussò più volte alla porta ma non ricevette risposta.

JOE –MIMI! MIMI ANDIAMO RISPONDI! COSA STAI FACENDO?-

Joe cominciò ad avvertire una strana sensazione. Probabilmente Izzy l’avrebbe ucciso per quello che stava per fare ma non poteva stare tranquillo senza sapere che lei stesse bene. Diede una potente spinta alla porta in modo da sfondarla e si precipitò subito in cucina. Il suo viso impallidì…Mimi giaceva per terra priva di sensi. Non si lasciò prendere dal panico, dopotutto era una medico e si affrettò a controllarle il polso…il battito del cuore era debole ma c’era. Era ancora viva. Non perse tempo e la caricò in spalla. Tratteneva a stento le lacrime….ma non poteva disperarsi, doveva prima pensare a salvarla, doveva salvare lei e il suo bambino.

Sora era stata la prima ad essere chiamata e aveva avvertito di corsa tutti gli altri, che preoccupati si erano immediatamente precipitati in ospedale. Incontrarono Joe all’entrata.

SORA –Joe!!-

JOE –Ragazzi…ci siete proprio tutti-

L’espressone calma del ragazzo tranquillizzò i presenti, ma quella domanda era comunque d’obbligo.

KARI –Come…come sta?-

JOE -…Tranquilli, è tutto a posto. Ora dorme come un angioletto, si riprenderà presto-

Tutti tirarono un sospiro di sollievo.

TK –Grazie a Dio…avevo paura che si ricominciasse con le disgrazie…-

CODY –Ma cosa ha avuto?-

JOE –Un collasso…probabilmente per un emozione troppo forte, non si sa…-

KEN –E tu hai idea di quale sia la causa?-

JOE –Non proprio…-

YOLIE –Senti Joe, Tai e Izzy sono introvabili sai dove siano?-

KEN –E’ vero, Tai non è tornato a casa e sembra che Izzy non si sia fatto vedere all’università, e il suo cellulare è staccato-

JOE –Non ho idea neanche di questo sinceramente…però devo chiedervi un aiuto….tanto ormai è bene che lo sappiate…-

TK –Cosa dovremmo sapere?-

JOE –Ecco vedete…Mimi era rimasta incinta…-

Tra la sorpresa generale Kari fece una domanda ovvia.

KARI –Che significa era?-

Joe tacque per qualche istante-

JOE –Vedete come vi ho detto prima lei sta bene ma…ha perso il bambino…-

SORA (portandosi le mani all bocca) –No…-

JOE –Dovete aiutarmi a dirglielo ragazzi…sarà la prima cosa che chiederà al suo risveglio-

CODY –Ma Izzy…perché se ne è andato lasciandola in quelle condizioni?!-

JOE –Izzy non lo sapeva assolutamente e poi non sappiamo dove sia finito…aspettate a giudicarlo-

YOLIE –Direi che per ora dobbiamo pensare a trovarlo…-

TK –Ehi Joe, ti chiamano-

JOE –SI…Mimi si è svegliata..-

IZZY –E così vi ha scoperto…-

FERN –Già…probabilmente è arrivato sulla terra prima di quanto avevamo previsto e ha avuto il tempo di trovarci…probabilmente ci ha visti parlare con Soichiro-

TAI –MA allora che si fa…adesso abbiamo anche le due ragazze da liberare!-

FERN –CI siamo rifugiati qui perché da adesso in poi Ainter può saper tutto su di noi, gli basterà leggere nelle menti di Dily e Maya…ma anche se scoprisse questo posto, non ci potrebbe entrare, quindi siamo al sicuro…C’è un codice di protezione che solo io conosco. L’errore di Ainter è stato non catturare anche me-

IZZY –Te l’ho dato io nel futuro il codice? MA se hai detto che ci conosciamo appena?-

FERN –Ehm…-

DAVE –E’ un caso…vi abbiamo chiesto di usare anche noi Zephir come nascondiglio e tu hai affidato il codice a uno di noi…-

IZZY –E avrei dovuto fidarmi?-

DAVE –Nel futuro dove viviamo o ti fidi di chi ti capita davanti o soccombi…è rischioso ma è necessario…-

SOICHIRO –Allora qual è il piano B?-

DAVE –Beh…perché non ce lo dite voi?-

IZZY –Significa che non ne avete idea vero?-

FERN –Non ne abbiamo avuto il tempo…-

IZZY –Ricapitolando…Ainter attualmente possiede solo il potere di Yamato vero? Quindi basterà addestrarsi come voi e potremmo batterlo!-

DAVE –Purtroppo non è così semplice…se fosse così anche noi avremmo potuto batterlo. Vedete il problema è che avrete contro tutto Digiworld…sono tutti sotto il suo controllo, non potrete mai battere tutti quei digimon…-

SOICHIRO –E allora come si fa?-

DAVE –Beh vedete…secondo noi l’unico modo per battere un nemico troppo forte è evitarlo…-

SOICHIRO –In che senso?-

FERN –Nel senso che noi possediamo un’utilissima arma inventata sempre dal geniaccio Izzy nel futuro. SI tratta di una specie di fibra ottica che premette di non essere rivelati da un qualsiasi computer…-

IZZY –Una specie di cosa che ti fa diventare invisibile?-

FERN –Invisibile anche ai computer però…basta inserire questo programma nel D-BOX3 e adattarlo al dato su Digiworld…-

IZZY –Al dato?-

DAVE .Esatto…come avete capito uno è il programma e può essere adattato solo ad un dato per volta quindi solo uno potrà andare a Digiworld e sconfiggere Ainter…e ovviamente ci dovrà essere qualcuno che agisce su Digiworld con il D-BOX3. E’ bene che vada uno di voi digiprescelti che avete ancora il potere del digimedaglione-

SOICHIRO –Aspetta un secondo se noi abbiamo il D-BOX3 possiamo manovrare Digiworld come vogliamo! A che serve tutto questo?-

DAVE –Vi siete già dimenticati che Ainter ha strappato a Gennai anche i codici di chiusura? Vedete Gennai pensava che nel caso il D-BOX3 si fosse rivelato uno strumento unicamente di distruzione e male avrebbe potuto usare quei codici per bloccarlo…ecco perché quando i ribelli del centro l’hanno rubato non hanno potuto usarlo subito-

SOICHIRO –MA allora non possiamo usare quel programma…-

FERN –Errore….per fortuna Gennai è molto smemorato vista la sua età e quindi…beh il codice per cancellare l’aggiunta di qualsiasi applicazione se l’è scordato e per quanto Ainter gli legga nel cervello non può farci niente-

TAI –Che culo…possiamo creare ma non possiamo eliminare…-

DAVE –Già…quindi dobbiamo scegliere la persona più adatta ad andare su Digiworld per battere Ainter e addestrarla…-

FERN –E sperare che ce la faccia. Abbiamo chiamato voi tre perché eravate gli unici a conoscenza di tutto ma la scelta è estendibile a tutti ovviamente…-

IZZY –In teoria può esistere qualcuno più idoneo degli altri?-

FERN –Ovvio…per questo dobbiamo usare questo simpatico aggeggio…-

IZZY –MA che roba è?-

FERN –Non fare quella faccia l’hai inventato sempre tu…comunque è una specie di rilevatore in grado di captare il potere presente in ogni digiprescelto…può dipendere da molte cose, dall’umore, dagli avvenimenti…sarà questo cosino a designare il vincitore, senza limiti di sesso e di età…-

SOICHIRO –Cos’è uno spot pubblicitario?-

DAVE –Ovviamente la scelta sarà fra voi undici…siete i più forti dopotutto…-

IZZY –Allora io propongo di organizzare una riunione tra tutti i digiprescelti in questo posto…designeremo l’eletto e faremo partire la missione…-

TAI –Già, prima che quel pazzo di un Ainter combini qualche altro guaio-

SOICHIRO –Un’ultima cosa…Ainter è un ribelle del centro ricerche?-

FERN –Non proprio…ma tutti i suoi scagnozzi si…Comunque saprai ogni cosa a suo tempo…-

DAVE –Non ti piacerà credimi…-

FERN –Sta zitto tu-

TAI –Direi che possiamo andare allora?-

FERN –CI vediamo al parco di Odaiba fra tre giorni…sempre alle 6. Noi vi condurremo qui e procederemo con ogni cosa…organizzatevi mi raccomando-

IZZY –Per quanto riguarda le vostre amiche?-

DAVE –Tranquillo Ainter non le ammazzerà…spero…-

SORA –Allora Mimi…come va?-

MIMI –Tranquilli…sto bene…-

TK –Ci hai fatto prendere un colpo lo sai? Ma che è successo?-

MIMI –Beh ecco…ho trovato una lettera di Izzy…-

KARI –Sai dov’è? Sembra sparito…-

MIMI –Tranquilli…sta bene. Tornerà-

JOE –Che significa tornerà?-

CODY –Lasciamola stare e fidiamoci di lei…non è detto che abbia voglia di parlarne…-

MIMI –Grazie Cody…-

SORA –Mimi…noi dovremmo dirti una cosa…sii forte-

Lo sguardo fu più eloquente di qualsiasi spiegazione.

MIMI –L’ho perso vero? Lo immaginavo…-

JOE –Mimi…-

Calde lacrime rigarono il volto della ragazza che nel giro di una mattina aveva perso l’amore e il suo frutto.

TK –Mimi…noi ti staremo vicino-

MIMI –Vi ringrazio ragazzi ma ora…vorrei stare un po’ da sola-

KARI –Certo…su facciamo come dice-

TK –Se troviamo Izzy lo mandiamo subito da te…-

MIMI –Per favore nel caso dovesse tornare non ditegli niente-

YOLIE –Ma sei impazzita?! E’ anche una sua responsabilità!-

MIMI –Yolie…non puoi capire, vi prego fate come dico-

JOE –No…-

MIMI –Cosa?-

JOE –Se loro terranno la bocca chiusa sarò io a dirglielo, è giusto che lui lo sappia-

MIMI –Joe non pensare che sia colpa sua se io…-

JOE –LO PENSO INVECE! E GLI DIRO’ TUTTO!-

MIMI –Tanto ormai non c’è più nulla da salvare!-

JOE –Io non posso sopportare di vederti soffrire…ancora…-

MIMI –MA…-

JOE –Sarà lui stesso a darmi le sue giustificazioni, se ne avrà. Mi dispiace ma non posso accontentarti-

TK –Io direi che è meglio andare per noi…-

KARI –Hai ragione…le acque si stanno scaldando…-

I tre assenti alla disgrazia stavano camminando per il quartiere di Odaiba, chiacchierando e cercando di capire qualcosa di più.

IZZY –VI dirò la verità a me sembra ancora assurdo…-

SOICHIRO –Dal futuro, incredibile…-

TAI –D’altronde non possiamo che fidarci no? Non abbiamo molta scelta…comunque a me il tipo più alto…Dave…mi sta simpatico-

SOICHIRO –Ho l’impressione che ce l’abbia leggermente con me…devo aver combinato qualcosa nel futuro che non gli è piaciuto evidentemente…-

TAI –Troveremo quel maledetto Ainter…spero davvero di poterlo uccidere con le mie mani-

IZZY –Tai io ho pensato ad una cosa…-

TAI –Cosa?-

IZZY –Non voglio illudere nessuno ma…insomma hanno detto che Ainter usa i dati di Matt per passare inosservato a noi da Digiworld alla terra e quindi…loro hanno quei dati, e sottolineo hanno-

TAI –Non ti seguo…-

SOICHIRO –Io so cosa stai pensando invece ma…Izzy non so se sia possibile-

IZZY –MA l’hanno già fatto dopotutto!-

SOICHIRO –Ho capito ma chissà se gli hanno modificati quei dati! Potremo anche riportare in vita un mostro…-

TAI –Riportare in vita chi scusate?-

SOICHIRO –Tai..ti ricordi che ci hanno detto che il Matt che è morto sulla terra era la copia modificata generata dai dati che Ainter aveva raccolto ? Beh vedi se loro hanno quei dati noi potremmo…-

TAI –STAI SCHERZANDO? SOICHIRO GUARDAMI IN FACCIA E DIMMI CHE E’ POSSIBILE!-

IZZY –E’ possibile Tai…non certo ma possibile-

TAI –Oddio…Matt può….-

Un secondo e la gioia di Taichi esplose. Non ci poteva credere…forse proprio l’operato di Ainter poteva fargli rivedere il suo migliore amico.

IZZY –Tai è meglio che non lo diciamo a nessuno però…a parte a quello che andrà in missione…soprattutto a Sora, non dire nulla-

TAI –Lo so…potrebbe illudersi per nulla e le farebbe troppo male….però lei, lei l’aveva detto-

SOICHIRO/IZZY-Uhm?-

TAI –L’aveva detto…aveva detto che lui la implorava di aspettarlo da qualche parte…perchè sarebbe tornato…forse è verità-

IZZY –Zitto guarda chi arriva!!!-

Kari e Tk si stagliavano all’orizzonte.

KARI –Ehi guarda chi c’è…-

TK –MA dove cavolo erano finiti? C’è anche Soichiro…-

TAI –Ehi sorella…-

KARI –MA si può sapere dov’eri finito tu? E anche Izzy…dove siete spariti? Comunque ciao Soichiro…-

SOICHIRO –Ehilà…-

TAI –Magari vi spieghiamo tutto più tardi…a proposito al più presto possibile dobbiamo riunirci-

TK –E perché?-

IZZY –Per quella cosa che dobbiamo spiegarvi…-

TK –Ah senti Izzy…-

Tk cercò un assenso nello sguardo della sua compagna che rispose a voce alta.

KARI –A me non piacerebbe non sapere una cosa del genere…-

TK –Bene…senti Izzy non vogliamo specificarti niente per rispetto ma è meglio che tu vada in ospedale subito…nulla di grave comunque sta bene tranquillo-

IZZY –Cosa? MA chi è in ospedale che è successo?-

Kari e Tk lo guardarono senza dire una parola.

IZZY –Oddio non ditemi che…-

Izzy si precipitò di corsa verso il punto dove aveva parcheggiato la macchina senza dare spiegazioni a nessuno.

TAI –Aspetta Izzy!-

SOICHIRO –MA che è successo Kari?-

KARI –Mimi…ha avuto un collasso e ha perso il bambino-

TAI –Quale bambino scusa?-

KARI –Mimi era incinta…-

TAI –Cazzo…-


TK –Ora sta bene…ma è comunque uno shock-

TAI –Sentite vado anch’io in ospedale, voglio salutare la mia amica…Soichiro tu organizza la riunione-

TK –Povera Mimi…-

SOICHIRO –MA per cosa l’ha avuto il collasso?-

KARI –Non lo sappiamo, non ha voluto parlarne-

SOICHIRO –Ragazzi…adesso c’è un'altra cosa urgente. Dobbiamo riunire tutti i digiprescelti, vi dispiace informare chi vedete?-

TK –Certo…io ora torno all’università…forse riesco a farmi una lezione, Soichiro daresti uno strappo a casa a Kari?-

SOICHIRO (sorpreso)-Sicuro?-

TK –Certo che si…Ciao amore ci vediamo più tardi(baciandola) e non mi combinare guai-

KARI –Tranquillo…-

SOICHIRO –Au revoir…-

Correva a più non posso, non credeva di poter andare così in fretta. Mimi. La sua Mimi. Le era successo qualcosa e forse era colpa sua, e non poteva perdonarselo. Riconobbe Joe in mezzo a quella schiera di stanze numerate. Probabilmente stava lavorando e non avrebbe dovuto disturbarlo ma in quel momento non gli importava molto delle formalità.

IZZY –JOE!!-

L’altro si girò e appena lo vide gli andò incontro. MA non molto amichevolmente.

JOE (spingendolo) –Dì un po’ che hai combinato idiota?-

IZZY (non capendo)-Joe che hai? Sono qui per Mimi volevo solo chiederti….-

JOE –E ci mancherebbe che non fossi venuto!-

IZZY –Joe che vuoi me lo spieghi! Fammi andare da lei!-

JOE –Sono passati cinque anni ormai…-

IZZY –Che stai dicendo…-

JOE –Te lo ricordi cosa ti dissi cinque anni fa? Tu e Mimi…avevi scoperto che il tuo amore era corrisposto e venisti da me quel giorno per scusarti…mi pregasti di mantenere la nostra amicizia nonostante lei avesse scelto te. Anzi, diciamo che a me non mi ha mai neanche guardato di striscio…-

IZZY –Joe…-

JOE –Ti ho fatto promettere di prenderti cura di lei…e ti dissi che se l’avessi fatta soffrire ti avrei dato tanti di quei pugni da rovinarti la faccia…-

IZZY –Joe io non so neanche cosa sia successo!-

JOE –Non me ne frega dove sei stato, che cosa le hai detto…so solo che tu non c’eri mentre lei stava rischiando di morire…quindi questo te lo meriti…-

Joe tentò di dargli un pugno ma si fermò a mezz’aria. Non ci riusciva…e non era per la gente, l’ambiente o cos’altro…era perché sapeva che in fondo lui non c’entrava nulla. Non aveva fatto nulla di sua volontà per farla soffrire. Era soltanto lui che tentava di convincersi che la colpa fosse sua…solo per soddisfare il suo ego e quella convinzione che lui non fosse quello giusto. Ma in realtà lo sapeva, non era così.

IZZY –Joe…ti prego dimmi dov’è…-

L’altro alzò il braccio indicando la stanza poco più avanti a dove si trovavano. Izzy gli rivolse un mezzo sorriso e si avviò verso la destinazione. Ora era lei la cosa più importante.

Entrò piano. Mimi stava guardando annoiata un po’ di tv, probabilmente gliela avevano portata i suoi genitori per non farla annoiare. In un attimo si accorse della presenza di qualcuno e sbiancò quando vide Izzy sulla porta. Lui subito corse ad abbracciarla.

IZZY –Mi hai fatto prendere un colpo…incosciente!-

MIMI –Che fai qui?-

IZZY –Sono tornato…poi ti racconto. Ma che ti è successo? Stavo morendo dalla preoccupazione…-

MIMI –Ho letto la tua lettera….scusa se ho dubitato di te-

IZZY –MA chi se ne frega se dubiti di me voglio sapere come stai adesso e cosa hai avuto!-

MIMI –Io sto benissimo però…-

IZZY –Però?-

MIMI –Lo sai perché volevo che ci sposassimo?-

IZZY –Perché ci amiamo…-

MIMI –C’era anche un altro motivo…-

IZZY -…Quale?-

MIMI –Non so esattamente quando, forse avevamo bevuto qualche goccetto di troppo o non lo so…-

IZZY –Mimi che stai cercando di dirmi?-

MIMI –Ho avuto un collasso dopo aver letto la lettera perché sapevo che mio figlio non avrebbe probabilmente avuto un padre…ma poi è successo quel che è successo e adesso sarà il padre a non avere più il figlio…-

Gli occhi di Koushiro si stavando velocemente arrossando e riempiendo di lacrime amare. Nonostante il gioco di parole aveva capito…e ora temeva tanto di sentire.

MIMI –Ho perso…ho perso il bambino, mio figlio…nostro figlio-

Izzy la abbracciò in maniera quasi violenta, piangendo come un bambino e imprecando contro chiunque fosse il colpevole di tutto ciò che gli stava accadendo…

IZZY –Scusa…scusa…E’ COLPA MIA!!-

MIMI –Non è colpa tua e io lo so…tu hai fatto solo il tuo dovere-

IZZY –Avrei potuto parlarti ieri sera ma avevo solo paura! Sono un idiota! Dovevo rimanere con te…e ora…Mimi abbiamo perso il nostro bambino!-

La sua compagna lo accarezzò e lo strinse al petto.

MIMI –Io me ne sono già fatta una ragione…ormai non possiamo fare più niente…-

IZZY –Io ti amo Mimi…ti amo! Non ti lascerò più giuro! Non me frega niente rinuncerò alla missione e a tutto quanto!-

MIMI –Non puoi, il mondo ha bisogno di te…-

IZZY –Che senso ha salvare un mondo in cui tu non fai parte della mia vita?-

MIMI –E’ un ragionamento da egoista…-

IZZY –Ti giuro che in questo momento non me ne importa un fico secco…non voglio essere io il destinato…-

MIMI –Uhm?-

IZZY –Poi ti spiego…tu quando esci dall’ospedale?-

MIMI –Domani-

IZZY –Ok…senti so che ti ho appena promesso di starti vicino ma ora io ho da fare tante cose, torno più tardi…e poi tra un po’ arriva Tai a trovarti-

MIMI –Izzy…-

IZZY –Mh?-

MIMI –Stai tranquillo…ok?-

L’altro sorrise e sia avviò.

  
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