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Autore: _Giuls__    25/03/2012    12 recensioni
Mi accarezzò i capelli lentamente ed il mio cuore martellò così forte che pensai: "se mi bacia muoio" .
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XI 
 

-E quindi tu ed Harry Styles vi siete conosciuti tempo fa?- mi chiese Rain con gli occhi sbarrati dopo averle spiegato tutta la storia. Masticava con insistenza le sue Haribo, me ne offrì una ma con un gesto del capo la rifiutai -Dai, sono così buone!- insistette ma rifiutai nuovamente.
-Stavo dicendo- mi accigliai sperando invano di farle capire che ero a dieta -ieri mi ha chiesto se… se avrei voluto vivere con lui ed i ragazzi- dopo testuali parole Rain per poco non si strozzava.
-Stai scherzando vero? Cioè Harry Styles ti ha detto questo?- quasi urlò entusiasta, mi grattai la testa non sapendo cosa dirle -tu ovviamente hai accettato, giusto?- alzò un sopracciglio buttando giù la caramella schifosamente ricoperta di zucchero.
-Giusto in quel momento è entrato Niall interrompendoci- sbottai alzando le spalle, lei sbarrò gli occhi nuovamente e cominciò ad imprecare sotto voce facendomi ridere -e poi non sono ancora maggiorenne, devo prendere il diploma e la patente- sorrisi infilando il pigiama -accetterò, ovvio, ma non adesso- chiarii.
-Harry è davvero carino- disse sfogliando una rivista che parlava dei “cinque ragazzi che, con le loro voci, hanno incantato il mondo” sulla quale la bionda si soffermò ad osservarne una fotografia scattata di recente -devo ammettere che siete davvero una bella coppia!- disse pensierosa senza però spegnere il suo sorriso smagliante, mi voltai verso di lei legando i capelli in una coda di cavallo e cominciai a fissarla maliziosa -che hai da guardare?- alzò lo sguardo evidentemente sentendosi osservata -ho detto qualcosa di sbagliato?- inarcò le sopracciglia confusa, mi ci avvicinai spaparanzandomi sul letto dov’era seduta lei con le gambe incrociate.
-E tu che mi dici riguardo Niall?- incrociai le braccia al petto inclinando leggermente la testa di lato; una caramella che stava per portare alla bocca le cadde sul lenzuolo, la sentii deglutire dopodiché rise nervosa.
-Niall?- continuò impietrita -okay, non è come credi- alzò le mani e cercò di assumere un’espressione seria senza però ottenere risultati, si vedeva da un miglio che l’irlandese le piaceva, ed anche tanto.
-Dai che secondo me c’è del tenero tra di voi!- formai un cuore con le dita ma Rain per smentire tutto mi diede una gomitata -ammettilo, te lo si legge in faccia che sei cotta di lui, Rain!- muovevo ritmicamente le sopracciglia e, vedendola in difficoltà, continuai a ridere beffarda, reagì cercando di lanciarmi dietro la bustina di plastica delle Haribo.
-Forse solo un pochino…- arrossì lei mordicchiando lentamente una caramella (guarda caso) a forma di cuore. Raccolsi il cuscino che un attimo prima mi aveva scaraventato addosso e glielo ritirai colpendola dritta in faccia.
-Un pochino, eh?- la bionda non smetteva di ridere ed imprecare allo stesso tempo, mi sedetti accanto a lei sul letto e tornammo serie dopo una manciata di secondi. Eravamo annoiate, decisamente. Feci un lungo sospiro preparandomi al prossimo argomento; sperai non cominciasse a parlare di Simon.
-Cosa farai per il tuo compleanno?- chiese d’un tratto. Il mio compleanno, me n’ero letteralmente dimenticata.
-Non ne ho idea. Certo che manca davvero poco- dissi mordicchiandomi le unghie sorridendo con le labbra chiuse.
-Potremmo andare a mangiare una pizza, se ti va- consigliò lei.
-Hm, okay- sorrisi di nuovo con lo sguardo perso nel vuoto.
Il mio diciottesimo compleanno; non vedevo l’ora arrivasse quel benedetto giorno, nonostante tutto quello che m’era successo negli anni precedenti volevo diventare finalmente indipendente ma soprattutto libera.
Quelle sarebbero state circa le mie ultime due settimane da minorenne. Wow!
-Finalmente il diploma sarà nostro, finalmente usciremo da questo carcere!- esultò Rain alzando i pugni al cielo, mi fece ridere.
-Dai, infondo non è così male stare qui-
-Lo dici solo perché ci siamo io, Sam e Michelle- disse vantandosi, roteai gli occhi e decisi di abbracciarla forte. Le volevo un bene dell’anima.
-Hai dimenticato Megan!-
-Chi? La depressa?- mi guardò sbigottita, sospirai ridacchiando, dopodiché decisi di spiegarle anche la storia dell’incontro ed il rappacificamento con Megan al cimitero.

Passarono due settimane da allora ed in quel piccolo lasso di tempo successero davvero tante cose: ebbi finalmente l’occasione di discutere con calma e privacy con Simon, che dopo avermi chiesto scusa almeno un miliardo di volte, perdonai. Avevo anch’io, però, la mia razione di scuse da porgli ed alla fine tornammo ad essere amici ma, ovviamente, non come prima.
La nostra Michelle e Zayn Malik si vedevano spesso di nascosto. Ma a proposito: io e Rain sul retro della scuola li cogliemmo involontariamente di sorpresa mentre si sbaciucchiavano in modo davvero passionale! Facemmo finta di nulla e senza farci scoprire sparimmo nell’enorme androne alle nostre spalle. Eravamo incredule ma felicissime allo stesso tempo per la nostra amica. 
Sam e Liam ultimamente uscivano spesso insieme, erano diventati migliori amici da come la metteva lei, si sentivano per telefono e su twitter, non faceva altro che parlare di lui e di quanto fossero belli i suoi occhi.
Riguardo gli altri, beh, non sapevo ancora nulla fino al giorno del mio diciottesimo compleanno.

14 maggio 2012.
-Ah, capisco-
-Mi dispiace piccola, giuro che verrò a trovarti domani o dopo domani- non riuscivo a credere che proprio il giorno del mio compleanno lui fosse già impegnato. Certo, capivo che ormai era famoso e che avrebbe avuto molti più impegni, ma, cavolo, un’oretta poteva trovarla per me. Almeno quel giorno.
-Non fa niente Harry, non preoccuparti- finsi un sorriso, il fatto era che non riuscivo mai ad arrabbiarmi con lui e poi, parliamoci chiaro, non ne avevo alcun motivo.
-Ti amo- sussurrò, quel tocco di sensualità ed imbarazzo nella sua voce quando me lo diceva riusciva a sciogliermi come un cubetto di ghiaccio sotto il sole cocente.
-Ti amo anch’io- risposi rassegnandomi all’idea che avrei festeggiato quel giorno atteso da anni senza di lui.
Riattaccai e posai il cellulare sul comodino. Oltre lui, avevo chiamato anche mio padre che, ovviamente, non poteva venire a causa del lavoro, non era di certo una novità per me. Lasciai correre, dovevo godermi quella serata nonostante tutto: ero importante quel giorno, il resto avrebbe anche potuto andare a farsi fottere.
Ormai ero pronta: indossavo un vestitino dal corpetto nero senza bretelle, la gonna bianca leggera che partiva da sotto il seno e scivolava sfiorando dolcemente le mie ginocchia. Un cinturone formato da praline di entrambi i colori univa il tutto in un vestito davvero meraviglioso. La mia pelle olivastra con quel colore formava un contrasto fantastico, avvolsi i capelli formando uno chignon e feci ricadere sulle spalle alcuni boccoli.
 
Restai davanti lo specchio davvero tanto tempo, osservavo il mio viso, le mie gambe, i miei fianchi: stavo cambiando, stavo diventando una vera e propria donna.
Non m’ ero mai vista così bella in vita mia, non ero mai stata una ragazza brutta ma neanche così incantevole.
Mia madre sarebbe stata sicuramente fiera di me.
Non mi truccai eccessivamente e non indossai troppi accessori: sarebbero bastati soltanto dei bracciali abbinati al vestito ed un paio di cerchi.
Dei colpi alla porta mi fecero sobbalzare -festeggiata, sei pronta?- Rain non stava più nella pelle, era almeno la quarta volta che me lo chiedeva.
-Eccomi!- le dissi spalancando la porta, la bionda appena mi vide rimase a bocca aperta mentre Dylan e Sam (che le comparvero “magicamente” alle sue spalle) cominciarono a farmi i complimenti,  entrambi avevano la sua stessa espressione.
-Andiamo con l’auto di Dylan al ristorante qui vicino- disse la bellissima Sam indicando il ragazzo al suo fianco in smoking sventolando delle chiavi -ci divertiremo vedrai!- mi abbracciò.
-Gli altri sono già lì, hanno anche ordinato un tavolo- sorrise a trentadue denti Rain, bellissima anche lei.
 

Appena arrivammo a destinazione scendemmo dalla Mercedes lucida di Dylan e ci avviammo all’entrata del lussuoso ristorante. Non appena poggiai la mano sulla maniglia della porta scorrevole, tutte le luci del locale si spensero in un batter d’occhio facendomi sussultare. 
Per mia sfortuna avevo una ridicola paura del buio.
Non capivo cosa stesse succedendo, fatto sta’ ch’ eravamo letteralmente alla ceca, almeno io non riuscivo a vedere nulla.
-Hey piccola, buon compleanno…- sussurrò la sua voce bellissima e magnetica sospirando leggermente sulle mie labbra prima di stamparvici un bacio delicato. Cominciai a tremare, sentii il cuore arrivarmi nell’esofago mentre farfalle di ogni dimensione cominciarono a girovagare nel mio povero e piccolo stomaco.
-H...Har-
-Vieni- m’interruppe facendomi ingoiare le parole, mi prese per mano e mi trascinò non so dove. Sentii dei leggeri mugugni attorno a me e qualche risata soffocata di tanto in tanto, ma ciò nonostante rimasi in silenzio aspettando con ansia che Harry mi dicesse qualcosa. Ma nulla.
-Dove mi stai portando?- chiesi spontaneamente e quasi in quel momento il ragazzo mollò la presa, lasciandomi sola -Heilà?!- sbuffai irritata, non amavo quel genere di scherzi.
Le luci mi accecarono in un batter d’occhio e delle urla fecero trasalire i miei timpani -siete degli idioti, mi avete fatto prendere un colpo!- imprecai battendomi una mano in fronte dopo che tutti all’unisono avessero urlato un sonoro “sorpresa!”. Mi voltai alla mia destra e vidi il mio Harry avvicinarsi -Sapevo saresti venuto- gli sussurrai impotente ed imbarazzata dandogli un bacio sulla guancia per poi stringerlo forte tra le mie braccia nel fracasso di tutte quelle persone che, pensandoci, erano venute solo ed esclusivamente per me.

India Brooks, la ragazza più sfigata della storia.
Wow, mi sentii davvero importante e quella sensazione fu indescrivibilmente meravigliosa.Non avevo mai visto i miei amici così eleganti, sorridenti ed affascinanti. La sala abbondava di palloncini colorati, striscioni qua e là, era meravigliosamente colorata e tutte quelle sfumature mi facevano sentire a mio agio.
Quasi tutta la scuola era lì per me, con infiniti pacchi regalo tra le mani e sorrisi smaglianti.
-Auguri!- dietro le spalle mi abbracciò con grande sorpresa Megan. Santo cielo, quasi non la riconobbi!
-Oh mio Dio Megan, sei bellissima!- rimasi meravigliata dal suo improvviso ed inaspettato cambiamento, quei quintali di matita erano finalmente spariti, i suoi capelli (che teneva legati perennemente) ora erano lunghi e lucidissimi, le punte le terminavano in morbidi boccoli neri che le mettevano in risalto il suo viso di porcellana ed i suoi bellissimi occhi azzurri.
Notai qualche istante dopo che quel Louis le aveva cinto le spalle con un braccio, alzai un sopracciglio divertita, mi era forse sfuggito qualcosa?
Prima che glielo avessi chiesto, mi si avvicinò Niall che mi porse sorridendo un pacco enorme -Buon compleanno India!- mi baciò la guancia -questo è da parte di noi cinque- concluse prima di pormelo tra le mani.
 
Le luci si abbassarono nuovamente e cominciai a guardarmi intorno: non ero abituata a cose del genere e per di più nessuno (e ripeto nessuno) aveva mai organizzato una festa a sorpresa per la sottoscritta.
-Buona sera ragazzi. Ho una pronuncia strana, non è vero? Bando alle ciance, voglio dare un caloroso augurio… alla mia bambina- cominciarono tutti ad urlare ed applaudire, quell’uomo evidentemente commosso che si trovava sul palco era bensì mio padre in uno smoking forse troppo stretto. Rimasi per non so quanto tempo con la bocca sbarrata, tanto che mi si avvicinò Michelle ridendo e me la chiuse.
M’invitò a raggiungerlo con un cenno del capo e non appena lo feci gli saltai letteralmente addosso: solo in quel momento mi resi davvero conto di quanto gli volessi bene.
Al suo fianco c’era il trionfante John che continuava a squadrarmi con aria fiera, soffocai anche lui in un grosso abbraccio. -Okay basta con queste cose sdolcinate- disse commosso mio fratello afferrando il microfono -che ne dite di muovere un po’ quei culetti? Forza ragazzi, diamo il via alle danze!- urlò iperattivo, la musica partì e tutti i presenti cominciarono a darsi alla pazza gioia tra buffè, bevande e movimenti a ritmo di musica.
-Grazie per essere qui, davvero io non mi aspettavo nulla del genere!- ero la ragazza più felice dell’universo, provai una sensazione bellissima, mai provata in tutta la mia vita.
Ero quasi in lacrime quando su quel palco spuntarono da non so dove loro, i cinque ragazzi che mi cambiarono la vita, ma la mia attenzione era rivolta soprattutto e particolarmente al ragazzo col nido di uccelli al posto dei capelli. Gli sorrisi e lui fece lo stesso, i suoi occhi brillanti continuavano a guardarmi, ormai ero convinta che il mio cuore rischiava seriamente di esplodere.
“Save you tonight”, ecco come l’avevano chiamata.  Le loro voci mi emozionarono davvero tanto, e come ciliegina sulla torta successe una cosa fantastica: Louis senza smettere di cantare scese dal palco e raggiunse all’istante Megan, i loro occhi chiari s’incontrato e con nostro grande stupore anche le loro labbra lo fecero. Lui l’aveva baciata, quasi urlai dalla felicità.
 
S’era fatto abbastanza tardi ed alcune persone erano già andate via.
-Spero tu abbia trascorso la serata più bella della tua vita- mi sussurrò quando finalmente raggiungemmo il terrazzo, raramente il cielo di notte era così stellato, evidentemente quel giorno era speciale. L’atmosfera era senz’altro incantevole, il paesaggio londinese che avevo di fronte era mozzafiato, le luci sembravano sposarsi con il loro riflesso sul Tamigi. Mentre al mio fianco c’era la perfezione fatta da semplici occhi verdi e batuffoli castani.
-Grazie, grazie di tutto- gli accarezzai la guancia leggermente ruvida mentre le mie lacrime si facevano spazio indisturbate sul mio viso, ero troppo felice.
-No, no- rise asciugandomele con il pollice -non piangere, hey- mi alzò il mento con due dita ed i suoi occhi m’ipnotizzarono come sempre.
Con violenza afferrò il mio viso e, come la prima volta, le nostre labbra sembravano intrecciarsi, abbracciarsi, fondersi. Ad un certo punto Harry mi prese in braccio come fossi una bambina, avvolsi le gambe al suo bacino e feci lo stesso con le braccia al suo collo mentre lui mi teneva per i fianchi. Varcammo una strana porta blu che Harry aprì facilmente, quella stanza era abbastanza buia ma sinceramente poco m’importava. Sapevo solo che c’era un divano infatti con un movimento deciso ma delicato cademmo entrambi su di esso, l’uno sull’altra.
 Qualcuno urlò facendo urlare anche noi, ci alzammo di scatto dal divano ed Harry corse immediatamente ad accendere la luce. -Ma che caz…- censurò automaticamente ciò che stava per dire, rimase sorpreso almeno quanto lo ero io.
No, non potevo crederci: attorcigliati in un leggero lenzuolo bianco c’erano Rain e Niall, nudi.
-Rain!- urlai sorpresa mentre lei continuava a coprirsi il viso dalla vergogna, d’un tratto scoppiai a ridere, quel momento fu decisamente imbarazzante.
-Mio Dio…- sussurrò Niall battendosi una mano in fronte cercando di coprirsi il più possibile.
-Sei un idiota- Harry si rivolse all’irlandese cominciando a ridere anch’egli di gusto -ricorda che le porte si chiudono a chiave anche per questo motivo-
-Ah, ah, ah- si accigliò il biondino fingendo una risata –lo spettacolo è finito, ora potete andare- aggiunse imbarazzato, era più rosso di un peperone.
-C…ci dispiace, non volevamo- dissi grattandomi la testa, presi Harry per un braccio e lo trascinai fuori.
-Tieni- il riccio sfilò le chiavi dalla serratura e corse verso il suo povero amico porgendogliele per poi sparire fuori continuando a ridere beffardo.


_Giuls__:
Come al solito sono in ritardo, mi dispiace ragazze. ç_ç
Okay, questo qui è ufficialmente l'ultimo capitolo, dopodichè partirà l'epilogo che concluderà in bellezza la storia e che pubblicherò probabilmente in settimana. (VE LO PROMETTO, PUBBLICHERO' PRESTISSIMISSIMO. (?))
Beh, belle mie, il capitolo è ESTREMAMENTE lungo, lo so, vi chiedo infinitemente scusa se ho deluso le vostre aspettative e vi ho annoiato. Ma vabeh, nonostante tutto spero tanto vi sia piaciuto questo capitolo ma soprattutto la parte di Niall e Rain :O so che molte di voi volevano sapere qualcosa di più su di loro, anche se ce n'è poco e niente e non è scritto molto bene, eccolo qua! :D
Vi svelo un segreto: questo capitolo l'ho scritto veramente senza voglia, in questi giorni niente sta andando per il verso giusto, spero mi capiate.
Ribadisco che questa è la prima fan fiction che abbia mai scritto AHAHAHAH quindi scusate eventuali errori e verbi scritti malissimo, e mi scuso ancora per il ritardo.
HO SCHIESTO TROPPE VOLTE SCUSA, VI HO ROTTO LE PALLE VERO? AHAHAHAHHAH Scusatemi anche per questo. u.u
Mi fa strano non dire più "al prossimo capitolo" D: quindi dirò: all'epilogo, ragazze!
No, okay.
Ccccccccccciao, e recensite in tanti mi raccomando! :3 <3 #muchlove

  
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