2. Sorgente
Nessun essere umano dotato di apparato uditivo funzionante e intelligenza nella norma avrebbe potuto ignorare del tutto il suo talento.
A lato del palco, discreto ma presente come il suo strumento, lasciava fluire le sue pentatoniche in un’ondata di note tenebrose.
Ad ogni tocco sgorgavano potenti e lontane, come ombre, dalle sue dita, irrigando i terreni fertili della linea vocale e degli assoli di chitarra, dissetando la sete di armonia del rullante e della cassa.
Cio’ che giungeva all’ascoltatore era il raccolto di quel campo, la canzone finita.
Ma la pura sorgente che l’aveva abbeverata erano le sue mani.