Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Pineapple__    25/03/2012    1 recensioni
Oddio, che emozione la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia! Sakura, una ragazzina di 14 anni, dopo la morte dei genitori si trasferisce a Yamazuki dai suoi nonni, dove vivono anche i nostri quattro eroi. Cosa succederà quando la timida Sakura si ritroverà a combattere al loro fianco? Leggete e recensite!
Genere:[Avventura, Romantico, Song-fic]
Personaggi:[Nuovo Personaggio, Hiei, Kurama, Yusuke Urameshi, Kazuma Kuwabara, Un po' tutti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guten abend!! Ecco per voi il 13° capitolo! Spero vi piaccia! ^_^
Angel_Yoko: È il mio scopo, dolcezza! Comunque non ti preoccupare che arrivano Sakura e i nostri tre amici a salvare Hieiuccio! Buona lettura! BACIONI <3 :D
Capitolo 13: Al salvataggio!

I quattro camminavano spediti alla volta del capannone. La ragazza apriva la fila. Aveva uno sguardo freddo e davvero furioso. Se fosse successo qualcosa a Hiei lei avrebbe ucciso Iyasha con le sue stesse mani. Sakura, Kurama, Yusuke e Kuwabara si ritrovarono davanti al capannone abbandonato per salvare Hiei. Il loro piano era perfetto, non poteva fallire... non doveva fallire. La castana stringeva tra le mani il cofanetto contenente il suo argentato flauto traverso. I quattro amici entrarono e si avvicinarono al centro della rimessa. Era tutto tranuillo e dannatissimamente buio. Neanche la sfavillante  luce lunare riusciva a illuminare quell'oscurità ocsì spessa, così fitta. La castana sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla "Lo so che sei molto arrabbiata ma, se le cose dovessero mettersi male, non fare eroismi!" le sussurrò il rosso all'orecchio. Le luci si accesero all'improvviso e i quattro si misero subito in posizione d'attacco. "Siete arrivati, finalmente!" sghignazzò Iyasha che stava in piedi davanti ad un portale bianco lattiginoso. Gli zaffiri di Sakura ricaddero sul corpo svenuto dello youkai,ancora legato alla sedia. La ferita sulla guancia stava cominciando ad infettarsi ed era avvolta da una specie di patina giallastra. "Quindi sei tu il capoccia dell'orda! Libera subito Hiei!" lo intimò la quindicenne. Era pronta a partire all'attacco. Avrebbe fatto di tutto per salvare la vita del demone. Tutto. "Tu però devi venire con noi!" disse facendo un segno con la testa . A quel punto i due demoni al suo fianco si avvicinarono alla giovane, afferrandola per le braccia e trascinandola vicino al portale. "Un ultima cosa. Perchè portate tutti e quattro gli occhiali da sole?" le domandò Iyasha, squadrandola con circospezione. "Scemo non lo vedi? Facciamo tutti parte del Circolo Toguro Minore!" urlò la ragazza, sferrando un calcio devastante ai due mostri che la bloccavano, facendoli finire a terra, doloranti. In quell'istante Kurama tirò fuori dalla tasca una sfera di vetro che infranse al suolo. Subito dopo in tutto il capannone si diffuse una luce bianca davvero accecante. I nemici furono costrettri a coprirsi gli occhi per evitare di essere accecati. Sakura si fece largo tra il fulgore con gli occhi protetti dagli spessi occhiali neri. Arrivò alla sedia su cui era legato Hiei. Lei gli fece una piccola carezza sulla guancia sana "Hiei... sono qui, non ti preoccupare. Ci sono qui io, adesso ti libero" bisbigliò prendendo il viso dello youkai tra le mani. Provò ad allentare il nodi ma non ci riuscì. Doveva fare in fretta, quel diversivo non sarebbe durato a lungo. Niente. Le corde non si allentavano neanche di poco. La paura di non riuscire a salvare il suo amico la attangliò. Si sentiva come una preda nelle spire di un serpente. All'improvviso sentì un peso partirle dai polsi e propagarsi per tutte le mani. Se le guardò e con sua grande sorpresa le vide circondate da dei guanti azzurri, che terminavano fin sopra le dita, a forma di artigli. Li passò sulle corde e queste si tagliarono con un solo fendente. Sakura si caricò Hiei sulle spalle uscì dal capannone insieme ai suoi amici, subito prima che la luce scomparisse. Una volta che quel fulgore abbacinante svanì Iyasha si accorse che i quattro erano spariti ed erano riusciti a salvare il demone del fuoco. Il bestione ruggì, facendo tremare di paura i due scangozzi. I quattro ragazzi cominciarono a correre all'impazzata verso casa Urameshi. Erano davvero velocissimi. Sakura, nonostante il peso extra, correva più veloce di tutti. I suoi movimenti erano così aggrazziati che sembrava che i suoi piedi toccassero a malapena il marciapiede. Arrivarono in casa. Finalmente erano al sicuro. Avevano salvato Hiei, quello era l'importante. Sakura lo portò in camera sua e lo fece stendere sul letto. Prese del disinfettante, un batuffolo e un cerotto. Quando tornò in camera, Hiei era sempre sul letto. Questa volta, però, era seduto a gambe incrociate e si guardava intorno abbastanza spaesato. "Hiei! Finalmente ti sei svegliato!" eslcamò la ragazza con un sorriso fino alle orecchie. Sentì di nuovo quei bellissimi occhi color del sangue su di lei. Si sedette sul lett di fianco a lui, che accennò un piccolo e dolce sorriso. Bagnò il cotone con il disinfettante e iniziò a passarlo sulla ferita dello youkai. "Ahi..." fece il moro. L'antisettico sul taglio infettato bruciava più del suo fuoco oscuro. "Mi dispiace di farti male, ma devo eliminare la parte malsana" si giustificò lei. Se la ritrovò di nuovo a un palmo dal viso e noto il suo occhio nero e gonfio. "Ti hanno fatto del male?" le domandò preoccupato che quei bastardi avessero potuto picchiare il suo piccolo raggio di sole. "Oh, questo? Non è niente, stai tranquillo" gli sorrise dolcemente. Applicò il cerotto sul taglio "Devo dire che ti dona!" scherzò la castana, per poi abbassare lo sguardo e iniziare a singhiozzare. Hiei si avvicinò di più a lei e le cinse le spalle con le braccia "Ehi, che c'è che non va?" le domandò gentilmente. La quindicenne alzò la testa e scoprì un viso rigato a più riprese da grandi lacrime "Io... io... ho avuto tanta paura! Avevo paura di non rivederti più! Sei davvero troppo importante per me... se ti fosse successo qualcosa io..." non riuscì a finire la frase perchè Hiei la avvicinò al suo petto scolpito, abbracciandola teneramente. Le accarezzò il lunghi capelli castani. "Adesso basta piangere. Io sono qui con te. È questo l'importante" le diede un ultimo bacino sulla fronte. Si addormentarono l'una abbracciata all'altro. Finalmente insieme. La stratta sicura e gentile del moro la faceva sentire protetta. La faceva sentire... amata.
  
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