7. Zampillo
Guardandola negli occhi gli era come venuta voglia di fare l’amore.
Si chiamava Elanor.
Nel camerino vuoto lei gli aveva confessato il medesimo desiderio.
Il divanetto era stretto. Lei era stretta. Anche il tempo, stringeva.
Le sue piccole mani sulla schiena erano fredde e vi affondavano le unghie nella passione.
Avrebbe voluto trovare il tempo o l’energia per farla venire.
Era bella e mugolava dolcemente, se lo sarebbe meritato.
Ma si ritrovo’ a spingersi a fondo in lei nello zampillo dell’orgasmo, lasciandola insoddisfatta.
La consolo’ di baci e sorrisi.
Lei pero’ non sorrideva.