Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ARI54600    26/03/2012    1 recensioni
Julia e Kate,due sorelle legate da una forte passione ...che sognano di poter coinvolgere tutti nel loro desiderio. Un'incontro che cambierà la vita a Julia e un'amore che sconvolgerà la vita di Kate.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


‘Kate svegliati!E' tardissimo! Sono le 8 meno un quarto!’. Mi svegliai di soprassalto,consapevole che la tortura era iniziata, il primo giorno di scuola era arrivato. Quella mattina non volevo davvero andare a scuola, forse per il brusco risveglio o probabilmente per l'inizio di un martorio che sarebbe durato nove dannatissimi mesi. Volevo rimanere a dormire e sognare perché solo nei sogni ogni tuo desiderio può diventare realtà, o perlomeno questo era quello che credevo.’Si mamma,mi sveglio!’ le risposi con la bocca impastata dal sonno.

‘Svegliati Julia!E' tardi anche per te!’urlò mia madre. Dopo poco vidi Julia alzarsi dal letto e infilarsi le ciabatte ancora con gli occhi chiusi, era evidente che non ero la sola a non voler accettare l'idea di tornare a scuola. Intanto mi ero già avviata verso il bagno per prepararmi, Julia, uno dei miei tesori più grandi, la mia meravigliosa sorella di 15 anni, era ferma sullo stipite della porta del bagno,mi fissava e sorrideva. le dissi con la bocca piena di dentifricio, ‘stavo facendo un sogno incredibile prima che mamma mi svegliasse’mi rispose.

‘Ah sì? Allora racconta!’ le dissi uscendo dal bagno, ‘beh...eravamo io e te su un palco, circondate da milioni di persone e cantavamo’.                                                                                                              

‘Scherzi? Ho fatto lo stesso identico sogno anche io poi mamma lo ha interrotto svegliandomi.’

Concludemmo così il discorso, aprii l’armadio e mi vestii con un paio di jeans chiari e una maglietta di Abercrombie grigia ed  infilai le Hogan dello stesso colore. Mi pettinai i miei lunghi capelli castani e mi truccai non troppo pesantemente,dato che avevo degli occhi scuri e delle labbra carnose. Mia sorella Julia invece,decise di optare per una camicia a righe blu e bianca con dei leggins jeans e delle ballerine blu. Lei come sempre aveva dei bellissimi capelli lisci tendenti al castano chiaro per via delle ultime meches e un viso perfetto anche con un lieve tocco di matita,che metteva in risalto i suoi occhi verdi e del mascara.

Scendemmo a fare colazione e mentre bevevo il caffè chiesi a mia sorella se voleva un passaggio fino a scuole e lei accettò volentieri .                                                                                                                                     Avevamo scelto due scuole diverse: io l’artistico,per via del mio carattere creativo e un po’ pazzo,ero una ragazza dalla battuta pronta e decisamente alla mano,avevo sempre odiato quelle materie noiose e pesanti quali il latino e il greco per cui avevo optato per una scuola a mio parere più “divertente”; lei invece aveva scelto il classico e ne era  davvero portata, inoltre aveva un’indole molto più riflessiva della mia e una determinatezza invidiabile.

Uscimmo di casa e salite in macchina ci dirigemmo nei rispettivi licei. Come sempre il traffico della capitale non mancava  soprattutto con l’inizio delle scuole. Lasciai mia sorella davanti la sua scuola, per poi andare verso la mia,dove appena parcheggiato incontrai Claudia,anche lei in ritardo come sempre!

‘Hei Clà! Cosa fai ? Non dovevi entrare alle 8.05?Già il primo giorno sei in ritardo?Sei un caso perso!’ le dissi scherzosamente, ‘ Ahahaha hai visto sì?!’ mi rispose raggiungendomi, ci avviammo verso l’entrata. Al suono della campanella della seconda ora entrammo in classe e ci sedemmo.

La mattinata passò veloce tra introduzioni sul programma scolastico che avremmo dovuto affrontare quell’anno nelle varie materie. All’uscita salii in macchina diretta verso il centro, il giorno prima mi ero sentita con  Vanessa ed Elena ed eravamo d’accordo per vederci a Piazza Del Popolo alle due e mezza; ricevetti però un messaggio da mia sorella in cui mi chiedeva di passarla a prendere e portarla in centro.

Arrivai da lei, salì e in 20 minuti arrivammo in centro, ci mettemmo d’accordo di rivederci a Piazzale Flaminio  per le sei. La vidi allontanarsi quando sentii delle urla dietro di me, mi voltai e fui travolta dalle mie amiche.

Julia’s pov

Eccole lì: Sara, Carlotta e Clarissa mi aspettavano sulle scale di Piazza di Spagna, le raggiunsi e ci salutammo tra calorosi abbracci, era da un bel po’ di tempo che non le vedevo e finalmente ci incontravamo.’Forza, alzatevi! Ho un bel po’ di giri da fare care!’. Non si fecero pregare troppo, attraversammo Piazza di Spagna e imboccammo Via del Babuino per entrare da Tiffany&Co: ero riuscita a mettermi da parte dei soldi per potermi comprare il secondo braccialetto. Appena di fronte all’ingresso notai la calca di gente che si appressava intorno ai banconi e pregai quindi le mie amiche di non aspettare con me, ma che avrei fatto uno squillo ad una di loro appena finito.

Un uomo dall’interno aprì la porta e mi accolse con un “buongiorno”. Ero entrata molte volte lì ma ogni volta rimanevo incantata dalla pace e dalla tranquillità che vi regnavano, ricordavo sempre la frase tratta da “Colazione da Tiffany” pronunciata da Holly :Ecco perché mi piace venire da Tiffany per l'atmosfera tranquilla e serena che si respira non per i gioielli, sinceramente a me non piacciono i gioielli, ma solo i diamanti!”. Quella era la stessa identica sensazione che provavo io ogni volta che vi mettevo piede.

Comprai il braccialetto ed uscii soddisfatta, lo infilai in borsa e mi incamminai in un vicolo decisamente angusto, presi l’I-phone dalla  borsa e composi il numero di Sara, mi disse che erano andate a prendersi un gelato lungo Via del Corso e le risposi che le avrei raggiunte. Non feci però in tempo ad attaccare che svoltando a destra mi scontrai con qualcuno. Alzai gli occhi per scusarmi e vidi chi mai mi sarei aspettata di incontrare. Davanti a me c’era un ragazzo meraviglioso, ma non uno qualunque: Zayn Malik. “Dal vivo era ancora più dannatamente bello” pensai.

**Avevo conosciuto gli One Direction così per caso, molte mie amiche li adoravano ed io non potevo fare a meno di assecondarle quando parlavano della loro bellezza. Erano davvero dei gran fighi ed avevo avuto modo di riscontrare che erano dotati anche di gran belle voci. Certo avevo sempre avuto dei gusti particolari in ambito musicale ed ascoltavo cantanti di altri tempi, ma qualche volta sentivo le loro canzoni e non mi dispiacevano. Contestavo chi li disprezzava e li criticava amaramente.  Non so dove ma una volta mi era capitato di sentire che i giovani ogni qualvolta un loro coetaneo raggiunge un grande successo iniziano a criticarlo e a smontarlo letteralmente: gelosia; chiunque avesse detto questo, beh ero d’accordo con lui. La società ci abitua tutti sin da piccoli a sognare il lusso e la popolarità e quindi ci sentiamo gelosi di chi magari arriva dove noi, forse per mancato talento  o forse per altro, non riusciamo ad arrivare. Ecco io però non ero gelosa dei ragazzi famosi, anzi sognavo di trovarmi nelle loro circostanze.**

Rimanemmo istanti, forse minuti a fissarci, mi persi nei suoi occhi, colorati di marrone intenso, erano profondi e misteriosi. Quando mi ripresi da quello stato di shock momentaneo, scossi la testa, ci scusammo a vicenda e ripresi a camminare con l’immagine dei suoi occhi ancora impressa nella mente. Mi voltai e notai che mi stava ancora guardando, poi distolse imbarazzato lo sguardo e prese la direzione opposta.

Kate’s pov.

Passammo il pomeriggio tra i negozi di Via del Corso. Comprammo tonnellate di vestiti,terminando così i nostri risparmi,ci raccontammo dell’estate trascorsa fino a quando non mi squillò il telefono. Era un numero sconosciuto. Risposi con un’enorme curiosità sulla pelle: ‘Pronto? ‘

‘Ciao Kate,sono Alexander il maestro di canto,ti ho chiamato per prendere appuntamento per la prima lezione,per te quando andrebbe bene?’

‘Ciao Alexander,io preferirei domani alle 16.30,per te è un problema?’

‘No,per me va benissimo,allora ci vediamo domani a casa mia!Ciao!’

‘A domani,un bacio.’

‘Kate,chi era?’ mi chiese Elena. ‘Era l’insegnante di canto,mi ha chiamata per la lezione di domani’ le risposi.

Guardai l’orologio,erano le sei meno un quarto e tra quindici minuti mi sarei dovuta vedere con mia sorella,per cui decisi di salutare le mie amiche per andarla a prendere.

Camminai per una mezzora quando incontrai mia sorella davanti al Burger King di Piazzale Flaminio,insieme salimmo in macchina e dopo una ventina di minuti tornammo a casa.

Mi feci una doccia veloce,asciugai e pettinai i miei lunghi capelli e mi infilai una tuta;mentre mia sorella si dilettava nel cantare “I Have nothing” di Whitney Houston,la sua cantante preferita.

Andò avanti così fino a quando mamma non ci chiamò per la cena. Seduti a tavola,mio padre ci chiese come era andata a scuola e mentre rispondevamo mia sorella cominciò a scherzare con mio fratello. Terminata la cena ero troppo stanca per vedere un po’ di tv,per cui decisi di andare a letto.  Mi infilai sotto le coperte e mi addormentai in poco tempo.

 

Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ARI54600