"Forse sono stato un po' duro, però è colpa sua se mi fa incazzare!", penso durante il tragitto per arrivare a scuola. Sono un po' in ritardo, ma posso inserirmi nella massa degli ultimi ragazzi che si stanno dirigendo verso la proprio classe. Appena in tempo, la prof non è ancora arrivata. Sto un po' con i miei amici, e quando la Falchieri entra, con un po' di timore mi siedo al mio solito posto. Non so, è come se avessi paura di essere divorato vivo dalla Morini. E la sua espressione non è delle migliori. Ah, ma che mi importa, la vita è bella, lei chi è per farmi sentire in colpa, quando in realtà la vittima non è lei, come vuole far credere. Tiro fuori dallo zaino il libro di geografia e il quaderno degli appunti. «Posso parlare?», chiede brusca la Morini. Lo sapevo. E vabbè, non potevo evitarlo. «Dipende». Cerco di farmi valere.
«È stata Becks a baciarti?»
«Sì, perché?»
«Scontato.»
«Scusami?»
«No, ehm, niente...»
«Scontato? Perché scontato?»
«Senti... Io sapevo che gli piacevi...»
«E perché non me l'hai detto, dato che ti eri reputata così intuitiva scoprendo che io ricambiavo?»
«Ah... Eh... Perché... Perché mi aveva detto di non dirtelo!», risponde lei esitante. Io non la capisco. Prima tanto sicura, poi comincia a balbettare... Mah. Mi viene da guardare Rebecca, mi sta guardando. Subito sfodera uno di quei meravigliosi sorrisi che solo lei sa fare. Wow, sto con lei.
«Chissà cosa l'ha colpita di me», dico a voce bassa. Virginia sorride.