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Autore: _Milla3    27/03/2012    3 recensioni
E se, sette anni dopo, Felì tornasse a Fairy Oak? Magari per fare da fata-tata, stavolta, proprio ai figli di Jim e Vaniglia? Cosa succederebbe?
UltimoCapitolo.
Vaniglia e Jim, orgogliosi, sedevano in prima fila, vicini a Leòn e Violetta. Accanto a loro, c'era Pervinca - Grisam, il sindaco, era dietro le quinte - , con una bambina in braccio. Sun, la sorellina di Stella, era nata qualche mese prima. E il nome era stato la cosa più semplice. «Abbiamo già la nostra stella» aveva detto semplicemente Pervinca «Quindi ora manca il sole della casa.». Tomelilla non aveva obbiettato, ed aveva iniziato, tutta contenta, a riempire la casa di girasoli.
Accanto a loro sedevano Stella e Willow.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy Oak..Dopo.[Camelia's and Stella's adventures]'
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Felì

In casa si respirava un'aria strana. Era ormai luglio, e questo luglio profumava d'amore, di tenerezza ed un po' anche di malinconia. Violetta passava sempre più tempo a casa nostra, stranamente quando Camelia non c'era. Lei e Leo erano dolcissimi. Stella volteggiava per la casa, con sguardo dolce e un po' confuso. E Mely sembrava tanto triste, come lo si può essere solo per amore. Ormai Leòn era a posto, non aveva bisogno dei miei consigli. Quindi pensai alle bambine, e se è vero che si inizia dalle cose difficili, io non ho mai seguito questo modo di fare. Quindi alla prima occasione fermai Stella.
«Stellina..» Sorrisi buttandole, per scherzare, un po' di polvere fatata sul naso. Lei rise piano. «Ciao Felì!». Iniziammo a chiacchierare, le chiesi come andasse la scuola, gli amici ... Qualche amico speciale. Lei scosse la testa, non c'era nessuno. Come tutte le streghe della luce, Stella aveva grandi difficoltà a mentire, quindi mi resi conto che diceva la verità. Anche se sapevo mi nascondeva qualcosa.
«Sicura che non ci sia proprio nessuno?» Lei si guardò le punte delle scarpe. «Beh...» Sussurrò «Olive dice che è convinta che io piaccia a Willow Green. Ma io non credo, sai?». Oh, la mia bambina piaceva a qualcuno! Era ovvio che a questo Willow (Lo conoscevo, il ragazzino, era veramente bello.) piacesse Stella, era così adorabile, così bella e così dolce! Forse lei non se ne rendeva conto, ma era davvero perfetta, sia d'aspetto che di carattere. La classica bambolina, che sicuramente nell'adolescenza si sarebbe trasformata in una ragazza meravigliosa. Ma gli occhi verdi di stella, erano belli perché erano i suoi. I suoi lunghi capelli erano belli perché le appartenevano. I suoi   lineamenti, i suoi modi, non sarebbero stati bene a nessun altro. Perché Stella era speciale. Le suggerii di tenersi lontana da Willow, se lui non le piaceva. Ma se credeva di provare qualcosa di più di una semplice amicizia per l'amichetto, era meglio stargli vicino.
Poi mi preparai a superare lo scoglio più grande. Camelia era seduta in giardino, a fissare il cielo con malinconia. Mi ci avvicinai: 
«Hei Mely...» Lei si girò con uno sguardo smarrito che non le avevo mai visto prima, ma che conoscevo bene. Era identico allo sguardo da cerbiatto che ci rivolse Jim quando lo conoscemmo, lo stesso sguardo che aveva fatto innamorare a prima vista Vaniglia di lui, lo stesso sguardo che ci aveva convinti immediatamente della sua innocenza.
«Felì...» Disse lei, come se volesse continuare, come se volesse farmi una domanda. La guardai interrogativa. «Come fai quando non vuoi una cosa, e poi quando non ce l'hai più ti manca?» Mi chiese infine. Ecco, bella domanda, Camelia. La guardai, e capii che voleva una risposta seria. Dovetti pensarci qualche minuto, durante il quale calò il silenzio. Poi trovai la risposta adatta, la più semplice. «Te la vai a riprendere.» Non sembrò soddisfatta. «E se non sai dov'è?» «La cerchi.» Camelia sorrise raggiante. «Qualcosa del tipo 'Non rinunciare mai ai tuoi sogni', Felì?» Annuii, mentre lei si alzava e si avviava fuori. La chiamai piano. Si girò.
«Camelia...C'entra il ragazzo con cui ti vedevi per la faccenda di Cassia?» Non credevo l'avrebbe ammesso, ma invece la vidi muovere su e giù la testa, sorridendo.
E' difficile innamorarsi a dieci anni, ma a Fairy Oak tutto può succedere, specie se si aveva un cuore grande come quello di Camelia Burium.

 

Leòn
 

Mia sorella è strana, in questi giorni. Di certo in un'altra situazione, in un altro momento, non avrebbe fatto altro che prendere in giro me e Violetta, che passavamo sempre più tempo insieme. Già me la immaginavo a cantilenare 'Iole e Leo, cuore a cuore, si scambiano baci a tutte le ore!' Invece niente. Ci ero rimasto quasi male. Ovviamente era meraviglioso poter passare così tanto tempo con la mia ragazza - Che bello poter dire 'La mia ragazza' -  senza una sorellina piccola in mezzo ai piedi. Però, comunque, Mely mi preoccupava.
Sussultava ogni volta che qualcuno la chiamava 'Mel', per poi strillare di smetterla di chiamarla così. Era sempre triste o arrabbiata, sempre giù di corda. 
Un giorno lasciai il mio accappatoio sul suo letto, cosa per cui mi avrebbe mozzato entrambe le mani, entrambi i piedi e poi mi avrebbe fatto soffocare costringendomi ad ingoiare l'accappatoio, invece si buttò sul letto senza nemmeno vederlo, per poi sussurrare, dopo circa mezz'ora, qualcosa che somigliava ad un flebile: 
«Leo, sposta questo coso, per favore.» Restai pietrificato. Non era da Camelia chiedere 'Per favore', specie poi se la colpa di qualcosa era mia. Insomma, la cosa mi scosse parecchio. Ero più che convinto che mia sorella avesse una malattia grave, che stesse per morire. Ne parlai a Violetta, che mi rise in faccia.
«Andiamo, Leo! Davvero non ti rendi conto che Mely è innamorata?» Innamorata? La mia sorellina? «E di chi?». Iole mi guardò con un'espressione concentrata, come se stesse pensando. «Questo non lo so...» Rispose, dopo qualche secondo «Ma si vede quando una ragazza è innamorata, te lo assicuro.» La guardai, e cercai di cambiare discorso. «Ti va un gelato?» Lei sorrise, e mi fece segno di sì con la testa. Ma io non smettevo di pensare a Camelia.



Camelia
 

Correvo. Anche oggi avevo un appuntamento con il signor Milton, ma avevo  intenzione di chiedergli qualcosa di diverso dal solito, qualcosa che avevo bisogno di sapere. Senza la timidezza e il timore che quell'uomo mi incuteva, nonostante fosse già un mese che lo conoscevo, mi diressi verso di lui.
«Howe!» Mi aveva chiesto lui di chiamarlo così «Ho bisogno di una cosa». Lui aveva riso amabilmente: «Un'altra, signorina Burium?» Per niente imbarazzata, gli risposi. «Sì, Howe, però stavolta tu non devi fare niente. Solo..Volevo..Ehmmm..Salutare George, il tuo assistente. Mi è dispiaciuto non poterlo vedere più, senza nessun preavviso.». Lui sembrò riflettere. Sperai me lo facesse vedere, sperai di poter parlare con lui, di chiedergli di tenerci in contatto.
«Certo Camelia, nessun problema.» Disse l'uomo, guardandomi «Solo che George ha avuto un piccolo incidente, e non si può muovere dal letto. Magari potrei portarti da lui.» Ancora una volta sentii quella fastidiosa sensazione nello stomaco, ma stavolta era diversa. Stavolta era qualcosa di simile all'angoscia, al panico. 'PERICOLO' sembrava urlarmi ogni singolo albero, filo d'erba, ogni singola nube nel cielo. Ma la voglia di vedere George era più forte, quindi ignorai la sensazione. Ad un patto, però, Camelia, mi dissi. Se fossi dovuta uscire dal villaggio, non sarei andata.
«E' giusto a due passi da Fairy Oak, andiamo?» Volevo vederlo, volevo vederlo. Scossi la testa. «Non posso uscire dal villaggio, i miei dicono che è pericoloso.» Lui annuì, sembrò capire. «Bene, allora lo vedrai quando si rimette. Una quindicina di giorni, circa. Spero non ti dispiaccia aspettare.» Mi dispiaceva, sì. Ma almeno tutto intorno aveva smesso di urlare.

Spazio dell'autrice:

Ciao ciao ciao! Allora. La sensazione di Camelia. Secondo voi Howe è pericoloso? Io non riesco a decidermi, sono così confusa! Per il resto niente da dire, sul capitolo. Ancora grazie a chi mi segue. Spero che vi piaccia quello che scrivo, un bacio <3

  
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