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Autore: AutumnLeaves98    27/03/2012    3 recensioni
Il 17 marzo è il compleanno dell'amato padre di quel ragazzino occhialuto che ha fatto sognare molti, e allora perché non scrivere una storia bella bella come questa (modestia, puah!) sul suo diciassettesimo compleanno? E perché non immaginare una Lily Evans dolce e fin troppo zuccherosa che lo ama tanto tanto (?)?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Come faro nella notte AVVERTENZE: one-shot mielosa e caramellosa. I diabetici stiano alla larga! XD
Come faro nella notte
Era il 27 marzo 1977, un giorno che non scorderò mai. Ero seduto e avevo il sedere gelato, ottimo modo di festeggiare il mio diciassettesimo compleanno. Davvero stupendo. Faceva molto freddo, anzi molto era un eufemismo. Non avevo voglia di andare a quella maledetta festa-non-più-a-sorpresa che mi avevano preparato in Sala Comune. Certe volte era davvero difficile essere James Potter.
"Ehi, Potter! Che ci fai qui solo soletto? Non dovresti essere con la tua ragazza e i tuoi amici?" sbucò all'improvviso quella voce femminile e adorabile che mi fece sobbalzare.
"Lily! Così mi fai venire un infarto!" dissi io mentre lei se la rideva sotto i baffi. Mi si avvicinò e sussurò: "Auguri". Io sorrisi e la ringraziai. Si sedette e prese la mia mano gelata tra le sue, morbide e calde.
"Non sei felice?" mi chiese. E io le risposi in tutta sincerità: "Adesso che sei qui un po' di più". La contemplai e constatai per la milionesima volta che era stupenda. Il mio angelo della neve.
"Dovresti essere un pazzo esaltato a quest'ora..." sussurrò mentre fissava le nostre mani. Poi fece un sorriso sbilenco e mi guardò di sottecchi.
"Sai una cosa? Mi sto scocciando" dissi e sfilai la mia mano dalle sue. Lei inarcò le sopracciglia e io mi affrettai ad aggiungere: "Mi sto proprio scocciando! Stare qui al tuo fianco e non baciarti. Sto commettando un crimine!" Lei rise (non la risata da oca che ho ascoltato da certe ragazze) e io l'attirai a me per baciarla. Ma lei, da vara sadica, mi mise un indice sulle labbra e disse: "Dovremmo andare in Sala Comune, qui fa freddo". Io sbuffai e dissi: "In questo momento non ho voglia di una festa. Ho voglia di te.". Lily boccheggiò e mi guardò esterrefatta.
"E tu come fai a saperlo?" domandò liberandosi dal mio abbraccio.
"Lo stanno progettando da un intero anno, è ovvio che io sia venuto a saperlo. Te l'ho già detto: ho voglia di passare il mio compleanno con te e con nessun'altro."  dissi bramando le sue labbra che si mossero a formare le seguenti parole: "Neanche dei tuoi migliori amici?". Sospirai e intrecciai le mie dita alle sue. Era la cosa più bella che esistesse al mondo: sentire l'aderire della mia pelle alla sua.
"Si può sapere cos'hai?" mi chiese supplicante.
"Ti amo, ecco cos'ho." borbottai fissando ancora il dorso della sua mano.
"Non m'incanti. Spara." disse Lily raddrizzando la schiena. Io aggrottai la fronte e la fissai dicendo: "Cheee?"
"Sparare è un termine babbano usato per... Eh, lasciamo perdere! Parla. Voglio sapere cosa ti prende per non voler passare il tuo compleanno con i tuoi amici" disse la ragazza più bella del mondo cercando di trovare nei miei occhi qualcosa di più del color nocciola. Mi mordicchiai il labbro inferiore e mi chiusi in un silenzio ostile. Lei si liberò della mia mano, si alzò e come una furia si incamminò verso il castello, le mani sprofondate nelle tasche.
***
Alla fine obbligai le mie gambe a camminare verso la Torre dei Grifondoro. Appena entrai in Sala Comune ci fu un urlo ("Sorpresa!") e col mio talento di attore mi finsi stupito e ringraziai tutti. Quando Sirius mi balzò addosso per abbracciarmi ne avevo già abbastanza. Una ragazza dai capelli rossi era poggiata contro il muro, io le andai vicino e la presi per mano.
"Contenta, ora?" domandai secco.
"Non proprio" disse Lily sorridendo e avvicinandosi molto. E quando dico molto è molto. Strinse la mia camicia e mi baciò. Un bacio mozzafiato che durò solo fino a quando qualcuno non fischiò, ossia nove secondi dopo (so che è stato Sirius, me ne procurerò le prove!). Il resto della serata fu una tortura. Avrei preferito baciare Moccios... nonononono!  Ma cosa sto dicendo?!? Era molto meglio la festa! Quando questa Quarta Maledizione Senza Perdono finì (a mezzanotte e trentadue) avevo un sorriso stiracchiato e volevo sparire per sempre. Non riuscii a convincere Remus della mia "felicità" ma Sirius e Peter ci sono cascati in pieno. Lily non lasciò la mia mano neanche per un momento e io le fui grato. Rimanemmo poi io e lei sul divano da soli. Lei era accovacciata sul mio petto e io avevo sprofondato il viso nei suoi capelli. Profumavano di buono, come il suo collo o le sue labbra. Ad un tratto si mise a sedere per guardarmi negli occhi e poi sospirò. Io le domandai:"Che c'è?"
"Non capisco." mugugnò.
"Cosa non capisci, mio angelo della neve?" le chiesi con una mano sul collo.
"Ancora con questo soprannome? E poi cosa significa?" si agitò lei.
"Beh, Lils, è piuttosto semplice. La prima volta che ci siamo baciati eravamo in mezzo alla neve... E adesso dimmi che c'è." dissi scompigliandole i capelli. Lei sospirò di nuovo e disse: "Perchè non volevi venire qui a festeggiare?"
"Non lo so neanch'io. E poi non è stata male come festa." mentii fluido, risfoderando il mio talento da attore.
"Davvero?" mi domandò sbattendo le ciglia. Io annuii. Tornammo alla posizione di prima. Pensai di essere la persona più fortunata sulla faccia della Terra. Poi Lily saltò su sorprendensomi e dicendo: "Non ti ho ancora dato il mio regalo!". Un regalo? Evviva...
"Regalo? Dove?" chiesi cercando di sembrare euforico. E all'una di notte non è per niente facile. Lei sorrise e corse nel suo dormitorio, tornò prima che potessi dire "Quidditch". Mi porse un quadratino foderato di carta regalo. Lo aprii e pregai che mi piacesse. Era un orologio il cui quadrante era a forma di Boccino d'Oro; le ali sbatacchiavano debolmente come fosse un vero Boccino. Risi e dissi: "E' stupendo!". Ed ero sincero.
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto!" disse Lily, serena della mia reazione. La baciai senza che avesse il tempo di respirare e stavolta la potei baciare senza interruzioni. Però non contai la sua... E' veramente odiosa quando fa così. Feci il brancio e lei ghignò, poi mi scompigliò i capelli e io la guardai omicida.
"Questo non dovevi farlo!" dissi e le feci il solletico finché non mi supplicò di smetterla.
"Non ho voglia di andare a dormire" sussurrai.
"Neanch'io ma mi sa che dobbiamo. Domani è lunedì e ci sono le lezioni..." mormorò in risposta.
"Solo altri 10 minuti" la pregai e all'improvviso mi sembrò di avere di nuovo sette anni. Lily assentì. Dopo circa due minuti disse: "Ti amo da morire, James Potter." Era così raro che me lo dicesse che lo giudicai un regalo migliore dell'orologio. Mi abbracciò forte e continuò: "Prima di rendermene conto ero come una barchetta in mezzo al mare di notte. C'era una lanterna ma non bastava. Poi questa lanterna si è spenta lasciandomi al buio. Andavo alla deriva e rischiavo di incagliarmi in uno scoglio e affondare. All'improvviso sei arrivato tu a illuminarmi come... come... faro. Sei come faro nella notte." Finì e le sue parole mi sembrarono agrodolci. Mi scostai per guardare i suoi stupendi occhi verdi e le intrappolai il mento tra le dita. I nostri nasi si sfiorarono e io sussurrai: "Ti amo anch'io Lily Evans. Forse un po' di più.". E lei sorrise sulle mie labbra.
"Impossibile".

Ehm... dovete farmi passare una cosa, ne va della mia vita! XD Ho scritto che al compleanno di Jamie lui sta già con Lily... Ma ciò non sarebbe possibile perché il diciasettesimo compleanno di Prongs è alla fine del sesto anno e i due deficienti (che soprannome affettuoso, eh?) si sono messi insieme solo alla settimo. *scuote la testa con disappunto* Mi sembrava più bello farlo così! Non affatturatemi, vi supplico!
  
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