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Autore: Baude    27/03/2012    9 recensioni
Nick Duvall e Jeff Sterling sono oramai due uomini adulti e felici. Hanno una bella casa,un buon lavoro e una figlia adolescente. Il loro problema,come al solito,si chiama Sebastian Smythe. Dovranno organizzare un matrimonio e tenere il più lontano possibile da Smythe la loro innamoratissima figlia. Malintesi,litigi e stoviglie che volano. Quando ci si rende conto che,sì ,il Liceo è finito,ma infondo non si è maturati così tanto da allora e che vivere insieme spesso riserva molte sorprese...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene,dopo il capitolo serio, alto tasso di demenzialità.
 
Spero che ridiate tanto,almeno quanto ho riso io scrivendolo.
 
Come al solito vi ringrazio,i numeri sono incoraggianti,ma ancora di più lo sono le vostre recensioni.
 
Ritornerà una scena alla quale sono particolarmente legata. Sarà la terza\quarta volta? Ma l’adoro e l’idea che a distanza di vent’anni questi due,infondo,facciano quello che facevano a sedici anni, mi fa sorridere.
 
Vi chiedo solo di non odiare Ellie. Per quanto anche io,per ora, non riesca a sopportarla più di tanto. Ma il comportamento da oca giuliva è totalmente motivato e comprensibile di fronte alla statuaria e sconvolgente bellezza di Sebastian Smythe.
 
Buona Lettura.
 
Denise.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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-Passami il sale,Thad-
 
 
L’ordine fu seguito da una sonora pacca sul braccio.
 
Harwood si girò verso il proprio aggressore nel tentativo di capire il motivo di tanta violenza.
 
Ma Ellie era tornata ad ascoltare incantata i discorsi che papà Nick e  Sebastian stavano facendo. Più che dai discorsi ,era completamente incantata dalla voce del nuovo zio.
 
-Violenta come te.- borbottò Thad guardando Jeff.
 
Prese il sale e lo mise davanti alla ragazza.
 
-La mia bambina.- sospirò Sterling orgoglioso.
 
-Chiedi scusa a tuo zio,Ellie.- intervenì Nick al quale non era sfuggita la scena.
 
-Sì.- fece un gesto annoiato con la mano.- Scusa.- disse continuando ad ascoltare con aria assorta Sebastian che le stava descrivendo la propria notte prima della Laurea.
 
Oh,Thad se la ricordava bene.
 
Non gli era ancora ben chiaro come non fossero stati arrestati per atti osceni in luogo pubblico,ma ovviamente Smythe non stava raccontando questa parte della storia alla giovane Sterling-Duvall.
 
-Perdonala,Thad.- si sporse verso di lui Nick,passandogli un piatto.- Non ha ancora imparato a filtrare simpatie ed antipatie.-
 
-E’ in un’età stupida.- sentenziò Jeff con aria saputa e facendo roteare la forchetta che aveva in mano.
 
Duvall e Harwood lo squadrarono sarcastici.- Solo lei,eh?- domandò Nick alzandosi dal tavolo.
 
-Comunque,non è colpa tua ,oggettivamente sei noioso…- lo rassicurò il biondo.- per quanto mi costi ammetterlo.- alluse al rapporto non proprio roseo che aveva con Smythe.
 
-Non sono noioso.- esclamò Thad.- Anzi. Ellie!- la ragazza si voltò scocciata. Avevano interrotto il suo rito di adorazione.- Ho origini messicane,lo sai?- domandò entusiasta.
 
-Interessante.- notò poco emozionata dalla notizia.
 
Riportò la propria attenzione su Sebastian.
 
-Comunque adoro il francese.-
 
-Si?- quella ragazza lo divertiva,non lo aveva lasciato in pace un singolo secondo. Ma l’idea di far schiumare di rabbia Sterling era troppo allettante,avrebbe sopportato stoicamente quei pallidi tentativi di seduzione adolescenziali.- Conosci il francese?- domandò sorridendo.
 
E infatti il caro paparino-pitbull non tardò a ringhiare.
 
-Oh.- Ellie arrossì,non si aspettava una domanda. Fino ad allora Sebastian si era limitato a rispondere.- Certo che_-
 
-No- concluse la frase per lei Nick,rientrando in salotto.
 
Ellie sbuffò scocciata. Per quale ragione i suoi due padri dovevano sempre mettersi in mezzo?!
 
Non solo le avevano tenuta all’oscuro dell’esistenza dell’uomo più ormone-stimolante che l’umanità avesse mai visto,ma adesso le impedivano di conquistarlo?
 
-Potrei sempre impararlo.-sfidò con lo sguardo il proprio padre.
 
-Studia.- rispose secco Duvall impilando i piatti sporchi che erano a tavola.
 
-Ma ho uno zio madre-lingua!- sbuffò.- Tipo,come si dice”bello”?-
 
-Beau.-  rispose Sebastian divertito da tutto quello spettacolino.
 
E sapendo esattamente quello stava per accadere nei pantaloni di Harwood.
 
-“Affascinate?”-continuò Ellie.
 
-Charmant.- continuò Smythe fissando il proprio compagno.
 
Thad deglutì. Maledetto francese.
 
-“Sposami”?-
 
-Jeff.- Nick sbattè una mano contro il tavolo facendo traballare i bicchieri – Porta tua figlia a letto.Subito.-
 
-Ma io non_-
 
-E’ tardi,a letto.- ordinò Nick.
 
Sterling,felice di poter porre fine a quel tremendo spettacolo per il proprio cuore di padre,scostò la sedia della figlia invitandola ad alzarsi.
 
-Non puoi costringermi.- notò Ellie.
 
C’era di mezzo l’uomo della sua vita. Avrebbe combattuto per poter stare con lui. Almeno per un’altra mezz’ora,ecco.
 
 
-Ah,no?-domandò Nick.
 
Ecco,finchè i suoi due papà erano divisi ,poteva sperare di vincere,ma se si alleavano era la fine.
 
Jeff la tirò su di peso e,una volta caricatasela in spalla,salì le scale.
 
-Papà. Ti assicuro che ingrasserò di almeno venti chili. Ti verrà un’ernia,vedrai.- minacciò agitandosi sulla schiena del genitore.
 
-Scusateci ancora. Solitamente è educata.- borbottò Duvall.-sta diventando una bisbetica.-
 
-Non ti sopporta,Thad.- si sporse Sebastian verso il compagno,grato di poterlo finalmente sfiorare senza ragazzine di mezzo.- Ti ho sempre detto che con i vestiti stai decisamente male. –
 
 
 

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-Buonanotte.- urlò da una stanza all’altra Sterling.-Ellie,dormi?-
 
-Si.- rispose sempre urlando la figlia.
 
-Non dire le bugie,non mi avresti risposto.-
 
-E’ impossibile dormire se urli!-
 
Thad chiuse la porta sorridendo.
 
Jeff e Nick avevano insistito affinchè dormissero almeno quella notte da loro. Il giorno dopo avevano in programma di andare a dare una sistemata alla vecchia casa del Procuratore Smythe.
 
 
Sebastian era in piedi,davanti alla finestra.
 
Harwood lo raggiunse,cingendogli i fianchi da dietro.
 
-Mi arrivi alle spalle,Harwood?- chiese sorridendo malizioso.
 
-Non siamo un po’ troppo grandi per queste battute pessime?- chiese Thad appoggiando la testa sulla spalla dell’altro.
 
Sebastian finse di pensarci su.-No.- si voltò agganciando con le dita i passanti dei pantaloni di Harwood.-Finchè sentirmi parlare in francese ti farà un certo effetto,non saremo abbastanza grandi…-
 
-Dormite.-  strillò Jeff.
 
-Fanculo,Duvall.-Smythe se la prese con l’altro.- Rifai questi dannatissimi muri!-
 
 
 

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-No,Sebastian. No.-
 
Ellie uscì dal bagno perplessa.
 
Sì,i muri di quella casa erano praticamente inesistenti. Era possibile sentire qualsiasi cosa.
 
-Harwood ,lo sai…E’ vent’anni che le cose vanno così-
 
La ragazza scese le scale,dirigendosi in soggiorno,sperando nell’ausilio del caffè.
 
Diede un bacio veloce ai suoi due papà guadagnandosi un –Ehi,dolcezza- da Nick ed un –Mostriciattolo…- da Jeff e,infine ,si sedette al tavolo con loro.
 
-Sebastian,no.- ancora Thad che parlava ad alta voce.
 
-Ma che succede?- chiese Ellie sinceramente preoccupata versandosi del caffè in una tazza.
 
Sterling era impegnato a ricordarsi come si comunicasse di prima mattina, era ancora troppo addormentato per poter rispondere in modo sensato e logico. Duvall alzò gli occhi distrattamente dal proprio giornale e mormorò- solite cose.-
 
Sentì un forte rumore,come delle finestre aperte.
 
-SMYTHE,MALEDIZIONE.- inveì con veemenza questa volta Harwood.- era di Hugo Boss,quel completo.-
 
Dei passi e subito dopo Sebastian fece la sua apparizione sulla cima della scala.
 
Era dannatamente bello anche di prima mattina.
 
-Harwood,non ti lascerei mai andare in giro con un vestito firmato da un altro uomo.-  disse guardandosi dietro le spalle.
 
-E’ uno stilsta- rispose esasperato Harwood del quale Ellie dalla sua posizione poteva udirne solo la voce.
 
Ma l’uomo non rispose e scese le scale,augurando a tutti i presenti un buon giorno.
 
-Sebastian,quando smetterai di lanciare tutti i suoi vestiti giù dalla finestra?- domandò a mò di saluto Nick.
 
-Quando non ne avrà più.- rispose Smythe sedendosi con loro.
 
-Harwood- saltò su Jeff,come se si fosse appena svegliato-non osare scendere nudo.- lo minacciò.
 
Ellie sbuffò tra se.
 
Peccato che fosse Thad quello senza vestiti…
  

   
 
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