I love him

Pov. Ian.

 “Ecco qui, tieni”.

Porsi un accappatoio ad Andrea. Una bella doccia l'avrebbe fatta rilassare un po, dopo quella nottata orribile.

Se solo ripensavo a tutto quello che era successo, montava in me nuovamente la rabbia.

Come aveva potuto quel porco farle del male? Lei non meritava tutto questo. Aveva già sofferto abbastanza nella sua vita.

“Grazie Ian. Scusa ma dovrei togliermi il vestito....” disse un po imbarazzata.

“Certo, scusami tu!” ribattei dandole le spalle.

La sentii trafficare con il vestito.

“Ahi...” sussurrò.

“Che c'è?”

“La spalla, mi fa male, e non riesco a portare il braccio indietro per arrivare alla cerniera”.

“Vuoi una mano?”.

La sentii bloccarsi, e per circa 10 secondi non rispose.

"Si grazie”. Il tono della sua voce mostrava sempre più imbarazzo.

Arrivai dietro di lei.

Eravamo di fronte allo specchio e i nostri sguardi, riflessi in esso, si incrociarono.

Portai le mani verso la cerniera e piano la feci scendere.

Le mie dita sfiorarono la sua schiena e la sentii sussultare a quel tocco.

Continuavo ad ammirare la sua pelle perfetta e ero quasi ipnotizzato da lei e dai suoi occhi.

Malgrado fosse in quelle condizioni, io vedevo solo quanto fosse incredibilmente bella.

"Grazie Ian, sei stato gentilissimo”.

E con quelle parole mi ridestai dai miei pensieri.

 

“Va un po meglio ora?”

“Si grazie, mi ci voleva una doccia bollente” rispose Andrea, entrando in soggiorno con indosso solo l'accappatoio.

“Vieni, siediti qui cosi ti disinfetto un po quella ferita”.

“Non è necessario, sto bene”.

“No, è necessario invece, su forza” dissi invitandola a sedersi sul divano.

 “Ahi, brucia” esclamò lei.

“Lo so, lo so, ma ho quasi finito.... ecco, fatto!” dissi poggiando il cotone imbevuto di disinfettante nel tavolino di fronte al divano.

“Questo disinfettante è terribile, continua a bruciare”

Le presi il suo viso delicatamente tra le mani, e avvicinai le mie labbra alla ferita.

“Che fai?” chiese imbarazzata.

“Shhh.... lasciami fare!” risposi, poi iniziai a soffiare leggermente sulla ferita.

A un certo punto sentii le mani bagnate, spostai il mio sguardo sui suoi occhi e vidi che stava di nuovo piangendo.

Le accarezzai le guance.

“Mi spiace Ian, veramente, non volevo rovinarti la serata, forse è meglio che torno a casa”.

“No, non se ne parla nemmeno, tu rimani qui con me, io non ti lascio andare via in questo stato!” esclamai.

“Non so cosa avrei fatto senza di te”. Poggiò il viso sul mio petto e mi strinse forte.

Ricambiai l'abbraccio con dolcezza, volevo si sentisse protetta, che sentisse che le volevo bene.  Che l'amavo.

Cominciai a carezzarle i capelli ancora umidi.

Poi, persi in quell'abbraccio, ci addormentammo sul divano.

Pov. Andrea.

 Mi svegliai tutta dolorante.

Quando aprii gli occhi per un istante non capii bene dove mi trovavo.

Poi ricordai tutto, ricordai la serata, quello che era successo con Marcus, le premure di Ian.

Ian non solo mi aveva salvato da quell'uomo orribile, che pensavo fosse un buon amico, ma si era anche preso cura di me, non mi aveva lasciato sola, mi aveva confortato con dolcezza, insomma era stato fantastico.

Stavo cosi bene tra le sue braccia, avevo riposato come non succedeva ormai da anni, lui mi infondeva sicurezza, protezione e amore.

Si, sentivo che mi voleva bene, tutte le premure che aveva avuto nei miei riguardi quella notte ne erano state la dimostrazione.

Sollevai leggermente la testa dal suo petto facendo attenzione a non svegliarlo e lo guardai con attenzione: la sua bellezza toglieva il fiato.

Ammirai tutto di lui: il suo viso, i suoi capelli, le sue mani, il suo corpo.

E quelle labbra. Già, quelle labbra il cui sapore era ben impresso nella mia mente, quelle labbra in cui mi perdevo molte volte durante le riprese sul set.

Volevo baciarlo, era questa la verità: desideravo baciarlo tutti i giorni, desideravo sentirmi sua.

Stavo cambiando: il mio cuore si stava aprendo finalmente, volevo lasciarlo entrare, volevo finalmente essere felice.

Avvicinai piano le mie labbra alle sue e le baciai dolcemente, fu un bacio brevissimo e delicatissimo. Lui non si accorse di nulla.
Gli accarezzai dolcemente una guancia e mi strinsi nuovamente a lui, per poi riaddormentarmi felice poco dopo.

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Pov. Ian.

 Il suono del campanello ci fece svegliare di soprassalto.

“Oddio ma quanto abbiamo dormito?” mormorò Andrea sollevandosi a sedere, ancora assonnata.

“Un bel po. Sono le undici. Vado a vedere chi è”.

“Ciao Ian, come sta Andrea? Paul mi ha raccontato tutto, ma perchè non mi avete avvisata?”

Nina era molto preoccupata e visibilmente amareggiata per quello che era accaduto.

“Stai tranquilla Nina, Andrea sta bene, aveva solo bisogno di riposare. Vieni entra.”

“Nina” esclamò Andrea.

“Oddio tesoro, ma che ti ha fatto quel pazzo?”. Nina si avvicinò ad Andrea e, vedendo i lividi e la ferita in viso, scoppiò in lacrime. “Mi dispiace cosi tanto, è tutta colpa mia!”.

Andrea la abbracciò forte “Non dirlo neanche per scherzo! Non è colpa tua, non è colpa di nessuno. Non so perchè l'abbia fatto, ma cercherò di capirlo oggi stesso”.

“Cosa?? devi stare lontana da lui” esclamai furibondo.

“Ian ho bisogno di parlare con lui, è necessario per me! Devo capire” ribatte lei, avvicinandosi a me.

“Che c'è da capire? Che è un pazzo, porco maniaco?”. Ormai il tono della mia voce era altissimo, tanto che la vidi indietreggiare un po spaventata dalla mia reazione, e questo mi fece male.

Ripresi il controllo. “Scusa non intendevo spaventarti, ma ho paura che Marcus ti faccia nuovamente del male”.

“Non succederà, ieri aveva bevuto. Ha perso il controllo, non lo sto giustificando, ma ne abbiamo passate moltissime insieme e voglio una spiegazione prima di interrompere il nostro rapporto definitivamente!” mormorò lei .

“Ok, se per te è cosi importante. Ma io vengo con te, anzi, meglio ancora, chiamalo e digli che lo aspetti qui!”

“Va bene, ma prometti che starai calmo, ti prego”.

“Va bene, lo prometto. Ora vado a farmi una doccia, cosi potete parlare un po da sole”.

Pov. Andrea.

“Sicura che stai bene?”.

“Si Nina stai tranquilla, ho solo un po di dolori. Tutto qui!”.

“Ancora non ci posso credere” sbottò Nina.

“Si, anche io, se non ci fosse stato Ian non so cosa sarebbe potuto accadere”.

Nina mi guardò con dolcezza, poi si mise seduta vicino a me e mi prese la mano.

“Ian farebbe qualsiasi cosa per te Andrea. Si vede che è innamorato di te”.

La fissai attentamente “tu credi?”.

“Ne sono certa” rispose sorridendomi “E tu? Anche tu lo ami vero?”.

Abbassai lo sguardo, e sentii le lacrime agli occhi. Certo che lo amavo, e probabilmente lo amavo già da tempo.

“Si....” sussurrai “ E sono finalmente felice, ma allo stesso tempo mi sento in colpa per questi sentimenti”.

“In colpa nei confronti di Ben?” ribatté lei.

Avevo parlato con Nina del mio passato, del mio Ben e delle tragedie che mi avevano colpito.

Ormai ero un libro aperto per lei, malgrado non ci conoscessimo da molto tempo lei mi capiva al volo.

“Si... mi ero ripromessa che non avrei più amato nessuno dopo di lui, ma Ian mi ha preso alla sprovvista e mi è entrato nel cuore” dissi mentre le lacrime rigavano il mio volto.

Nina mi abbracciò: “Credimi Andrea, Ben sarebbe contento di vederti finalmente felice. Te lo meriti. Non restare ancorata al passato, vai avanti. Buttati, tu lo ami, lui ti ama, è questo l'importante. Ben rimarrà per sempre nel tuo cuore, ma è giusto che vivi la tua vita, e se vuoi viverla con Ian non devi sentirti in colpa”.

Nina aveva ragione.

“Grazie Nina sei una vera amica”.

Nina se ne era andata da circa un ora, e io e Ian aspettavamo Marcus.

Gli avevo mandato un messaggio in cui dicevo di volergli parlare e lui aveva accettato di incontrarci da Ian. Ma era in ritardo.

“Quello stronzo è in ritardo!” sbottò Ian, visibilmente nervoso.

“Si lo so, ma stai calmo. L'hai promesso!”.

In quel momento il campanello suonò, e un brivido di terrore attraversò la mia schiena.

Ian andò ad aprire.

“Forza entra!”. Il tono della sua voce era freddo e alterato.

“Andrea, oddio Andrea mi dispiace cosi tanto” esclamò Marcus vedendomi.Stava per scattare verso di me quando Ian gli si misi di fronte.

“Non avvicinarti a lei!”

“Voglio solo scusarmi! Oddio ma che ti ho fatto!” disse spaventato vedendo come mi aveva ridotto.

“Già, cosa le hai fatto? Guardala bene razza di idiota!” disse Ian avvicinandosi sempre di più minaccioso a lui.

“Ian per favore...” urlai “Senti Marcus, non so perchè l'hai fatto, e vorrei tanto saperlo, ma non puoi chiedermi di perdonarti, almeno non ora, devi darmi un po di tempo”.

“Tutto il tempo che vuoi, ma ti prego ero ubriaco, non so cosa mi è preso, credimi farti del male è l'ultima cosa che farei!” continuò lui supplichevole.

“Ma l'hai fatto! E ora non riesco proprio a perdonarti, ne a guardarti in faccia, mi hai ferito. Torna a Seattle e dimenticati di me per un po. Quando mi passerà mi farò sentire io”.

Marcus abbassò la testa e si girò per andarsene.

“Lo so che è dura credermi, ma ti voglio bene, tanto quanto ne volevo a Ben”.

Detto questo, se ne andò.

Ian aveva appena chiuso la porta che io scoppiai a piangere.

Corse subito verso di me e mi abbracciò forte, baciandomi la fronte.

“Mi dispiace cosi tanto Andrea”.

Note:

ciao a tutti! Nuovo capitolo!
Spero vi piaccia, a me non soddisfa tanto ma è il max che riesco a fare questo periodo, sono veramente troppo incasinata!

Allora che dire? Finalmente Andrea ha ammesso di amare Ian, e ha deciso di essere nuovamente felice, vedremo nei prossimi capitoli l'evolversi della loro relazione.

Vi avevo anticipato che ci sarebbe stato un viaggio, bene ci sarà proprio nel prossimo capitolo! Destinazione: Venice! È uno dei luoghi preferiti da Ian.

Vi ringrazio per le recensioni, siete adorabili! Anche se sono sempre pochine rispetto a tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite. Forza, non siate timidi, mi renderebbe veramente felice ricevere un vostra recensione

Comunque vi ringrazio perchè seguite con passione la storia.

Bene, detto questo, vi auguro una buona serata.

Un bacio enorme

Chian

ps. scusate eventuali errori, non ho potuto ricontrollare bene il capitolo.

Vi invito anche alla lettura dell'altra mia fanfiction “il fragile confine tra l'odio e l'amore” categoria the vampire diaries, aggiornata proprio ieri!!

baciiiiii :-D