Quando le foglie cadranno,e i cieli si
tingeranno di grigio,
la notte si avvicinerà celere ad un
nuovo giorno.
Un usignolo canterà la sua canzone d’addio,mentre
tu farai meglio a nasconderti dal
suo congelato inferno..
Su ali fredde si avvicina,sbrigati,o preparati a cadere.
Quando lei ti abbraccia,
tramuta il tuo cuore in pietra.
Lei viene di notte,quando tu sei solo; e
quando sussurra il tuo
sangue inizierà a scorrere
freddo.
Farai bene a nasconderti,prima che ti trovi.
Quando lei si infuria, tutta la vita porta
via,
non hai visto le rovine del nostro
mondo?
Ma il sole sorgerà,sciogliendola, e il mondo
scoprirà la gloria di un
nuovo giorno.
Whitin Temptation –Ice queen-
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Credevo che avrei dormito per
tutta l’eternità.
Nel mio inferno di ghiaccio,tutti i miei dolori e tutti i miei pensieri erano come
spariti. Era stato come fare un
lungo sonno.
Non ricordavo nulla, fino a quando
non vidi una luce,che mi svegliò.
Già una volta ero stata riattivata,ma non ho molti ricordi al riguardo.
Ricordo solo di aver visto i miei
nuovi occhi allo specchio,che mi osservavano gelidi,
privi di ogni sentimento. E poi il nulla.
Anche stavolta mi stavano risvegliando.
Chi osava?
Chi osava destarmi dal mio sonno
eterno? Chi aveva così tanto fegato da svegliare la
“principessa nel ghiaccio”,chiamata così perché fino all’ultimo aveva creduto
all’arrivo del suo principe,senza successo?
Aprii gli occhi, sentendomi
chiamare.
“Ben svegliata,numero
18”.
Quella voce. L’incudine e il
martello vibrarono,riconoscendo il tono dell’orco.
Con lentezza,mi
alzai dalla capsula d’ibernazione, per poi accorgermi che numero 17 era al mio
fianco.
E mi stava fissando,simile ad un manichino.
Girando lo sguardo,vidi l’orco.
Invecchiato in modo quasi
innaturale, faceva notare in modo vistoso il suo
cervello immerso in un liquido misterioso, protetto solo da una cupola di
materiale simile al vetro.
Anche lui era un androide.
17 mi fece
cenno di guardare la sua mano.
Il bastardo aveva in mano un
controller per l’arresto di emergenza…
L’empatia che univa me e 17,mi fece capire cosa aveva in mente.
Per cui,sorrisi,
e salutai il mio “padre”.
“Buongiorno, dottor Gero…anche lei
è diventato un androide?”
dissi,osservando l’altro braccio,privo
di mano.
“Volevo ottenere anch’io la vita
eterna…” rispose lui,sorridendo.
“A dire il vero” continuò “ mi
sento sollevato…quando vi ho costruito,ho studiato
troppo i reattori energetici eterni e la potenza,quindi non potevo controllarvi
perfettamente. Infatti non eseguivate i miei ordini…”
Noi due rimanemmo zitti,da bravi androidi,come avremmo dovuto fare.
Pochi attimi dopo,il nostro creatore si voltò e iniziò già a darci degli
ordini.
“Potete iniziare il lavoro…fra
poco arriveranno qui i compagni di Goku! Fate fuori tutti, non lasciate fuggire nessuno!”
Si può dire che conoscevo i
“compagni di Son Goku”.
Nel mio cervello erano impressi i
loro dati, ma a questo non sapevo dare spiegazione.
Io e 17 decidemmo
comunque di obbedire.
Improvvisamente, si udirono delle
forti spallate alla porta principale.
Gero si voltò gridando “Eccoli!”.
Potevo udire alcune frasi spezzate,dietro la porta.
Qualcuno stava parlando,ma non riuscivo a collegare la voce con gli elementi.
Fu allora che 17 decise di
disobbedire al nostro “padre”.
Mentre Gero era assorto,lui ne approfittò per fregargli di mano il controller per
l’arresto.
“Numero 17???Cosa
hai in mente???!” balbettò lui,lasciando trasparire dello stupore.
Io sorrisi.
Era arrivato il momento che io e
17 aspettavamo da tempo!
“ Questo è un controller per
fermarci in caso di emergenza?” domandò 17
“Hai paura di noi,non è così?”
Senza dare tempo al Gero di
rispondere, 17 distrusse con una mano il controller, lasciandolo cadere
accartocciato al suolo.
L’espressione di Gero si caricò di
panico.
“E-EHI!!!Cosa
stai cercando di fare???! Non è il momento di scherzare!!!”
sbraitò agitando inutilmente un palmo della mano.
17 fece un sorriso ironico.
“ Non vogliamo più rimanere
inattivi…vecchio caprone!!!”
“17!!!Invece
di scherzare,vai a uccidere quelli là fuori!!!”balbettò l’altro.
Mentre Gero blaterava con mio
fratello, la porta venne fatta saltare da un colpo
energetico da quelli là dietro.
Io e 17 rimanemmo
in silenzio,ad osservare i così detti “amici di Son Goku”:
“ Sono loro?” mormorò l’individuo
che riconobbi come Vegeta.
Un piccoletto balbettò, nascosto
per metà dall’amico più alto.
“ Quei…quei due sono 17 e 18?”
Un ragazzo dai capelli viola, che
stranamente non riconobbi, rispose
“Esatto!Non lasciatevi ingannare
dall’aspetto…sono terribili!!!”
Gero, in panico, ci ordinò di
nuovo di ucciderli seduta stante.
17, di tutta risposta,si rifiutava.
Io rimasi in silenzio ad osservare
la scena.
Poi voltai lo sguardo su una
capsula simile alla nostra,ma con impresso il numero
“16”.
“ Numero 16?Chi è…un androide ad
energia eterna come noi?” domandai.
Gero mi sbraitò contro
“NON TOCCARLO,18!!!O
ci scaveremo la fossa da soli!!!”
“E perché lo hai conservato,se non si può toccarlo?” domandai.
17 mi intimò
di azionarlo, e contemporaneamente Gerò continuò a ordinarmi di non toccarlo.
Sorridendo, feci per premere il
pulsante,ma rimasi alcuni secondi con il dito
immobile,
osservando l’orco esasperato dalla
situazione.
Dopo un ultimo urlo,vidi la mano di 17 trapassargli il petto.
Gero barcollò in avanti,per poi voltarsi verso mio fratello.
Sorrisi cinicamente, vedendo la
scena come al rallentatore: 17 fece un salto, e con un calcio, decapitò il
vecchio, facendo finire la testa vicino ad uno dei compagni di Son Goku.
Subito dopo, mentre Gero
balbettava le sue ultime parole, mio fratello schiacciò con un piede la testa
dell’orco,eliminandolo definitivamente.
Era stato strano…
Avrei scommesso che al momento
della morte del mio creatore, avrei provato un immenso piacere, nel vedere il
suo cervello spappolarsi, i suoi occhi schizzare via da quel brutto muso…
…
E invece…in quel momento, non avevo
provato proprio nulla.
Era stato un qualcosa di insipido…dal sapore simile a quello dell’acqua.
Per un attimo brevissimo mi sentii
sul punto di dire “che delusione”.
“Che…che disgraziati!!!” balbettò sconvolto il piccoletto
“Hanno ucciso il loro creatore!”
Vegeta ghignò. “Non c’è nulla di
strano…uccidono chiunque li intralci…siete voi umani quelli strani.”
17 tornò da me, con un sorriso
sornione.
“Spingi il bottone.” si limitò a dire.
Feci per premere il pulsante, ma
il ragazzo a me sconosciuto sbraitò di non voler vedere altri androidi, e ci
colpì con un colpo energetico.
“Assolutamente inutile” pensai,in mezzo alla polvere.
Il colpo di quel ragazzo non solo
non ci aveva che impolverato,ma anzi, ci aveva
aiutato, poiché aveva strappato via i tubi dalla capsula del numero 16.
Così…attivai numero
16.
Quando quell’omone uscì dalla sua
capsula, con il suo sguardo freddo e perso nel vuoto,
ebbi come un flash di numero 6.
Non mi preoccupai molto della
cosa.
Oramai avevo solo un unico scopo
nella mia vita…uccidere Son Goku.
Non mi importava
di nulla altro al mondo.
Nemmeno di me stessa.
Io,17 e
il nuovo arrivato ci alzammo in volo, diretti verso la casa di Son Goku.
Perché…perché quella volta non pensai…
“ Ma dopo questo…che
scopo avrà la mia esistenza?”