Taccuino alla mano e pronto
per il suo secondo servizio. Così Clive
Dove si presentava un paio di giorni dopo la sua riassunzione come
giornalista.
Prese un respiro profondo e si buttò nei meandri di Londra.
In fin dei conti
Giogia aveva ragione: gli piaceva il giornalismo.
Come primo servizio non era niente di serio: doveva intervistare i
passanti sulle votazioni per il nuovo Primo ministro inglese. Bill
sarebbe
rimasto parecchio tempo in galera, quindi bisognava trovare un degno
sostituto.
- Scusi signora, sto’ facendo un’indagine per il
Times, la posso
disturbare?- disse gentilmente il ragazzo a una signora dai capelli
grigi che
sembrano scolpiti. Aveva un vestito molto vistoso e un cagnolino al
guinzaglio.
- Certo figliuolo! Hi hi hi!- rispose lei
- In questo momento il suo voto a chi andrebbe?- gli dava una
soddisfazione dirlo
- Credo a Thomas Kliver dei Conservatori! Sembra il più
promettente, non è vero Tom?- si rivolse al cane, ma Clive
era intento a
prendere freneticamente appunti.
- Scusate, ma non ho potuto fare a meno di sentire i vostri
discorsi e se permettete vorrei dissentire!- disse un ragazzo dai
capelli
biondi sui 18 anni. “Ottimo, un dibattito!”
pensò fiducioso Clive.
- Secondo me ci vorrebbe un rinnovamento…-
continuò il ragazzo- e
l’unico che lo può assicurare secondo me
è Jackson McPeterson dei Laburisti.-
- Ma tu hai l’età per votare!?- chiese la signora
- Primo della mia vita, e lo spenderò bene!-
- Dovrebbero emanare una legge che vieta il voto a chi ha meno di
40 anni, si è troppo inesperti...-
- Non sono d'accordo signora... ognuno è libero di esprimere
la
propria opinione, anche un giovane uomo come lui...- spiegò
Clive- E poi anche
io non potrei votare secondo la sua idea e posso garantirle di non
essere
inesperto...-
- E poi visto l’ultimo Conservatore che abbiamo avuto
dovremmo dare
più voce ai giovani…- disse il ragazzo.
“Sa quello che dice…” notò
Clive
iniziando a scrivere.
- Tutti possono commettere degli errori…- sbuffo la signora
- “Commettere errori” non prevede ammazzare 10
persone e tenere
tutto nascosto per degli anni, o sbaglio?-
- Uff… e poi Thomas Kliver non è sicuramente come
Bill Howks…- “Lo
spero proprio!” sospirò Clive ora spostando lo
sguardo dalla donna al ragazzo
come a una partita di Wimbledon.
- Che Dio ce ne scampi e salvi la regina… è un
miracolo che ci
fosse questo ragazzo!- Clive si sentì avvampare. Non si
aspettava che lo
riconoscessero.
- Eh… em… già…
oh… meglio se vado…- svicolò il
discorso e prosegui
per la strada con passo spedito. Continuò per un
po’, poi un uomo lo affiancò.
- Ti va di aiutarmi?- domandò senza preamboli
- E lei chi è?- chiese il ragazzo
- Ti limoni con la mia apprendista tutti i giorni e nemmeno mi
riconosci!? Siamo messi bene…-
- Don Pablo!?-
- Piano ragazzo… se vuoi diventare mio generò
mettiti in riga…
comunque avrei bisogno di te…-
- Dimmi, è Giogia per caso?-
- Ti piacerebbe, ma no! Avrei bisogno delle tue conoscenze in
meccanica…-
- Prendi il momento sbagliato. Ho chiuso con quella roba…-
- Puoi iniziare da domani!-
- Ti ho appena detto di no!-
- Ho bisogno del tuo aiuto, ti prego… fallo per la tua fidanzata!-
- C’è già Antonia contro di me, non
metterti ci anche tu Paul!-
incrociò le bracca
- Senti… la faccenda è seria…-
- Immagino che c’entri Leyton…- alzò
gli occhi al cielo
- No… ma non è il posto mi…-
- Clive? Come mai se qui?- domandò una vocina dietro a Don
Pablo
che s’irrigidì
- Oh… ciao Luke… come stai?- rispose il ragazzo
voltandosi a
guardare l’amico
- Comunque io mi asterrò dal voto…-
liquidò Paul andandosene e
attraversando
- La mia risposta è sempre no!- gli urlò dietro
Clive- Comunque…
come stai Luke?-
- Ti ripeti amico! Comunque stò bene, e tu?- rispose il
ragazzino
- Bene, grazie. Domani compra il Times, mi fido…-
- E la tua ragazza?- lo guardò con sguardo malizioso
- Eh… e tu, come…?-
- Il Professore era un vecchio compagno
d’università di sua madre,
Antonia Salieri… non sono mai andati molto
d’accordo, ma lei pensava che
potesse aiutarla a “disintossicare”
Giogia… così abbiamo scoperto che era
fidanzata con te e che era in ospedale per una pallottola nella
schiena, oltre
al fatto che è sotto la tutela di Don Pablo.-
- Quella vipera di donna… comunque, e a te cosa interessa?-
- Dai… voglio sapere come stà…- di
nuovo sguardo malizioso
- Bene, ma cosa nascondi?-
- Niente… era una domanda come
un’altra…-
- Non farti strane idee!-
- Va be…-
- ATTENZIONE LI SOTTO!- si sentì urlare. Entrambi alzarono
lo
sguardo e Luke si ritrovò a sedere per terra con un peso
sulle gambe. Una
ragazzina della sua età( 13 anni) gli era piombata addosso.
Aveva i capelli
neri che rilucevano di blu elettrico sotto i raggi del sole e un
vestito
leggero celeste pallido con dei rami celesti.
- Sono caduta sul morbido!-
disse la ragazzina aprendo gli occhi grandi color di
foglia- Oh,
scusami, non volevo!-
- Non è niente…- sopirò Luke ammaliato
dalla figura che aveva
davanti
- Cosa ci facevi lassù?- domandò Clive scettico
- E’ mio padre che si ostina!- rispose la ragazzina
- Tuo padre ti fa andare sui tetti?-
- Io sono Luke Triton e tu?- chiese il ragazzino come se non avesse
sentito l’amico
- Luke Triton?!- ripeté la ragazzina a disagio- Luke Triton
l’apprendista del Professor Layton?-
- Precisamente quel Luke Triton, e tu come ti chiami?- rispose il
13enne con una nota di vanità
- Cosette De…press!- rispose titubante
- Cosette Depress!?- ripeté Clive scettico
- Che bel nome…- sospirò Luke assuefatto dalla
visione
- Oh, si è fato tardi, devo andare! Mio padre
sarà preoccupato…-
detto ciò Cosette s’alzò e corse via.
- Aveva fretta…- notò Clive
- Soave visione…- sospirò Luke
- Luke…-
- Torna presto stella cadente…-
- LUKE!-
- Oh… em… giusto, il professore!- Luke si riprese
e s’incamminarono
verso la Gressenheller University.
Quando Clive si congedò dai due il professore disse:- Luke,
oggi
sei distratto!-
- Uh… no…. Cosa va pensando!- rispose il
ragazzino colto sul vivo
- Ti sei innamorato…-
- Io? No! Ma s’immagina?-
- E’ carina?-
- Un angelo caduto dal cielo, e dico sul serio! I suoi capelli
neri…
e i suoi occhi poi, due smeraldi di rara bellezza…-
- Ti sei innamorato…-
- E le sue labbra color rugiada…-
- Luke?-
- Em… giusto… io non sono innamorato!-
Con ciò il discorso Cosette venne chiuso. Iniziarono a
parlare di
quello che stava succedendo a Londra in quei giorni e dei sospetti che
Layton
aveva verso una certa persona.
CIAO BELLA GENTE!
Come promesso sono tornata! XD
Vi sono mancata?
Luke: No!
Dovresti essere felice! Ti ho dato una fidanzata! Comunque... avviso: Noterete che i discorsi di Cosette sono molto confusi(suo padre fa almeno tre lavori diversi)... non vi allarmate, non sono impazzita(oppure si!?) semplicemente il personaggio è combattuto e contorto...
Grazie a Karen Adnimel che ha recensito il primo capitolo di Dolce follia !
Per con chiudere... recensite che fa sempre bene e se per caso non si vede l'immagine che proverò a caricare tra pochi secondi la trovate qui!
Al prossimo enigma!
JKEdogawa
Dedico questo capitolo a mia sorella GiulyTheBat che mi sostiene nella difficile arte dello scrivere!^^