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Autore: Claudia_Pii    29/03/2012    3 recensioni
Cher è una ragazza italiana che va ad abitare a Londra con il suo ragazzo, Alex. Lui è aggressivo e lei lo deve sopportare. In un parco di questa città, incontra Zayn Malik ed Harry Styles. Succede tutto così in fretta e Cher si ritrova ad essere contesa tra i due. Chi sceglierà la dolce ragazza dai capelli biondi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 







-E quindi piaccio ad Harry.
-Sembra strano, vero?
-No, anche perché mi ha baciata.
-Ah, è vero…
 -Sì, ma solo perché volevo provocarlo.
Tirò su con il naso.
-Cosa c’è?-dissi.
-Niente.
-Non è vero.
Si girò verso di me. Una piccola lacrima scendeva lentamente sulla sua guancia.
-Ehi…Perché piangi?
-Perché sai benissimo come la penso.
-…Sei così dolce, Malik.
Mi alzai mettendomi seduta. Fece altrettanto.
Passai una mia mano sul suo viso, per asciugarlo. La prese e la strinse, poi mi guardò.
-Cher, tu…
Mi avvicinai senza dargli il tempo di finire la frase. Lo baciai. In quel momento mi sentii me stessa. Mi sentii amata, desiderata, anche se il passo lo stavo facendo io.
Mi staccai di pochi centimetri.
-Era quello che volevo fare da tempo, Zayn.
Fissò le mie labbra e cadde il silenzio. Recuperò quei due centimetri che ci dividevano, baciandomi.
Le sue mani tirarono via la mia maglia. Le mie la sua. Strisciammo per arrivare all’altezza dei cuscini. Era un letto matrimoniale, quello dove dormivamo io ed Alex.
Quando ci arrivammo, i nostri pantaloni erano sul pavimento. Mi tolsi gli orecchini pendenti, per evitare che si incastrassero con i capelli. Mentre lo facevo, Zayn mi sorrideva. Ci infilammo sotto le coperte.
-Questo è un secondo appuntamento- dissi.
-Sì, perché?
-Al primo non si fa mai sesso. Al secondo…
Si mise a ridere di cuore, per poi smettere e baciarmi infinite volte.
-Al secondo…quello che succede, succede.- disse con un sorriso.
Il suo corpo caldo si muoveva sopra di me, lentamente, elegante. Quello che stavamo facendo, non era sesso…Ma amore. Lo sapevo per certo. Il suo cuore, lo sentivo, batteva veloce. Non per la fatica, ma perché stava provando qualcosa in quei precisi istanti.
Non  pensai mai ad Harry. Mai. C’era solo Zayn.
 
La mattina seguente, il mio viso si trovava sul suo petto e la sua mano accarezzava il mio fianco. Era sveglio. Mi tolsi da quella posizione per vederlo negli occhi. Inutile dire che era davvero sexy.
-Buongiorno, piccola.
Mi avvicinai per baciarlo a stampo.
-Dormito bene?-chiesi.
-Meglio di così di muore!
Il suo cellulare vibrò sul comodino.
-Pronto?
Il suo sguardo si congelò. Smise di sfiorarmi.
-Alle 4 a casa mia, okay.
Chiuse la telefonata.
-Chi era?
-Nessuno di importante, tranquilla.
Mi fece sdraiare e continuò ad accarezzarmi.
Il suo cuore batteva agitato, come quando c’è qualcosa che non va.
-Sei mia.
Non risposi. Mi limitai solo a muovere la mia testa sul suo petto come un gatto che fa le fusa.
Passò almeno un ora, dopodiché mi alzai dal letto, infilandomi le mutande ed indossando la sua maglia che mi copriva a malapena i glutei.
-Vado di là a prendere un succo…Vuoi?
-Ananas.
-Ovvio.
Accostai la porta della camera e mi diressi nell’angolo cottura, dove c’era anche un lavandino con sopra una specie di credenza con tutti i piatti ed i bicchieri.
Presi due bottigliette di succo all’ananas e le versai dentro due bicchieri.
Sentii delle mani avvolgermi il ventre, mi girai e vidi lui. Era bellissimo con quei capelli scompigliati. Mi voltai.
-Ciaaao!-lo baciai.
-Ma ciaao!-lo fece anche lui.
-Hai finito con questo dannato succo?
-Stai calmo! Tieni…-glielo porsi sorridendo.
Si mise seduto sulla sedia, fissandomi.
-Te la regalo.
-Cosa?
-La maglia.
-No dai…
-Invece sì! Ti sta bene…
-Ma è lunga!
Si alzò lasciando il bicchiere sul tavolo.
-E’ lunga, ma la potrai indossare per sentire che sarò sempre con te.
-Sempre?
-Esatto.
-Malik, così mi metti paura.
-E’ un sempre affettuoso.
-Sì sì, come no…
Strofinai il mio naso contro il suo e lo baciai.
-Che ore sono?
-Mmmmh…sono le due. E’ passato veloce il tempo!
-Santo Dio, devo andare!
Mi lasciò sola in cucina e corse in camera a vestirsi. Il succo rimase lì, senza essere nemmeno toccato. Rimasi immobile.
Quando ritornò in cucina si stava infilando la giacca.
-Esci così, senza maglietta?
-Sì, tranquilla. Ci sentiamo dopo.
Mi diede un bacio veloce e se ne andò.
Perché? Perché doveva fare così? Cosa avevo che non andava? Eppure mi aveva confessato di piacergli…
 
Mancavano pochi giorni al loro concerto. Non sentivo Zayn da più o meno tre giorni. Nemmeno un messaggio, niente. Harry venne tutti i giorni a casa mia, parlavamo, ridevamo, gli mostravo le coreografie. Non ci baciammo. Io non volevo, mi sentivo troppo legata a Zayn.
Il giorno prima dell’evento, Zayn bussò alla mia porta.
 
-Chi è?
-Zayn.
Aprii.
-Ciao, piccola.
Si avvicinò per un bacio, ma fu respinto.
-Piccola un cavolo.
-Cos’hai?
-Non ti sei fatto più sentire.
-Oh…
Mi affacciai alla finestra.
-Mi dispiace.
-Sapessi a me.
Mi prese per i fianchi facendomi voltare verso di lui.
I nostri sguardi si fissarono a lungo. Quegli occhi mi avevano fatto innamorare più di una volta.
-Domani hai il concerto, vatti a preparare.-gli dissi.
-Dai, non fare così.
-Ah no? Come dovrei fare? Ringraziarti per non avermi mandato nemmeno uno stupido messaggio? Allora, grazie!
-Ti ho detto che mi dispiace!
-Beh, evidentemente non basta dire questo alla ragazza che ti…
-Che ti?
-Che ti vuole.-dissi rassegnata.
-Cher, ti voglio anche io.
-Non credo.
-Sì invece…Il fatto è che sono in una situazione complicata che non vale la pena spiegarti. E’ davvero stupida e ne devo uscire fuori al più presto. Se solo potessi…
Il suo cellulare squillo, ancora.
-Aspetta, rispondo.
Si allontanò dal salone, arrivando in corridoio. Ci stette circa cinque minuti.
Ritornò da me.
-Devo andare. Ti chiamo dopo?
-Sempre se non ti dimentichi che esisto.
-Non lo farò.
Mi diede un bacio sulla guancia ed uscì di casa, ancora una volta, per una telefonata del cazzo. 




Ollllllèèè! Finalmente ho pubblicato ahahahaha! Scusate, ma non mi vengono le idee (?)
DEVO DIRE che questa FF durerà poco...Credo una VENTINA di capitoli. Devo scrivere l'altra...Su Larry Stylson ;) UAU!
Allorrrrra? Cosa ne pensate? Vi piace?
DITEMI DI SSSI!
RECENSITE, mi raccomando!
Un bacione, Claudia :D

  
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