Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Segui la storia  |       
Autore: Lau2888    29/03/2012    4 recensioni
primo tentativo di ff.
Buio. Intorno a lui non c’era altro che il buio. Cercava disperatamente un’uscita, cercava disperatamente una luce, cercava disperatamente un segnale di vita, ma non trovo nulla, sennonché la più completa oscurità.
“”c’è qualcuno?”” chiamava, ma nessuna risposta lo raggiungeva.
‘sono di nuovo in questo posto ’ pensava ‘e sono di nuovo solo’.
( presenza di un lato comico dal terzo capitolo in poi)
Coppie: tai x matt , kari x tk, Davis x ken.
Genere: Angst, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Prima dell’attacco.
 
È una mattina tranquilla nella città di Odaiba, il sole è sorto da un paio d’ore e le strade sono ancora semideserte. Ad interrompere il silenzio che ancora avvolge le vie principali è un’armonia sussurrata da un ragazzo dagli occhi azzurri.
Matt, per la prima volta dopo molto tempo, si sentiva libero e rilassato.
A chi lo avesse visto quella mattina non sarebbe nemmeno sembrato la stessa persona. Il suo solito muso lungo era stato abbandonato per lasciare posto a un caldo sorriso, certo, non era nulla si esagerato ma era pur sempre un bel cambiamento.
La chiacchierata con il fratello lo aveva veramente rimesso al mondo. ‘cavolo’ pensava ‘avrei dovuto farlo molto prima… ‘ e ridendo della sua mancanza di fiducia riprese la sua marcia verso la scuola.
La notte prima aveva preso la decisione di riparare ai danni provocati col suo comportamento e si era giurato che niente, nemmeno un cataclisma, gli avrebbe impedito di portare a termine il suo compito. Con questa convinzione cominciò subito la ricerca dei vecchi membri della sua squadra ed in particolare un certo ragazzo dai folti capelli era in cima alla sua lista.
Sfortunatamente per lui il mondo digitale ci aveva messo nuovamente lo zampino e quella mattina tai non sarebbe arrivato in tempo utile. Affermare che la cosa non scocciasse il biondo cantante era decisamente una bugia. Come non capirlo? Quando la prima volta erano tornati da digiword avevano tentato di tutto per riaprire il portale fallendo miseramente, mentre adesso quel cavolo di mondo era sempre in mezzo ai piedi.
Alla fine il prescelto si era arreso all’evidenza.
Entrò in classe e si lasciò sprofondare al suo solito banco fingendo di trovare interessante la lezione in corso.
Naturalmente la sua mente era su tutto tranne che su quel povero professore che faceva i salti mortali per attirare la lezione della classe. Illuso, come se fosse possibile che un branco di adolescenti in piena tempesta ormonale avesse qualche interesse per un poeta morto secoli fa.
Anche il nostro Matt non faceva eccezione, infatti, con una cadenza di tredici secondi netti buttava un occhio sull’oggetto dei suoi desideri. Ovviamente lo faceva con molta classe e discrezionalità, ma lo faceva.
Tuttavia, più passavano i minuti, più il suo sguardo si faceva insistente e preoccupato.
Quella mattina appena tai aveva toccato il banco si era addormentato e non si era più mosso per tutta l’ora. Da un lato matt era incredulo di fronte alla rara visione del suo energico leader che crolla per la stanchezza, ma dall’altro era stizzito dal fatto che il professore lo avesse lasciato fare.
‘le gioie di essere il capitano della squadra di calcio ’ sussurrò a bassa voce, giusto per non essere sentito dagli innumerevoli tifosi della squadra della scuola presenti in aula.
Alle tante il professore si arrese e lasciò gli studenti al loro destino. A quel punto si creò l’occasione che matt aspettava per scusarsi con tai, quindi abbandonò il suo banco e procedette a passo deciso verso il suo obiettivo. Ma come al solito la vita ci mette del suo per rovinare le nostre intenzioni e questa volta aveva il volto di una giovane ragazza dai capelli rossi.
“”Sora?”” matt era incredulo, non sia aspettava un ritorno della ragazza, non almeno dopo il modo in cui si erano lasciati. Insomma quella volta i vicini avevano chiamato la polizia temendo che fosse in corso qualche strano rito satanico.
““matt!”” la ragazza gli bloccò il passaggio fissandolo con aria decisa.
Il ragazzo si irrigidì di colpo ‘oh cavolo! Mi sa che sono in qualche guaio’ fino alla fine aveva sperato che non fosse venuta lì per lui ‘che abbia scoperto…’
Ma Sora ignorò il palese stato di confusione e paura in cui si trovava matt “”ti devo parlare … voglio mettere a posto i casini che ho combinato””
Il cantante si sentì sollevato a quelle parole e per la felicità dei suoi fan riprese la facoltà di respirare “” strano… è lo stesso obiettivo che mi sono posto io stamattina…”” E indicando la porta “” andiamo a parlare fuori?””
La risposta del prescelto ebbe un effetto benefico anche sulla ragazza, che temeva seriamente il rischio di una porta in faccia “” si grazie””
Appena usciti si misero in disparte, giusto per evitare di coinvolgere innocenti.
“”sai matt”” Sora si era fermata davanti a una delle grandi vetrate della scuola e, mentre parlava, manteneva il suo sguardo fisso sul campo da calcio “” stamattina ho avuto un interessante visita da una delle nostre mascotte””
Matt alzò un sopracciglio e si accostò al muro accanto alla finestra scelta da Sora “” curioso… mi è capitato lo stesso ieri sera… e come è stato?””
“” terrificante… è un’esperienza che vorrei tanto non ripetere”” la frase venne pronunciata tutta ad un fiato, conclusa poi da una risatina isterica.
“”sai”” continuò la ragazza “” kari mi ha fatto una lunga predica sul mio comportamento… e mi ha minacciato di morte se non ritorno subito in squadra… ma non potevo tornare se prima non sistemavo le cose con te””
Matt annuì “” Sora io…”” ma fu bloccato subito dalla giovane rossa “” matt mi dispiace tanto””
Sulla sua faccia si poteva leggere la sua sorpresa “” cosa?!””, certo non si parlavano ma mai matt aveva pensato di dare la colpa alla ragazza, in fondo era lui che era innamorato di un ragazzo.
‘che sia in relazione al motivo per cui ci siamo lasciati?’
Quando la bella coppietta era esplosa molti si erano chiesti il motivo senza tuttavia avere risposta dai diretti interessati. Ciò che nessuno sapeva era che nemmeno loro se lo erano mai confessato.
A nessuno dei due era saltato in mente di dire una cosa del tipo: - sai matt mi sono innamorata del tuo migliore amico- - curioso- avrebbe risposto l’altro –anche io-.
Ma matt fu risvegliato dal suo mondo da una serie di frasi pronunciate a una velocità assurda dalla ragazza “” è colpa mia se ti sei allontanato da tutti noi… soprattutto da tai… io mi ero messa con te solo per arrivare a tai, sono innamorata di lui da tempo immemore…io…ho visto la vostra rivalità e ho pensato di sfruttarla…matt… non avrei dovuto usarti in quel modo…. Mi dispiace!””
Il fiume di parole che colpì il biondo ragazzo lasciandolo per qualche secondo interdetto.
In quel momento non sapeva se sentirsi tradito o mettersi a ridere per l’incredibile situazione. Decise poi di escluderli entrambi, da un lato non voleva essere ipocrita e dall’altro voleva evitare di prenderle dalla ragazza.
 “”Sora… non scusarti… perché anche io non sono stato sincero con te””
La ragazza lo guardava confusa. “”eh?””
“” il motivo per cui mi sono messo con te è perché ti vedevo come una pericolosa rivale””ora era il turno del biondo di evitare lo sguardo indagatore della rossa.
Sora aveva avuto in dono la cresta dell’amore e grazie ad esse era molto sensibile all’argomento, tranne quando si trattava di se stessa ovviamente. Così il semplice indizio datole dal ragazzo unito a numerosi piccoli eventi furono per lei più che sufficienti per capire cosa voleva dire. “” matt… allora tu… sei …””
Matt annuì “” mi dispiace… non volevo creare tutto questo casino””
Alla rossa nacque un grande dubbio, soprattutto perché due o tre cosette insieme le avevano fatte “” allora quando stavi con me….””
“”ti ho voluto bene… Sora… ma … ecco…”” il rossore del suo volto parlava al suo posto
“” ma non quanto ne vuoi a tai. Vero?”” Sora concluse per lui, il potere della cresta dell’amore andava a mille quel giorno.
“”già!”” ancora rosso in volto non osava guardare la ragazza negli occhi, sperava la prendesse con filosofia e che quindi decidesse di risparmiare la sua vita
“”oddio”” Sora alla fine la prese decisamente bene “” siamo due casinisti””
“”uh? Non sei arrabbiata?”” chiese mantenendo comunque una distanza adeguata, giusto per evitare eventuali ripensamenti.
“” no… sollevata direi… grazie per avermelo detto… non ci crederai ma mi sono decisamente tolta un peso… e poi ora so che non è del tutto colpa mia””
Matt le sorrise “” provo la stessa sensazione””
“”allora”” disse la rossa con un sorriso malizioso “” siamo rivali a quanto pare””
Il ragazzo senti un brivido scendere lungo la schiena ‘oddio, in cosa mi sono immischiato?’
“”bene, bene”” rise soddisfatta la rossa “” caro matt… non ho nessuna intenzione di rinunciare a tai…questo devi mettertelo bene in testa””
Matt imprecò mentalmente, questo non era proprio un risvolto piacevole “” nemmeno io rinuncio… ciò messo troppo tempo ad ammetterlo a me stesso… e non voglio perderne altro””
Con un sorriso tra il bastardo e il malizioso decise di cogliere la sfida“” bene che vinca il migliore””
 
Dopo aver lasciato il loro confessionale, i due ragazzi, tornarono in classe. E solo allora si accorsero che il loro obiettivo non era più al suo posto, trovando, invece, un loro compagno molto preoccupato. Marco, il difensore della squadra di tai, aveva portato il capitano in infermeria dopo che era svenuto appena fuori dalla classe.
Inutile dire che a quell’informazione i due prescelti avevano avuto l’istinto di correre fuori dall’aula per andare direttamente a cercarlo, ma l’arrivo dell’insegnante dell’ora successiva aveva bloccato i loro piani. Così non poterono fare altro che attendere la fine della lezione, che arrivò in contemporanea con il messaggio di Izzy.
 
 
 CAP 5 crollo
 
Tai correva più veloce che poteva attraverso la fitta foresta del mondo digitale. Sentiva da lontano i suoni della battaglia, aveva pochissimo tempo, doveva trovare velocemente agumon e raggiungere i suoi compagni.
Era vicino, molto vicino, ma si bloccò improvvisamente. Nel momento in cui aveva alzato gli occhi nel cielo era apparso un enorme portale. Lo stesso che aveva sognato poche ore prima e che gli aveva mostrato la distruzione nella sua amata città. Ma c’era una differenza, una differenza essenziale, il portale era a malapena aperto.  Tirò un sospiro di sollievo ‘lo fermerò!’ si disse ‘fermerò qualunque cosa uscirà da li!’ e riprese a correre.
 
Nel frattempo, alla fine della foresta in una piccola radura, la battaglia era iniziata. I membri più giovani, grazie ai loro digivise di ultima generazione, erano arrivati per primi.
Il messaggio di Izzy non faceva trasparire nulla su quello che era effettivamente successo e su chi o che cosa avrebbero dovuto combattere. Quindi come al solito i prescelti erano scesi in campo armati solo di teorie. In poche parole erano stati mandati alla cieca per l’ennesima volta.
Ora non che Izzy volesse fare il prezioso o celare informazioni, solo che nemmeno lui sapeva bene cosa stava succedendo. Qualcosa stava attaccando digiword, ma chi, cosa o perché era un mistero.
Quando arrivarono nel settore indicato lo trovarono già mezzo distrutto, tutto per gentile concessione dei loro avversari che ovviamente non si fecero nulla per nascondersi.
In tutto erano 4 personaggi tutt’altro che raccomandabili.
Il gruppo, e in particolare le due mascotte originali, rimasero di sasso quando videro chi dovevano battere.
Dopo i primi momenti di totale shock kari e tk ripresero possesso delle loro capacità “” nooooo!”” urlarono in un coro disperato “”ancora questi no!””
La giovane Yolie intervenne subito “” ragazzi chi sono?””
Tk emise un profondo e sconsolato sospiro “” i padroni delle tenebre””.
Il biondo più giovane era senza parole, mai una settimana era stata più pesante: la barriera sta per crollagli addosso, la squadra fa i capricci, il loro leader è fuori gioco, la sua fidanzata è depressa, il fratello si è dichiarato gay ed è in lotta con la sua ex per lo stesso ragazzo, aggiungere al tutto il fatto loro non sanno dove sbattere la testa perché nessuno gli dice che cavolo sta succedendo e per chiudere in bellezza il ritorno dal regno dei morti di quattro dei loro peggiori nemici… il peggio che poteva capitare insomma.
Naturalmente il pensiero di tk fu subito smentito da brillante intervento di Davis “” e chi cavolo sono ‘sti padroni del terrore?””.
‘Ecco’, pensò il prescelto della speranza, ‘ci mancava solo Davis… al peggio non c’è mai fine’.
“”se mai i padroni delle tenebre”” lo corresse kari tirandogli un sonoro pugno sulla testa dura.
“”tenebre … terrore … è lo stesso… è comunque un nome orribile e poco originale… allora chi sono?”” riprese il giovane calciatore con toni più sottomessi
Ken scosse la testa sconsolato chiedendosi come fosse possibile che quell’idiota fosse il suo migliore amico “” Davis concentrati!... c’è ne hanno parlato ricordi… sono quei quattro che hanno messo a soqquadro digiword anni orsono””
“”ah!”” rispose Davis improvvisamente colpito da un’intuizione “” ma non erano morti e sepolti?? Che ci fanno qui?””
Kari continuava a mantenere lo sguardo fisso su quelle quattro figure, quasi a sperare che sparissero da sole da un momento all’altro “”vorrei tanto saperlo anche io””
“”oh capito!”” urlò Davis illuminato da un’altra grande intuizione “” in realtà sono solo degli zombi… benissimo tagliamogli la testa!”” modestamente è un vero fan degli horror. “”veemon digievolvi e pensaci tu!””
Un pugno colpi una seconda volta il leader della squadra più giovane “”ma cosa?!””. Si voltò solo per vedere il volto molto incazzoso di Yolie. “” ma che ti salta in mente?! Sei totalmente ammattito??””
“”che ho fatto??”” piagnucolava il ragazzo
“”oltre ad aver detto solo cazzate?”” gli chiese retoricamente la ragazza “” ci hai fatto scoprire””.
Infatti fino a quel momento erano nascosti in disparte per capire bene cosa fare, mentre adesso dovevano scendere in campo senza uno straccio di piano.
“”ma bene… bene… chi abbiamo qui?”” una voce divertita proveniva da sopra le loro teste.
“”piedmon”” tk pronunciò il nome con tutto il disgusto possibile.
 
 
 
 Tai continuava a correre, aveva individuato agumon e lo doveva raggiungere al più presto. L’intervento di wargraymon era necessario, i suoi compagni avevano bisogno di lui. Ma mentre si avvicinava al campo di battaglia una pessima sensazione attraverso il suo animo, non sapeva dire cosa fosse, ma di certo non gli piaceva. Qualcosa di molto più pericoloso di qualunque nemico avessero incontrato finora stava per colpirli, ne era certo. Così senza fermarsi perse il digiterminal e chiamò gennai, sentiva che quel sogno doveva essere comunicato a chi di dovere, ma temeva che non ne avrebbe avuto la possibilità.
 
Nel frattempo i nuovi digiprescelti si stavano battendo con grinta, ma, sfortunatamente per loro, i nemici erano digimon mega con secoli di esperienza alle spalle, nonché soggetti poco raccomandabili, molto furbi e sleali.
I digimon dei nostri eroi venivano spinti a terra uno dietro l’altro, fino a quando a combattere non rimasero che angewoman e magnangemon.
 
“”eh eh … ehi tk… facciamo un gioco!”” il burattino, ex padrone della foresta, godeva di ogni colpo inflitto al digimon del giovane prescelto
“” vai a quel paese puppetmon!”” il biondo della speranza era arrabbiato ed esasperato. Già dopo pochi minuti non ne poteva più di quell’orribile burattino che tutt’ora infestava i suoi incubi.
“” eh eh che caratterino… vi preferivo quando eravate dei teneri mocciosi”” MetalSeadramon, ex padrone del mare, se la rideva di tutto gusto, avevano atteso tanto la loro vendetta che ora volevano godersela per bene
“”angewoman fermali… non farli avvicinare”” kari incitava più che poteva la bionda alata, che combatteva valorosamente parando ogni colpo.
“” questa volta prescelti non avete speranza… il nostro padrone vi sconfiggerà”” anche Machinedramon credeva ormai nella certa vittoria.
Le parole, dette con leggerezza dal digimon meccanico, non scapparono certo all’attento orecchio di Ken “” che significa?!”” gli urlò “”chi è il vostro padrone?””
Il burattino rise davanti allo stupore dell’ex imperatore e, giusto perché era ormai certo della vittoria, perse tempo a rispondergli “” l’oscuro caduto che ci ha richiamato dal nostro esilio eterno””
“”hi hi “” anche il drago dell’oceano se la rideva tutto eccitato per la quasi vittoria “” quando lui arriverà nulla rimarrà in vita… la sua vendetta colpirà ogni cosa””
“”ora basta giocare!”” intervenne il clown mascherato “” non dobbiamo sottovalutarli… altrimenti facciamo la fine dell’altra volta…”” e face comparire le sue spade  “” uccidiamoli subito””.
Nel volto del clown comparve un ghigno malvagio “” cominciamo dalla luce””.
Piedmon partì alla carica, il suo obiettivo era la giovane brunetta.
“”tu non farai proprio nulla….”” Una voce gridò improvvisamente “” agumon tocca a te””
Da una calda luce arancione uscì, pronto alla carica, wargraymon, che intercettò l’attacco del clown e lo rispedì al mittente.
Ma nel vedere la digievoluzione, piedmon, cominciò a ridere a pieni polmoni. “”è fatta… il mio signore sarà presto libero!””. Aveva vinto, aveva portato termine il suo compito, aveva avuto la sua vendetta… ora poteva dirsi pienamente soddisfatto, indipendentemente da quello che sarebbe successo sul campo di battaglia.
 
Sotto la casa di gennai
 
Nel contempo, mentre in superficie avveniva il finimondo, Gennai si trovava nella stanza delle creste. Tramite i collegamenti digitali, di cui il suo covo era abbondantemente fornito, assisteva in preda all’ansia, alla battaglia in corso.
Aveva pregato con tutto il cuore che i prescelti più giovani riuscissero a sconfiggere i nemici prima che arrivasse coraggio. Aveva paura per la vita del ragazzo, temeva che non fosse in grado di gestire, nelle sue condizioni, un combattimento.
Le sue preghiere non erano state esaudite e le sue angosce si erano avverate. Ora tutto dipendeva dal giovane leader.
Il ragazzo doveva resistere abbastanza da permettere anche agli altri prescelti di scendere in campo, e solo allora avrebbero davvero avuto una speranza di vittoria.
Sapeva che il prescelto non si sarebbe mai tirato indietro, avrebbe dato tutto quello che aveva per proteggere i suoi amici. Anche se questo avrebbe significato sacrificare se stesso.
Il vecchio mentore, in piedi davanti ai simboli, altro non poteva fare se non assistere impotente davanti alla decisione di Tai.
La digievoluzione avvenne, la stanza si riempi di una calda luce arancione, il potente wargraymon era pronto a scendere in campo.
Ma questa non poteva essere una buona notizia, perché una volta che la luce tornò normale, il vecchio poté vedere con orrore i danni fatti al simbolo del coraggio.
Le crepe erano pericolosamente aumentate, ora ogni singolo raggio ne era ricoperto.
 
 
Il campo di battaglia
 
Wargraymon aveva lanciato il suo contrattacco. Si era posizionato in prima linea e difendeva strenuamente i bambini prescelti presenti nella radura.
I colpi continuavano a susseguirsi mentre il tempo passava inesorabile, ma ancora degli altri prescelti nessuna traccia.
Tai resisteva a fatica e ogni minuto che passava si sentiva sempre più debole, non sapeva quanto avrebbe resistito a quei livelli.
‘cazzo’ pensava ‘come fanno questi stronzi a essere ancora vivi?’ una lunga catena di maledizioni si susseguì ‘ma quante volte li dobbiamo uccidere perché rimangano morti ?’
Naturalmente nemmeno lui era stato molto contento di scoprire contro chi stava combattendo la sua preziosa sorellina, non dopo tutti i guai che gli avevano procurato quei quattro.
Più il tempo passava più tai cominciava a perdere le speranze, la situazione cominciava a essere davvero critica, erano quattro digimon mega contro uno. Ora, vero è che wargraymon come digimon era veramente forte, ma di certo non poteva fare miracoli, insomma, gli serviva aiuto e gli serviva adesso!
 
“”che c’è? Il leader già si arrende?”” lo sbeffeggiò piedmon
“”tsk! Ti piacerebbe”” anche se si reggeva a malapena in piedi non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di sconfiggerlo.
“”ah ah … non mi dire che stai ancora aspettando l’aiuto dei tuoi compagni? È tempo perso…”” piedmon, non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma fra tutti i prescelti il leader era quello che rispettava di più come avversario e, naturalmente, quello che voleva sconfiggere personalmente.
“” arriveranno…””nonostante tutto non aveva ancora smesso di credere nella sua squadra
“”cosa?”” la voce del clown faceva trasparire tutto il suo stupore
“” arriveranno… e ti prenderanno a calci in culo!””
 
Piedmon di certo non poteva tollerare oltre un simile comportamento, così con il volto furente di rabbia decise che era il momento di fare sul serio e di prendere la vita del prescelto del coraggio in nome del suo oscuro e psicopatico padrone.
Quattro spade comparvero alle sue spalle, pronte a lanciare un micidiale attacco.
Tuttavia, il tempo finora perso tra spiegazioni e sfide personali alla  fine diede i suoi frutti.
I digimon malvagi si maledirono in diverse lingue quando videro il loro capo venire colpito in pieno da un raggio congelante di loro conoscenza.
 
“”taaaiii”” una voce famigliare lo chiamava. Una voce che ormai non sperava più di sentire.
“” matt?!”” il biondo cantante stava arrivando insieme al resto della cavalleria in groppa al digimon di Sora.
“”presto”” urlò Izzy che nel giro di dieci secondi aveva già un quadro completo della situazione “” ci serve Omnimon!””
 
I due ragazzi non avevano certo bisogno di sentirselo dire due volte. E, anche se al prezzo del primo cerchio del simbolo del coraggio, il cavaliere dalla bianca armatura fece la sua comparsa.
Ora in campo c’erano Omnimon, angewoman, magnangemon, megakabuterimon, lillimon, zudamon e garudamon, i padroni delle tenebre non avevano più scampo ormai.
Infatti si poteva osservare da lontano puppetmon che prendeva a testate una roccia mentre malediceva la sua lingua lunga. Insomma, se non avesse perso tempo in chiacchiere a quest’ora avrebbero già fatto piazza pulita dei prescelti e invece le stavano per prendere di santa ragione, di nuovo…
 
Matt si avvicinò a tai “” scusa il ritardo… ma sono passato a prendere il cervellone e il medico… altrimenti col cavolo che venivano”” disse puntando il dito verso Jou e Izzy che farfugliavano varie scuse con aria imbarazzata.
“”mentre io”” sorrise Sora “” sono passata a prendere la cheerleader””
“”che sarebbe venuta comunque se solo avesse avuto il tempo di cambiarsi”” la ragazza dai capelli rosa protestava vivamente per essere stata lanciata di peso nel digivarco.
“”sai mimi, se aspettavamo che tu ti cambiavi allora si faceva notte”” la rossa le rispose subito a tono, conoscendo, da diverse e terribili esperienze personali, quanto sia lenta e precisa l’amica quando in gioco c’è il suo aspetto.
“”tsk! Esagerata””
 
 
Tai mise un sorriso stanco. La scena a cui stava assistendo lo fece sentire più leggero, togliendogli una grossa preoccupazione.
La sua squadra era qui. Erano di nuovo uniti, ora nessuno li avrebbe più potuti fermare.
Nel vedere i padroni delle tenebre cadere uno dopo l’altro, tai cominciò a rilassarsi, l’adrenalina che fino a quel momento gli aveva fatto da carburante lo stava lentamente lasciando. I suoi occhi erano improvvisamente molto pesanti, le sue gambe tremavano, non lo avrebbero retto ancora a lungo. I suoni della battaglia divennero sempre più ovattati, fino a quasi sparire del tutto. Ma il prescelto del coraggio, in quel momento, non era preoccupato o spaventato, perché ora sapeva che anche se gli fosse successo qualcosa la sua squadra era unita e pronta a combattere. Per lui era più che sufficiente.
La battaglia finì. Si sentiva così stanco, stanco di essere solo, stanco di essere il leader, stanco di essere usato e poi dimenticato, stanco di combattere ogni giorno. Ma non ne aveva più bisogno, ora che la sua squadra era tornata, lui non era più necessario. E per una volta questo pensiero lo rese libero, perché voleva dire che poteva smettere di lottare. E così fece.
 
Le crepe raggiunsero infine anche l’ultimo cerchio. La cresta del coraggio smise di brillare. L’equilibrio si era rotto. Oramai era solo questione di tempo, la barriera che proteggeva digiword e la terra si sarebbe infranta.
 
 
Alla fine quello che Gennai temeva di più si era avverato. Si era giunti al punto di non ritorno, alla caduta finale, alla sconfitta del leader dei prescelti. Certo, avevano preso a calci i padroni delle tenebre, i loro dati erano stati sigillati per sempre e ora erano solo un lontano incubo. Ma questa non poteva essere considerata una vittoria, non al prezzo pagato per ottenerla.
 
Il colpo finale di Omnimon, la felicità dei prescelti, il loro urlo di vittoria, tutto svanì in pochi secondi. Era il momento di essere messi davanti alla cruda realtà finora tenuta celata.
I volti dei prescelti si dipinsero di un’espressione prima di confusione e poi di terrore per quanto stava succedendo. Il loro leader, il loro invincibile amico, era crollato a terra rovinosamente.
Matt osservava la scena completamente pietrificato. Avevano eseguito perfettamente la digievoluzione e tai era accanto a lui che gli sorrideva e lo incoraggiava, avevano vinto ma lui non si era mosso di un millimetro ed altro non faceva se non fissare un punto indefinito davanti a se.
Matt lo guardava confuso, non era da tai restare lì imbambolato dopo una grande vittoria.
Fece per tendere la mano verso l’amico, ma non riuscì mai a raggiungere il suo corpo, perché prima che potesse rendersene conto quell’immagine fragile era già stesa a terra priva di sensi.
Senti il panico impossessarsi del suo corpo, il suo cuore pareva essersi fermato per via dello shock. Solo l’urlo di una voce femminile fu in grado di risvegliare il biondo prescelto dell’amicizia dal suo stato di intontimento. Scattò e chiuse la poca distanza che lo separava dall’amico “”tai! Tai che hai? Rispondimi””, tentò di scuoterlo ma non ottenne nessuna risposta, allora lo avvicinò il più possibile a se e mettendo un braccio sotto la sua testa lo sollevò delicatamente.
“”tai?! Che cosa ha mio fratello?!”” kari si era precipitata accanto a matt con una velocità che avrebbe fatto invidia a una medaglia d’oro.
“”non lo so… non mi risponde”” matt rispose nel panico “” Jou!””
“”eccomi… fatemi spazio”” il futuro medico decise che era il momento di mettere a frutto i suoi studi.
Si inginocchiò a fianco dell’amico, controllò il battito e il respiro, cercò eventuali ferite o qualunque altro segno che potesse spiegare il perché fosse crollato all’improvviso.
“”dobbiamo spostarci subito”” la voce preoccupata di Izzy emerse nel gruppo “” qui è troppo pericoloso”” e indicando il cielo “” quel cavolo di portale è ancora li!””
Ed era vero, nonostante la sconfitta dei padroni delle tenebre, l’enorme portale si ergeva ancora minaccioso sopra le teste dei prescelti.
“”Izzy ha ragione”” intervenne Ken “” dobbiamo andare via subito!””
“”ma … “” protestò Davis
“” niente ma… dobbiamo portare al sicuro tai… e poi i nostri digimon sono senza forze, devono riposare!”” concluse l’ex imperatore.
“” va bene va bene… allora andiamo al più vicino digivarco”” alla fine il giovane calciatore si arrese non era il momento di combattere.
“” Jou?!”” a kari del portale non gliene poteva fregare di meno, aveva altro di cui preoccuparsi “” cosa ha mio fratello??””
“”non te lo so dire kari”” il ragazzo dai capelli blu cercava di nasconderlo ma era molto preoccupato “” non vedo ferite… ma è molto debole e respira a malapena… dobbiamo trovare aiuto, io non so che fare””, poveretto non poteva fare molto, in fondo, non aveva con se una risonanza magnetica portatile.
“”andiamo da Gennai”” suggerì tk mentre cercava di calmare la fidanzata e il fratello“”potrà aiutarci e saremo al sicuro… inoltre penso che il vecchio ci nasconda qualcosa…””
‘tanto per cambiare… quando mai il vecchio ci da informazioni complete’ fu il pensiero di tutti.
“”sono d’accordo… presto andiamo!”” il futuro medico fece cenno ai presenti di muoversi il più in fretta possibile, non sapeva che aveva Tai, ma di una cosa ne era certo: non avevano molto tempo.
Jou fece per chinarsi e sollevare l’amico privo di sensi, ma fu preceduto da matt, che con un gesto fulmineo, nonché possessivo e geloso, mise un braccio sotto le spalle di tai e uno sotto le ginocchia.
Una volta fatto digievolvere Gabumon in garurumon salì in groppa al possente digimon lupo stringendo a se il ragazzo ancora incosciente.
“”…”” tutti i membri presenti avevano osservato la scena senza parole, chiedendosi chi fosse quel ragazzo biondo e che fine avesse fatto il freddo, bastardo ed egocentrico matt che avevano imparato a sopportare. Insomma nemmeno quando era insieme a Sora si era mai lascito andare a gesti emotivi  e ora si stava spupazzando in modo molto possessivo un incosciente Tai.
Decisamente quello era segno che il mondo stava per finire.
“”beh? Che avete da guardare?”” il prescelto dell’amicizia si era trovato addosso gli occhi di tutti i presenti, che lo fissavano chi con aria perplessa, chi con uno sguardo malizioso .
“” muoviamoci!””. Dato l’ordine garurumon partì. il pensiero di matt andava a tai, che gli altri lo seguissero o no, al momento, non era per lui la cosa più importante.
 
Poco dopo a casa di Gennai
 
I digiprescelti percorsero il tratto di strada che li separava dalla casa del vecchio stabilendo un nuovo record di velocità.
Con loro grande sorpresa Gennai aveva già predisposto tutto per il loro arrivo: una camera abbastanza grande, rifornimenti, medicinali e quant’altro potesse essere di qualche utilità.
Jou, con l’assistenza dl mentore, si rinchiuse nella stanza appositamente preparata per poter cercare di aiutare come meglio poteva il suo amico.
Grazie all’aiuto dei digimon il trasporto del ferito avvenne senza problemi, la stessa cosa non avvenne quando il futuro medico diede a tutti l’ordine di lasciarlo lavorare in pace, obbligandoli a uscire da quella stanza. Inutile dire che le proteste furono molto vive, tanto che Jou cominciava a chiedersi se era il caso di invocare l’aiuto di azulongmon.
Alle tante, grazie soprattutto all’intervento dei vari digimon, il ragazzo dai capelli blu era finalmente da solo con tai e Gennai.
 
 ‘ma porca ***’ imprecava il futuro medico ‘non posso nemmeno portarlo all’ospedale… qualunque cosa abbia, puzza di mondo digitale!’
Dopo una prima e veloce occhiata, che lo aveva portato a tale conclusione, cominciò una visita più approfondita, la quale si svolse in un continuo scambio di sguardi indagatori che il medico lanciava a  Gennai.
“”gennai”” disse serio il ragazzo “” che cosa sta succedendo… e non inventare scuse che ce l’hai scritto in faccia che sai qualcosa!””
Il volto del vecchio si tinse di diversi colori in pochi secondi.
Sapeva che sarebbe arrivato il momento di vuotare il sacco. E se da  un lato lo aveva desiderato, dall’altro ne temeva le conseguenze, insomma aveva ormai perso il conto delle volte in cui aveva fatto arrabbiare i bambini prescelti e prima o poi, lo sapeva, le avrebbe scontate tutte.“” d’accordo, raggiungiamo gli altri e vi spiego tutto””
Jou annui in risposta indicando la porta al vecchio, che si incamminò verso l’uscita senza nessuna protesta.
 “”agumon, gomamon.! Per favore restate con tai… se succede qualcosa chiamatemi subito””
“”si Jou!”” risposero i due in coro
 
 Nel frattempo il resto dei prescelti era appostato fuori dalla stanza, o meglio era letteralmente incollato alla porta nella speranza di captare qualche informazione.
Il silenzio regnava sovrano all’interno della casa e questo aveva dell’incredibile considerato il numero non esiguo di persone e digimon al momento presenti.
Quei pochi minuti di attesa erano sembrati un’eternità per coloro che aspettavano, in una posizione scomoda, in preda all’angoscia e all’agitazione.
All’improvviso la porta di aprì facendo cadere a terra chi non era riuscito a spostarsi in tempo.
 “”Jou, gennai”” kari balzò in piedi quando vide i due finalmente uscire “” allora che sta succedendo? Come sta tai?””
Jou sospirò pensando all’ingrato compito che si era tra l’altro auto assegnato. “” come ho detto prima non ci sono ferite…””
“”ma allora perché…?”” lo interruppe matt mentre con falsa eleganza riacquistava una posizione verticale.
“” questo non significa che stia bene”” precisò subito il medico un po’ indispettito dal fatto che era stato interrotto.
“” cosa vuol dire?”” kari poteva sentire il battito del suo cuore accelerare improvvisamente, voleva sapere che stava succedendo e lo voleva sapere subito e in modo chiaro.
“”ha la febbre molto alta… ma “” fece una pausa sistemandosi gli occhiali con il dito medio “” non è solo questo… kari!”” si rivolse alla ragazza guardandola dritta negli occhi “” hai notato qualcosa di diverso in tuo fratello ultimamente?””
“”uh? Beh veramente si…”” e gli occhi di tutti erano puntati su di lei “” non ha dormito molto e l’altra notte urlava nel sonno… ci ho messo più di dieci minuti a svegliarlo!”” e chi se lo dimentica più uno spavento così…
“”ok questo spiega le occhiaie… nient’altro?”” il medico annotava mentalmente ogni informazione che gli veniva fornita.
“”in che senso Jou?”” kari sbiancò sentendosi piccola e inutile, cosa non aveva visto? Cosa avrebbe dovuto notare? Cosa c’era che non andava in suo fratello?
“” ecco… kari… quando l’ho vistato mi sono accorto subito che era dimagrito parecchio… e con ciò intendo che è più magro di matt””
La ragazza spalancò gli occhi, non era possibile, era di tai che si stava parlando. Suo fratello era un pozzo senza fondo, in grado di mangiarsi una pizza gigante a colazione e capace di chiedere il bis dopo averla finita.
Stava per rispondere a tono affermando l’assurdità di quelle parole, ma si bloccò, quando era stata l’ultima volta che aveva visto suo fratello mangiare? Ripensando ai giorni precedenti si ricordava che la sua mamma le aveva detto che ultimamente faceva meno spesa e non capiva il perché.
“”perché non ha detto niente?”” chiese poi la ragazza “” se non stava bene o aveva un problema, perché non l’ha detto?””
La porta alle spalle dei ragazzi si aprì di scatto.“”e a chi avrebbe potuto dirlo?”” la voce tremante di rabbia del piccolo agumon attirò l’attenzione di tutti i presenti “” ai suoi due migliori amici che lo evitavano senza un motivo? A sua sorella perennemente assente? Ai suoi amici che andavano da lui solo quando gli faceva comodo? Eh? A chi avrebbe dovuto dirlo?””
Lo sfogo di agumon non restò senza effetto, colpì subito i suoi bersagli che abbassarono il capo in segno di vergogna.
“” agumon”” Jou si inginocchiò per arrivare al livello del digimon “” cosa ti ha detto?””
“” ha detto che era stanco… che era difficile il suo ruolo… che aveva fallito”” il digimon mise una frase dietro l’altra cercando di ricordare i tratti fondamentali della conversazione avvenuta quella mattina.
“” e inoltre”” continuò il digimon “” aveva spaventosi incubi ricorrenti che non lo facevano dormire la notte… si sentiva sempre stanco e affaticato senza motivo… diceva che anche se ci provava non riusciva più a mangiare… insomma era a pezzi ultimamente””
“”sì ma perché?”” kari non capiva e cominciava a essere esasperata “” cosa ha dato origine a tutto ? e perché non si sveglia?””
“”kari… io non ti posso dare questa risposta… perché nemmeno tai lo sapeva…”” agumon si avvicinò alla ragazza chinando il muso in segno di scuse “” ma penso che lui”” indicando Gennai “” lo sappia… vero vecchio?””
Gennai si sentì sudare freddo, ora aveva addosso numerosi occhi pronti a sbranarlo se avesse detto qualche cazzata.
“”prescelti”” cercò di mantenere un comportamento distinto e autoritario “”venite con me… c’è qualcosa che dovete vedere””
 
 
I ragazzi seguirono il vecchio attraverso le stanze della casa, fina ad arrivare a una delle più grandi e delle più importanti: la biblioteca.  Anche se il pensiero di tutti in quel momento era ‘speriamo che non ci faccia una lezione di storia che non c’è tempo’ lo trattennero, continuando a seguirlo nei suoi movimenti. Si avvicinò allo scaffale centrale e cominciò a scorrere la mano sui vecchi volumi, fermandosi solo quando aveva trovato quello che stava cercando. Era un libro assolutamente comune, se paragonato agli altri presenti che trasudavano importanza a ogni pagina, la copertina, risultato di un perfetto equilibrio tra bianco e nero, non aveva nessun titolo.
Fortunatamente per i prescelti Gennai non aveva alcuna intenzione di leggere quel libro, infatti, era solo la chiave per raggiungere qualcosa di molto prezioso. Al suo comando una porta si aprì. Comparvero delle scale, erano buie, strette e apparentemente senza fine. Il vecchio passo la porta senza fare commenti, certo che ormai a quel punto i prescelti lo avrebbero seguito. Scesero in fretta le scale che condussero i ragazzi ad un ampio salone, dove, li aspettava un’interessante sorpresa.
I simboli, i loro simboli, quelli che si erano allegramente portati a spasso per anni,  galleggiavano, nella loro versione gigante, in cerchio al centro della stanza, fornendo l’unica fonte di luce nella stessa.
 
“”bambini prescelti”” li chiamava così anche se bambini ormai non lo erano più, ma le abitudini sono dure a morire  “” questa è il luogo in cui risiede la fonte principale della barriera che protegge i due mondi””
“”…””  il gruppo era senza parole, rimanevano lì a fissare con gli occhi spalancati i loro simboli, non era di certo una cosa che si vedeva tutti i giorni!
Matt guardava il suo stemma, che fiero e orgoglioso, brillava di un’intesa luce blu, poi voltò lo sguardo su quello accanto. Sul suo volto si poteva leggere una chiara espressione di orrore. “”dio… gennai che è successo allo stemma del coraggio?””
Il coraggio era l’unico simbolo privo di luce, galleggiava accanto agli altri ma si vedeva a malapena nel buio del luogo. Le crepe lo ricoprivano interamente e alcuni pezzi si erano già cominciati a staccare. Gli occhi di tutti, ora, fissavano quell’emblema con paura.
“”vedete prescelti”” riprese gennai “” questi simboli sono la rappresentazione della vostra anima e non solo delle vostre qualità”” piccoli dettagli che forse sarebbe stato utile sapere prima!
“”aspetta”” disse Izzy “” quindi quella che stiamo guardando è l’anima di Tai? Ma… ma è a pezzi””
“”già prescelto della conoscenza…””
“”quindi è per questo che il suo corpo sta cedendo!”” più Jou metteva insieme i pezzi più non sapeva che fare
“”Gennai… cosa ha ridotto mio fratello così?”” a kari che quei cosi fossero un’anima o un animale di peluche non gliene poteva fregare di meno, lei voleva solo sapere come riavere in dietro suo fratello
“”il modo più veloce per capirlo è che voi adesso ascoltiate e osservate attentamente tutto quello che succede nella stanza””
“”non capisco”” disse matt “” cosa dovrebbe succedere? Gli stemmi non fanno altro che stare lì e galleggiare””.
“”pazienza prescelto del’amicizia… devi ascoltare””
 
Fece come gli era stato detto, ‘ridicolo’ pensava, ‘che cosa dovrebbe accadere? Quei cosi non fanno altro che brillare e galleggiare’.  Ma poi qualcosa attirò l’attenzione del musicista. Quello che sembrava un semplice rumore di sottofondo divenne più intenso, fino a diventare sempre più chiaro. ‘qualcuno sta parlando? Chi è?’
Poi le voci che all’inizio erano confuse cominciarono ad essere a poco a poco più comprensibili, fino a diventare un eco assordante che rimbalzava da una parte all’altra della stanza.
‘va bene’ dovette ammettere il cantante ‘queste cose fanno altro oltre che galleggiare’
 
Inutile
Affido tutto a te
Non siamo più amici
Sei il leader comportati come tale.
 
Matt spalancò gli occhi, sentendosi improvvisamente molto incazzato“”ma che significa?””
“” ora osserva “” Gennai indicò gli stemmi davanti a loro, sperando che nel frattempo il prescelto dell’amicizia riprendesse un po’ di controllo.
 
Nel simbolo del coraggio era apparsa nuovamente una piccola fiamma di luce, che però era durata ben poco, poiché gli altri simboli l’avevano assorbita subito, privando nuovamente lo stemma di ogni forza vitale.
 
“”ma che cazzo significa?”” imprecò matt sempre più arrabbiato, un po’ perché non capiva cosa stessero guardando e un po’ perché voleva delle risposte immediate e non giocare all’indovinello con il vecchio mentore.
“”matt… “” Sora prese il braccio dell’amico nel tentativo di calmarlo e di avere la sua attenzione “” vorrei sbagliarmi ma … ma quelle voci erano le nostre vero?””
Gennai si fece avanti “” questa stanza riflette i sentimenti degli stemmi… ovvero i vostri… e non fanno altro che comportarsi di conseguenza alle vostre scelte.””
“”gennai”” Izzy, che aveva lavorato per tutto il tempo sul suo computer per poi accorgersi che in quella stanza tutti i sistemi erano fuori uso, aveva bisogno di conferme “” ho visto chiaramente una piccola luce accendersi in coraggio poco fa… che fine a fatto?””
“” è stata assorbita dagli altri stemmi”” ormai il vecchio non poteva più girarci intorno, per quanto volesse dare la notizia nel modo più dolce possibile non c’era più tempo, coraggio non aveva più tempo.
“”prescelti”” gli occhi di tutti erano su gennai “” quello che vi dirò non è facile… ma i vostri simboli si stanno comportando come parassiti e stanno assorbendo la forza vitale di coraggio… uccidendolo!””
Kari sobbalzò a tale notizia, fisso con rabbia lo stemma della luce, probabilmente se avesse avuto una mazza l’avrebbe distrutto “” perché? Perché lo stanno facendo?””
“” kari”” Sora mise una mano sulla spalla della ragazza “” credo che sia colpa nostra””
“”no!”” rispose decisa la prescelta della luce “” io non farei mai del male a mio fratello”” poi rivolgendosi contro lo stemma rosa “” smettila! Smettila subito! Mi hai sentito stupido coso galleggiante ?”” ovviamente il simbolo non diede segni di vita.
“”non funziona così prescelta della luce… non basta urlagli contro per ottenere un cambiamento”” gennai si frappose fra la ragazza e gli stemmi, diciamo che aveva un leggero timore per la sopravvivenza di quest’ultimi
“”ora basta!”” Jou dovette intervenire per calmare gli animi “” gennai spiegaci tutto con calma””
Il vecchio ringraziò mentalmente l’intervento del prescelto più anziano  “” allora… è cominciato qualche mese fa… la barriera ha cominciato a indebolirsi e non riuscivamo a capire da cosa derivasse … allora fui incaricato di condurre delle indagini… mi ci è voluto un po’, perché chiunque c’è dietro è davvero potente e furbo… però alla fine ho trovato qualcosa che non andava... e mi riferisco allo stemma del coraggio… abbiamo provato a rinforzarlo ma è stato inutile… abbiamo provato a fermare queste… come posso definirle? Interferenze credo sia adatto… ma non è bastato… e il risultato beh lo potete vedere anche voi! ””
“”capisco”” intervenne Izzy “” è questo l’obbiettivo … far cadere la barriera””
“”vero prescelto della conoscenza”” precisò Gennai “” ed è possibile farlo solo se uno di voi viene meno… quindi la mia teoria è che in questi mesi coraggio sia stato costantemente sotto attacco… con lo scopo di farlo indebolire””
“”ecco spiegati quei sogni!”” Jou da bravo medico aveva seguito tutto il discorso e ora aveva finalmente capito, certo la situazione era molto preoccupante ma era sempre meglio che andare alla cieca.
“” sì ma perché tai?”” kari era incazzata, disperata e sconvolta “” lui è il più forte tra tutti noi… perché attaccarlo?””
“”perché il suo stemma era già indebolito dai vostri… mi duole dirlo ma il comportamento dei vostri simboli è dovuto a voi e non da fattori esterni…”” il vecchio alla fine era arrivato al punto più dolente.
 
I ragazzi si guardavano l’uno con l’altro, ora era tutto chiaro, il loro comportamento degli ultimi mesi aveva indebolito il loro leader dando una possibilità che i nemici hanno colto al volo.
 
“”cazzo!”” imprecò matt “” che pessimi amici che siamo! Non solo non ci siamo accorti che aveva bisogno di noi… ma siamo noi la causa di tutto””
“”dai fratellone non dire così”” tk era la luce della speranza, non sopportava di vedere il ragazzo più grande afflitto
“” no tk”” kari era di nuovo sul punto di piangere “” ha ragione… il nostro comportamento ha causato tutto… lo abbiamo sovraccaricato con i nostri problemi, non lo aiutavamo mai anzi siamo stata una spina nel fianco… e alla fine”” e lo disse mentre guardava Sora e matt “” lo abbiamo lasciato solo… non mi stupisce che sia diventato un facile bersaglio””
“”va bene… gennai che facciamo?”” il pensiero di Jou andava all’amico privo di sensi al piano di sopra, ancora il problema non aveva soluzione.
“”ecco….”” Il vecchio non sapeva che dire.
“”gennai… che si può fare?”” riprovò con un tono di rabbia matt
“”prescelti… noi… non lo sappiamo””
“”cosa?? E siete stati lì a guardare senza fare nulla per tutto questo tempo?”” Izzy era allibito
“” no… abbiamo preparato una contromisura per ottenere più tempo”” gennai rispose con timore, la reazione dei ragazzi decisamente lo spaventava
“”cioè? Spiegati”” chiese ancora Izzy
“” i digidei stanno sostenendo la barriera… non durerà a lungo… ma ci da il tempo di preparare una contromossa…ecco… noi pensiamo che sconfiggendo chi a creato il portale allora coraggio potrebbe riottenere un po’ di forza vitale… almeno per risvegliarsi””
“”ma sarebbe solo temporaneo giusto?”” a Jou non sfuggì il senso delle parole del vecchio
“” già... il resto dipenderebbe da voi”” gennai guardo i ragazzi con occhi severi “” se non ci riuscirete... allora per lui non ci sarà più speranza e morirà!””
I prescelti restarono in silenzio cercando di assimilare tutte le informazioni ricevute, essendo ben consapevoli di quanto sarebbe stata dura questa volta combattere senza il loro leader.
 
Al piano di sopra
 
Davis tristemente fissava la porta della stanza dove il suo mentore riposava. Era passato un po’ da quando i ragazzi più grandi e gennai erano spariti per andare chissà dove e cominciava ad essere un po’ in ansia. I membri della sua squadra erano stati mandati a casa dal vecchio poco prima, questa battaglia non era per loro, così gli aveva detto. E anche se a malincuore avevano obbedito, la situazione era già abbastanza difficile, non volevano creare problemi facendo i capricci.
Tuttavia, Davis, non se l’era sentita ed era tornato subito indietro ‘speriamo che non si arrabbino’ pensava.
 
“”uh? Davis che ci fai qui?”” agumon sentita una presenza era andato a controllare, anche se in realtà sperava che fossero gli altri di ritorno con una soluzione e quindi ci rimase un pochino male
“”ecco… ero preoccupato… non potevo tornare a casa così!””
“”capisco”” annuì il digimon
“”allora qualche novità?”” il ragazzo sperava che nel frangete in cui stava decidendo il da farsi le cose avessero subito una svolta.
“”no… peggiora ogni minuto che passa… e gli altri non sono ancora tornati”” il digimon rispose secco facendo crollare il sorriso di Davis.
“”posso…”” chiese con un filo di voce “” entrare da lui?””
Agumon sorrise “” certo… non è mica contagioso… almeno credo””
“”rischierò”” mise un mezzo sorriso e con un passo deciso si diresse verso la stanza.
 
Il cuore di Davis batteva a mille, non sapeva cosa aspettarsi, essendo andato via dopo lo sfogo di agumon non aveva ricevuto le dovute spiegazioni da gennai.
La stanza era buia, solo la pallida luce di un paio di candele fendeva l’oscurità permettendo al prescelto di vedere dove andava.
Tai era steso sul letto al centro della camera. Pallido e senza forze. Respirava a fatica e la febbre non gli dava tregua.
Il panno freddo che Jou gli aveva messo in fronte era caduto per via del suo sonno agitato. Davis si avvicinò e con la mano tremante lo raccolse, lo immerse nell’acqua fredda e lo appoggiò delicatamente sulla fronte del suo amico, nella speranza di dagli un po’ di sollievo.
 
“”tai … che hai combinato?”” parlò sottovoce “” non eri stato proprio tu a dirmi che se ero in difficoltà dovevo chiedere aiuto senza esitare? Che fare tutto da soli era impossibile? E che dovevo contare sugli altri perché siamo una squadra?”” sperava in una risposta, che non arrivò mai “” perché? Perché non hai seguito i tuoi stessi consigli?””
 
Davis era furioso. Era furioso con tai per non avergli detto nulla, era furioso con se stesso per non aver notato niente ma soprattutto era furioso con chi aveva osato fare questo al suo mentore. Oh se lo avesse avuto tra le mani in quel momento lo avrebbe ucciso piano piano, giusto per fargli provare un po’ di quel dolore che aveva patito il ragazzo più grande.
“”tai”” disse stringendo forte i pugni “” troverò il responsabile… e gliela farò pagare cara…””
 
Il volto di tai si contrasse, improvvisamente, in un’espressione di dolore. Gli occhi di Davis si spalancarono mostrando tutti i suoi timori, era la prima volta che vedeva quell’espressione sul volto del ragazzo più grande. Era arrabbiato, preoccupato e aveva voglia di piangere per quel senso di frustrazione che stava attanagliando la sua anima. Voleva aiutare, ma non sapeva che fare.
Poi il respiro del ragazzo davanti a lui cominciava a farsi più difficile, sembrava che stesse disparatamente cercando aria.
 
“”no…””piagnucolò Davis “”sempai… taichi sempai… mi senti? Non ti arrendere!”” cominciò ad urlare a pieni polmoni.
“”che succede?”” agumon rientrò di corsa nella stanza all’urlo del ragazzo
“” chiama aiuto… non riesce a respirare!”” Davis conobbe per la prima volta una sensazione che lo pietrificò. Il puro terrore. Quello che senti quando qualcuno di importante sta svanendo davanti a te senza che tu possa fare nulla.
 
Agumon corse fuori alla ricerca di Jou, mentre Davis rimase immobile accanto al letto guardando quel ragazzo che per lui era un fratello, un amico e un mentore, lottare per rimanere vivo.
Si toccò gli occhiali che portava sulla testa, gli stessi che gli aveva regalato tai anni prima quando lo aveva nominato nuovo leader dei prescelti. Mai il ragazzo si era sentito più onorato come in quel momento, mai nessuno aveva creduto in lui come aveva fatto tai, mai lui aveva ammirato nello stesso modo nessun altra persona. Voleva bene a tai, voleva renderlo orgoglioso di lui, per questo si era allontanato nell’ultimo periodo, voleva mostrare al ragazzo più grande che aveva fatto un buon lavoro formando Davis come un leader forte e indipendente. Ma forse aveva sbagliato, se gli fosse stato accanto avrebbe visto il suo amico soffrire e lo avrebbe potuto aiutare.
Si tolse gli occhiali e se li strinse al petto. Aveva deciso. Avrebbe fatto qualunque cosa in suo potere per riavere in dietro il suo senpai, per scherzare e giocare ancora a calcio con lui, per condividere insieme nuove avventure. “”non ti arrendere taichi sempai… abbiamo bisogno di te…”” la sua voce tremante echeggiava nel silenzio della stanza.
 
 
Agumon correva in preda al panico, aveva aspettato di incontrare tai per così tanto tempo, che il pensiero di perderlo era insostenibile. Amava profondamente il suo prescelto, era stato il suo primo vero amico e da quando lo aveva incontrato aveva vissuto avventure incredibili. Sorrideva interiormente al ricordo di come quel ragazzo si era sempre preso cura di lui e di come l’aveva sempre protetto e confortato.
Il digimon sentiva il bisogno di piangere al pensiero di non poter passare più una giornata con tai a divertirsi in modo spensierato, di non vivere altre avventure e di perdere qualcosa di prezioso.
Ma non poteva fermarsi e gettarsi nello sconforto, doveva cercare aiuto e doveva cercarlo subito.
Si precipitò nella stanza dove aveva visto sparire il gruppo in precedenza, la porta creata da gennai era ancora lì ma era ben chiusa, il dinosauro arancione tentò di aprirla con tutte le sue forze, ma quella porta era stata creata per proteggere qualcosa di molto importante e non si sarebbe aperta tanto facilmente. Così il digimon altro non poteva fare che gridare a pieni polmoni nella speranza di essere sentito dalle persone al piano di sotto.
 
Intanto ai piani sottostanti
 
Il silenzio regnava sovrano nel gruppo dei prescelti. Dopo aver visto le condizioni in cui si trovava la digipietra del coraggio e aver saputo da Gennai come stavano le cose, nessuno aveva la forza di proferire parola. Solo il suono dei singhiozzi di kari fendeva quel silenzio, che continuava comunque a essere troppo pesante.
Stavano lentamente ripercorrendo il percorso che li avrebbe portati verso l’esterno, quando un suono costante e disperato fece uscire i ragazzi dallo stato vegetativo in cui si trovavano.
“”ma cosa…?”” gennai era sorpreso
Accelerarono il passo fino a che, con orrore, capirono quale era la fonte del suono.
“” è… è agumon”” disse Sora tentando di nascondere la paura della sua voce
“” oddio”” urlò Jou mentre con uno scatto atletico cominciò a correre verso il piano superiore.
Senza accorgersene matt imitò immediatamente il ragazzo dai capelli blu e arrivarono entrambi alla porta in pochi secondi.
“”agumon!”” parlò il futuro medico “” che succede?””
Il povero digimon era grato che finalmente qualcuno lo avesse sentito “” non riesce a respirare”” fu tutto quello che riuscì a dire. Ma fu più che sufficiente per i due ragazzi.
 
 
Davis era ancora nella stanza in preda al panico. Non sapeva che fare a parte sperare che agumon riuscisse a trovare aiuto. Quando finalmente la porta della camera si spalancò rivelando le figure di matt e Jou, il ragazzo più giovane ringraziò mentalmente ogni dio di questa terra.
Senza quasi nemmeno notare Davis, che venne letteralmente scavalcato, i due ragazzi si fiondarono a fianco del loro leader.
 A Jou non ci volle molto per capire cosa stava succedendo: stava cedendo, il corpo del suo amico non riusciva più a reggere il peso di tutto. Il cuore stava rallentando pericolosamente e il respiro era sempre più debole. Non aveva strumenti con se, ma anche se li avesse avuti non sarebbero serviti a nulla, come fai a curare una persona la cui vita viene assorbita da un potere digitale? Non esisteva una medicina per quello.
Il prescelto dell’affidabilità guardava il suo amico svanire ogni secondo che passava e mentalmente malediceva se stesso per il suo comportamento. Perché aveva passato tanto tempo sui suoi freddi libri invece di usarlo per godere del caldo affetto dei suoi amici? A cosa era servito sacrificare tanti momenti belli se ora tutto quello che sapeva gli era praticamente inutile?
Oh se solo fosse stato più presente allora avrebbe visto i primi sintomi comparire sul corpo dell’amico. Quante volte tai lo aveva invitato ad uscire con loro e lui aveva rifiutato? Quante volte il suo leader contava su di lui e lui lo aveva deluso? Jou rise di se stesso, ora capiva perché la sua digipietra cercasse energia da coraggio, perché lui non era stato affidabile e come tale non l’aveva nutrita adeguatamente, mentre tai, al contrario di lui, c’era sempre stato per tutti loro. Hai un problema? Vai da tai. Così facevano tutti e così aveva fatto anche lui.
 
“”Jou?! “” la voce di matt scosse il giovane dai suoi pensieri “”Jou?! Che facciamo””
Il prescelto guardò il volto segnato dalla paura del biondo cantante e abbassando lo sguardo “” mi dispiace matt… ma non so che fare””
“”no!”” e dagli occhi azzurri di matt cominciarono a scendere lacrime amare, piene di sensi di colpa e di rimorso.
 
 
 
Nella stanza della barriera
 
Dopo aver sentito le urla di agumon tutti erano corsi al piano di sopra, tutti tranne gennai. Il vecchio aveva capito subito cosa stava succedendo e aveva fatto marcia indietro verso la stanza dove era stato fino a pochi minuti prima.
Con il passare degli anni si era affezionato a quei ragazzi, tanto che li vedeva come i suoi preziosi nipotini. Rientrò nel salone con passo veloce, aveva deciso, non gli importava cosa avrebbe detto azulongmon, non avrebbe mai permesso che uno dei suoi ragazzi morisse così senza poter far nulla.
 
“”azulongmon”” gridò con una nuova forza “” vieni presto!””
 
Temeva che il digidio non si sarebbe presentato, temeva che avrebbe dovuto supplicare il suo aiuto per poi non ottenerlo. Invece il drago millenario si presentò immediatamente.
 
“”gennai”” la sua voce possente rimbombava “” il ragazzo sta cedendo?””
“” si… ti prego… “”
Ma il drago lo interruppe “” prendi questo!”” e fece comparire magicamente davanti a gennai una delle sue sfere di cristallo.
Gennai era sorpreso, solo poche ore prima erano disposti a sacrificarlo mentre adesso… “” che significa?””
“” non lo risveglierà ma lo terrà in vita… almeno per un po’…””
“”ma… perché? Che cosa è cambiato?””
“”non c’è tempo… vai a salvare il ragazzo”” gli ordinò con voce possente.
Il vecchio non se lo fece ripetere due volte e corse fuori dalla stanza senza nemmeno salutare il digidio.
Un’altra creatura ricoperta di fiamme fece la sua comparse accanto al drago.
“”non glielo hai detto”” chiese Zhuqiaomon
“” non c’era tempo... troppe spiegazioni… e poi non ne siamo nemmeno sicuri””
“”quel ragazzo fa sogni interessanti…”” fortuna che a digiword nessuno si fa mai gli affari propri!  “”dobbiamo tenerlo d’occhio… potrebbe significare…””
“”chi lo sa”” lo interruppe il drago “” solo il tempo potrà dircelo””
 
Nel frattempo tai
 
Dopo la battaglia tai si era ritrovato completamente senza forze. Con il fisico e la volontà a terra si era arreso ritrovandosi nuovamente nelle tenebre.
Aveva faticato a riaprire gli occhi, erano così pesanti, forse troppo per le sue condizioni. Se ne rimase lì per un po’ coccolato dalla tranquillità del luogo, facendosi trascinare sempre più a fondo. Solo quando il suo istinto da digiprescelto cominciò a dargli segnali preoccupanti, decise di aprire gli occhi, almeno per sapere in quale luogo da film horror era stato mandato questa volta.
Quando finalmente ci riuscì cominciò a rimpiangere gli incubi che finora lo avevano accompagnato. Il nulla, intorno a lui c’era il nulla più totale. Tutto era avvolto dall’oscurità, non c’era né un filo di luce né n filo d’aria, e lui era lì bloccato in tutto questo.
Avrebbe voluto muoversi ma non ci riusciva, avrebbe voluto parlare per chiedere aiuto ma non un suono usciva dalla sua bocca, anche i suoi stessi pensieri erano intorpiditi dall’oscurità in cui si trovava, così altri non poté fare se non rimanere sospeso in quello stato.
Il suo corpo diveniva più leggero ogni momento che passava, la sua mente più libera e il suo spirito più sollevato. Il senso di inutilità, la solitudine, la rabbia, la delusione… tutto stava svanendo.
Ma questo non lo rendeva felice, perché insieme alle cose negative stavano sparendo anche quelle positive: i ricordi felici, gli amici, l’amore…
‘io non devo essere qui’ pensava ‘ho un compito importante… io devo… dovevo fare qualcosa… c’era qualcuno che mi aspettava… ma… ma non lo ricordo ’
L’oscurità assorbe tutto, inghiotte tutto, niente rimane dal suo passaggio…
Senza poter far nulla se non aspettare, il corpo del ragazzo cominciava a diventare un poco più trasparente ogni minuto che passava. La sua energia vitale stava svanendo del tutto, ormai era solo questione di tempo.
E infine il sonno che tanto aveva desiderato sembrava arrivare sempre più invitante, promettendogli una libertà che aveva tanto anelato. La volontà di afferrare quella possibilità era sempre più forte, ma si bloccò. Un richiamo improvviso lo fece riemergere da uno stato vegetativo, facendo ritornare attivi i suoi pensieri.
Voci, voci familiari continuavano a chiamarlo…
 
Taichi sempai ho ancora bisogno di te
Fratellone resisti
Tai idiota non ti azzardare a morire
Ci dispiace tanto
Torna da noi
 
Quelle voci così calde gli impedivano di abbandonarsi definitivamente al sonno che tanto lo chiamava. ‘Chi erano?’ Si chiedeva. ‘Sembrano così disperate…’
Finché una luce azzurra lo investi in pieno facendo tornare il suo corpo nuovamente visibile. E gli permise per pochi attimi di vedere il mondo esterno, dove quelle voci si trovavano. Anche se ancora confuso vide il volto di una giovane donna dai capelli castani che piangeva per lui.
Un profondo senso di malessere lo colpì nel vedere quell’immagine immersa nel dolore, tese la mano verso di lei e con un filo di voce “” mi dispiace kari””. Poi crollò di nuovo nelle tenebre, questa volta però deciso a non sprofondare finché non avesse potuto vedere ancora una volta quella ragazza.
 
Pochi minuti prima
 
Gennai si era fiondato fuori dalla stanza della barriera. Tormentato dai dubbi si chiedeva come mai i digidei avessero cambiato idea così improvvisamente, voleva tornare in dietro e interrogarli in proposito, ma aveva i minuti contati, al piano di sopra un ragazzo stava lottando per la sua vita non poteva perdere tempo.
Quando arrivò nella stanza i prescelti era già tutti lì accanto al loro leader. Ogni tentativo per tenerlo in vita si era rivelato inutile e ora la loro speranza, così come la vita del ragazzo, stava svanendo.
Proteggendo quella sfera azzurra come se fosse la cosa più preziosa al mondo si precipitò verso il corpo steso immobile sul letto. Davanti agli occhi stupiti dei prescelti appoggiò il cristallo sul suo petto. La sfera emise una luce azzurra e venne totalmente assorbita da quel corpo ormai troppo debole.
I presenti trattennero il respiro, aveva funzionato?.
 Il volto di tai cominciò a riprendere un po’ di colore e il suo respiro tornò normale. A quella vista tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Kari ancora in lacrime strinse la mano del fratello “” fratellone mi senti? Tai… tai … rispondimi ti prego””
Solo per pochi secondi gli occhi color cioccolato del prescelto si aprirono incontrandosi con quelli della ragazza. Kari trattenne nuovamente il fiato quando vide la mano del fratello che tentava di avvicinarsi al suo volto. “” mi dispiace kari”” fu tutto quello che il ragazzo riuscì a dire, prima di sprofondare di nuovo nelle tenebre dei suoi sogni.
“”no… no… no!”” la prescelta della luce vide infrangersi le sue speranze “” tai… tai”” continuava a chiamare e a scuotere il fratello.
“”prescelta della luce… la prego di calmarsi… non è ancora morto… c’è speranza”” gennai le mise una mano sulla spalla
“” gennai che è successo?”” Jou era incredulo, pensava che ormai non si potesse più fare nulla.
“” ringraziate azulongmon… ha donato un po’ di energia per evitare il peggio”” per una volta il drago si era rivelato utile e senza doverlo minacciare!
“”è solo temporaneo vero?”” Izzy ormai aveva capito come funzionava
“” si mi dispiace… ma di più noi non possiamo fare”” rispose tristemente il vecchio.
“” bene!”” rispose kari armata di rabbia “” allora a chi dobbiamo spaccare il culo per riavere indietro mio fratello?””
“” sono con te kari”” Davis aveva già preso la sua decisione “” riprendiamoci il nostro leader””
“”…”” gli occhi di tutti erano puntati sul giovane calciatore.
“”Davis?! Che ci fai qui?”” tk era sorpreso, ‘ ma non era andato via?’.
Davis si sentiva decisamente osservato, ora che l’emergenza si era un pochino placata, avevano notato la presenza del ragazzo della stanza. “” ecco…”” il ragazzo andò nel panico, una cosa gli avevano detto di fare e lui non era riuscito a fare nemmeno quella “” mi dispiace ragazzi non vi arrabbiate… ma voglio aiutare anche io tai… insomma gli voglio bene…”” ma nel vedere alcuni sguardi omicidi manifestarsi davanti a tale affermazione si corresse “” cioè no… che avete capito…. Gli voglio bene ma non come gliene vogliono Sora e matt… come… come a un fratello… lo giuro!””
Kari in quel momento ringraziò il cielo per la presenza di Davis, perché con quell’intervento era riuscito a smorzare la tensione che si era creata. Certo, lo aveva fatto a discapito di matt e Sora, ma ci era riuscito ed è il risultato che conta.
Il volto pallido di matt si tinse di un colore rosso acceso, mentre quello di Sora veniva nascosto nelle mani della ragazza.
“”DAVIS!”” lo rimproverò tk mentre come promemoria si segnava ‘mai dire un segreto a Davis… mai più!’
Matt guardò a sua volta il fratellino “”TK!””, voleva solo sprofondare in quel momento.
Ma una mano, che delicatamente si appoggiò sulla spalla del prescelto dell’amicizia, calmò il suo animo. “”non te ne vergognare matt… va tutto bene… lo sapevamo già”” Jou rassicurava l’amico con un calmo sorriso.
“”cosa? Quando? Come?”” matt non ci capiva più nulla, solo meno di 24 ore prima lo aveva confessato al fratello come era possibile che lo sapessero già tutti.
“”sai matt non siamo ciechi … è da un po’ che avevamo i nostri sospetti”” sorrise Izzy “” sia su di te che su Sora ovviamente””
“”ma… ma…”” ancora nella confusione matt non sapeva se esserne felice, imbarazzato o arrabbiato
“”matt… siamo amici da tanti anni…”” mimi si avvicinò al ragazzo con un sorriso rassicurante “” non ci è voluto molto per capire”” poi quel sorriso si trasformò in un ghigno malizioso “” e poi oggi sei stato lampante… insomma una confessione scritta su pietra sarebbe stata meno evidente!””
“”ah!”” unica espressione intelligente che in quel momento veniva in mente a matt
“”detto in parole povere non ti preoccupare fratellone lo sanno tutti”” tk diede una pacca sulla spalla del fratello.
Però il volto di matt si incupì “” tutti”” disse “” tranne tai… non sono riuscito a parlargli””
“”ne avrai l’occasione… non ti preoccupare”” lo rincuorò tk
“”già”” disse con poca convinzione, mentre continuava a tenere lo sguardo fisso sul corpo immobile del ragazzo che amava, nella speranza di rivedere presto il suo volto sorridere.
  


grazie a chi a letto e recensito. ^_^. per la pazienza dimostrata proporrò la vostra santificazione.
coooomunque spero sia abbastanza accettabile e comprensibile. un saluto a tutti!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: Lau2888