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Autore: lady of dreams    26/10/2006    3 recensioni
Ma io come ci sono finita in questo pasticcio? Perchè diamine ho conosciuto Potter? ... Lily si addormentò così: pensando al loro primo incontro, con il sorriso sulle labbra e non riuscendo a togliersi dalla testa un certo ragazzo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3- Perché vuoi uscire con me

Capitolo 3- Perché vuoi uscire con me?

 

 

Lucius Malfoy lo guardò con disgusto. Ai suoi occhi non era che un misero pezzente ma se poteva far piacere all'oscuro Signore allora lui non si sarebbe certo opposto. Scambiò un cenno con la sua ragazza Narcissa, la sua promessa sposa, la prossima estate si sarebbe tenuto il loro matrimonio. Non che i due lo volessero, in realtà si sopportavano a stento, ma lei era bella, gli obbediva in tutto e questo matrimonio avrebbe unito le loro famiglie quindi doveva farselo andar bene per forza.

Lui, invece, non gli era mai andato a genio. Troppo pronto a strisciare, non aveva un minimo di dignità. Ma servire l'oscuro a volte necessitava diplomazia.

-Ne sei sicuro, Severus? Sei davvero pronto?

Lucius represse un brivido, sentendo la voce un po' troppo acuta di Narcissa interrogare Piton. Appena poco tempo fa lei gli aveva rivolto quasi le stesse parole a proposito del loro matrimonio. Lei era pronta a sacrificare tutto per mantenere puro il sangue, lui lo era abbastanza? Si, le aveva risposto. Quella notte avevano fatto l'amore. Era stato diverso dalle altre volte, era stata meno dura, meno selvaggia, a modo suo più dolce, forse tutto sommato anche lei provava la stessa attrazione.

-Allora Piton, sei con noi. Ma ricordati: tradiscici e il nostro oscuro signore non ti perdonerà.

Era stato lui a dare il verdetto finale. Solo lui aveva l'autorità sufficiente per farlo: non la sua donna, non i suoi "amici", anche se la parola alleati risulterebbe più opportuna, no... era stato lui.

Bella, Lucius e altri tre ragazzi si avvicinarono, scoprendo il braccio sinistro. Il marchio riluceva sinistramente. Solo Narcissa si era tirata indietro. Lei non era come loro. E non lo sarebbe mai stato. Era lui a non volerlo. Narcissa era solo sua, non voleva che l'avesse anche l'oscuro signore.

-Questo, Severus, noi non possiamo dartelo, dovrai meritarlo. Poi avrai il diritto di chiamarti mangiamorte.

Lucius annuì soddisfatto: le parole di Bella avevano sortito il loro effetto. Essere un mangiamorte è un onore e richiede dedizione e fedeltà, non si può dare al primo idiota che passa.

-Bella, informalo sui nostri incontri!

Non poteva lasciarlo in mano migliori, lei gli avrebbe fatto capire.

-Vieni Cissy, andiamo!

 

-Cos'è questa storia che tu e Potter avete rotto? Non mi avevi detto che eravate insieme. Questo non me lo aspettavo Lily, credevo fossimo amiche.

-Molly! Ti prego dimentica questa storia... Potter ha fatto tutto da solo!

-Tu non me la racconti giusta, Lily!

Jenny si aggrappò letteralmente alle sue spalle.

-Che si dice, gente? Io ho un sacco di novità!

Allora ricapitoliamo, non ho finito i compiti perchè: ieri non ho fatto un tubo, per colpa del festino di Potter, oggi mi sono alzata a mezzogiorno, per colpa di Potter, non trovavo un libro, ho litigato con Potter, ho dovuto spiegare a Molly che tra me e Potter non c'è nulla, adesso ascolterò le chiacchiere di Jenny e poi naturalmente dovrò scontare la punizione con Potter!

-Se per caso queste novità riguardano me e Potter giuro che ti riduco in polpette!

Rispose Lily un po' esasperata.

-Eh! Cosa succede tra te e Potter?

A Molly non parve vero di poter mettere bocca nella faccenda.

-Si sono lasciati!

Jenny sgranò gli occhi: a quanto pareva c'erano delle novità addirittura migliori delle sue.

-Uh, uh, uh... Lily ma quando vi siete messi insieme?

Lily le elargì un occhiataccia, il suo viso assunse un delicato color rosso peperone tanto da farla sembrare un tutt'uno con i suoi capelli. Si stava innervosendo. Era uscita dalla sua stanza giusto per vedere cosa succedeva di sotto ma così stava perdendo troppo tempo e mancava solo un'ora alla punizione.

-Chi è che si è messo insieme?

Ecco ci mancava solo Black.

-A quanto pare Lily e Potter ma si sono già lasciati.

-No, davvero?

Frank Paciok si era aggiunto alla conversazione.

-Si, e  pensa un po'... hanno già rotto.

Eh già... era impensabile che Molly non chiacchierasse con Arthur.

Le chiacchiere stavano volando. Era straordinario notare come la vita privata di Potter interessasse a tutta la scuola. Ma stavano esagerando! Tanto più che si sentiva completamente ignorata. La cosa le stava sfuggendo di mano.

-ADESSO BASTA! IO E POTTER NON STIAMO NE SIAMO MAI STATI NE MAI STAREMO INSIEME!

-Anche perchè io non ci tengo minimamente!

Potter era appena tornato dagli allenamenti di Quiddich, attirando l'attenzione di tutta la popolazione femminile della sala comune.

Lily corse via diretta di nuovo verso la sua stanza, mentre sentiva attorno a i nuovi commenti su di lei.

 

Lily e James si ritrovarono quasi contemporaneamente nel sotterraneo, percorsero gli ultimi metri insieme, senza guardarsi, parlarsi o salutarsi.

-Lily, Potter! Bene... bene, noto con piacere che siete in orario. La punizione di oggi è molto semplice, non volevo penalizzarvi troppo ragazzi!

Lily mormorò un grazie, anche se notò con disappunto che la voce le era uscita strozzata, diversa e troppo malinconica.

Il professore fraintese tutto, convito che fosse mortificata per la punizione.

-Signorina Evans, non faccia così. Le do una buona notizia, il prossimo sabato ci sarà uno delle mie piccole festicciole. Ovviamente lei è caldamente invitata a partecipare! E anche lei signor Potter! Lily credo che ti piacerà particolarmente questa nostra piccola riunioncina; interverrà anche il signor Nicholas Flamel.

Lily guardò sorpresa il professore. Lumacorno sorrise soddisfatto, aveva colpito nel segno: adorava vedere felici i suoi alunni prediletti, dovevano ricordarsi positivamente di lui, queste menti brillanti erano il futuro della nazione magica.

-Comunque, adesso dovete mettervi a lavoro: qui ci sono dei barattoli. Etichettateli e sistemateli nello scaffale. Odio doverlo fare ma la porta si aprirà soltanto quando l'ultimo barattolo sarà sistemato. Buon lavoro ragazzi.

Chiuse la porta dietro di e li lasciò soli in completo silenzio e nella penombra del sotterraneo.

Lily si diede subito da fare. Prese un po' di barattoli e di etichette e iniziò il lavoro: non aveva tempo da perdere, lei. Per tutta risposta Potter si sedette su di un banco, tirò fuori dalla tasca il suo beneamato boccino e prese a giocarci, fissando al contempo la ragazza.

Lily aveva giurato a se stessa che non si sarebbe girata a vedere che stava combinando Potter ma d'altro canto non poteva ignorare il fatto che i rumori che sentiva non erano chiaramente propri dei barattoli. Da che è mondo è mondo i barattoli non svolazzano!

-Potter, cosa stai facendo?

Chiese con tono gelido.

-Nulla, Evans.

Replicò il ragazzo in tono altrettanto freddo.

-Per l'appunto: lavora!

-No!

-NO??

-No

-Non ho intenzione di continuare così in eterno, prendi un barattolo e lavora. Non è giusto che mi dia da fare solo io!

-Evans, tu vuoi tornare al dormitorio, no?

-Si certo.

-A me non interessa. Sei tu quella che ha tanta fretta. Per quel che mi riguarda possiamo rimanere qui in eterno, io non ho problemi!

Lily sentì il vociare degli studenti che passavano davanti alla loro porta. La cena. Era chiaro che avrebbe saltato pure quella. Spinse i vasetti di lato e si sedette sul banco di fronte a Potter. Incrociò le braccia e lo fissò con aria di sfida.

-Benissimo, se tu non fai nulla, io non farò nulla! E vedremo chi la spunta!

James non potè trattenere un sorrisetto soddisfatto. Adorava farla arrabbiare.

-Che hai da ridere?

-Assolutamente nulla!

-RISPONDIMI!

-Ma è mai possibile che con te non si possa avere una conversazione civile, senza urlare?

 

-Eccoli, questi non possono che essere loro!

Olivia scrollò le spalle.

-E chi può essere se non loro? Dimmi chi è che in punizione si metterebbe ad urlare e ad insultare l'altro!

-Ecco se ascolti bene puoi sentire Potter che le da dell'oca e Lily che ribatte che è un arrogante fanfarone buono solo ad andar dietro ad un boccino!

-Ci va pesante la Evans! E pensare che ci sono delle ragazze che pagherebbero per stare da sole con lui in punizione!

Jenny si girò verso la nuova venuta. Anche solo guardarla le faceva saltare i nervi.

Nella vita bisogna essere superiori, mia cara Jenny.

Sorridendo allegramente, e cercando di non far notare come le riusciva difficile, si dedicò ad una delle sue attività preferite: rispondere a tono.

-Immagino che tu sia fra quelle, Mina. Prima ti sei fatta Black e ora vuoi anche Potter!

-Problemi, Collins? Nutri forse qualche interesse anche tu con quella faccia da santarellina?

Calma Jenny, sta calma...

Olivia le aveva afferrato la mano destra. Faceva sempre così quando voleva avvertirla di non perdere la pazienza. Glielo aveva chiesto lei. Si conoscevano da prima di venire ad Hogwarts e lei era famosa per le sue sfuriate. Ma da quando l'amica l'avvertiva che era sul punto di combinare qualche danno, le cose erano molto migliorate.

-Ma figurati, Mina! Per quel che mi riguarda puoi tranquillamente farti Potter, forse Lily avrà qualcosa da ridire ma per me non c'è nessun problema. Anzi puoi farti allegramente tutta la scuola! Certo io lo dicevo per te, non vorrei che si dicesse in giro che sei un po' troietta ma di certo questo non lo vuoi neanche tu e stai attenta alla tua reputazione, non è forse così?

Non aveva potuto trattenersi. Tutto il suo buonsenso e l'aiuto che poteva dargli Olivia erano andati a farsi friggere. La tentazione era stata troppo forte. "Il miglior modo di  liberarsi di una tentazione è cedervi" (la citazione è di Oscar Wilde nda) L'aveva letto da qualche parte su di un libro babbano. I babbani erano maestri di vita, senza la magia aveva dovuto imparare a cavarsela e ce l'avevano fatta a dir poco egregiamente.

-Collins, apprezzo i tuoi consigli ma ne faccio volentieri a meno!

-Ne prendo atto, Mina, anche se devo dire che mi dispiace, era solo per il tuo bene. Bye bye

Con un sorrisetto soddisfatto, le fece cenno con la mano di andarsene. Era contenta che la bella biondina se ne fosse almeno un po' risentito. Per quanto insignificante, era pur sempre una vittoria.

Vedendo dei posti vuoti accanto ai malandrini, si affrettò ad alzarsi, prendendo per un braccio la povera Olivia.

-Vieni andiamo dal tuo ragazzo e dai suoi amici!

Arrossendo come un pomodoro, Olivia prese posto accanto a Peter e Jenny vicino a Sirius il quale stava molto poco elegantemente masticando una fetta di pane.

-Che volete?

Bofonchiò in modo non immediatamente comprensibile.

-Oh solo avvisarti che hai perso la tua spasimante numero 1, Mina è appena passata fra le fans di Potter!

Sirius si sarebbe messo a ballare per la felicità. Voleva molto bene al suo migliore amico ma come si poteva dire di no di fronte ad una tale fortuna. Si era appena liberato della più appiccicosa di tutta Hogwarts.

Minus e Remus si complimentarono con lui. Veramente Lunastorta non lo fece con molto entusiasmo, del resto se la sarebbero comunque ritrovata fra i piedi quindi non è che ci fosse molto di cui essere contenti e soddisfatti. E poi quella notte si sarebbe trasformato. Doveva affrettarsi ad andarsene o qualcuno si sarebbe potuto accorgere che non stava affatto bene. Era felice che i suoi amici sapessero del suo problema ma continuava a preoccuparsi che prima o poi Lily o Olivia lo scoprissero. Ma al momento Lily non c'era e Olivia era troppo occupata con Peter.

-Comunque, visto che Olivia ancora non mi ha detto nulla, speravo che Minus fosse un po' più disposto a parlare!

Sirius fece un sorrisetto diabolico che terrorizzò il povero Minus.

-Codaliscia è riuscito ad evitare il discorso, sembra proprio che dovremo collaborare per cavare qualcosa da questi due!

-Una domanda a testa, Black?

-Ci sto!

-Inizio io! Quando è iniziata questa storia?

Peter e Olivia si scambiarono un'occhiata. Sembrava proprio che quei due pazzi facessero sul serio. Minus continuava a sperare che Remus intervenisse a salvarlo ma il ragazzo stava a malapena seguendo il discorso.

-Un-una settimana, più o meno...

Alla fine Olivia aveva trovato il coraggio di dire due parole. Prima si sbrigavano prima sarebbe finito tutto.

-Codaliscia, quanto vi siete spinti avanti?

-Black, ma ti sembrano domande da farsi?

-Collins ma che santarellina! Proponila tu una domanda che sia sensata. E un po' meno da bambini di cinque anni, possibilmente!

-Perchè non ci avete detto nulla?

-Visto sei incapace di fare domande mature! Che intendevate fare quando vi abbiamo beccato?

-e questa sarebbe una domanda sensata? Sei monotematico!

-E tu sembri una suora di clausura!

-Sempre meglio che essere un maniaco pervertito!

-Lo dici tu, Collins. Io mi diverto un sacco!

Jenny lo guardò scandalizzata.

-Porco!

-Proprio tu me lo vieni a dire! Stamattina flirtavi con Remus che è tuo cugino solo per farti aiutare con i compiti.

Jenny gli tirò un calcio da sotto al tavolo.

-Idiota, quello era solo un innocentissimo scherzetto!

-Questo lo dici tu. Non è che c'è qualcosa fra te e il tuo cuginetto?

Ormai Remus non poteva più ignorare il discorso.

-Basta così, ragazzi!

Olivia e Peter si scambiarono un'occhiata.

-Prima Lily e James adesso Jenny e Sirius! Qui non si può mai stare in pace.

I due ragazzi, sentendosi nominati, urlarono quasi all'unisono.

-COSA?

Jenny scoppiò a ridere.

-Cip

-Cosa hai detto Collins?

-Tu non puoi parlare, ho detto cip! è un gioco babbano. Se si dice una cosa contemporaneamente il primo dei due che dice cip impedisce all'altro di parlare! Quindi devi stare zitto!

-Immagino che non sia una cosa permanente. Che devo fare per poter parlare liberamente?

-TI HO DETTO CHE DEVI STARE ZITTO!

-Sirius Black

Jenny si girò arrabbiatissima verso Olivia.

-No perchè l'hai detto! Adesso è libero!

-Ciò bastava che dicessi il mio nome?

-Si... ma non lo puoi dire tu, non devi parlare, è qualcun altro che lo deve dire!

-Mi piace questo gioco, abbinato ad un paio di magie ci potrebbe uscire un bello scherzetto!

-Sirius Black tu non puoi trasformare un innocente gioco babbana in una delle tue malefatte!

-Ah si e chi lo dice?

Remus si alzò da tavola. Per lui era arrivato definitivamente il momento di scappar via.

-Ragazzi, io devo andare. Peter, Sirius ci vediamo più tardi.

Minus, Black e Jenny annuirono, Olivia lo guardò un po' perplessa ma visto che gli altri trovavano la cosa perfettamente normale decise di non far domande.

-Che ne dite se andiamo ad appostarci dietro la porta della classe di pozione per sentire che fanno James e la Evans?

 

Era ormai mezzora che James  e Lily si stavano insultando senza progredire nel lavoro. Dopo che James le aveva detto che era una saccente insopportabile, incapace di divertirsi e polemica, Lily era ammutolita.

-Se davvero ho tutti questi difetti perchè ci tieni tanto ad uscire con me?

James Potter perse tutto il suo sangue freddo. Non si era mai sentito preoccupato prima di una partita di Quiddich, prima di una delle loro malefatte da malandrini, prima di uscire con un ragazza ma Lily con questa domanda era riuscita a metterlo in croce.

Quella era una domanda importantissima per lui. Avrebbe potuto dire a Lily tutto quello che sentiva, farle capire che per lui non era un gioco, convincerla che si sbagliava sul suo conto. Poteva dirle che per lui lei era una ragazza stupenda, gentile semplicemente meravigliosa! Che voleva uscire con lei perchè stava bene quando la vedeva. Poteva scusarsi per tutte le cattiverie che le aveva appena detto, non le pensava davvero ma si sentiva così frustrato quando Lily continuava ad ignorarlo e stava male quando lo trattava in quel modo. Era il suo modo di reagire, di cercare di farsi notare dalla ragazza dei suoi sogni.

Ma tutto questo non sarebbe stato da James Potter. Avrebbe perso il suo onore, si sarebbe umiliato solo per lei che lo aveva sempre trattato male.

Ne vale davvero la pena? E se dopo tutto lei continuasse a respingermi?

James Potter aveva paura. Paura di sbagliare, di dire una parola di troppo. Paura come tutti i comuni mortali.

Poteva buttarla sullo scherzo. Non avrebbe perso la faccia, non si sarebbe dichiarato ma almeno non avrebbe corso un rischio. Ci sarebbero state altre occasioni, meno rischiose...

Ovviamente disse la cosa peggiore.

-Qual è il premio se rispondo nel modo giusto!

Lily Evans si era illusa. Illusa che per una volta le avrebbe detto qualcosa di carino anzichè dimostrarle per l'ennesima volta quanto fosse stupido... questo già lo sapeva. Si sarebbe messa a piangere se lui non fosse stato presente. Invece si limitò a rimettersi al lavoro. I barattoli erano ancora molti e doveva sbrigarsi.

-Non ti preoccupare dei barattoli, Potter. Posso fare da sola!

Un po' dal tono gelido, un po' dal viso chino per non mostrargli lo sguardo, James capì di aver fatto proprio quello che voleva evitare, l'aveva offesa, stava male per colpa sua.

Senza dire nulla iniziò a mettere anche lui a posto. Un barattolo dopo l'altro. Il numero stava diminuendo. Lily aveva ragione, in due ci voleva appena un attimo.

L'ultimo barattolo. Lo afferrarono insieme. Ma Lily lasciò subito la presa e lo mise nell'armadio James.

 

La porta si spalancò di colpo, facendo cadere a terra Jenny e Sirius che erano appoggiati alla porta per origliare meglio.

-Ragazzi ma che ci fate qui?

 

 

 

 

Wuihhh ma come sono contenta di aver iniziato questa nuova ficcy! Mi sento ispiratissima!

Un salutino a tutti. In particolare a 123stellina che è stata la prima a recensirmi!

 

Mariposa, rinoa e cordeliaBlack sono contenta che vi piaccia la mia ficcy. Continuate a seguirmi!

 

x Lucifera: Lily non capisce quanto è fortunata! In punizione con un figo come potter! Mica come noi comuni mortali che le punizioni le passiamo in solitaria solitudine!

 

  
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