Capitolo
3- Perché vuoi uscire con me?
Lucius Malfoy
lo guardò con disgusto. Ai suoi occhi non era che un misero pezzente ma se poteva far piacere all'oscuro Signore allora lui non si
sarebbe certo opposto. Scambiò un cenno con la sua ragazza Narcissa,
la sua promessa sposa, la prossima estate si sarebbe
tenuto il loro matrimonio. Non che i due lo volessero, in realtà si
sopportavano a stento, ma lei era bella, gli obbediva in tutto e questo
matrimonio avrebbe unito le loro famiglie quindi
doveva farselo andar bene per forza.
Lui, invece, non gli era mai andato a genio. Troppo pronto
a strisciare, non aveva un minimo di dignità. Ma servire l'oscuro a volte necessitava diplomazia.
-Ne sei sicuro, Severus? Sei
davvero pronto?
Lucius represse un brivido,
sentendo la voce un po' troppo acuta di Narcissa
interrogare Piton. Appena poco
tempo fa lei gli aveva rivolto quasi le stesse parole a proposito del loro
matrimonio. Lei era pronta a sacrificare tutto per
mantenere puro il sangue, lui lo era abbastanza? Si,
le aveva risposto. Quella notte avevano fatto l'amore. Era stato diverso dalle
altre volte, era stata meno dura, meno selvaggia, a modo suo più dolce, forse tutto sommato anche lei provava la stessa attrazione.
-Allora Piton, sei con noi. Ma ricordati: tradiscici e il nostro oscuro signore non ti
perdonerà.
Era stato lui a dare il verdetto finale. Solo lui aveva
l'autorità sufficiente per farlo: non la sua donna, non i suoi
"amici", anche se la parola alleati risulterebbe più opportuna, no...
era stato lui.
Bella, Lucius e altri tre
ragazzi si avvicinarono, scoprendo il braccio sinistro. Il marchio riluceva
sinistramente. Solo Narcissa si era tirata indietro.
Lei non era come loro. E non
lo sarebbe mai stato. Era lui a non volerlo. Narcissa
era solo sua, non voleva che l'avesse anche l'oscuro signore.
-Questo, Severus, noi non possiamo dartelo, dovrai meritarlo. Poi avrai il diritto di
chiamarti mangiamorte.
Lucius annuì soddisfatto: le
parole di Bella avevano sortito il loro effetto.
Essere un mangiamorte è un onore e richiede dedizione
e fedeltà, non si può dare al primo idiota che passa.
-Bella, informalo sui nostri incontri!
Non poteva lasciarlo in mano migliori,
lei gli avrebbe fatto capire.
-Vieni Cissy, andiamo!
-Cos'è questa storia che tu e Potter avete rotto? Non mi avevi detto che eravate insieme. Questo non me lo aspettavo Lily, credevo fossimo amiche.
-Molly! Ti prego
dimentica questa storia... Potter ha fatto
tutto da solo!
-Tu non me la racconti giusta, Lily!
Jenny si aggrappò letteralmente alle sue spalle.
-Che si dice, gente? Io ho un
sacco di novità!
Allora ricapitoliamo, non ho finito i compiti perchè:
ieri non ho fatto un tubo, per colpa del festino di Potter,
oggi mi sono alzata a mezzogiorno, per colpa di Potter,
non trovavo un libro, ho litigato con Potter, ho
dovuto spiegare a Molly che tra me e Potter non c'è nulla, adesso ascolterò le chiacchiere di
Jenny e poi naturalmente dovrò scontare la punizione con Potter!
-Se per caso queste novità
riguardano me e Potter giuro che ti riduco in
polpette!
Rispose Lily un po' esasperata.
-Eh! Cosa succede tra te e Potter?
A Molly non parve vero di poter
mettere bocca nella faccenda.
-Si sono lasciati!
Jenny sgranò gli occhi: a quanto pareva c'erano delle
novità addirittura migliori delle sue.
-Uh, uh, uh... Lily ma quando vi
siete messi insieme?
Lily le elargì un occhiataccia,
il suo viso assunse un delicato color rosso peperone tanto da farla sembrare un
tutt'uno con i suoi capelli. Si stava innervosendo.
Era uscita dalla sua stanza giusto per vedere cosa succedeva di sotto ma così stava perdendo troppo tempo e mancava solo
un'ora alla punizione.
-Chi è che si è messo insieme?
Ecco ci mancava solo Black.
-A quanto pare Lily e Potter ma si sono già lasciati.
-No, davvero?
Frank Paciok
si era aggiunto alla conversazione.
-Si, e
pensa un po'... hanno già rotto.
Eh già... era impensabile che Molly
non chiacchierasse con Arthur.
Le chiacchiere stavano volando. Era
straordinario notare come la vita privata di Potter
interessasse a tutta la scuola. Ma stavano
esagerando! Tanto più che si sentiva completamente ignorata.
La cosa le stava sfuggendo di mano.
-ADESSO BASTA! IO E POTTER NON STIAMO
NE SIAMO
-Anche perchè io non ci tengo
minimamente!
Potter era appena tornato dagli
allenamenti di Quiddich, attirando l'attenzione di
tutta la popolazione femminile della sala comune.
Lily corse via diretta di nuovo verso la sua stanza,
mentre sentiva attorno a sè i nuovi commenti su di
lei.
Lily e James si ritrovarono
quasi contemporaneamente nel sotterraneo, percorsero gli ultimi metri insieme,
senza guardarsi, parlarsi o salutarsi.
-Lily, Potter!
Bene... bene, noto con piacere che siete in orario. La punizione di oggi è molto semplice, non volevo penalizzarvi troppo
ragazzi!
Lily mormorò un grazie, anche se
notò con disappunto che la voce le era uscita strozzata, diversa e troppo
malinconica.
Il professore fraintese tutto, convito che
fosse mortificata per la punizione.
-Signorina Evans, non faccia
così. Le do una buona notizia, il prossimo sabato ci
sarà uno delle mie piccole festicciole. Ovviamente lei è
caldamente invitata a partecipare! E anche lei
signor Potter! Lily credo che ti piacerà
particolarmente questa nostra piccola riunioncina;
interverrà anche il signor Nicholas Flamel.
Lily guardò sorpresa il professore. Lumacorno
sorrise soddisfatto, aveva colpito nel segno: adorava vedere felici i suoi
alunni prediletti, dovevano ricordarsi positivamente di lui, queste
menti brillanti erano il futuro della nazione magica.
-Comunque, adesso dovete mettervi a lavoro: qui ci sono
dei barattoli. Etichettateli e sistemateli nello scaffale. Odio doverlo fare ma la porta si aprirà soltanto quando l'ultimo
barattolo sarà sistemato. Buon lavoro ragazzi.
Chiuse la porta dietro di sè e li lasciò soli in completo silenzio e nella penombra
del sotterraneo.
Lily si diede subito da fare. Prese un po' di barattoli e di etichette e iniziò il lavoro: non aveva tempo da perdere,
lei. Per tutta risposta Potter si sedette su di un
banco, tirò fuori dalla tasca il suo beneamato boccino
e prese a giocarci, fissando al contempo la ragazza.
Lily aveva giurato a se stessa che non si sarebbe girata a
vedere che stava combinando Potter ma d'altro canto non poteva ignorare il fatto che i rumori
che sentiva non erano chiaramente propri dei barattoli. Da che è mondo è mondo i barattoli non svolazzano!
-Potter, cosa stai facendo?
Chiese con tono gelido.
-Nulla, Evans.
Replicò il ragazzo in tono altrettanto freddo.
-Per l'appunto: lavora!
-No!
-NO??
-No
-Non ho intenzione di continuare così in eterno, prendi un
barattolo e lavora. Non è giusto che mi dia da fare solo io!
-Evans, tu vuoi tornare al
dormitorio, no?
-Si certo.
-A me non interessa. Sei tu quella che ha tanta fretta.
Per quel che mi riguarda possiamo rimanere qui in eterno, io non ho problemi!
Lily sentì il vociare degli studenti che passavano davanti
alla loro porta. La cena. Era chiaro che avrebbe saltato pure quella. Spinse i
vasetti di lato e si sedette sul banco di fronte a Potter.
Incrociò le braccia e lo fissò con aria di sfida.
-Benissimo, se tu non fai nulla, io non farò
nulla! E vedremo chi la spunta!
James non potè
trattenere un sorrisetto soddisfatto. Adorava farla
arrabbiare.
-Che hai da ridere?
-Assolutamente nulla!
-RISPONDIMI!
-Ma è mai possibile che con te
non si possa avere una conversazione civile, senza urlare?
-Eccoli, questi non possono che
essere loro!
Olivia scrollò le spalle.
-E chi può essere se non loro?
Dimmi chi è che in punizione si metterebbe ad urlare e ad insultare l'altro!
-Ecco se ascolti bene puoi sentire Potter
che le da dell'oca e Lily che ribatte che è un arrogante fanfarone buono solo
ad andar dietro ad un boccino!
-Ci va pesante
Jenny si girò verso la nuova venuta. Anche
solo guardarla le faceva saltare i nervi.
Nella vita bisogna essere superiori, mia cara Jenny.
Sorridendo allegramente, e cercando di non far notare come
le riusciva difficile, si dedicò ad una delle sue attività preferite:
rispondere a tono.
-Immagino che tu sia fra quelle, Mina. Prima ti sei fatta Black e ora vuoi anche Potter!
-Problemi, Collins? Nutri forse
qualche interesse anche tu con quella faccia da santarellina?
Calma Jenny, sta calma...
Olivia le aveva afferrato la mano
destra. Faceva sempre così quando voleva avvertirla di
non perdere la pazienza. Glielo aveva chiesto lei. Si conoscevano da prima di
venire ad Hogwarts e lei era
famosa per le sue sfuriate. Ma da quando l'amica
l'avvertiva che era sul punto di combinare qualche danno, le cose erano molto
migliorate.
-Ma figurati, Mina! Per quel che
mi riguarda puoi tranquillamente farti Potter, forse
Lily avrà qualcosa da ridire ma per me non c'è nessun
problema. Anzi puoi farti allegramente tutta la
scuola! Certo io lo dicevo per te, non vorrei che si dicesse in giro che sei un
po' troietta ma di certo questo non lo vuoi neanche tu e stai attenta
alla tua reputazione, non è forse così?
Non aveva potuto trattenersi. Tutto il suo buonsenso e
l'aiuto che poteva dargli Olivia erano andati a farsi
friggere. La tentazione era stata troppo forte. "Il miglior modo di liberarsi di una
tentazione è cedervi" (la citazione è di
Oscar Wilde nda) L'aveva
letto da qualche parte su di un libro babbano. I babbani erano maestri di vita, senza la magia aveva dovuto
imparare a cavarsela e ce l'avevano fatta a dir poco
egregiamente.
-Collins, apprezzo i tuoi consigli ma ne faccio volentieri a meno!
-Ne prendo atto, Mina, anche se devo dire
che mi dispiace, era solo per il tuo bene. Bye bye
Con un sorrisetto soddisfatto,
le fece cenno con la mano di andarsene. Era contenta che la bella biondina se
ne fosse almeno un po' risentito. Per quanto insignificante, era pur sempre una
vittoria.
Vedendo dei posti vuoti accanto ai malandrini, si affrettò
ad alzarsi, prendendo per un braccio la povera Olivia.
-Vieni andiamo dal tuo ragazzo e
dai suoi amici!
Arrossendo come un pomodoro, Olivia prese
posto accanto a Peter e Jenny vicino a Sirius il quale stava molto poco elegantemente masticando
una fetta di pane.
-Che volete?
Bofonchiò in modo non immediatamente comprensibile.
-Oh solo avvisarti che hai perso la tua
spasimante numero 1, Mina è appena passata fra le fans
di Potter!
Sirius si sarebbe messo a
ballare per la felicità. Voleva molto bene al suo migliore amico ma come si
poteva dire di no di fronte ad una tale fortuna. Si era appena liberato della
più appiccicosa di tutta Hogwarts.
Minus e Remus
si complimentarono con lui. Veramente Lunastorta non
lo fece con molto entusiasmo, del resto se la sarebbero comunque
ritrovata fra i piedi quindi non è che ci fosse molto di cui essere contenti e
soddisfatti. E poi quella notte si sarebbe
trasformato. Doveva affrettarsi ad andarsene o qualcuno si sarebbe potuto
accorgere che non stava affatto bene. Era felice che i
suoi amici sapessero del suo problema ma continuava a
preoccuparsi che prima o poi Lily o Olivia lo scoprissero. Ma
al momento Lily non c'era e Olivia era troppo occupata con Peter.
-Comunque, visto che Olivia ancora non mi ha detto nulla,
speravo che Minus fosse un po' più disposto a
parlare!
Sirius fece un sorrisetto diabolico che terrorizzò il povero Minus.
-Codaliscia è riuscito ad
evitare il discorso, sembra proprio che dovremo collaborare per cavare qualcosa
da questi due!
-Una domanda a testa, Black?
-Ci sto!
-Inizio io! Quando è iniziata
questa storia?
Peter e Olivia si scambiarono un'occhiata. Sembrava proprio che quei due pazzi
facessero sul serio. Minus continuava a sperare che Remus intervenisse a salvarlo ma
il ragazzo stava a malapena seguendo il discorso.
-Un-una settimana, più o meno...
Alla fine Olivia aveva trovato il coraggio di dire due
parole. Prima si sbrigavano prima sarebbe finito
tutto.
-Codaliscia, quanto vi siete
spinti avanti?
-Black, ma ti sembrano domande da
farsi?
-Collins ma che santarellina!
Proponila tu una domanda che sia sensata. E un po' meno da bambini di cinque anni, possibilmente!
-Perchè non ci avete detto
nulla?
-Visto sei incapace di fare
domande mature! Che intendevate fare quando vi abbiamo
beccato?
-e questa sarebbe una domanda
sensata? Sei monotematico!
-E tu sembri una suora di
clausura!
-Sempre meglio che essere un maniaco pervertito!
-Lo dici tu, Collins. Io mi
diverto un sacco!
Jenny lo guardò scandalizzata.
-Porco!
-Proprio tu me lo vieni a dire! Stamattina flirtavi con Remus che è tuo
cugino solo per farti aiutare con i compiti.
Jenny gli tirò un calcio da sotto al
tavolo.
-Idiota, quello era solo un innocentissimo
scherzetto!
-Questo lo dici tu. Non è che c'è
qualcosa fra te e il tuo cuginetto?
Ormai Remus non poteva più
ignorare il discorso.
-Basta così, ragazzi!
Olivia e Peter si scambiarono
un'occhiata.
-Prima Lily e James adesso Jenny
e Sirius! Qui non si può mai stare in pace.
I due ragazzi, sentendosi nominati, urlarono quasi
all'unisono.
-COSA?
Jenny scoppiò a ridere.
-Cip
-Cosa hai detto Collins?
-Tu non puoi parlare, ho detto
cip! è un gioco babbano. Se si dice una cosa contemporaneamente il primo dei due che
dice cip impedisce all'altro di parlare! Quindi devi
stare zitto!
-Immagino che non sia una cosa permanente. Che devo fare per poter parlare liberamente?
-TI HO DETTO CHE DEVI STARE
ZITTO!
-Sirius Black
Jenny si girò arrabbiatissima verso Olivia.
-No perchè l'hai detto! Adesso è libero!
-Ciò bastava che dicessi il mio nome?
-Si... ma non lo puoi dire tu, non devi parlare, è qualcun
altro che lo deve dire!
-Mi piace questo gioco, abbinato ad un
paio di magie ci potrebbe uscire un bello scherzetto!
-Sirius Black
tu non puoi trasformare un innocente gioco babbana in
una delle tue malefatte!
-Ah si e chi lo dice?
Remus si alzò da tavola. Per lui
era arrivato definitivamente il momento di scappar via.
-Ragazzi, io devo andare. Peter,
Sirius ci vediamo più tardi.
Minus, Black e Jenny annuirono, Olivia lo guardò un po' perplessa ma visto che
gli altri trovavano la cosa perfettamente normale decise di non far domande.
-Che ne dite se andiamo ad appostarci dietro la porta
della classe di pozione per sentire che fanno James e
Era ormai mezzora che James e Lily si stavano
insultando senza progredire nel lavoro. Dopo che James
le aveva detto che era una saccente insopportabile,
incapace di divertirsi e polemica, Lily era ammutolita.
-Se davvero ho tutti questi difetti perchè
ci tieni tanto ad uscire con me?
James Potter perse tutto il suo sangue
freddo. Non si era mai sentito preoccupato prima di una partita di Quiddich, prima di una delle loro malefatte da malandrini,
prima di uscire con un ragazza ma Lily con questa
domanda era riuscita a metterlo in croce.
Quella era una domanda importantissima per lui. Avrebbe
potuto dire a Lily tutto quello che sentiva, farle capire che per lui non era
un gioco, convincerla che si sbagliava sul suo conto. Poteva dirle
che per lui lei era una ragazza stupenda, gentile semplicemente meravigliosa!
Che voleva uscire con lei perchè stava bene quando la
vedeva. Poteva scusarsi per tutte le cattiverie che le aveva
appena detto, non le pensava davvero ma si sentiva così frustrato quando Lily
continuava ad ignorarlo e stava male quando lo trattava in quel modo. Era il
suo modo di reagire, di cercare di farsi notare dalla ragazza dei suoi sogni.
Ma tutto questo non sarebbe stato
da James Potter. Avrebbe
perso il suo onore, si sarebbe umiliato solo per lei che lo aveva sempre
trattato male.
Ne vale davvero la pena? E se dopo tutto
lei continuasse a respingermi?
James Potter
aveva paura. Paura di sbagliare, di dire una parola di troppo.
Paura come tutti i comuni mortali.
Poteva buttarla sullo scherzo. Non avrebbe perso la
faccia, non si sarebbe dichiarato ma almeno non
avrebbe corso un rischio. Ci sarebbero state altre occasioni, meno rischiose...
Ovviamente disse la cosa peggiore.
-Qual è il premio se rispondo nel modo giusto!
Lily Evans si era illusa. Illusa
che per una volta le avrebbe detto qualcosa di carino anzichè dimostrarle per l'ennesima volta quanto fosse
stupido... questo già lo sapeva. Si sarebbe messa a piangere se lui non fosse
stato presente. Invece si limitò a rimettersi al lavoro.
I barattoli erano ancora molti e doveva sbrigarsi.
-Non ti preoccupare dei barattoli, Potter.
Posso fare da sola!
Un po' dal tono gelido, un po' dal viso chino per non
mostrargli lo sguardo, James capì di aver fatto
proprio quello che voleva evitare, l'aveva offesa, stava male per colpa sua.
Senza dire nulla iniziò a mettere anche lui a posto. Un
barattolo dopo l'altro. Il numero stava diminuendo. Lily aveva
ragione, in due ci voleva appena un attimo.
L'ultimo barattolo. Lo afferrarono insieme. Ma Lily lasciò subito la presa e lo mise nell'armadio James.
La porta si spalancò di colpo, facendo cadere a terra
Jenny e Sirius che erano
appoggiati alla porta per origliare meglio.
-Ragazzi ma che ci fate qui?
Wuihhh ma come sono contenta di aver
iniziato questa nuova ficcy! Mi sento ispiratissima!
Un salutino a tutti. In particolare a 123stellina che è stata la
prima a recensirmi!
Mariposa, rinoa e cordeliaBlack sono
contenta che vi piaccia la mia ficcy. Continuate a
seguirmi!
x Lucifera: Lily non capisce quanto è
fortunata! In punizione con un figo come potter! Mica come noi comuni
mortali che le punizioni le passiamo in solitaria solitudine!