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Autore: SereneHarmony    30/03/2012    2 recensioni
Le luci della città illuminavano il marciapiede su cui svogliatamente Katherine passeggiava pensierosa. Non aveva la minima idea di dove si sarebbe diretta ma non le importava più di tanto, l’importante era essere lontana da quel posto che la faceva sempre soffrire. Adorava il freddo e la notte ma essere completamente sola anche se per le vie del centro le metteva un leggero senso di inquietudine ma non ci pensava aveva troppe cose in testa. “ Cosa posso fare adesso? Dove posso andare a dormire? Come farò a mangiare?”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorrise e iniziò a parlare :
” mmm  … da dove comincio? Beh mi chiamo Andrew Harry White sono nato il 13 febbraio 1990,

cioè quasi 22 anni fa, sono nato in questa città, da mio padre Riley White  e mia madre Nicole.

Lui è un grande avvocato e medico, non chiedermi come faccia a fare entrambe le cose, me lo sono sempre chiesto anch’io,

e mia madre … faceva la maestra d’asilo, purtroppo è morta quando avevo solo 10 anni.

Un incidente stradale mentre era in macchina con mio padre.”


Si interruppe pensieroso “Andrew mi dispiace non lo sapevo, scusa sul serio.”

Mi sentivo in colpa ma lui disse “ Non preoccuparti è passato un bel po’ di tempo, mi sono ormai abituato alla sua assenza,

 solo che beh parlarne mi ha fatto tornare alla mente dei bei ricordi tutto qui” 
riprese subito a raccontare la sua storia

“Comunque, dove ero rimasto ? ah si, dopo la morte di mia madre, mio padre cominciò a tornare a casa tardi e perennemente
ubriaco,


fortunatamente non se la prendeva mai con me, ma mi lasciava sempre a casa con la baby-sitter.

Non si accorgeva della mia sofferenza e io cercavo sempre di nasconderla per non farlo stare ancora più male di quanto lo fosse già.

Quando avevo circa 15 anni mio padre cominciò a frequentare una donna, sembra stupido ma non so

 perché mi ricordava mia madre e credo che anche a mio padre avesse fatto lo stesso effetto.

Il problema era che a differenza di mia madre quella donna, Margareth,

aveva davvero un pessimo carattere e mi trattava sempre male,

rinfacciandomi di non essere suo figlio e che se era per lei sarei già stato mandato in collegio,

fortunatamente mio padre non le diede ascolto anche se l’affetto che prima mostrava nei mie confronti si era

molto affievolito fino a parere quasi inesistente quando raggiunsi l’età di 18 anni.  

A quel punto non riuscivo più a sopportare quella  situazione di ostilità nei miei confronti

dovuta anche alla nascita di un bambino, William, tutto l’amore era concentrato su di lui,

ormai nemmeno mio padre mi considerava, allora decisi di andare a vivere da solo,

 pensai che mio padre avrebbe almeno cercato di convincermi a restare

 ma con mio stupore non esitò nemmeno un attimo a comprarmi questa casa.

Va bene poteva lasciarmi andare senza comprarmi nulla ma pensavo che avrebbe cercato almeno minimamente di convincermi a
rimanere.


Ero comunque felice di potermene andare.

 La casa mi piaceva, come mi piace tutt’ora e appena finite le superiori mi sono iscritto alla

facoltà di legge mi sono anche cercato un lavoretto, per adesso lavoro per una casa editrice, sto scrivendo un piccolo romanzo.

Niente di che chiaro ma mi permette di mettere da parte un po’ di soldi, voglio smettere di dipendere da mio padre il prima possibile.”


Tutto quello che riuscivo  a pensare era povero Andrew,

la madre morta e il padre che non lo considerava nemmeno. E io mi lamentavo?

Quando si dice “c’è gente che sta peggio di te”, avevo finalmente compreso il significato di quella frase.

Andrew aveva una brutta storia alle spalle ma riusciva ancora a sorridere,

perché io non ce l’avevo fatta? Mi sentivo uno schifo.

“Andrew e io che pensavo che nessuno poteva soffrire quanto me. Mi dispiace. Come hai fatto a sopportare per anni senza
impazzire?”


In quel momento abbassò gli occhi e disse

“ Kathy ci sono cose che non ti ho detto e di cui non vado fiero, ma voglio comunque

Dirtele, non voglio che ci siano segreti tra noi. “


Prese un bel respiro e ricominciò a parlare:

” Negli ultimi 4 anni di convivenza con mio padre, cominciai a fare cose… brutte cose.

All’età di 14 anni cominciai già a bere, bere roba forte, le sere in cui uscivo

dove non mi ubriacavo si poteva contare sulle dita di una mano,

poi frequentando compagnie sbagliate verso i 16 anni cominciai anche a … drogarmi.

 Non giudicarmi ti prego, so che era sbagliato ma

allora mi sembrava l’unica cosa da fare per non pensare alle cose che mi facevano star male.

Ogni santo giorno giuravo a me stesso che sarebbe stata l’ultima volta ma poi tornavo a casa e

capivo che non riuscivo a sopportarlo.

Sono andato avanti così fino a quando non sono venuto qui da solo, non avendo quell’aria pesante intorno a me,

sono riuscito ad aprire gli occhi e a capire che mi stavo autodistruggendo.

Adesso sono pulito, ma devo essere sincero con te, per me è ancora difficile starne lontano, soprattutto dall’alcool.

Non te lo dico assolutamente  per spaventarti,

te lo dico solo per essere completamente sincero con te, tu che sei importante.”


Sapevo perfettamente di dover avere paura di lui per il suo passato,

 ma non ci riuscivo, pensavo solo a quando doveva aver sofferto.

“Non mi  importa, non importa chi eri, non importa cosa hai fatto, non importa che gente frequentavi.

Mi importa solo che sei adesso.

Adesso sei Andrew, il ragazzo dolce e gentile di cui mi sono innamorata

e non cambio di certo idea solo per degli errori del passato. TI AMO


 Mi prese il viso tra le mani e perciò dovetti guardarlo negli occhi,

sembrava stesse per piangere, era così tenero.

Mi guardò come se potesse leggermi dentro attraverso i miei occhi e mi disse

“ Ti amo da impazzire, non lasciarmi per nessuno motivo al mondo ti prego”

“Ok”

 “promesso?”

 “promesso”


E finalmente ci baciammo. Non avrei mai permesso a nessuno di separarci.

Lui aveva bisogno di me e io di lui.

Eravamo due parti di un insieme, che da sole non potevano sopravvivere

 ma una volta unite erano invincibili.





*********SPAZIO AUTRICE********

Salve a tutti. Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo.
Ringrazio le fantastiche persone che hanno messo la mia storia tral le preferite, le seguite e da ricordare.
Vi ringrazio con tutto il cuore.
Questo capitolo non so come mi sia venuto fuori. Ho avuto l'ispirazione e l'ho subito scritto come l'avevo pensato.
Non vorrei che la storia di Andrew non vi piacesse. 
Se non vi piace ditemelo e la cambierò.
Accetto le critiche sia negative che positive. 
Spero di non deludervi.
A presto.


SereneHarmony


  
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