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Autore: cescapadfoot    31/03/2012    12 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
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A voi lettori e lettrici di questa long, che aspettavate il momento tanto agognato.
Che è arrivato!











- James, quando imparerai a far meno casino?
- Ehi, ci hanno provocato tutti e cinque! Che facevo, non rispondevo?
- E visto che anche Rem sembrava impegnato a fare a botte con voi, chiamare me o un prof non ti è passato di mente?
- No, non mi è passato di mente.
- No, davvero? Non me n’ero accorta.
- Mi dispiace, Lily. Ma odio quando chiamano ogni persona Mezzosangue o Sanguesporco e odio quando si mettono a lodare in modo spudorato Voldemort e i Mangiamorte.
- Intanto, però, ti sei beccato una punizione.
- Ehi, tranquilla! Mi farò perdonare perché stasera non ci sono, ok?
- Per stavolta…
- Grazie, amore…
James si sporse per baciare Lily sulle labbra, ma la ragazza all’ultimo si voltò dandogli la guancia.
- Ehi!- protestò James.
- Questo è per la punizione.- disse Lily, divertita, allontanandosi in un reparto della Biblioteca.
James sorrise, un po’ divertito e un po’ esasperato; la sua Lily non sarebbe cambiata affatto. Sapeva che era un po’ infastidita, ma lui sapeva già come rimediare.
Era passata una settimana da quell’interruzione causata da Pix, una settimana in cui erano stati strapieni di compiti fin sopra ai capelli; e fra questi e i suoi allenamenti di Quidditch e i doveri da Caposcuola di Lily, i due avevano avuto poco tempo per restare da soli…e ovviamente, quando erano stati da soli non avevano più sentito quell’impulso che avevano sentito una settimana fa in Sala Comune.
James controllò nella borsa e sorrise: la scatolina c’era ancora; ormai se la portava in giro ovunque per paura di perderla. Sperò solo che Lily avrebbe gradito la sorpresa.
- James, ti sei imbambolato?
Lily era ritornata e i suoi occhi verdi lo guardavano curiosa.
- Che vuoi farci, mi imbambolo a pensare a te.- commentò James.
- Che ruffiano diabetico…- rise Lily.
I due ritornarono sui loro compiti.
Quella sera, scesero tutti insieme a cena…e tutti i maschi s’ingozzarono.
- Che bello spettacolo.- commentò Mary, un po' disgustata.
- Awamafuifoneopo.- biascicò Peter.
- Eh?
Peter ingoiò a fatica il boccone enorme e disse:
- Abbiamo la punizione, dopo…
- Ma Gazza non si stancherà mai, di voi?- chiese Marlene.
- No.- rispose Remus con un sorrisetto.
- E come può stancarsi di noi?- sghignazzò Sirius, circondando con il braccio le spalle di Dorcas.
- Devo ricordarti che sei sotto scopa, Felpato?- chiese ironica Dorcas, guardando il braccio che le circondava le spalle.
- Nah…- rispose il ragazzo, dandole un bacio sulla guancia.
- Comunque, prevedo una luuunga pulizia.- disse James.
- Quanto lunga?- chiese Lily.
- Torneremo poco prima di mezzanotte, questo è poco ma sicuro.- rispose James con una smorfia.
Dieci minuti più tardi, i maschi si alzarono e andarono a scontare la loro punizione.
- Ci vediamo domani mattina, mi sa.- fece Frank, baciando Alice.
- Mi sa anche a noi.- sospirò Alice, facendo cenno anche alle ragazze.
I maschi si allontanarono. Lily sbuffò.
- Dai, Lily.- la consolò Mary.- Domani è sabato, e lo avrai tutto per te.
- Logico che domani passa tutto il giorno con me!- esclamò Lily.- Altrimenti lo castro sul serio!
- Nervosismo pre-compleanno?- chiese Marlene, sapendo che Lily il giorno dopo avrebbe compiuto gli anni.
- Un po’…- sorrise Lily.
Dopo cena, le ragazze finirono gli ultimi compiti e rimasero sveglie a parlare; ma alle undici e mezza crollarono tutte.
Lily si sistemò sotto le coperte e chiuse gli occhi, ma non riuscì a prendere sonno. Aspettava la mezzanotte, come faceva sempre da quando era bambina e aspettava il suo compleanno.
Inoltre, aveva anche una strana sensazione addosso...

*.*


- È tutto, potete andare…- borbottò svogliatamente Gazza con la sua voce strascicata.
- Grazie, brutto!- commentò a bassa voce James, sollevato.
Mrs Purr soffiò loro contro e Sirius e Peter la guardarono schifati: tutti sanno che cani e topi non vanno d’accordo con i gatti. E quello per loro due era un altro motivo in più per odiare quella gattaccia rognosa.
- E grazie a Gazza, passo la notte in bianco…- borbottò Sirius, mentre ritornavano in Sala Comune.
- Non sei l’unico…- gli disse Remus, sbadigliando.
I ragazzi varcarono il buco del ritratto in silenzio e salirono in dormitorio.
- Buonanotte…- disse loro Remus.
-’notte…- borbottarono tutti.
-’notte…- borbottò James, l’ultimo a entrare in bagno.
Lì si lavò i denti velocemente e pensò che avrebbe dovuto cambiarsi. Non era ancora ora per lui, infatti, di mettersi il pigiama.
James si mise velocemente una camicia - prima cosa che trovò a casaccio nel baule - e un paio di jeans, si mise il Mantello dell’Invisibilità e aprì piano il cassetto, controllando che ci fosse ciò che doveva esserci…ovvero, quel pacchettino; poco dopo, si diresse veloce verso la Stanza delle Necessità a sistemare l’ultimo tocco e guardò l’ora.
- Cazzo!- esclamò e corse veloce e nuovamente verso la torre di Grifondoro.
- Saltimbanco.- ansimò James.
- Ancora?!- fece la Signora Grassa, scattando in avanti.
- Sì e si prepari, perché devo uscire a breve.- rispose in fretta James, ignorando i borbottii di protesta del dipinto e lanciandosi a tutta velocità verso le scale.
Aprì pian piano la porta del dormitorio femminile e si diresse il più silenziosamente possibile verso il letto di Lily.
La vide di spalle, con gli occhi socchiusi che guardava le lucine rosse della sua sveglia, mentre la luce delle stelle illuminava fiocamente i suoi capelli.
James rimase fermo un istante a guardarla, senza che lei se ne accorgesse; c’erano delle volte che non riusciva ancora a capacitarsi che lei lo amasse…e invece era così.
A riscuoterlo da quella visione furono le lucine dell’orologio di Lily, che indicavano meno sette minuti alla mezzanotte.
James si avvicinò piano al suo letto, togliendosi il Mantello e scostandole delicatamente i capelli dall’orecchio.
- Lily?
Lily si voltò, stupita.
- James, che ci fai qui?- chiese Lily a bassa voce.
- Dovresti venire con me, ora.- rispose lui.
- Adesso?- Lily lo guardò stranita.
- Sì.- fece James.- Per favore, è importante.
- Ok, dammi due minuti che mi rendo meno zombie di come sono ora.- sorrise Lily.
James le baciò la fronte e le disse:
- Ti aspetto giù; fa’ presto.

*.*


Lily uscì silenziosamente dal bagno, dove si era rilavata i denti e si era fatta una bella risciacquata di colluttorio alla menta, si rimise in fretta il reggiseno, si avvolse nella vestaglia e uscì in fretta.
Appena raggiunse la Sala Comune, James le venne incontro e se la trascinò dietro, prendendola per mano; appena fuori dal buco del ritratto, il ragazzo coprì entrambi con il Mantello.
- Ma che…
- Shh…
Da qualche parte un orologio scoccò la mezzanotte.
I due camminarono veloci fino a metà del corridoio del settimo piano, dove trovarono ad attenderli la Stanza delle Necessità, luogo noto a entrambi, poiché ci andavano per studiare in santa pace o per stare un po’ da soli senza essere disturbati.
Appena entrarono, videro davanti a loro una stanza con una scrivania con due sedie, una libreria piena di libri, un divano e un letto a baldacchino; sopra di loro, il soffitto che, come quello della Sala Grande, rifletteva il cielo, ora trapuntato di stelle.
James chiuse come al solito la porta a chiave e tolse il Mantello.
- James, che succede?- chiese Lily.
- Passiamo un po’ di tempo insieme, no?- rispose James in tono ovvio.- So che sotto sotto eri un po’ incazzata perché mi sono fatto punire ancora; per cui, stanotte si rimedia.
- E come?- chiese Lily, curiosa.
La ragazza notò che sulla scrivania c’era un vaso pieno di gigli profumati e che la stanza era illuminata da delle candele che creavano una luce soffusa nella stanza.
- Beh, intanto è passata da poco la mezzanotte.- considerò James avvicinandosi a lei con un sorrisetto.- Quindi…buon compleanno, pignola.
- Grazie, teppista.- rispose Lily, abbracciandolo.
I due si scambiarono un bacio e intanto James si mise una mano in tasca…trovando ciò che cercava.
- Per te.- le disse, dandole un pacchettino incartato.
- James...- fece Lily, imbarazzata.
- No, risparmiami tutta la pappardella di “non dovevi” e altre cretinate simili, ti prego.- implorò James, facendo una faccia buffa che fece ridere Lily.
- Ok.- concesse Lily.
- Dai, aprilo!- le disse James.
Lily lo scartò curiosa, trovandosi fra le mani una scatolina di velluto rosso; quando l’aprì, le scappò un risolino.
- Devo dire che stavolta non sei stato scontato.- lo prese in giro Lily.
- Eh, con il regalo di Natale ho seguito la pochissima fantasia che avevo.- si giustificò James con un sorriso, ricordando il braccialetto d’argento placcato con dei gigli che le aveva regalato a Natale.- Quindi, ne deduco che stavolta ho fatto centro, eh?
Lily annuì e sorrise: dentro alla scatolina c’era una collanina con un ciondolo a forma di stella marina, le punte un po’ arricciate, in oro bianco.
- È molto bella, davvero.- mormorò Lily continuando a sorridere.- Dai, la provo.
Lily mise da un lato i capelli, mentre James le allacciava la collanina; ebbe un lieve e inspiegabile tremito quando le dita di James sfiorarono la sua pelle.
- Allora?- chiese Lily voltandosi.
- Perfetta.- rispose lui.
- Sì, lo so.- Lily si vantò per scherzo.- Sempre stata.
- Ehi, vanitosa!- la riprese lui con un sorrisetto.
- Che c’è, tu puoi vantarti e io no?- Lily si mise a ridere.- Non si fa, teppista! Sei proprio un brutto antipatico!
- Ah, sì?
I due si scambiarono un’occhiata d’intesa, poi si tuffarono sul letto a fare una lotta con i cuscini.
- E allora?- la rimbeccò James, ridendo.- Cosa sarei io?
- Un brutto, bruttissimo cervoide!- rise Lily.
- Lily Evans, ti sei cercata le conseguenze delle tue parole!- gridò James e le saltò addosso, facendole il solletico.
Lily, sotto di lui, si contorse ridendo e cercò di scappargli, ma senza riuscirci…anche se si muoveva parecchio, cosa che metteva sempre James in difficoltà. Ma James aveva pazienza, sapeva bene che il solletico era un punto debole di Lily e che lei raramente resisteva; perciò non si stupì quando alla fine Lily disse fra le risate:
- Basta, mi arrendo!
James smise, vedendo Lily sotto di lui che ansimava divertita.
- Ti arrendi?- le chiese di nuovo.
- Per forza, altrimenti mi ammazzi.- rispose lei, ancora un po’ ansante e con una luce divertita negli occhi.
- E fai bene!- esclamò James prima di baciarla.
Lily gli circondò il collo con le braccia e passò una mano fra i suoi capelli, mentre il bacio si approfondiva sempre di più…e sentirono quell’impulso.
I respiri di entrambi si fecero più rapidi all’improvviso, mentre Lily avvertì quella piacevole stretta allo stomaco farsi sempre più forte; senza rendersene contro, stava sbottonando lentamente la camicia di James, impappinandosi quando s’impigliò con le asole dei primi bottoni.
James si staccò un attimo da lei, la guardò negli occhi e le chiese:
- Sei sicura?
- Sì.- rispose subito lei, perdendosi in quello sguardo.
I due ripresero a baciarsi, stavolta con più passione; James si liberò in fretta della camicia, le slacciò la vestaglia e le tolse la maglia del pigiama, mormorandole con voce roca:
- Voglio te, Lily…
- Anch’io…- bisbigliò lei.
In poco tempo, James le tolse la canottiera e i pantaloni del pigiama, mentre sentiva le mani di lei sulla cintura dei suoi pantaloni e avvertiva il ciondolo che le aveva appena dato a contatto con la sua pelle nuda. Sentì le labbra e le mani di James ovunque su di sé, un tocco che era quasi incandescente e che la fece quasi sentire scomoda nella propria pelle; appena lo sentì slacciarle il reggiseno, Lily distolse lo sguardo, imbarazzata.
- Ehi…- mormorò James, premendo due dita sotto il suo mento per farla voltare verso di lui.
Gli occhi verdi di Lily incontrarono quelli di James, che le mormorò all’orecchio:
- Sei perfetta…
Furono quelle parole a farla sciogliere, oltre alle labbra di James che scendevano inesorabilmente verso il seno e le sue mani lungo i fianchi, togliendole gli slip; tutto questo stordiva Lily: era come sentire la testa girare e sentiva i gemiti e i sospiri che uscivano dalle sue labbra e che aumentarono quando sentì James abbandonare il suo seno e dirigersi molto più in basso, fra le sue gambe, facendole perdere la percezione di tutto…
Lily si ritrovò a inarcare la schiena più e più volte, le dita che stringevano convulsamente le lenzuola del letto; riusciva solo a percepire James fra le sue gambe e l’iniziale imbarazzo era sparito, lasciando spazio al calore. Dopo un ultimo gemito, Lily si ritrovò ad aderire completamente con la schiena al materasso, il respiro corto e James che le baciava il ventre per calmarla; quando lo sentì raggiungere le sue labbra, s’incuriosì nel sentire per la prima volta il suo sapore mischiato a quello di lui, una cosa che la fece eccitare. Lentamente, la ragazza lasciò scivolare la mano lungo gli addominali di James, sentendosi quasi potente nel sentirlo rabbrividire per il suo tocco; quasi senza pensarci, gli tolse i boxer, chiudendo delicatamente la mano sulla sua erezione e rabbrividendo nel sentirlo gemere.
“E ora?” si chiese Lily, non sapendo cosa fare.
Quasi avvertendo il suo disagio, James coprì la mano di lei con la sua, guidandola; appena la sentì prendere il controllo, fu facile per lui lasciarsi andare: era un ragazzo e gli era capitato molte volte – soprattutto nell’ultimo periodo – di fare qualche sogno erotico su Lily; e ciò che stava succedendo era molto meglio. Prima che potesse condurlo al limite, James riprese a fatica il controllo di sé e, dopo aver staccato la mano di lei dal suo membro e aver fatto un veloce incantesimo contraccettivo, la penetrò con delicatezza e fino in fondo, chiudendo gli occhi nel sentire il calore del corpo di Lily che lo accoglieva per la prima volta.
- Ahi!
A fatica trattenne un gemito, mentre James le mormorava all’orecchio con voce rassicurante:
- Tranquilla…
il ragazzo rimase fermo per farla abituare e Lily cominciò a sentire il bruciore iniziale svanire; sentiva il membro di James dentro di lei, grosso e pulsante, sentendosi stranamente completa.
Appena il dolore passò, Lily abbandonò la testa sulla spalla di James e seguì l’istinto muovendo il bacino con movimenti appena accennati, mentre James cominciò a muoversi prima piano e poi più velocemente sopra e dentro di lei; con una lieve esitazione, la ragazza avvolse i fianchi di lui con le sue gambe, gemendo quando lo sentì entrare più a fondo in lei grazie a quella posizione.
Nessuno dei due capì dove finiva il corpo di uno e cominciava quello dell’altra; la temperatura della stanza sembrava essersi alzata di molti gradi, mentre i gemiti di entrambi si diffondevano, mentre le loro mani s’incrociavano lungo i loro corpi, mentre i baci si facevano più infuocati.
James si perse nel baciarla il più possibile in ogni punto scoperto, il viso fra i suoi capelli; Lily si abbandonò sempre più a lui, avvicinando il suo ventre a quello di James, mentre le dita della sua mano scendevano sui fianchi, sulla schiena, andavano sulle spalle.
La presenza di lui le dava sicurezza, sentiva tutto quell’amore che lui le dava ogni giorno moltiplicato all’infinito e non si sentì per niente imbarazzata nel sentire le mani di James ovunque sul suo corpo.
Lui era ormai asuefatto della sua presenza, la voleva e le dimostrava in un altro modo di amarla; sentire Lily così abbandonata sotto di sé gli trasmetteva delle sensazioni indescrivibili.
Alla fine raggiunsero entrambi il culmine gemendo insieme.
Quella fu la notte.
La notte in cui Lily mise per la prima volta la camicia di James.
La notte che Petunia avrebbe considerato scandalosa.
La notte in cui lo rifecero per la seconda volta, sempre più appassionatamente.
La notte in cui Lily Evans fu finalmente, totalmente e definitivamente di James Potter e James Potter fu finalmente, totalmente e definitivamente di Lily Evans.

*.*


James aprì gli occhi e guardò il soffitto, chiedendosi che ci facesse in Sala Grande…ricordandosi poi, quando si guardò attorno, che era nella Stanza delle Necessità. Quando abbassò lo sguardo, vide qualcosa che lo intenerì e gli scaldò il cuore: Lily fra le sue braccia, addormentata. Ma questa volta, dopo che avevano fatto l’amore.
James sorrise: era stato con molte ragazze prima di lei, lo aveva fatto per la prima volta a quattordici anni…eppure, solo lei gli aveva dato tutte quelle emozioni.
Si perse ancora una volta nel guardarla addormentata, studiando alla luce delle stelle le efelidi che sporadicamente coprivano le sue spalle, i disegni intricati che facevano i suoi capelli sulle lenzuola candide, il respiro rilassato, l’espressione dolce…
Gli era stato concesso di ammirare tutto questo, di goderne, di proteggerlo.
Mentre le scostava alcune ciocche che scivolavano sul viso di lei, si perse a osservare le lentiggini che Lily aveva e che per lui sembravano quasi formare una di costellazione.
Gli venne in mente la chiacchierata con Sirius, quando gli aveva detto che aveva fatto l’amore con Dorcas e che certi dettagli si potevano notare solo dopo aver fatto l’amore. James sorrise: ora capiva le parole di Sirius. Ed era felice, era un po’ anche la sua prima volta: se a quattordici anni aveva fatto sesso, per la prima volta, quella notte aveva fatto l’amore.
In quel momento, sentì la testa di Lily muoversi morbidamente sul suo petto e James aspettò pazientemente che aprisse gli occhi.
Lily sbattè le palpebre un paio di volte prima di ricordarsi dov’era e che cosa era successo; sorrise e diede un bacio a James sul collo. James, di riflesso, la strinse di più a sé, mentre la sua mano scendeva lungo il fianco di Lily, strappandole un ultimo brivido; lei ancora stentava a crederci di aver fatto l’amore con lui in una maniera così naturale, così dolce…e anche passionale.
Nessuno dei due disse niente, lasciandosi invadere da ciò che era appena successo, da quel che avevano appena vissuto. Si sentivano ora più consapevoli che mai della serietà della loro relazione; c’era una guerra là fuori, ma sapevano entrambi che bastava isolarsi solo un attimo per evitare che quei fattacci entrassero a disturbarli. Rimasero ancora lì a respirare i loro odori, a sentire i loro respiri e i battiti dei loro cuori; poco dopo, ritornarono in dormitorio.
- Ci vediamo più tardi…- le disse James, sfiorandole la guancia.
Lily annuì e mormorò:
- Grazie…
Dopo un ultimo bacio, Lily rientrò in dormitorio, sorridente e felice.
James si buttò sul suo letto, lasciandosi invadere dai ricordi di quella notte.
Entrambi si addormentarono, l’uno con ancora addosso il profumo della pelle dell’altra e con una sensazione di completezza mai provata prima.














 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NOTE: allora, potete perdonarmi per aver interrotto l'altra volta??? dai, sono anche stata veloce, ho pubblicato subito e senza nemmeno farvi aspettare tanto...per favoooooooooooooooreeeeeeeeeeeee!!!!!
bene, spero nel vostro perdono e anche nelle vostre recensioni. insomma, descrivere una scena di questo genere è sempre difficile, spero di aver fatto un lavoro come minimo decente...
e per una fortunatissima congiunzione astrale, più unica che rara...martedì 3 aprile riuscirò ad aggiornare!!!!! quindi non dovrete nemmeno aspettare tanto ;)
bene, ora vi lascio, bye bye :)
  
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