Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: toobusybeingyours    01/04/2012    1 recensioni
Ehi, ciao a tutti, sono Gin. Questa storia l'ho scritta impersonandomi in Filo, provando ad immaginare cosa lui pensa della sua e nostra storia. Ovviamente ci sono anche cose che non sono successe davvero, e ci sono anche capitoli narrati da me, Gin. Per il resto, non vi rimane che leggere e magari recensire!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho passato la notte in bianco. Ho fissato il soffitto quasi tutto il tempo, con il cellulare in mano, aspettando una vibrazione. Attesa inutile. Mi alzo alle 6.30, appositamente prima degli altri. Non sono stanco, ma i miei passi mi ricordano quelli di uno zombie. Mi preparo la colazione il più silenziosamente possibile, con la mente vuota. 

Sono le 7.00 e nessuno ha fatto il minimo sforzo di svegliarsi, a differenza mia che mi sono addirittura già vestito. Zaino pronto, scarpe messe ed allacciate, capelli stranamente pettinati. Ho bisogno di prendere un po' d'aria fresca da solo, e non c'è momento migliore di questo. Così lascio un biglietto ai miei scrivendo la prima scusa credibile che mi viene in mente. "Sono uscito presto, mi sono ricordato solo ora che devo andare...". Non c'è bisogno di scuse, tanto la predica quando torno me la becco comunque. "Sono uscito presto, non preoccupatevi. Filippo". Detto questo apro piano la porta per fare in modo che non cigoli e scendo le scale.

Scese le scale, apro il portone ed esco dal condominio. Ma appena mi giro dopo aver chiuso il portone, vedo un ragazzo dall'aria arrabbiata che scende dalla moto parcheggiata sul ciglio del marciapiede a pochi metri da lì e mi viene incontro. «Eccoti, stavo aspettando proprio te!», dice lui, trattenendosi dall'urlare. «Non ti conosco», rispondo io inespressivo. «Ah, non mi conosci? Be', io conosco te, stronzo! Sei quello che ha fatto la scenata a Rebecca ieri pomeriggio. Ti do' un indizio, magari ti viene in mente chi sono: ti dice niente quella moto?», e indica la sua moto. Solo ora mi ricordo. Lui era il tizio che Becks aveva abbracciato, il suo 'ex insistente'. Dopo aver mentalmente ripercorso la scena, il mio istinto sarebbe quello di spaccargli la faccia. «Vattene», dico io con tono sprezzante. 

«Modera i termini, ragazzino.»

«Questa è casa mia, quindi levati dai coglioni.»

«Cominci a fare il duro, eh? Vediamo se sai farti valere adesso.»

E prima che potessi capire cosa intendeva, mi tira un gancio dritto sul naso, potente come un pugile. Il dolore si impossessa del mio viso, sento bruciare terribilmente, come se mi avessero ricoperto di benzina per poi infuocarmi senza pietà. Perdo l'equilibrio e cado. Lui comincia a prendermi a calci. Ormai ho la sensazione che le ossa mi stiano uscendo dal corpo. Voglio reagire, ma non riesco a rialzarmi che già lui mi da' un calcio nello stomaco per stendermi. E poi, apro gli occhi e non riesco a mettere a fuoco, ma riesco comunque a vederlo, un attimo prima che mi spacchi un vaso di terracotta sulla testa. Prima di morire, o giù di lì, sento appena le sue parole infuriate: «Bastardo, sono io il fidanzato di Rebecca!», e per finire, il rombo della sua moto. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: toobusybeingyours