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Autore: Piuma e Pergamena    01/04/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Harry Potter, ed è attualmente in fase di correzone! Si svolge alla fine del sesto libro, ma la battaglia è stata più grande e, soprattutto, Voldemort ha vinto.
Hermione avrebbe preferito morire quella sera, insieme a tutti i suoi amici, ma qualcuno ha pensato che mantenerla in vita fosse peggio.
O forse, quel qualcuno, ha pensato qualcos'altro ma lei non se l'è mai chiesto.
Fino al primo anniversario della battaglia, quando per la prima volta il pregiudizio e la paura cominciano a cadere e la speranza a rinascere.
Ognuno fugge dalle proprie prigioni, ma l'importante è che fuggano assieme
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass, Famiglia Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We have to fight for this love'
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Capitolo 23 Altri due Giorni erano passati, tra risa e scherzi, allenamenti ed incantesimi; quella mattina l'aria era fredda anche se era pieno Luglio, inoltre quel giorno noi dell'Es avremmo dovuto insegnare alle serpi a praticare l'Incanto Patronus per cui sapevamo che l'incursione ad Azkaban si avvicinava sempre di più; forse fu proprio quel pensiero che spinse Draco ad avvicinarsi a me
-non ho frequentato il settimo anno...non so da dove si cominci... credo di aver bisogno della miglior insegnante- disse semplicemente come se in quei due giorni non mi avesse completamente ignorata se non per il minimo indispensabile
-Forza Draco! al lavoro- risposi sorridendogli e mettendomi accanto a lui - il Patronus non è difficilissimo tecnicamente, il movimento è il più istintivo che ti viene e le parole sono Expecto Patronum, il problema è che ci vuole molta, moltissima forza mentale- lui annuì concentrato - molto bene...ora chiudi gli occhi e riporta alla mente il ricordo più felice che hai, lascia che ti avvolga... torna a quel momento...- lui annuì, con gli occhi chiusi ed un piccolo sorriso sulle labbra -molto bene...prova- lui parve per un attimo perso poi alzò il braccio e ,
deciso, pronunciò l'incanto...- un piccolo sbuffo di fumo scaturì dalla sua bacchetta, mi aprii in un grande sorriso
- Grande!- lui guardò accigliato davanti a se, non c'era più nulla 
- Granger mi stai prendendo in giro?- io negai velocemente, non volevo certo che scappasse di nuovo
- No! Draco è splendido! ci vogliono giorni per imparare! veramente!- lui sorrise
- tu quanto ci hai messo?- arrossii
- che c'entro io ora...- lui alzò le spalle
- voglio essere sicuro che la mia insegnante sia all'altezza del suo allievo - lo guardai punta nell'orgoglio
- mi è venuto alla prima e alla seconda era già corporeo- lui scoppiò a ridere
- ok ok... me la sono decisamente cercata... - io sorrisi segretamente compiaciuta
 - senti... posso... chiederti che ... pensiero hai...- lui per un attimo parve studiarmi poi alzò le spalle
- la prima volta su una scopa...una scopa vera...- alzai gli occhi al cielo
-non è forte abbastanza, non lo è lontanamente...lui alzò gli occhi al cielo prima di richiuderli e di riprovarci, questa volta il raggio
argentato fu più intenso ma ancora non andava
- riprova, riprova ancora...-lui sbuffò e riprovò, ma di nuovo il raggio illuminò il prato davanti a noi per molto poco - Salazar che nervi!- accanto a noi si levò una voce
-ma taci brutto secchione!almeno tu ci riesci! a me non viene!- ci voltammo guardando un depressissimo Zabini che sbatacchiava i qua e di là la propria bacchetta ed una disarmata Ginevra, sul volto di Draco si aprì un grandissimo sorriso, forse il più bello ed il più sentito che gli avevo mai visto
-Hey uomo nero! la bacchetta non è una mannaia! così mi cavi un occhio!- anche al moro si illuminarono gli occhi
-Hey uomo bianco! al posto di criticare leggi le istruzioni ! c'è un motivo se mi sto comportando da idiota!- i due sorrisero ancora poi si concentrarono e poco dopo due potentissimi raggi argentarono
tutta l'aria intorno a noi, investendo anche me e Ginny, fu un esperienza fantastica, non ero mai rimasta in un incanto patrnus, era l'esatto opposto di essere davanti ad un dissennatore, quasi mi venne da piangere dalla gioia e chiusi gli occhi, allora davvero avvenne qualcosa di dolcissimo: ero ad Hogwarts, davanti a me un piccolo Malfoy ed un piccolo Zabini ripetevano le frasi che avevo appena sentito dagli stessi più cresciuti, quello doveva essere il primo giorno di scuola ed evidentemente il momento in cui si conobbero, per quanto la scena fosse fantastica mi sentii decisamente di troppo ed aprii gli occhi, anche Ginny aveva visto tutto e guardava per terra imbarazzata, le due serpi sembravano non essersi accorti di quella piccola invasione di privacy e si dettero un amichevole paca sulle spalle
-però a voi viene corporeo.. - si lamentò il biondo, sta volta fui io ad alzare gli occhi al cielo - eccolo il principino! tutto e subito! - ci vuole tempo! datti tempo Draco! ci vuole pratica!- lui annuì e tornò a concentrarsi cercando nella sua mente altri ricordi ed altre persone che gli dessero un ricordo potente come Blaise - Quando avrete imparato bene vi verrà corpor
eo... poi vi servirà un altro ricordo felice ed un altro incantesimo ed allora potrete usarlo come messaggero..- spiegava intanto pazientemente la mia amica rossa accan
to a noi, i due amici si guardarono curiosi - scusa?- chiese Zabini guardando la mia amica lei sorrise e pronunciò l'incanto, poco dopo un bellissimo cervo scaturì dalla sua bacchetta, la vidi arrossire di imbarazzo e sorridere dolcemente alla forma incorporea, anche io non potei fare a meno di sorridere - vedete? ecco è... hem, ancora attaccato alla mi bacchetta- infatti un filo di fumo argentato collegava il bastoncino all'animale, vidi la mia amica concentrarsi e quello si allontanò da lei e dalla bacchetta, passeggiò fra di noi sotto lo sguardo ammirato di tutti - Patronus nuntii- pronunciò sicura, poi disse il nome d suo fratello - Hey Ron ! imparerai mai a fare un corporeo? povera Parkinson! che insegnante scabercio!- disse sorridendo per poi fare un cenno con la testa al cervo che corse verso il rosso
- che figata! - esclamò estasiato il moro - perchè a noi questi incantesimi fighi non li hanno mai insegnati?- Draco sorrise ironico - Zabini! ancora ti fai domando sull'insegnamento dei nostri genitori?- scoppiammo a ridere ma presto le nostre risate si bloccarono: davanti a noi avanzavano fieri un leone ed una leonessa , il primo a parlare fu il maschio - Gin, Taci...- disse parlando con la voce di Ron che ci guardava soddisfatto dall'altra parte del campo, poi la leonessa di Pansy chiese agli amici a che punto erano, quelli, tutti seri, si voltarono verso di noi - continuiamo!- io e Ginny, punte nel nostro orgoglio di Griffondoro ci dedicammo subito ai nostri allievi
-Forza! Riprova!-! dissi decisa, ma D
raco si guardò attorno preoccupato, mi avvicinai curiosa - tutto bene?- lui scosse la testa - L'incanto patronus non è certamente il mio incantesimo... ho finito i ricordi felici...li ho finiti capisci Granger?- io alzai gli occhi al cielo - non può essere... concentrati!- lui parve infastidito dalla mia contraddizione - se sei veramente la volpe della mia fuga e dei miei pomeriggi dovresti sapere che la mia vita non è stata la favola che si pensava ..- io lo guardai seria - si, ma mi avevi raccontato che avevi avuto una bella infanzia!- lui parve a disagio - sì ma... ero uno stupido bimbetto viziato io... non l'ho mai apprezzata veramente, volevo sempre di più, non c'era molto che mi colpisse davvero! - io mi guardai attorno per cercare un'idea ed , in quel momento una piccola scimmietta mi circondò le spalle con un bracciò e incrociò le zampe poggiandosi sul nulla -ciao bambola!- disse semi seria con la voce di uno dei gemelli poi semplicemente si dissolse, scoppiai a ridere vedendo George che mi faceva ciao con la mano, mi voltai ancora sorridendo verso Draco e ... bè, gli sorrisi, un sorriso vero, lui ricambiò e guardò la sua bacchetta - tentar non nuoce...-lo sentii mormorare e dopo poco una piccola volpe correva felice fra le nostre gambe e sulle nostre teste, già separata dalla bacchetta bianca del ragazzo
- una... volpe?- chiese più a se stesso con una voce quasi stridula, io arrossii e cercai di non scoppiare a ridere ricordando quanto mi ero sentita in imbarazzo quando avevo scoperto del cambiamento del mio Patronus davanti a lui
- io bè... grazie!- e detto questo  scappò nel bosco... di nuovo! lasciai che le braccia mi cadessero sui fianchi e mi voltai disarmata, Ginny mi guardava confusa, lasciai che lo sguardo andasse ancora più indietro e vidi Pansy che, con fare imperioso, mi indicava la via per il bosco, sorrisi e mi trasformai cominciando a correre e fiutare "maledetto furetto!"



Lo t
rovai poco dopo, in una parte del bosco a me sconosciuta, se ne stava raggomitolato sotto forma animale sotto il sole, con aria totalmente rilassata a io sapevo che, dentro quella testolina pelosa, il suo cervello stava lavorando a pieno ritmo per accettare questa nuova situazione che ancora non aveva compreso, mi avvicinai di soppiatto e , abbastanza vicina , gli morsi la coda; lo visi fare un salto come se avesse preso una scossa e scoppiai a ridere, pochi secondi dopo mi trovai una furia di pelliccia bianca che mi graffiava e mi mordeva, cominciammo così una lotta-gioco senza esclusione di colpi, decisi allora di barare e di tornare umana per acciuffarlo ma, evidentemente, anche lui ebbe la stessa idea , ci guardammo in cagnesco per un attimo poi ricominciammo la lotta - Hey Griffondoro!stavi barando!- mi disse mentre mi faceva il solletico con il fiatone, io cercai di prendere fiato fra le risate - Ma che dici!mi stavo difendendo! mi sono accorta che lo stavi facendo tu!- sostenni ma non ero abituata a mentire... diciamo che mancavo decisamente di pratica e lui se ne  - si fermò ridendo della mia espressione
- stai mentendo!-io risi - ho vissuto un anno con te e per un mese con altre 4 serpi... credo che mi stiate infettando!- esclamai cercando di sembrare preoccupata ma non riuscendo a mascherare un grande sorriso, lui rise ed io approfittai di quel momento per capovolgere la situazione con una mossa decisamente poco sportiva ma efficace, mi ritrovai poco dopo seduta e cavalcioni su di lui che si puntellava sui gomiti - si, ti stiamo decisamente infettando..- commentò ironico mentre io abbassavo lo sguardo da suo viso al suo petto, avvicinai lentamente una mano alla sua camicia azzurra e la accarezzai, disegnai arabeschi invisibili mentre, nella pece più totale, mi chiedevo come diavolo faceva a stare in un bosco con una camicia azzurra ed averla sempre costantemente liscia e perfetta? mi guardai la maglia, piena di rametti e macchie di terra, sorrisi, la risposta era semplice , magia! alzai lo sguardo su di lui e gli sorrisi, lo vidi allungare una mano verso il mio viso e sentii in me il cuore che, da qualche secondo, batteva all'impazzata; quando mi tolse dai capelli due foglie dovetti mettere su un broncio davvero evidente perché scoppiò a ridere, mi afferrò deciso ma delicato dietro alla nuca e spinse il mio viso contro il suo, non potevo chiedere nulla di meglio, le sue labbra di velluto sulle mie, la sua lingua che carezzava la mia, un bacio lento e sinuoso, bellissimo.

Non so dopo quanto mi allontanai, lo guardai sorridendo, con le braccia ancora allacciate dietro al suo collo e le sue dietro la mia schiena, pensavo che nulla potesse turbare la tranquillità ed il benessere che provavo in quel momento ma, come mi capitava spesso quando si parlava di Lui, mi sbagliavo - uffa..
.- mi sussurrò sulle labbra quella piccola meraviglia che avevo fra le braccia mettendo su un broncio decisamente poco adorabile, lo guardai sorpresa - che diavolo c'è Malfoy...- mormorai risentita più per la distruzione di quel momento pacifico che per la sua lamentela, mi guardò serio - sono abituato ad avere sempre tutto ciò che voglio...- mormorò infastidito, alzai gli occhi al cielo, come accidenti faceva a parlare quando, in realtà, dentro di me c'era una voce che mi urlava di smetterla di fare la pura e di strappargli i vestiti, mi avventai sulle sue labbra senza dargli tempo di parlare ancora - dopo..- mugolai sperando che mi accontentasse, che approfittasse di quel bisogno di lui che avevo in quel momento ma non fu così, mi allontanò con decisione - no Granger... accidenti ma hai preso dell' amortentia?- mi chiese rispondendo alla mia occhiataccia - no idiota... va bene...parliamo! dimmi...- lui sospirò - sono sempre stato abituato ad avere tutto... ed ora mi dà fastidio, perchè non ho te... ed io ti voglio Hermione- io alzai gli occhi al cielo - stupido furetto! potevi approfittare di questo momento in cui sono totalmente impazzita e tutto ciò che vorrei fare è , nella più totale irrazionalità, strapparti i vestiti! credi che anche io non ti voglia?- lui mi guardò stupito e divertito - scusami Granger... ripeti un po'? che vorresti fare?- io arrossii violentemente, perhè, perchè non sto mai zitta? a togliermi dai pasticci però fu proprio Draco - senti, mi va bene e.. ecco, diciamo che sono lusingato dalle tue attenzioni, ma Hermione, so di averti in questo senso, anche se non ti ho ancora avuta nel vero senso della parola, ho capito che non puoi resistermi ma..io non ti voglio così... cioè, non solo così!- lo guardai esasperata - Draco... non cominciare...- risposi immediatamente più fredda , tutto attorno a me sembrava più freddo, la luce che ci circondava, se prima sembrava dorata ora era una nube di brina, s prima il suo calore mi scaldava ora lo sentivo tremendamente lontano - No! visto? Diamine Granger! ora  non  c'è neanche più Weasel fra le palle! non che me ne importasse anche prima, è chiaro, per favore, non averti mi.. dà troppo fastidio!- alzai gli occhi al cielo - Draco! accidenti, maledizione a Salazar! non hai me ma hai Astoria! - esclamai alzandomi da lui ma mi trovai il braccio trattenuto dalla sua mano - no! non ci provare!ci provare neanche a paragonare ciò che hai tu con ciò che ha Astoria! è completamente diverso! - alzai gli occhi al cielo - esatto! io non ho nulla! Astoria ha un contratto matrimoniale! scusami, ma non riesco ad avere una storia sapendo che ha una data di scadenza come lo Yogurt!- risposi dando enfasi al verbo avere, quel diavolo di verbo che ripeteva all'infinito, me ne andai arrabbiata, perchè doveva sempre rovinare tutto?
-da lontano mi giunse la sua voce
- e poi che Salazar è lo Yorgut???- con un verso di rabbia velocizzai il mio passo.


  
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