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Autore: supersara    02/04/2012    5 recensioni
Una storia ambientata ai giorni nostri in Giappone. Da un'amicizia che dura da una vita potrà mai nascere un amore? Sesshomaru e Rin non lo avevano mai calcolato, ma la loro vita cambierà radicalmente dopo l'arrivo di Inuyasha dall'Italia. Spero di avervi incuriosito un pò :)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Inuyasha guardava il fratello con sospetto e con una certa incredulità. Non riusciva a capire il perché di quella pagliacciata. Era seduto a tavolino con lui, Rin e quel vecchio ciarlatano che non la finiva più di dire ogni sorta di sciocchezza.

Rin dal canto suo sorrideva e annuiva con un po' di imbarazzo, l'unico tranquillo sembrava proprio Sesshomaru.

Dopo circa un'ora di colloquio composta da domande tristissime come “qual è il tuo colore preferito?” oppure “che cosa vedi in questo disegno?”, Totosai li congedò dando loro appuntamento per la settimana seguente e questa volta sarebbero andati uno per volta e non tutti insieme.

Come era stato previsto in precedenza, Sesshomaru, in cambio di quell'insulsa seduta comune, offrì il pranzo a Inuyasha e Rin in un ristorante per famiglie. Una volta a tavola i tre cominciarono a parlare del più e del meno. Erano più propensi a toccare il discorso “scuola”.

-Ormai manca poco alla fine! Non posso e non voglio assolutamente farmi bocciare!- diceva Inuyasha con una nota di disperazione.

-Le cose vanno davvero così male?- chiese Rin.

-In realtà va meglio da quando Kagome mi da ripetizioni.-

Rin sorrise e disse: -Kagome è davvero una brava ragazza, sono contenta che andiate d'accordo!-

Anche Inuyasha ricambiò il sorriso e annuì.

A quel punto il cellulare di Sesshomaru vibrò, era un messaggio. Il ragazzo lo prese e lesse.

Rin abbassò lo sguardo, erano passati due giorni da quando aveva visto quella Kagura in casa loro, ed ovviamente non aveva detto niente sull'argomento, ma la cosa le dava comunque pensiero, forse il messaggio lo aveva mandato lei, anzi, quasi sicuramente! Magari si stavano frequentando già da un po'.

-È un avvocato che conosco, mi da appuntamento per il tirocinio questa sera.- disse il ragazzo come se volesse spiegare la cosa a Rin.

Quando la smetterà di leggermi nel pensiero!” si disse fra se la ragazza con una certa irritazione.

-Ti fa fare il tirocinio nonostante tu sia solo al secondo anno?- chiese Inuyasha.

-In realtà è un mio professore che mi ha chiesto di fare qualche lavoro per lui, così ci siamo accordati con i tempi e mi ha detto che lo farà valere come tirocinio.-

Inuyasha sospirò, suo fratello sembrava essere sempre avanti in tutto. Il suo sguardo si posò su Rin e tirò un altro sospiro pensando che in realtà era così professionale da non lasciarsi andare su ciò che riguardava le cose veramente importanti.

Tornati a casa i tre si misero a studiare. Dopo si e no un'ora di studio Inuyasha prese il borsone e andò in palestra per l'allenamento. Rin vedendolo andare via pensò che era davvero troppo impegnato per riuscire bene nello studio. Decise che era il caso di fare una pausa, quindi si sdraiò sul divano, accese la TV e si sintonizzò su un canale di cucina.

Cheesecake alla fragola...buono, facile da fare, ipercalorico, ideale per chi sta studiando e deve ricaricarsi...inoltre è anche il preferito di Sesshomaru” pensò Rin.

Il suo sguardo si spostò sulla porta della camera del ragazzo. Decise che era giunto il momento di una riappacificazione, quindi si tirò su le maniche, indossò il suo grembiule da cucina con due coniglietti disegnati sopra e cominciò a pasticciare con panna, philadelphia e ricotta. Una volta ultimata la crema si mise a sbriciolare i biscotti, quindi li unì al burro e creò la base, li lasciò nel freezer per qualche minuto, poi ci mise sopra la crema ed infine con classe e accuratezza ci spalmò sopra la marmellata. Posò il dolce nel frigorifero, ripulì tutta la cucina, versò due bicchieri di succo di frutta alla pasca e attese qualche minuto. Finalmente tirò fuori la sua opera d'arte. Era soddisfatta.

Tagliò una fettina e bussò alla porta di Sesshomaru.

Lui aprì.

Senza dire niente lei gli porse un piattino con la sua fetta.

Lui sorrise.

A quel punto lei ricambiò il sorriso e disse: -Ti va di fare una pausa?-

Ed ecco che un istante dopo ridevano e scherzavano in cucina come se non fosse successo assolutamente niente. Anche se Rin avrebbe tanto voluto chiedergli di quella ragazza.

Sesshomaru lo intuì, perciò decise che era bene arrivare a quel punto.

-Sai, credevo che fossi arrabbiata.- Fece.

La ragazza tossì perché a quelle parole un po' di succo di frutta le era andato di traverso.

-Cof...e perché avrei dovuto essere arrabbiata?- chiese facendo finta di nulla.

-Non so...per Kagura per esempio.-

Rin scoppiò in una fragorosa risata (forzata oltretutto) e disse con un sorrisetto mezzo rabbioso: -Ma figurati! Cosa vuoi che mi importi? Sono felice che tu abbia una ragazza!-

-Non è la mia ragazza.- Fece Sesshomaru.

Lei sobbalzò incredula: -Non lo è? Ma lo sarà?-

-No, assolutamente...non c'è niente fra noi...- disse lui abbassando lo sguardo.

Rin non riuscì a nascondere l'allegria che le procurarono quelle parole e disse: -Beh allora ti chiedo scusa!-

Sesshomaru sorrise facendo finta di niente, di certo non poteva dirle che con Kagura in realtà era andato ben oltre la semplice amicizia pur non amandola. Fu proprio in quel momento che capì che non faceva altro che prendersi in giro da solo, quel nervosismo e quell'insicurezza lo colpiva solo quando stava con Rin. E solo con lei era veramente felice, in quei due giorni che non gli aveva rivolto la parola si era sentito perso. Forse era il caso di farsi coraggio e di dirle come veramente stavano le cose.

-Senti Rin...- Cominciò.

DIN DON (campanello).

-Vado io!- Fece Rin con un'esplosione di felicità, era troppo contenta della rivelazione di Sesshomaru.

Aprì la porta con un sorriso raggiante che si trasformò quasi in una smorfia di dolore quando capì chi era.

-B...B...Bankotsu?- balbettò.

Il ragazzo sorrise e disse: -Posso entrare?-

-Chi è?- fece Sesshomaru.

Presa dall'istinto Rin chiuse la porta in faccia a Bankotsu, prese la sua borsa e disse: -Esco un attimo!-

Aprì la porta e la richiuse immediatamente alle sue spalle, quindi afferrò la mano di Bankotsu e lo trascinò via senza che lui potesse dire nulla.

Arrivati sotto casa Rin riconobbe la moto del ragazzo, quindi indossò uno dei caschi che c'erano attaccati, mise l'altro a Bankotsu e si sedette sul posto dietro.

-Andiamo?-

Il ragazzo raggiante di gioia specialmente per la visione delle gambe di Rin coperte appena dalla minigonna della divisa scolastica non se lo fece ripetere due volte e salì sulla moto per poi partire a tutta velocità.

Intanto Sesshomaru aveva assistito alla scena dalla finestra. Quasi senza accorgersene tirò un pugno al muro che fece vibrare le pareti, e mentre delle gocce di sangue scendevano lungo la sua mano si fece sfuggire un flebile: -Tsk!-

 

Quando Bankotsu si fermò Rin scese dalla moto, si tolse il casco e agitò la testa lasciando i lunghi capelli liberi al vento. Il ragazzo vedendola si fece sfuggire un sospiro di piacere.

-Fiù...- fece lei rilassandosi.

Lui continuava a guardarla con un'espressione da pesce lesso, gli sembrava che fosse ancora più bella del solito.

-Ah! Ciao Bankotsu!- Fece lei guardandolo come se si fosse accorta di lui solo in quel momento.

Una grossa goccia di sudore bagnò la fronte del ragazzo che si era sentito poco considerato, tuttavia fece finta di niente.

-Ti chiedo scusa, è che...avevo tanta voglia di uscire!- Fece lei sorridendo.

Lui non resistette a quel sorriso e lo ricambiò.

Per un attimo Rin si immerse nei suoi pensieri facendo il punto della situazione: dopo che aveva saputo che fra Kagura e Sesshomaru non c'era nulla non poteva di certo far stare Bankotsu di mezzo. Era convinta che il fato le avesse dato un'occasione, ora aveva aperto gli occhi, Sesshomaru le piaceva e poteva ancora conquistarlo! Si sentiva audace in questi pensieri, non doveva continuare come aveva sempre fatto, doveva decidersi a svegliarsi! Inoltre aveva il presentimento che poco prima dell'arrivo di Bankotsu Sesshomaru volesse dirle qualcosa.

Mentre rifletteva si sentì abbracciare e mandò un'esclamazione di stupore.

-Grazie per essere venuta via con me!- Disse lui.

Oh no! Questo non va bene affatto!” pensò la ragazza, poi disse: -Ma tu non dovresti essere in palestra?-

-Si ma avevo troppa voglia di vederti!-

Rin si fece sfuggire una risata isterica, doveva trovare il modo di liberarsi di lui, quindi decise di insistere sull'argomento palestra, si liberò dalla stretta e disse con tono di rimprovero: -No Bankotsu! Ti ricordo che fra un mese hai le gare! Non puoi saltare l'allenamento ai tuoi livelli! Ti ringrazio per la considerazione, ma io dico sempre prima il dovere e poi il piacere!-

Lui sorrise e l'abbracciò di nuovo: -Sei così dolce a preoccuparti per me!-

Oh mio Dio! Staccati!” Pensò Rin.

-Avanti, va ad allenarti!- Fece Rin non appena lui la lasciò.

-D'accordo, ma solo se vieni a seguire la lezione!- Fece lui.

Rin: O.O

-Ti prego! Ci tengo!-

Rin non sapeva come dire di no, tutto ciò che le veniva in mente erano scuse banali del tipo: “devo studiare; devo pulire casa; devo lavarmi i capelli; devo dare da mangiare al pesce rosso...”, non poté far altro che accettare.

Quindi i due si diressero al Seryu dove c'era anche la palestra.

Mentre Bankotsu si allenava Rin escogitava un piano per toglierselo di mezzo. Le sembrava davvero brutto dirglielo chiaro e tonto, anche perché gli aveva dato motivo di credere che fosse interessata a lui in più di un'occasione. Ora che ci pensava era stata proprio stupida! Di certo non poteva dirgli una cosa come: “non ero in me” per giustificarsi.

-RIN!- Si sentì chiamare.

Kagome era sbucata alla sue spalle ed era super felice di vederla.

-Sei venuta a vedere Bankotsu?- chiese.

-Beh...in un certo senso...- Fece Rin.

Kagome sorrise e disse: -Anche io sono venuta a vedere Inuyasha! Dopo l'allenamento faremo matematica insieme a casa mia!-

-Si, mi aveva detto che gli stavi dando ripetizioni...siete proprio carini sai?- Disse sorridendo.

Anche Kagome sorrise e disse: -Ti ha detto che ci siamo messi insieme ufficialmente?-

-No! Davvero? Sono contenta!- Fece Rin sinceramente felice per la sua amica.

Le due spostarono lo sguardo nella sala dove i ragazzi si allenavano ed assistettero ad una scena divertente: Miroku aveva palpato il sedere di Sango ed il maestro se ne era accorto, ora li sgridava davanti a tutti. Facendo loro segno di uscire.

I due uscirono dalla porta, Sango per prima.

-Razza di stupido che non sei altro! La prossima volta di ammazzo!- Ringhiò lei.

-Piccola non volevo!- si giustificò lui ridendo.

-Per colpa tua ho fatto una figuraccia davanti al maestro! Ed ora ci toccano trenta giri della scuola! STUPIDO STUPIDO STUPIDO!!!-

E si allontanarono senza aver visto neanche Kagome e Rin.

Le due risero.

-Anche quei due si sono fidanzati sai?- Fece Kagome.

-Beh, se non si uccidono a vicenda prima allora saranno felici!- Fece Rin ridendo.

Così le due amiche aspettarono la fine della lezione facendosi compagnia.

 

Intanto Sesshomaru aveva raggiunto lo studio legale del suo professore.

Lesse la targhetta attaccata alla porta: “Studio legale. Avv. Akurashi Naraku”.

Bussò.

Pochi istanti dopo la porta si aprì e il ragazzo restò esterrefatto nel vedere chi aveva aperto.

-Buonasera!- disse Kagura sorridendo.

Sesshomaru entrò diffidente e disse: -Anche tu qui?-

-Si, devo fare il tirocinio anche io! Akurashi Naraku è mio zio.- Spiegò lei.

E qui si spiegano molte cose...” si disse il ragazzo.

Kagura sorrise, grazie a suo zio aveva l'occasione di passare del tempo con Sesshomaru e di conquistarlo definitivamente. Ce l'avrebbe fatta ad ogni costo!

  
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