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Autore: Equilibrista    02/04/2012    1 recensioni
Annabel, è una ragazza madre diciasettenne, abbadonata dal suo ragazzo, non appena rivelatogli la notizia della sua maternità.
Jasper, il suo migliore amico, fin dall'infanzia.Le resterà accanto sempre, aiutandola con il bebè e facendogli oltremodo, anche da padre.
Questo bambino, farà nascere in loro un qualcosa che all'inizio è inspiegabile, ma che alla fine si scopre Amore...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.Non esiste amicizia...senza amore...

 


Erano passati due giorni dallo spavento che Diana aveva fatto prendere alla povera Annabel ed a Caroline.
Diana, era cresciuta di quattro grammi, con il latte in polvere e sembrava anche gradirlo. Annabel era più serena ed aveva meno preoccupazioni dal momento che poteva darle il latte anche Caroline, ora che non l'allattava più. Avevano anche fatto il primo bagnetto a Diana, che sembrava non apprezzare molto l'acqua dagli strilli che faceva.
La bambina si era calmata solo dopo che Anna, le aveva messo indosso una delle tante tutine rosa che aveva comprato nei nove mesi di gravidanza.
E tra foto, schizzi e strilli anche il primo bagnetto era stato superato.
Jasper in quei due giorni aveva lavorato molto, tra il ristorante e il negozio, non riusciva a ritagliarsi un attimo di tempo per lui e per vedere Annabel e Diana.
Era una splendida giornata, calda, Annabel ne trasse vantaggio per uscire con Diana e, approfittando del fatto di abitare in una cittadina balnearia, prese la sua fiat cinquecento bianca, tanto bramata e desiderata da torturare sua madre per comprargliela dopo avere compiuto i sedici anni ed avere fatto la patente, si fece aiutare da sua madre per montare il seggiolino sul sedile anteriore in modo che Annabel potesse controllare Diana. Poi, provò a chiamare Jasper al telefono per vedere se rispondeva...dopo qualche secondo di attesa, si sentì un "pronto" dall'altra parte della cornetta.
-Ehi...ciao lavoratore...sei ancora sotto capo?- chiese Annabel sorridendo mentre guidava con le auricolari nelle orecchie.
-Ciao, mammina...Ehm si...Ancora per venti minuti poi sono libero...Perchè?-chiese.
-Sto andando al mare...ti va di raggiungermi?-le domandò.
-Si, certo, un po' di mare mi farà bene...-disse.
-Ok, allora ci vediamo tra poco.- le disse. Jasper chiuse la chiamata e si diedero appuntamento alla spiaggia libera dove avevano passato la maggior parte del loro tempo da adolescenti spensierati. Annabel voltò strada e prese quella che portava al mare.
Dopo venti minuti di strada, arrivò al parcheggio vicino alla spiaggia. Slacciò Annabel dal seggiolino di bordo, aprì il passeggino e la posizionò con la visiera che la proteggeva dal sole.
Trovò un posticino all'ombra sotto il tettuccio del marciapiede soprastante. Mise gli asciugamani per terrà così da poter sdraiare la piccola Diana.
-Amore...come sei bella! ti piace il mare? Si?- le disse facendole delle piccole pernacchie sul piccolo pancino, mentre la piccolina s'agitava con dei gridolini e dei sorrisi.
Annabel spalmò una crema protettiva sulla pelle delicata di Diana, come le era stato suggerito da Caroline. Ora la piccolina era tutta bianca ricoperta dalla crema che profumava di cocco.
Poi, la prese tra le braccia e le diede il biberon con il latte, dopodiché a pancia piena Diana si addormentò cullata dal mite venticello e le braccia sicure della madre.
 
-Ciao, mammina!- comparve così, Jasper sotto gli occhi colpiti dal sole di Annabel.
-Ciao Jasp.- rispose Annabel.
-Diana?- chiese guardandosi in giro.
-L'ho buttata in acqua...-disse seria Annabel -Spero tu stia scherzando...vero?-chiese Jasper preoccupato.
Annabel lo guardò un attimo seria, per poi scoppiare a ridergli in faccia.
-Scemo, secondo te l'ho buttata in acqua? ok che non mi fa dormire, ma fino al punto di ucciderla no...è li nel passeggino che dorme beata, se la svegli sei un uomo morto.-disse Annabel avvisandolo con fare minaccioso.
-Va bene...altrimenti mi butti in mare?-chiese divertito Jasper.
-Non si sa mai...-rispose Annabel, sul vago.
Jasper si avvicinò al passeggino per vedere la piccolina che dormiva beata. La suoneria di Annabel fece irruzione in quel momento. -Pronto, mamma?- rispose, Annabel.
-Si, come vuoi...ok ti aspetto sono vicino al baretto della spiaggia libera...ok...ciao...- e chiuse la chiamata.
-Mia mamma, viene qua, ha detto che vuole farmi fare una nuotata con te, quindi mi aiuta a tenere Diana...- disse sorridendo Diana.
-Mmmmm...quella donna la faranno santa...- disse Jasper iniziando a spogliarsi la maglietta.
-Non proprio, diciamo che si vuole far perdonare...- disse Annabel.
-Nemmeno un minimo di gratitudine tu?- chiese Jasper.
-Un po'...-rispose Annabel. Jasper scosse la testa e si levò i pantaloncini, stiracchiandosi sotto il sole che gli illuminava i suoi capelli biondo cenere e i suoi "muscoli" appena accennati.
-Dovresti farti un po' di addominali...-disse Annabel guardando i pettorali di Jasper mentre sorrideva.
-Grazie! Ma io sto bene così, che c'è non ti piace la mia pancetta?-chiese Jasper scherzando.
-Nulla in contrario, signore...-rispose Annabel ridendo -Ma perchè non mi fa vedere la sua di pancetta, signorina che tanto critica la pancia degli altri?- chiese Jasper.
-Allora, io sono giustificata...ho appena partorito, precisamente da quasi due settimane, quindi è più che normale che io l'abbia, mio caro!- disse Annabel agitandogli il dito contro.
-Ah, si, me n'ero dimenticato, mi scusi signorina...- disse Jasper baciandole il dorso della mano -Di niente gentile signore.- rispose Annabel ridendo, seguita da Jasper. Chi l'avrebbe visti da fuori, li avrebbe calcolati come due pazzi...
Annabel si spogliò dei vestititi, rimanendo nel suo costume a due pezzi verde e marrone. Con la gravidanza era ingrassata di qualche chilo, ma aveva rimediato subito...la pancetta, era ovvio, non era sparita del tutto, ma con un po' di sport, l'avrebbe di sicuro eliminata.
-Bè, che c'hai da guardare?stupito di non trovare ciò che ti aspettassi, ovvero una piccola balenottera?-chiese Annabel puntandolo dritto negli occhi.
Jasper rimase interdetto, per un secondo.
-bè...in effetti...-disse sorridendo.
-Ma tu guarda questo...-disse Annabel lanciandogli la maglietta in pieno viso.
-Sto scherzando, sto scherzando...-disse Jasper alzando le mani in segno d'arresa.
 
Nel frattempo, arrivò sua madre. -Ciao mamma!- disse Annabel a sua madre, seguita da Jasp.
-Ciao, ragazzi, su andate a sfogarvi, io bado alla piccola.-disse Caroline sorridendo ai due ragazzi.
Annabel corse subito in riva al mare, seguita da Jasper. Provò ad immergere un piede nell'acqua, ovviamente era abbastanza fredda, tanto da farle ritrarre il piede, rabbrividendo.
-Che c'è? Fifa?-chiese Jasper, provocandola.
-No...-rispose incerta Anna.
-A no...-disse Jasper guardandola di sottecchi...
Ad un certo punto, la prese in braccio, sotto i suoi strilli e la buttò in mare, in quell'acqua cristallina.
-Jasper!!!!! Sei uno scemo!-disse urlando Annabel, mentre Jasper se la rideva di gusto...
-Rilassati un po'...su da brava...- disse Jasper buttandosi all'indietro in quell'acqua cristallina.
-Jasper, ti dovrei ricordare che l'acqua è ghiacciata ed io sto tremando!-disse Annabel portandosi le braccia intrecciate alle spalle.
-Anna, ti dovrei ricordare che se tu stai li impalata ad aspettare che l'acqua si riscaldi, continuerai ad avere freddo e poi su non esageriamo è freddina ma non è gelata...Anna, muoviti, nuota!-disse Jasper andandole incontro. Annabel fece una smorfia e poi si decise ad immergere la testa sott'acqua e nuotare.
Jasper le si avvicinò, le posò una mano sulla schiena e la guidò verso la sua direzione. Annabel mise la testa fuori dall'acqua per riprendere fiato. -Allora, gara di nuoto? Facciamo chi arriva prima al quel palo?-chiese Jasper indicando il palo davanti a lui.
-Ok, ci sto!- disse Annabel.
Contarono fino a tre e partirono sbracciando per arrivare alla meta indicata. Il primo, ovviamente fu  Jasper, mentre Annabel se ne stava ancora a metà percorso annaspando.
-Evvai! Fatti dire una cosa...nel nuoto sei una schiappa...Annabel, non hai fiato...sembri che ti fumi cannoni per avere un fiato così corto...- disse Jasper ridendo.
-Grazie Jasp! Il paragone era di sicuro tra quelli più azzeccati della tua vita! Hai un cervello molto sviluppato...- disse Annabel, guardandolo in cagnesco...
-Grazie Anna! I tuoi complimenti fanno crescere!- disse Jasper ironico.
-Non c'e di che...-rispose Annabel sorridendo -Ora, posso farmi una nuotata in santa pace senza gare ne niente?- chiese Annabel.
-Prego...-disse Jasper facendole segno di andare.
Nuotarono per un po', sotto i continui scherzi di Jasper nel tentare di "affogarla" e i continui rimproveri della povera Anna.
Uscirono dall'acqua tremolanti e sgocciolanti. Corsero subito alle docce che la spiaggia metteva a disposizione e si avvolsero in un asciugamano.
-La piccola dorme?-chiese Annabel a sua mamma dirigendosi verso la carrozzina.
-Si, Anna...dorme beata...penso che l'aria e il suono del mare la faccia rilassare.- disse Caroline sorridendo mentre sbirciava dal tettuccio della carrozzina.
Annabel e Jasper si sdraiarono per prendere un po' di sole. Erano tutte due di carnagione scura, quindi bastava anche solo un giorno di mare per farli abbronzare.
Annabel, si addormentò sotto il tepore del sole e il rilassante suono del mare...Jasper ne approfittò per fare...il coglione. Corse in riva al mare con la bottiglia vuota che Annabel aveva portato con se, la riempì d'acqua e subito salì dalla povera Annabel.
Incominciò a versarla sulla pancia della ragazza, che, al contatto con l'acqua fredda subito balzò in piedi, con tanto di urlo.
Intanto Jasper se la rideva di gusto a vedere Annabel che lo insultava e sbraitava contro di lui.
 
-Sei uno scemo, anzi un coglione! Ma come ti viene in mente? Hai un cervello tanto piccolo Jasper...- disse Annabel sbraitando.
-Ehy, piccola Anna, calmati....era uno scherzo...-disse Jasper tranquillo, ancora con il sorriso soddisfatto stampato sul volto.
-Uno scherzo di cattivo gusto!-disse Annabel a pochi centimetri dal suo viso guardandolo con fare minaccioso in quelle pozze di mare.
Jasper era destabilizzato da quella vicinanza...si era perso in quegli occhi color del cielo che esprimevano rabbia...ma a lui che gliene importava...erano belli sempre. Gli occhi di Annabel, era la cosa che a lui piaceva di più di lei. Avevano un potere ipnotico su di lui...riuscivano sempre a destabilizzarlo e a fargli pensare cose, che non doveva nemmeno sfiorarle con il pensiero. Non negava, che provava un'attrazione per lei...non aveva un fisico perfetto, ma il viso si. Aveva un viso angelico, con quei capelli neri che facevano risaltare quelle pozze blu e la bocca rosea ben disegnata...un angelo in terra, amava definire Annabel, nei suoi pensieri. Talvolta, pensava che non era giusto fare quei pensieri...era sua amica dall'infanzia, l'aveva vista crescere...non poteva pensare di avere una relazione con lei...anche perchè più di un'attrazione fisica, non provava nient'altro...o almeno credeva...
-Bè, che vuoi fare?-chiese Jasper, dopo quel momento di smarrimento, poggiandole una mano sul fianco. A quel contatto Annabel sussultò.
-Scemo, hai le mani gelate!-disse Annabel, allontanandosi. Lo sapeva pure lei che aveva sussultato per il contatto e non per il freddo. Sentire le mani di Jasper, quelle mani, che ormai conosceva perfettamente sul suo corpo nudo, le provocava come una sorta di scossa elettrica.
Sulle labbra di Jasper, si formò un lieve ghigno. Aveva capito anche lui che non aveva sussultato per il freddo...ormai la capiva fin troppo bene.
-Mmmm...che odio...ti leverei quel ghigno a schiaffi...e poi lo fai senza motivo...- disse Annabel divincolandosi dalla presa.
-Cosa faccio?- chiese Jasper posando anche l'altra mano sull'altro fianco di Anna.
-Il ghigno...cosa sennò?- disse Annabel ormai spazientita -Ma mi lasci?-chiese Annabel divincolandosi, di nuovo, senza successo.
-E allora toglimelo...-disse Jasper guardandola intensamente provocandola. Annabel si rilassò un attimo. -Non provocarmi...-disse puntandogli il dito contro.
-Io non ti sto provocando...-disse Jasper sorridendo.
-Ah, no? Secondo te la frase "allora toglimelo" che significato può dare ad una persona? -chiese Annabel.
-Di toglierlo...punto.-disse Jasper inarcando il sopracciglio, avvicinandola ulteriormente di più a lui.
Continuavano sempre di più ad avvicinarsi, con la voglia di scoprire sempre di più, di avvicinarsi sempre di più...
Erano a pochissimo centimetri di distanza, quando...Diana incominciò a strillare.
I due si allontanarono, mentre Anna, si schiariva la voce e si dirigeva verso il passeggino.
-Che c'è? Hai fame?-chiese alla bambina, mentre la prendeva in braccio per calmarla mentre le dava un dolce buffetto sulla guancia.
Annabel si posizionò seduta sul telone mentre dava il biberon con il latte a Diana. Jasper le si sedette in parte. -Ha fame, vedo...- disse.
-Già...-disse Annabel senza alzare lo sguardo dalla bambina. -Senti...per quanto riguarda prima...- cercò di incominciare il discorso, incerto. -Non è successo niente Jasper...non preoccuparti, era solo uno scherzo...-disse Annabel alzando lo sguardo e incrociando il suo ,incrociando il mare dei suoi occhi.
-Già...solo uno scherzo...-ripeté Jasper abbassando lo sguardo mentre si rigirava le mani.
Annabel finì di dare da mangiare alla bambina, mentre la cambiava, Jasper sistemava borse e borsone pronte per essere caricate in macchina.
Caricarono il tutto sulla fiat di Annabel e allacciarono la bambina nel seggiolino mentre Anna chiudeva la portiera.
-Bene, allora ci vediamo...-disse Annabel -Si, certo...grazie di tutto...ho passato una giornata diversa dal solito...-disse Jasper sorridendole.
-Grazie a te! Se non ci fossi stato tu, non mi sarei divertita così...ma d'altronde come sempre...-disse Annabel sorridendo.
-Va bene...sarà meglio che vada...il lavoro mi aspetta...-disse Jasper avvicinandosi alla sua macchina.
-Ok...ci vediamo...-disse Annabel allontanandosi da lui mentre accennava un saluto con la mano.
E così si lasciarono, i motori partirono e tutti e due ritornarono alla vita di sempre.
 
Quando si svegliò nel cuore della notte, Annabel era sudata. Aveva fatto uno strano sogno...aveva sognato lei e Jasper che si baciavano e che andavano oltre un semplice bacio. Poi il momento magico, fu interrotto da strilli di Diana che scalciava nel seggiolone e così il sogno si era interrotto.
-No...Anna, riprenditi...-disse a se stessa toccandosi la fronte con una mano.
Si alzò dal letto, controllò che la bambina dormisse e poi si recò al bagno per bagnarsi il viso sudato con dell'acqua gelida.
Il momento che c'era stato alla spiaggia tra lei e Jasper, aveva riscosso in lei strani pensieri...possibile che in tutti questi anni, non c'era mai stato nulla di simile...o quasi? O bè, una volta c'era stata...era stato un bacio innocente, forse colpa dell'acool, però in tutti questi anni, solo quella volta, e basta.
Possibile che ora quel pensiero tornava più insistente che mai. Poteva esistere un'amicizia tra uomo e donna?
Era questa la domanda che si era fatta molte volte. Ma la risposta era stata sempre positiva, si. L'esempio più vivido era quello tra lei e Jasper. Per diciassette anni, il loro cervello, o perlomeno il suo, non era mai stato trapassato da idee poco caste su di lui. Eppure...qualche pensiero si era formato. Non si poteva nascondere che Jasper non era un brutto ragazzo, anche lui aveva fascino...però non aveva mai pensato di avere una relazione con lui. O magari lui si...
-Basta!- quasi urlò Annabel al suo riflesso. Tutti quei pensieri le stavano facendo fumare il cervello.
Uscì dal bagno e si rifugiò sotto le coperte. Il vibrare del suo cellulare la fece sobbalzare.
-Dormi?- c'era scritto sul display. Jasper. -No.-rispose subito Annabel.
-Anna...per quanto riguarda oggi...è stato solo, come dire, un mancamento...uffa scusa...non so come definirlo...- scrisse Jasper.
Quando metteva tanti puntini di sospensione, voleva dire che era in difficoltà.
-Ok, non preoccuparti...ti capisco...siamo pur sempre uomo e donna!:)-rispose Annabel, poco convinta di quel "non preoccuparti".
-Si, hai ragione...allora tutto apposto...ma perchè non riesci a dormire?-scrisse Jasper. Annabel si aspettava quella domanda. Che fare? Mentire o dire la verità? Magari anche lui non dormiva per lo stesso motivo suo...
-Ma niente...cavolate, forse è il caldo...-mentì spudoratamente Annabel.
-mmm...sicura?-rispose Jasper. Il solito, pure dietro ad un display, capiva se le mentiva....ma cos'era? Un cane da tartufo a distanza?
Annabel, decise di ribaltare la soluzione. -Allora dimmi tu perchè non dormivi...- gli scrisse Anna.
-Sempre la solita, eh?;) ve bene, sarò sincero, ho fatto sogni poco casti su di te...- rispose Jasp.
Annabel, si sentì avvampare. -Ok, lo ammetto, anche io non riesco a dormire per lo stesso motivo tuo...-rispose Annabel con la verità servita su di un piatto d'argento.
-Cazzo, Anna, che ci sta succedendo? Sarà per l'episodio di oggi?- domandò Jasper.
-Forse stiamo scoprendo che tu sei un uomo e io sono una donna....Jasper, ti ricordi quando ti avevo fatto la domanda dell'amicizia tra uomo e donna? Tu mi aveva risposto che per te poteva esistere...ora non ne sono più così sicura, ora vale la legge degli opposto si attraggono, perchè è così di natura.-rispose Annabel, diplomatica e sicura.
-Si forse hai ragione...cosa facciamo?-chiese Jasper. Bella domanda...
-Jasp, non lo so...continuiamo così come sempre...non siamo animali! Non ci saltiamo addosso da un momento all'altro....-rispose Annabel.
-Chi te l'ha detto?;)-scrisse scherzando Jasper.
-Scemo! Ora vai a nanna...e cerca di non limonare con il cuscino pensando che fossi io:)-ripose Annabel simpatizzando.
-Ahahah...sempre simpatica la signorina....e tu cerca di non urlare il mio nome pensando che tu sia sotto di me...-rispose sarcastico Jasper.
-Vaffanculo va!- gli scrisse, diretta, Annabel.
-Si, ti voglio bene anche io<3- scrisse Jasper.
E con questo ultimo messaggio, ripose il cellulare sul comodino e si addormentò beata con il sorriso sulle labbra.
 
 



NOTE
Ciao a tutte! vi è piaciuto questo capitolo...mi odierete lo so, forse odierete di più la povera Diana che ha interrotto un momento...speciale... va be, niente rancore, ci sarà ci sarà il bacio...e anche di più di un bacio;) ma ci saranno anche gli ostacoli, come Alex...
non vi svelo più nulla...leggete per scoprire...
P.S.ho cambiato nick, ora nn sono più Gaiettix ma Equilibrista...
vi lascio il link del gruppo....ci conto che vi aggiungiate perchè metto anche spoiler...un bacio!

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