Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Bellatrix Malfoy    29/10/2006    6 recensioni
Pansy Parkinson perde una scommessa e deve imparare a volare da Potter, che detesta con tutta se stessa.
Riusciranno i due a sopravvivere l'uno all'altra?
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3  " Stai scherzando?"

 

 

Pansy Parkinson si pettinò altezzosamente i capelli.

Ciocche nere e setose passavano tra i dentini del pettine argentato, senza nemmeno impicciarsi una volta. Aveva dei capelli perfetti. Una pancia perfetta. La pelle non era brufolosa e sopratutto: nemmeno un poro visibile.

Notò con stupore che i capelli erano piuttosto cresciuti dall'ultima volta che li aveva tagliati.

Non aveva più il caschetto. Ora le arrivavano alle spalle.

Ma era comunque bellissima.

"Parkinson..."

Una voce fintamente cordiale, la fece voltare di scatto.

Daphne Greengrass, la bionda serpeverde, era lì davanti a lei.

Più che una divisa scolastica, i vestiti che portava sembravano fatti apposta per rimorchiare qualcuno.

"Greengrass...Cosa ci fai...qui? Non vedi che ci sono ancora io in bagno?"

La smorfiosa sorrise con disprezzo. "Tu ti stai solo pettinando, Parkinson...non puoi occupare il bagno per questo! Io devo farmi la doccia!"

Pansy si voltò con noncuranza, ricominciando a pettinarsi. "Prego, nessuno te lo vieta..."

Daphne si richiuse la porta alle spalle, avvicinandosi poi vicino a lei.

Ora si guardavano tutte e due dentro lo specchio.

"A proposito..." sussurrò la bionda, cattiva. "Buona fortuna con Potter...E' nel Campo da Quidditch, se ti interessa..."

Il pettine in mano a Pansy scivolò nel lavandino, seguito dalla fredda e crudele risata della Greengrass.

 

 

                   °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

 

Harry Potter si trascinò nello spogliatoio, completamente esausto.

Affiancò a lui, Ron, completamente fradicio di sudore si rovesciò una bottiglietta d'acqua  in testa scompigliando i capelli in una maniera che, a Lavanda, faceva impazzire.

Harry sorrise a quel pensiero.

"Cosa c'è? Perchè quel ghigno?" chiese Ron, con sospetto.

Harry distolse lo sguardo. "Niente...pensavo a Lavanda!" e aspettò che quella frase, facesse il suo effetto.

"Tu....pensavi a....Cosa?" Ron, aveva l'aria di uno che aveva appena preso una paralisi.

"Bè, si pensavo...chissà cosa penserebbe se ti vedesse ora?"

"Harry caro, hai deciso di morire adesso? Non vuoi almeno aspettare Voldemort?" ringhiò Ron, con le orecchie pericolosamente rosse.

Potter scoppiò docilmente a ridere. "Molto spiritoso...allora, le parlerai?"

"Si, le dirò che la lascio..."

"Sul serio?" chiese Harry, che sinceramente si domandava, quand'è che l'amico avrebbe smesso di far soffrire Hermione con la Brown.

"Si... insomma non posso continuare così! Nessuno di noi due, può!"

Ma Harry non potè replicare, perchè un coro di fischi e risate si levò talmente alto, da distogliere la loro attenzione.

"Wow....Ehi, Parkinson, ti sei persa per caso?"

"Chiudi la fogna, Finnigan!"

"Ma che persa! Era qui per me, vero tesoruccio?" si intromise una voce, che Harry riconobbe per quella di McLaggen.

"Sparisci!" rispose la mora, dibattendosi.

Pansy finalmente notò Harry. Era seduto su una delle panche, vicino a Weasley il Re.

I capelli neri e scompigliati erano bagnati di sudore e pioggia. Un asciugamano rosso e oro, era  poggiato sulle sue spalle.

A suo malgrado, Pansy dovette ammettere che era tremendamente affascinante.

D'accordo, ma che mi prende ultimamente? Ieri era carino e oggi lo trovo affascinante?

Sto diventanto peggio di Colin Canon...

La Pottermania dilaga.

La splendida serpeverde si fermò davanti a loro. Harry alzò lo sguardo.  Ron guardò prima Harry, poi la Parkinson.

Gli occhi verdi di Potter erano sbarrati dallo stupore.

"Sfregiato, non fare quella faccia...ti devo parlare!" replicò ad alta voce la bruna.

Potter alzò un sopracciglio. "Ah, si e di cosa?"

"Non qui..." mormorò poi lei, arrosendo. "In privato!"

Il coro di risate e stridii di approvazione aumentò. "Potter, ma sempre tu!!? Certo che sei proprio ambito!"

Harry si alzò, arrossendo anche lui.

"Andiamo fuori!" sussurrò seccato. Pansy lo seguì fuori dagli spogliatoi.

Ma che diavolo sto facendo? Devo essere impazzita...Oddio, e ora che faccio?

Uscirono.

Harry si volò a guardarla, scuotendo le braccia. "Ebbene? Cosa vuoi, ora?" domandò ironico.

"Senti prima di tutto modera i termini, San Potter! Ok?" ribattè Pansy accigliandosi.

Harry rimase zitto.

"Devi aiutarmi" proruppe infine, dopo aver ispirato profondamente.

Harry la osservò stupito e perplesso. "Come, scusa?"

Pansy socchiuse gli occhi. "Ascolta Potter, lo so che sembra assurdo...credimi, piuttosto che chiederti questo, avrei preferito buttarmi sotto l'Espresso di Hogwarts ma non posso farlo, quindi...devi stare al gioco, d'accordo?" concluse lei, convinta che Potter non avesse capito nulla.

"Parkinson mi prendi per il culo per caso?"

Infatti.

"No, ascolta..." tentò Pansy ma Potter la interruppe. Ora sembrava davvero furibondo.

"No, ascolta tu! Mi sono stufato! Questo è un altro stupido scherzo, già lo so! Lasciami in pace, ok? E' già abbastanza difficile così!" urlò Harry.

Pansy lo fissò. La sua espressione era indecifrabile. "Ma...non mi hai nemmeno fatto finire..."

"Vai al diavolo, Parkinson! Credi davvero che sia così cretino?" la aggredì lui.

Pansy si ravviò una ciocca di capelli corvini dietro l'orecchio. "Potter...ascoltami ti prego...è una cosa così stupida..."

"Già" ribattè Harry arrogante. "Una cosa stupida per uno stupido come me!!"

Harry fece per andarsene, ma lei lo afferrò per un braccio. "Che fai? Ci provi con me, adesso? Non sarai caduta troppo in basso?"

"Chi è lo stronzo, adesso?" si difese lei.

Harry si divincolò dalla sua stretta. "Non ci provare, Parkinson! Questi giochetti non funzionano con me!"

"Non sono giochetti! Si tratta di una scommessa!" proferì lei, osservando la sua espressione.

"Quale scommessa?" domandò Harry con una smorfia.

"Ho scommesso che Dean- Scimmione- Thomas avrebbe mollato la Ginny -Piattola-Weasley entro la fine di questa settimana...sfortunatamente per me, non è successo! E ora tu sei la mia penitenza! Felice?"

Harry smise di strofinarsi i capelli. "Tu... che hai fatto?? MA SEI MATTA?"

Pansy sbuffò. "Senti, Potter...nessuno mi aveva detto che la penitenza eri tu, d'accordo? Sono stati molto molto bastardi! Questo lo capisco! Ma se mi tiro indietro, penseranno che non ho il fegato per fronteggiarti!"

"Ed è esattamente quello che farai! Ti tirerai indietro!" replicò Harry sconvolto.

"Non posso farlo, Potter" proferì Pansy drammaticamente.

"Oh, si che puoi!"

"No, non posso!"

"Si, puoi!

"No, ti dico di no!"

"Ti dico di si!"

"Ma se non sai nemmeno quello che dobbiamo fare nella penitenza..." concluse Pansy ghignando.

Harry impallidì. "Spero che non sia...quello che penso, insomma...non quella cosa, vero?"

"Oh, Merlino! Potter, e meno male che siamo noi di Serpeverde a essere fissati con il sesso! Comunque, non si tratta di quello....Devi insegnarmi a volare sulla scopa! E dopo devi insegnarmi il Quidditch!"

Harry trattenne il fiato. "Io devo...cosa?"

"Devo andare adesso! Potter, domani voglio una risposta! Pensaci e guarda...che non mi aspetto un NO!"

E se ne andò, lasciando Potter ammutolito.

 

 

 

FINE 3 CHAP!! SCUSATE PER IL RITARDO!

RINGRAZIO MOLTISSIMO CHI MI RECENSISCE E CHI LEGGE SOLAMENTE!!

IL PROSSIMO CHAP SARA' PUBBLICATO VENERDI' 3 NOVEMBRE!

 Belllatrix Malfoy

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Bellatrix Malfoy