Pansy Parkinson meditava.
Pansy Parkinson meditava
vendetta.
Se solo non avesse accettato...
Possibile che Draco dovesse
sempre coinvolgerla in quel genere di cose?
E pensare che sembrava tanto
innocente, come cosa...
Ricordava ancora le parole di
Draco...avevano scommesso che Michael Corner avrebbe lasciato la Weasley entro
quella settimana, naturalmente, la cosa non accadde...e Pansy aveva perso.
Ma la cosa, che più di
tutto, la faceva infuriare, è che nessuno le aveva detto che Harry
Potter sarebbe stata...la penitenza!
Lui...perchè, Draco?
Perchè?
Perchè sai che lo odio?
Perchè sai che non lo
sopporto, e che lui non sopporta me?
E perchè ho accettato?
Si può essere così scema?
Ma non potè continuare
a lungo con le sue riflessioni, perchè lo stesso Harry Potter...l'oggetto
dei suoi pensieri negativi...era proprio lì.
Davanti a lei.
Camminava ridacchiando come
un ebete, con Weasley e la Mezzosangue-Granger.
Ed era semplicemente odioso!
Pansy lo squadrò con
occhio critico e superiore.
Potter indossava un paio di
jeans neri, totalmente diversi da quelli della divisa, ma che dovette ammettere gli stavano bene...la camicia bianca
della uniforme, era sgualcita e fuori dai pantaloni, le maniche erano
arrotolate fin su i gomiti, la cravatta rossa e oro era annodata malissimo e
pendeva leggermente...i capelli neri come la notte erano spettinati come
sempre, gli occhi verde marcio (come diceva sempre Draco) erano incastonati
dietro a un paio di lenti.
Pansy storse leggermente la
bocca in una smorfia.
Perchè? Perchè? Ma che
cazzo ho fatto di male, me lo dite?
Decise di interrompere quella
patetica scenetta.
Qualunque cosa...pur di
disturbare Potter, andava bene.
"Bene...Ma guarda un po!
Ecco il Trio Monnezza...Potter dove hai preso quei pantaloni? Te li ha prestati
Weasley, per caso?"
Fantastico. Non male come
primo approccio!
Offendere.
Voleva solo offendere.
Ma quanto sarebbe durato?
Del resto, l'idea della
scommessa bruciava ancora troppo, per potersi calmare.
Era nervosa....e lo sguardo
di Potter, non presagiva niente di buono.
Pansy lo guardò...non
era nemmeno più lui.
Non sembrava il Potter di
sempre.
Ok, era anche dannatamente
carino!
Ma da quando Potter era carino?
"Parkinson, hai deciso
di farci morire di infarto con la tua vomitevole presenza?"
Pansy voltò lo sguardo
verso Ron Weasley.
Piccolo, sudicio pezzente! Ma
come...osava?
La serpeverde
boccheggiò più volte, prima di rispondere. Va bene, non se lo
aspettava.
La risposta di Lenticchia,
era totalmente impensata.
"Ti conviene stare
attento, brutto morto di fame! Non
provocare mai...una come me!" ma mentre rispondeva alla provocazione,
Pansy Parkinson sentì di avere per la prima volta, le gambe che
tremavano.
Se solo quei tre avessero
potuto immaginare...la sua scommessa con Draco.
Sarebbe bastato dirglielo...per
farli fuori.
Ma non poteva parlarne con
loro. Doveva prendere Potter, quando era da solo!
Almeno l'avrebbe fatta finita
con quella storia assurda!
Potter l'avrebbe pagata...e
anche Draco!
"Parkinson ho saputo che
sei in crisi di astinenza...è per questo che sei così nervosa?
Malfoy non ti appaga più?"
Parli del diavolo...
Ok.
Questo era troppo.
Passi Weasley, passi
Draco...Ma Potter non aveva nessun diritto di parlarle così!
"Che ne sai tu, della
mia vita Sfregiato?"
"Poco e niente...e
sinceramente non mi interessa nemmeno saperlo!"
"Bene!"
strillò istericamente Pansy, prima di allontanarsi.
"Bene!"
ripetè Harry, infuriato, trascinando via i suoi amici.