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Autore: Shuchan    29/10/2006    1 recensioni
Cameron deve fare una scelta che solo House può influenzare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 3

House dopo aver udito quelle parole capì che ciò di cui aveva più paura si stava verificando: stava di nuovo per soffrire e stavolta non avrebbe più avuto nuove opportunità…

HOUSE cercando di mascherare un tono fermo: hai perfettamente ragione, per entrambi sarà meglio dimenticare tutto questo. Buona fortuna spero davvero che possa essere felice

Detto ciò si voltò ma dopo non aver fatto nemmeno un passo sentì una forza che gli aveva afferrato la manica della giacca.

Non si voltò, rimase girato senza muoversi.

CAMERON con debole: non è vero… mentivo…

House si girò completamente e la guardò con uno stupore immenso, lei lo amava a tal punto da accettarlo nonostante tutto?

CAMERON: tutti mentono… non è troppo tardi, non lo sarà mai per noi…

House le mostrò un sorriso che non aveva mai fatto vedere a nessuno, lui in prima persona ignorava di poter provare tante emozioni tutte in una volta e di poterle esternare attraverso un sorriso oltre che gli occhi.

I due si fissarono per dei secondi che parvero essere secoli, li dividevano pochi passi ma era come se fossero una sola persona

Le loro emozioni erano in sintonia, provavano entrambi gli stessi sentimenti, sentivano le stesse cose.

House si mosse verso di lei di una distanza quasi impercettibile, lo stesso fece lei.
Entrambi capirono che non erano i soli a controllarsi così, contemporaneamente decisero di lasciarsi andare ai loro istinti, e ignorando di essere in un ospedale e a lavoro, si unirono in un bacio appassionato che non lasciava davvero spazio all’imaginazione.

House gettò a terra il bastone e la strinse a sé, era come se si trovassero in un turbine di passione, gli istinti e l’attrazione che avevano represso fino ad ora, si stavano liberando incontrollatamente.

Entrambi non riuscivano a fermarsi, si muovevano da una parte all’altra intorno al tavolo dell’ufficio, House la prese per i fianchi e la fece sedere sul davanzale del mobile che era appoggiato alla vetrata che dava sul corridoio, il tutto continuandosi a baciare, ormai avevano perso il controllo, gli oggetti e i fogli che erano sul mobile erano a terra compresa una sedia.

Per tutto quel tempo alla scena avevano assistito Wilson e la Cuddy. Il primo aveva seguito il tutto con un’espressione veramente soddisfatta e compiaciuta, era davvero felice per il suo migliore amico. La Cuddy invece era senza parole con la bocca aperta, sapeva si che Cameron aveva un certo interesse per House, ma non sospettava certo che questo interesse fosse ricambiato da quel misogino bastardo del suo dipendente.

Wilson appena vide che la situazione aveva preso una strana piega, chiuse le tapparelle dal corridoio in modo che nessuno potesse vederli e si piazzò davanti alla porta dell’ufficio di House per evitare che qualcuno entrasse, almeno questo glielo doveva.

Wilson si rivolse alla Cuddy: Dal tuo stupore suppongo che sei piuttosto sorpresa, per stavolta fai finta di nulla, prendilo come un favore personale

Cuddy che era ancora esterrefatta: Ed io che volevo chiedere ad House di convincere Cameron ad accettare… addio donazione…

WILSON: vedrai che troveremo una soluzione

In quel momento arrivarono Chase e Foreman e vedendo la Cuddy e Wilson davanti alla porta dissero

CHASE: Che succede?

WILSON: Nulla

Foreman fece per entrare ma la cCuddy gli sbarrò il passaggio

FOREMAN interdetto: io.. dovrei prendere la giacca sto andando a casa

CHASE: gia anche io… ma che succede?

CUDDY: andare a casa? Non vi avevo detto che per stasera avevate altre due ore i ambulatorio?

CHASE: Ma da quando?!

CUDDY: Da ora, filate!

I due se ne andarono pensierosi


Erano passate due ore buone da quel fatto ma la Cuddy ancora ci pensava, non l’avrebbe mai pensato che House e Cameron…

I suoi pensieri furono interrotti dall’entrata di quest’ultima.

CAMERON un po esistante: disturbo?

CUDDY: No no

CAMERON: volevo parlarti in merito a quella cosa, vedi lo so che in questo modo farò perdere all’ospedale la donazione ma…

CUDDY per niente sorpresa: troveremo i fondi da un’altra parte, non preoccuparti più di tanto posso sempre costringere House a fare qualche convegno. Comunque giusto per curiosità come mai hai cambiato idea? Mi sembrava che avessi intezione di accettare

CAMERON sollevata: bè… ho parlato con House ed ho pensato che fosse meglio che restassi, poi non mi andava di cambiare…

CUDDY: House quando vuole sa essere molto persuasivo

CAMERON: allora andrei… scusa ancora…

Cameron si girò ma venne richiamata

CUDDY: Cameron

CAMERON: S-si?

CUDDY: Hai i bottoni della camicetta allacciati male

CAMERON: oh… ma che sbadata, vado grazie.

Dalla Hall Cameron uscì fuori dell’ospedale, un uomo in moto che conosceva bene le lanciò un casco.

HOUSE: Dove la porto signorina?

Un sorriso si dipinse sul volto della ‘signorina’.


Dopo quel week-end tutti tornavano a malincuore a lavoro, soprattutto due che il week-end lo avevano passato tutto insieme.

Nell’ufficio tutto sembrava tornato alla normalità, il team discuteva sul nuovo paziente cercando di formulare una diagnosi.

Negli occhi di House e Cameron però, c’èra una luce diversa.

Era l’ora di pranzo, Cameron stava riordinando delle cartelle quando il suo cercapersone emise squillò ‘è ora della pappa’ Cameron sorrise e scese alla mensa dove trovò House che la aspettava.

HOUSE: ce ne hai messo di tempo

CAMERON: andiamo a prendere da mangiare

HOUSE: dobbiamo aspettare Wilson

CAMERON: Wilson?

HOUSE: se anche lui è seduto al nostro tavolo nessuno sospetterà nulla

CAMERON un po triste gli disse all’orecchio: speravo di stare un po da sola con te

HOUSE sorrise compiaciuto

I tre si sedettero ad un tavolo all’aperto

WILSON si sentiva ovviamente a disagio: ragazzi capisco che non vogliate farlo sapere in giro ma era necessario che stessi qui?

Chase e Foreman arrivarono

CHASE: state mangiando? Fateci posto

WILSON: prego, poi sottovoce ad House: più siamo meglio è no?


Il team si era di nuovo riunito dopo la pausa, ad un tratto la porta di vetro si spalancò e fece la sua entrata il dr Sebastian

SEBASTIAN: salve a tutti

FOREMAN: Salve, la vedo bene, l’ultima volta aveva la TBC giusto?

HOUSE sapeva bene che voleva: c’è qualche motivo particolare che ti spinge fin qui?

SEBASTIAN: veramente si, sono venuto a parlare con la dottoressa Allison

HOUSE: come vedi ora stiamo lavorando, hai presente qual è i nostro lavoro no? Salvare la vita alle persone ti dice nulla?

SEBASTIAN: la prendo solo per un minuto non morirà nessuno

HOUSE: invece lei resta qui, qualunque cosa debba dirle puoi farlo davanti a me che sono il suo capo e ai quei paperotti dei suoi colleghi

SEBASTIAN: bene se insisti, Cameron vorrei sapere il motivo per cui non hai accettato la mia offerta

CAMERON visibilmente imbrazzata: ormai mi sono abituata a questo ritmo di vita ed ho preferito restare..

HOUSE: hai finito?

SEBASTIAN: veramente volevo anche chiederle se voleva venire a cena con me, cosa ne pensi?

CAMERON: mi dispiace..

SEBASTIAN: io non mi arrendo tanto facilmente sappilo, più mi resisti e più ho voglia di conquistarti

HOUSE: accetta un rifiuto da uomo invece di comportarti da donnicciola e non venire più qui

SEBASTIAN: tu sei solo il suo datore di lavoro, non credere che solo perché ha deciso di restare a lavorare per te provi qualcosa di particolare per te

House avrebbe voluto gridarlo al mondo e vantarsi del rapporto che ora lo legava a Cameron, ma l’espressione rapita dei due ‘paperotti’ lo bloccava, non aveva proprio voglia di essere meta di battutine.

CAMERON: invece ti sbagli, io lo amo e qui dentro tutti lo sanno benissimo

Tutti rimasero sorpresi, Chase e Foreman sapevano che a Cameron piaceva House ma non che lo amasse, poi dal solo saperlo ad arrivare a dichiararlo apertamente c’è ne passava…

SEBASTIAN: non me lo aspettavo lo ammetto, mi stupisce però che tu pensi che un tipo come lui possa ricambiarti

Cadde il silenzio, Cameron aveva fatto quella dichiarazione per far in qualche modo vincere House ma così sarebbe stata lei a perdere.

HOUSE: ti sbagli un’altra volta, spero che non ti succeda anche quando lavori, sai dico per i pazienti

SEBASTIAN: mi sbaglio riguardo a cosa?

House prese Cameron per un fianco e la avvicinò a sé in un bacio appassionato davanti gli occhi di tutti.

Cameron stessa se ne stupì anche perché ancora non era abituata ad essere baciata da House.

Chase e Foreman si guardarono inebetiti e Sebastian incapace di replicare validamente se ne andò senza neanche salutare.

HOUSE: riprendiamo, quel John

CAMERON: Jack

HOUSE: si è uguale, dicevamo

Chase e Foreman abbandonarono ogni tentativo di chiarimento in merito a quello che era appena successo e cercarono di concentrarsi sul caso.


La Cuddy era da un buono quarto d’ora alla ricerca di House per parlargli di un’interessante proposta che non avrebbe potuto rifiutare (anche se avesse voluto).

Nel suo ufficio non c’èra, controllo gli orari d’ambulatorio e vide che ora spettavano a lui, sorpresa al solo pensare che House fosse andato in ambulatorio senza che ce lo avesse mandato a suon di minacce di licenziamento si recò al primo piano.

Vide che lo studio dove avrebbe dovuto visitare House era preceduto da una fila molto lunga.
La Cuddy si avvicinò alla porta e bussò

Dopo qualche secondo non ci fù nessuno risposta così la Cuddy entrò e vide House e Cameron sdraiati sul lettino dei pazienti intenti a baciarsi.

CUDDY: Oh mio Dio!

Chiuse la porta in modo che i pazienti non vedessero che accadeva.
Intanto House e Cameron scesero velocemente dal lettino. Mentre la dottoressa si ricomponeva mettendosi il camice bene e aggiustandosi i capelli, House come se niente fosse con il suo solito atteggiamento mentre si riabbottonava la camicia disse

HOUSE: Sto visitanto, ora sarei occupato

CUDDY: E LO VEDO! House io non so più cosa fare con te

Cameron era imbarazzata al massimo, mentre si ricomponeva cercava di assumere un atteggiamento decoroso

HOUSE: Non si sentiva bene, quindi la stavo visitando, di solito è questo che fanno i medici no?

CUDDY: Si ma non fra loro!

HOUSE: Allora un medico non puo ammalarsi perché tanto nessuno lo curerebbe?

CUDDY esasperata: siete in un’ospedale, Cameron confido che in futuro eserciterai su di lui un’influenza positiva..

CAMEORON impacciata: s-si.. mi dispiace…

HOUSE: ma se è lei che non riesce a controllarsi, mi violenta, non riesce a stare lontana da me, d’altronde come non capirla

CUDDY&CAMERON: HOUSE
  
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