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Autore: Shuchan    29/10/2006    5 recensioni
Cameron deve fare una scelta che solo House può influenzare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4

Erano passati quattro mesi da quando House e Cameron stavano insieme.

Al lavoro non era cambiato praticamente nulla se non per le battutine che facevano Chase, Foreman e Wilson su di loro e tutte le volte che erano stati colti in flagrante dalla Cuddy, quella donna sembrava avere un radar per rintracciare House.

Ogni volta che venivano “beccati”, House come se niente fosse sceglieva una scusa dal suo repertorio mentre Cameron imbarazzatissima si ricomponeva assumendo un atteggiamento decoroso.

Alla fine tutti avevano accettato la loro storia anche se non riuscivano proprio a capire cosa ci trovasse in lui Cameron, anche se era l’unica che avesse le doti per stargli accanto e sopportarlo.

Quella mattina era iniziata come una delle tante, ma nessuno avrebbe mai immaginato che si sarebbe distinta nettamente.

La Cuddy correva dietro ad House, per essere un uomo con il bastone era dannatamente veloce.

CUDDY inseguendolo: House vuoi fermarti per una volta! Non credere di scampare alle tue ore di ambulatorio!

HOUSE: limiti il mio lavoro vietandomi di chiedere consulti

CUDDY: non puoi consultarti con Cameron a casa invece di farlo a lavoro?!

HOUSE sarcastico: raggio di sole, non essere gelosa, a lavoro è più eccitante dovresti saperlo

CUDDY: House questo è un ospedale!

House girando l’angolo si scontrò con una donna facendola finire a terra

STACY: che diavolo fa?!

HOUSE: ehi io ho un bastone la precedenza era m.. Stacy…?

CUDDY che intanto era arrivata: Stacy?

STACY alzandosi: ho accompagnato mio marito per una visita semestrale

CUDDY: ah, come sta Mark?

STACY: ha ripreso a camminare, Greg mi sembri in forma

HOUSE si sentiva strano: vado in ambulatorio, ciao


House entrò nell’ufficio di Wilson.

HOUSE: perché non me lo hai detto

WILSON: pensavo che non l’avresti incontrata, e poi anche se lo avessi saputo avresti preso la giornata libera?

HOUSE: perché no?

WILSON: Greg… non dovrebbe farti più nessuna reazione vederla ormai tu stai co..

HOUSE: lo so ma ho vissuto con lei per cinque anni non sono cose che di dimenticano da un giorno all’altro

WILSON: tu… ancora provi qualcosa per lei?

HOUSE: io non lo so

WILSON: non farla soffrire

HOUSE: non credo che la rincontrerò

WILSON: parlavo di Cameron


House era nel suo ufficio giocherellando con la sua palla, entrò Cameron.

CAMERON soffermandosi a guardarlo bene: cos’è successo?

HOUSE sobbalzò un attimo: nulla perché?

CAMERON: giochi con quella palla solo quando cerchi una diagnosi ed oggi non abbiamo casi

HOUSE fece una smorfia, lei lo conosceva bene, sapeva interpretare ogni suo gesto: prima ho incrociato Stacy

CAMERON sulle prime esitò: è qui per il marito?

HOUSE: così pare

La conversazione non andò avanti per l’entrata di Chase e Foreman

CHASE con un ghigno: Vi abbiamo disturbati?

HOUSE: la tua sola esistenza su questo pianeta mi disturba stupito di un canguro inglese


Nella mensa House video di nuovo Stacy.

STACY: ci rivediamo, che ne dici di fare due passi in giardino?

HOUSE: non credo sia una buona idea

STACY: Lisa me lo ha detto che stai con una donna anche se non so chi sia, non credo che ci siano problemi se facciamo una passeggiata

House acconsentì anche se un po esitante.
Arrivati fuori si sedettero sul bordo della fontana.

STACY: Allora Greg, sono curiosa la conosco?

HOUSE cercando di evitare il discorso: Chissà, come va con Mark?

STACY: sei sempre stato bravo ad eludere le domande

HOUSE: e te ancora non mi hai risposto

STACY: siamo due persone sposate che vivono insieme, ma ormai proviamo solo indifferenza l’uno per l’altra

HOUSE: me lo ero immaginato

STACY: se non ti fossi tirato indietro l’ultima volta, penso che ora saremmo entrambi felici

HOUSE: cosa ti fa pensare che io non lo sia?

STACY: sarò presuntuosa ma non credo che esisti un’altra donna all’infuori di te che possa capirti e starti accanto

Detto ciò a sorpresa lo baciò, House rimase immobile con lo sguardo perso. Non avrebbe mai potuto immaginare che in quel momento Cameron li stava guardando dall’altra parte della fontana.

House non rispose al bacio. Stacy lo guardò per qualche istante

STACY: per noi esiste più nessun futuro?

HOUSE: non c’è più un “noi”


House si sentiva sporco, anche se non aveva risposto al bacio non aveva fatto nulla per fermarla, aveva tradito Cameron.

WILSON: come ti ha baciato?! Io lo sapevo! Sei un bastardo se pensavi ancora a lei non avresti dovuto accettare Cameron!

HOUSE: Dov’è Cameron?

WILSON: ehi aspetta, non avrai intenzione di dirglielo spero

House lo guardò, il suo sguardo rispondeva affermativamente alla domanda, andò a cercarla e la trovò in laboratorio.

Era di spalle e anche se House la chiamò non si voltò

HOUSE con tono grave: devo parlarti

CAMERON il suo tono di voce era molto basso come per nascondere il suo vero stato d’animo: ti ascolto

HOUSE: prima Stacy mi ha baciato e io non ho fatto nulla per impedirglielo anche se non ho risposto al bacio

CAMERON: Allora?

HOUSE alterato e stupido allo stesso tempo: come allora?

Vide che c’èra qualcosa di strano in lei così si avvicinò e la obbligò a voltarsi, vide che aveva gli occhi gonfi e rossi

CAMERON cercando di evitare il suo sguardo: calibrare le centrifughe mi ha sempre commosso…

HOUSE: c-ci.. ci hai visti?

CAMERON: per caso

Il cercapersone di Cameron la avvertì che doveva andarsene

CAMERON fece per asciugarsi bene gli occhi: devo andare

E se ne andò lasciando House imbambolato.

Sapeva che dicendole la verità l’avrebbe fatta soffrire ma voleva essere onesto, solo che non avrebbe mai pensato che li avesse proprio visti.

Cameron cercò di evitare per tutta la giornata House, ci riuscì se non fosse che alla sera lo trovò davanti all’uscita ad aspettarla.

HOUSE: Devo parlarti

CAMERON: sono stanca, voglio andare a casa a dormire

HOUSE: ti comporti come se no ti importasse

A quelle parole la dolce e indifesa dottoressa espose

CAMERON: COSA DOVREI FARE? DOVREI SCONGIURARTI DI SCEGLIERE ME PER POI VIVERE NEL DUBBIO CHE TU L’ABBIA SEMPRE AMATA E CONTINUI A PENSARE A LEI?!

HOUSE: Io non volevo farti soffrire…

CAMERON: ma lo hai fatto!

House cercò di prenderle una mano per trattenerla ma lei gli mollò uno schiaffo che lo lasciò bloccato in mezzo al marciapiede da solo.
CAMERON: continui a giocare con i sentimenti delle persone fregandonete delle conseguenze delle tue azioni, io ti detesto…


Il giorno successivo House non era al lavoro, pare che avesse chiesto un giorno alla Cuddy.

CHASE: ehi Cameron che è successo ad House?

CAMERON: che diavolo vuoi che ne sappia!

CHASE si ritrasse percependo un’aura omicida nella sua collega

FOREMAN sussurrando a Chase: pare che abbiano litigato

CHASE ancora sorpreso: da cosa l’hai capito?

Cameron non sapeva cosa fare, la prossima mossa spettava ad House, ma dopo che lo aveva picchiato in pubblico…

Wilson nella pausa pranzo era andato a trovarlo a casa.

WILSON: allora che hai intenzione di fare?

HOUSE: pensavo di scappare a Las Vegas, anzi che ne dici se le parlo?

WILSON: saggia scelta… ma con quale delle due vuoi parlare?

HOUSE lo fulminò con lo sguardo: dirò a Cameron tutto…

WILSON: ci sei ricascato un’altra volta con Stacy… non sai proprio imparare dai tuoi errori.

HOUSE ignorandolo: trova una scusa e accompagna Cameron qui ‘mostrandogli un foglietto’

Quella sera Wilson l’aveva portata a quel ristorante con la scusa di farla svagare un po.

Appena vide House non ebbe apparentemente alcuna reazione, non fece altro che guardare Wilson

WILSON come implorando: penso che dobbiate parlare…

CAMERON con un sorriso vuoto e privo di significato: lo avevo capito da quando mi avevi invitato qui.

Wilson se ne andò lasciandoli soli.

CAMERON: questo è il ristorante del nostro primo appuntamento, quella cena disastrosa…

HOUSE: ho pensato che fosse il posto migliore per parlarti

CAMERON: so gia cosa vuoi dirmi, hai deciso di lasciarmi perché hai capito di aver sempre continuato ad amare Stacy

HOUSE rimase in silenzio perché interrotto dall’avvento del cameriere: è meglio parlare dopo aver mangiato.

Durante la cena non scambiarono neanche mezza parola, una volta finito uscirono dal ristorante diretti non so dove.

CAMERON che lo seguiva: dove stiamo andando?

HOUSE: siamo quasi arrivati

Dopo dieci minuti arrivarono su un ponte molto alto da dove si poteva vedere il mare

HOUSE: venivo spesso qui quando andavo al college

CAMERON: Greg dimmelo chiaro e tondo, non pensare di addolcire il tutto portandomi qui

HOUSE guardava l’orologio: non ho fermato Stacy perché volevo che mi baciasse

CAMERON ricevette come una pugnalata al cuore, come poteva infierire così: stai cercando di mettere il dito nella piaga o cosa?

HOUSE: volevo che mi baciasse perché cercavo delle risposte, e le ho trovate

CAMERON aveva perfettamente capito dove voleva arrivare “Aveva capito di non aver mai dimenticato la sua ex”

House prese qualcosa dalla tasca interna della giacca, era una scatolina blu notte, la aprì verso di lei e le disse: Ho capito che non esiste più nessun’altra donna che io possa amare oltre te…

House era visibilmente imbarazzato, Cameron spostava incessantemente il suo sguardo dal contenuto della scatolina ai suoi occhi con la bocca leggermente dischiusa.

HOUSE assunse un tono meno teatrale e più tipico di lui: in pratica ti sto dicendo che vorrei che ti assumessi le tue responsabilità, dato che mi hai fatto innamorare perdutamente di te dovresti almeno prenderti cura di me… ti va di sposarmi?

CAMERON rimase paralizzata mentre House la guardava aspettando una risposta, dato che questa non arrivò cercò di spezzare la tensione

HOUSE: è la prima volta che faccio una proposta di questo genere a qualcuno… non potremmo sorvolare sull’esposizione e concentrarci sul contenuto?

CAMERON prese coraggio e gli disse: io… pensavo che fosse finita…

HOUSE: se non vuoi ti capisco… se fossi in te non mi sposerei con me…

Che diavolo stava dicendo? L’attesa lo faceva blaterale in modo incomprensibile anche se ciò suscitò una risata in Cameron

In quel momento dal cielo si formarono dei giochi di luce colorati che si riflettevano sulla superficie dell’acqua.
Cameron se ne accorse e sorpresa: mi hai portato qui perché sapevi che ci sarebbe stata l’aurora boreale?

HOUSE molto imbarazzato: alle donne piacciono le cose romantiche così ho pensato…

Non fece in tempo a finire la frase che Cameron li prese il viso tra le mani e unì le sue labbra alle sue in un bacio dolcissimo.
Quando si separarono House la guardò: è un si?

CAMERON: mi va di sposarti cento volte

House si sentì svenire e contemporaneamente essere invaso da un’ondata di felicità, mise l’anello al dito della sua fidanzata e si congiunse a lei in un abbraccio.


La mattina seguente House battè tutti i suoi record, arrivò in ritardo di quasi tre ore. Non sarebbe stato poi così strano se non fosse arrivato insieme a Cameron.

Entrando in ufficio

FOREMAN divertito: avete fatto le ore piccole?

HOUSE: non possiamo dirti i dettagli, sai c’è il piccolo Chase all’ascolto

CHASE: ti ricordo che io sono andato a letto con lei prima di te

HOUSE: gia, peccato che fosse strafatta

CAMERON scocciata: possiamo evitare di ritirare fuori questo discorso

HOUSE: hai perfettamente ragione, devi essere stata proprio disperata per buttarti tra le sue braccia

House rabbrividì all’idea mentre Foreman rideva di Chase.

Poco dopo House intercettò Wilson

WILSON: Allora? Comè la presa?

HOUSE: direi bene, era felice quando glielo detto

WILSON: era felice di essere mollata?

HOUSE: mollata? Io le ho chiesto di sposarmi mica di lasciarmi

WILSON: COSA?????????????????????????

HOUSE: hai presente quando due persone, preferibilmente di sesso opposto, sono davanti a un tizio che gli fa promettere di amarsi e rispettarsi finchè morte non li separi? Bene piccolo Jimmy, quello si chiama sposarsi

WILSON: so cosa significa, l’ho fatto tre volte, ma dico te sposi Cameron? È pazzesco! Tu sposato… da non crederci…

HOUSE: sto seriamente considerando l’opzione di non chiederti di farmi da testimone

WILSON mettendogli una mano sulla spalla: e poi a chi lo chiederesti, a Chase?

I due amici guardandosi si fecero un’allegra risata.

Poco dopo…

CAMERON: dobbiamo proprio? Non possiamo limitarci a spedirli gli inviti invece che darli di persona?

HOUSE: e perderci il divertimento di vedere le loro facce? Un uomo potrebbe decidere di sposarsi solo per il gusto di vedere le loro espressioni

CAMERON: spero che tu non l’abbia fatto per questo

HOUSE la guardò: naa, diciamo anche per questo ‘le fece l’occhiolino e poi entrarono’

HOUSE: Paperotti abbiamo una comunicazione

CHASE con tono annoiato: siamo tutt’orecchie.

HOUSE: non prendete impegni per venerdì prossimo perché io e la qui presente crocerossina ci sposiamo

In un primo momento Foreman e Chase li fissarono come se sapessero che stessero scherzando, poi capendo che non mentivano assunsero delle espressioni che erano davvero uno spettacolo

HOUSE guardando Cameron: Visto? Che ti dicevo?


Gli invitati che lavoravono nell’ospedale erano stati tutti avvertiti, House si era voluto tenere la Cuddy come pezzo finale.

Cameron convinse House ad andare da solo, la Cuddy e faceva soggezione e la sua presenza le provocava un forte imbarazzo dopo tutte le volte che l’aveva sorpresa semivestita in atteggiamenti promiscui con House.

House entrò nell’ufficio della Cuddy.

HOUSE: Buongiorno raggio di sole che illumini il mio cammini

CUDDY abbaiando: sei arrivato con tre ore di ritardo!

HOUSE: anche Cameron, perché te la prendi solo con me! Questa si chiama discriminazione!

CUDDY: la colpa è tua se la fai arrivare tardi cosa credi

HOUSE: se ragioni così penso che questi ritardi si ripeteranno spesso in futuro. Raggio di sole, hai impegni per venerdì prossimo?

CUDDY: non credere di riuscire a manipolarmi

HOUSE: non trattarmi così sono molto sensibile, ti volevo chiedere di venire ad un matrimonio

CUDDY: l’unico posto dove verrei con te è ad un funerale, il tuo.

HOUSE ghignò divertito, farla infuriare era il suo passatempo preferito insieme a mettere in imbarazzo pubblicamente Chase: spenditi beltà divina, come puoi rifiutare il mio gentile invito

In quel momento entrò Wilson

WILSON: Glielo hai detto?

HOUSE: Ci stavo provando ora

CUDDY: Ma dirmi cosa? Che diavolo state architettando

HOUSE: arriverò al punto, voglio due settimane di ferie a partire da venerdì

CUDDY: ritenta, magari dopo avermi fatto ubriacare, forse solo in quel caso potrei valutare la tua richiesta

HOUSE a Wilson: Hai visto? La mamma è cattiva!

WILSON: Cuddy ma come puoi negargliele? Cameron non può mica partire da sola

CUDDY: Cosa centra Cameron adesso?

WILSON ad House: Ma non glielo hai detto a che ti servono le ferie?

HOUSE: l’ho invitata ma non vuole venire

CUDDY: Voi due! Delle spiegazioni, ora!

WILSON: Fatemi capire, Greg ti ha invitato al suo matrimonio e te oltre a non volerci andare non gli concedi neanche le ferie per il viaggio di nozze?

CUDDY: Io a differenza vostra, sono qui per lavorare invece di andarmene in giro a cazzeggiare, se dovete prendervi gioco di qualcuno andate da Chase invece di disturbarmi!

I due uscirono.

WILSON: non ha capito è incredibile

HOUSE: che facciamo?

WILSON: direi di chiamare la seconda parte in causa

Qualche minuti dopo Wilson e House rientrarono nell’ufficio della Cuddy seguiti da Cameron

CUDDY: Ancora voi? Vi siete portati dei rinforzi questa volta? Cameron non dirmi che ti ci metti anche tu adesso a disturbarmi

CAMERON: io veramente non ho ben capito cos’è successo

HOUSE con voce da moccioso: lei è brutta e cattiva non vuole venire e non vuole darci le ferie

CUDDY: ancora con questa storia? Dammi una ragione plausibile per cui dovrei concederti due settimane di ferie

CAMERON un po timorosa: veramente dovresti concederle anche a me…

CUDDY: ma qui diamo i numeri? Capisco che state insieme ma non potete prendere e di punto in bianco andarvene chissà dove per due settimane

CAMERON ad House: ma non glielo hai detto il motivo?

WILSON: Si che lo abbiamo fatto ma non capisce

HOUSE era veramente divertito da tutta quella situazione, la Cuddy era sull’orlo di una crisi mentre Wilson si godeva la scena e Cameron non sapeva come comportarsi

HOUSE: cercherò di semplificare le cose affinché tu possa comprendere, io Gregory House, questo venerdì prenderò in sposa la qui presente dottoressa Cameron

CUDDY ormai al limite: Potevate trovare una scusa migliore per farvi un viaggio insieme, House non dirmi che hai esaurito il tuo repertorio

House e Wilson si guardarono ed iniziarono a ridere, Cameron tentava di trattenersi senza molto successo

CAMERON soffocando le risate: non ti stiamo prendendo in giro

CUDDY iniziò a prendere lontanamente in considerazione la probabilità che fosse vero: Tu hai accettato di sposarlo?

HOUSE: no, siamo io e Jimmy che ci sposiamo

WILSON: ebbene si lo ammettiamo

CAMERON ad House: non complicate le cose, è gia tutto così confuso

Mezzora dopo, i tre riuscirono a convincerla facendole vedere gli inviti e l’anello.


Venerdì arrivò in fretta, nella sala c’èrano pochi invitati, i genitori di Allison quando incontrarono Greg, lo definirono un brillante primario di medicina interna, i suoi genitori invece accolsero subito a braccia aperto Cameron, facendola sentire subito a suo agio anche se non credevano ancora che una bella ragazza e intelligente come lei stesse per sposare loro figlio.

House era nella stanza dello sposo mentre Wlson gli ritoccava il nodo della cravatta.

WILSON: sono davvero felice che sia arrivato questo giorno per te amico, spero che il tuo matrimonio duri più dei miei

HOUSE nella sua voce si sentiva la tensione: questo è poco ma sicuro

WILSON: Greg non dirmi che sei teso

HOUSE: figurati…

**

Poco dopo Greg era nella postazione dello sposo aspettando l’entrata della sua ormai per poco fidanzata.

La musica iniziò preannunciando l’entrata di essa.

Si vide avanzare una figura femminile accompagnata da un possente signore, suo padre.

Cameron era veramente bellissima, aveva i capelli raccolti in una sorta di coroncina di stoffa che le teneva il velo, aveva un vestito lungo bianco senza troppi fronzoli come per mostrare la sua bellezza al naturale.

House durante tutto il tragitto l’aveva fissata con un espressione indecifrabile, quando arrivò accanto a lui le sussurrò: “sei splendida”, lei sorrise imbarazzata “anche tu non sei dabuttare” fu questa la sua risposta

Il funzionario concluse la cerimonia con l’intramontabile: “Vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa”

I due neo sposi si unirono in un bacio lunghissimo ignorando i fischi degli invitati

Dopo il tradizionale lancio del buqet che afferrò la Cuddy, tutti si spostarono in una sala dove si sarebbe consumato il rinfresco

Arrivò il momento del discorso degli sposi, entrambi non morivano dalla voglia di farlo soprattutto House, famoso per i suoi discorsi brevi e distruttivi.

Non si poterono rifiutare, Allison si alzò ed attaccò.

“Quando mi comunicarono che ero stata assunta al Princeton nel team del dottor House rimasi piuttosto stupita, ero tra i migliori all’università ma no la più brava così chiesi spiegazioni a lui riguardo il motivo per cui mi avesse assunta, mi disse che lo aveva fatto perché ero bella e lui voleva avere un pezzo d’arredamento in ufficio (gli invitati iniziarono a ridere), gia conoscevo la sua fama ma da quel gesto inizia ad interessarmi a lui, più il tempo passava e più quello che provavo diventava più forte e grande, gli sono stata dietro per tre anni e alla fine ha ceduto come potete vedere (un applauso misto a risate fece alzare House che si sistemò di fianco a sua moglie)”

“Vi ha detto tutto lei, il vero mistero da risolvere è cosa ci trova in me (tutti risero) voglio solo ricordare che al nostro ritorno chiunque faccia delle sfrecciatine su tutto questo sarà licenziato, ovviamente non faccio nomi, Chase, Foreman vi tengo in pugno”

Dopo i rituali saluti Gregory House e Allison House iniziarono in moto il viaggio che avrebbe decretato l’inizio di una nuova vita.

FINE
  
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