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Autore: Kyoro    03/04/2012    5 recensioni
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
-Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui.-Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.
- Tutti lo fanno-.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla.- rispose piatto, cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?- sogghignò divertito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Taemin rilasciò lentamente la presa su di me, allontanandosi.
Riuscii a respirare di nuovo normalmente. E non solo perchè mi stava letteralmente soffocando con la sua mano, ma anche perché la sua vicinanza mi rendeva nervosa al punto di non inspirare regolarmente.
- Sono andati – disse portandosi una mano sulla fronte sospirando rumorosamente.
-Chi sono?- domandai furiosa tra i denti, dopo aver acquistato un po' di lucidità.
Non fiatò. Aprì la porta, uscendo, e ignorando del tutto la mia domanda.
-Dobbiamo andare via di qui- disse infine.
Mi affrettai a seguirlo, mentre camminava a passo veloce lungo i corridoi della scuola.
-Senti, io ho sul serio bis..-
- Ce la fai ad andare a casa, prendere il minimo indispensabile e tornare qui entro un'ora?Anzi no, ti veng..- 
-Cosa?!- lo interruppi.
-Hai capito.- ,mi fulminò prontamente con lo sguardo, -Quelli sono tipi che ritornano. Non sei più al sicuro in questo luogo. E' ora che tu conosca la tua vera casa.- ,mi guardò con un velo di tristezza nei suoi occhi, - Mi dispiace. Avevamo deciso di aspettare un'età più consona. Ma visto che stai già usando la “persuasione”, credo sia opportuno che torni nel nostro insediamento. Stai sviluppando in fretta-.
-Che? Sei fuori di testa- Tremavo per lo shock e la paura, e non sapevo cosa pensare.
Non avrei dovuto dargli retta, me ne sarei dovuta andare a casa e basta.

Taemin sospirò nuovamente. -D'accordo. Pensaci bene, Lyn- era passato ad argomentare la sua tesi, come se fosse realmente sostenibile.
- Non ti sei mai realmente integrata da nessuna parte. Sei iraconda. Sei molto intelligente, ma hai anche una soglia dell'attenzione molto bassa. In compenso però, le tue capacità fisiche sono straordinarie: sei veloce, forte e resistente. Ti piacciono gli spazi aperti e sconfinati. I tuoi genitori, per quanto li amassi, li hai sempre sentiti come qualcosa lontano da te. Hai questa strana capacità..la persuasione-.
-Ma di che si tratta?- , chiesi piano, perché a quel punto mi risultava difficile anche solo articolare le parole.
Arrendendomi, smisi del tutto di pensare che non sapevo di cosa stessimo parlando.

-Il termine tecnico sarebbe piscocinesi. E' una forma di controllo mentale.-
Trovavo inquietante sentirlo parlare di una cosa simile, con quel tono tranquillo.
-Come fai a saperlo?-,gli chiesi, -Come fai a sapere che ho questo potere? Come hai fatto solo a capire che lo stavo usando? E perché me ne dovrei andare da qui?-
-Esperienza. Sono un trovatore, è il mio lavoro.-,rispose piatto- Ora però dobbiamo andare. Ti spiegherò durante il viaggio-.
Mi afferrò di nuovo per il polso, trascinandomi. - Aspetta! Io non vado da nessuna parte!-
-Lyn, per favore..-
-Non mi puoi costringere!- detto questo, mi divincolai e cominciai a correre spedita verso casa.
Si, una cosa effettivamente era vera, ero veloce. Molto.

-Lyn!!Non puoi scappare da me!-

 

 

Mi buttai a peso morto sul letto, rimuginando sulle parole di Taemin:la persuasione e il fatto che mi voleva portare via.
Via, da questa città che odiavo. Ma per portarmi dove e da chi? Era assurdo. Eppure c'era verità nelle sue parole. Ogni singola parola, era vera.

Caddi in preda all'inquietudine e al disagio.

Mi alzai da tavola senza aver finito di cenare, procurandomi occhiatacce e commentini stizziti da parte di Kibum; ma non gli diedi tanto peso e me ne ritornai in camera mia. Mi misi a sbirciare da dietro le tende; sicura di vedere Taemin appostato da qualche parte, ma niente. Ogni volta che tornavo a cercarlo e non lo trovavo, il cuore mi faceva un po' più male.
Mi girai e rigirai nel letto per tutta la notte. Verso le cinque del mattino avevo ormai rinunciato a dormire. Guardai di nuovo verso la finestra e stavolta vidi un'ombra.
In fretta e furia, scavalcai il davanzale e uscii sulla tettoia. Cercai di aggrapparmi ad un ramo di un albero, per poi saltare giù.
Taemin si era dimenticato di dire quanto fossi istintiva.
La strada era completamente deserta. Strinsi le braccia intorno al corpo, non curante di andare in giro in pigiama.
 Udii dei passi dietro di me. Ma a giudicare dal brivido di inquietudine che mi corse lungo la schiena, ero certa che non fosse Taemin.
Mi voltai, lentamente.


Dietro di me a pochi metri di distanza c'era una ragazza. Nella luce soffusa dei lampioni sembrava stupenda. Poco dopo mi accorsi che non era sola: alle sue spalle un ragazzo biondo, alquanto robusto e alto, cominciò a fissarmi in cagnesco.

-Kim Lyn, penso che tu debba venire con noi- mi sorrise maligna. Riconobbi la voce stridula, e a quel punto capii che ero nei guai.
-Apprezzo davvero l'invito, ma devo proprio andare, mio fratello mi starà cercando- risposi dandogli le spalle e cominciando a camminare.
Ma non feci nemmeno due passi, che il cammino mi fu bloccato da un terzo individuo.
Era basso, ma muscoloso e imponente. I capelli scuri, velati da un strato di cera, erano tirati in alto; lasciandogli la fronte scoperta. Gli occhi sottili non sembravano incutere terrore, anzi erano rassicuranti e seducenti. E le labbra per quanto sottili, erano ben delineate e rosate. Accortosi che lo stavo studiando, mi sorrise sghembo.
-Salve, principessa- mi soffiò ad un palmo dal viso.
-Dai Jong! Ci pensiamo noi a lei. Non rovinarci la festa!- si lamentò l'orango tango biondo.
Mi scrutò ancora per qualche secondo – Non la danneggiate-, disse deciso, con gli occhi sbarrati e febbrili.- Non possiamo farle del male-.
Neanche finì la frase, che me lo trovai dietro le spalle. Mi afferrò il braccio e lo strinse con forza. Tanto da farmi piegare con le ginocchia sul terreno. Cercai di assestargli una gomitata nello stomaco, ma lo schivò con prontezza. Nel frattempo la ragazza osservava la scena divertita.
Il tipo mi prese per la vita, issandomi sulla sua spalla. Urlai e scalciai più forte che potevo. Riuscii a stancarlo, perchè mi lasciò cadere per terra. Tentai di rialzarmi, ma il ragazzo cominciò a tirarmi precisi calci all'altezza della milza. Tutto era diventato improvvisamente bianco e il sangue si faceva largo nella bocca.
Quando il ragazzo, che avevo capito chiamassero Jong, raggiunse l'omaccione biondo e gli conficco un pugno in pieno stomaco – Ho detto di non farle male- sibilò tra i denti.
Questo si contorse a terra dal dolore, tossendo ogni tanto.
Jong fece un gesto con il capo alla ragazza, che immediatamente mi affiancò, sollevandomi da terra. Pensai di urlare di nuovo, ma cambiai idea alle sue parole.
-Se emetti un solo suono, ti renderò tutto ancora più difficile- mi minacciò ,- Forse non mi è permesso toccarti, ma possi farti desiderare di essere morta-
Non riuscivo a respirare. In quel momento avrei voluto che Taemin mi portasse via, che mi salvasse.
-Dai, caricala in macchina. E tu, alzati!- ordinò Jong. Quindi era lui il capo...

Cercai di divincolarmi con tutte le mie forze. - Smettila! Tanto, in un modo o nell'altro, ti porteremo via!-
-Non credo proprio!- urlò Taemin. La sua voce fu come un'ondata di aria fresca e pura che pervase tutto il mio corpo.
-Maledizione!- imprecò la ragazza,- E' tutta colpa tua! Hai solo perso tempo!- rimproverò al biondo, che le rivolse uno sguardo di ghiaccio, ma non fiatò; forse ancora troppo spossato per il colpo subito prima.
Jong sorrise. - Odio fare a botte con te, Taemin..-
-Bhe, potevi pensarci prima!- e detto questo gli si fiondò addosso.
Negavo totalmente la possibilità che Taemin ce la potesse fare contro uno come Jong. Insomma, lui era praticamente uno stecchino, mentre Jong era chiaramente ben piazzato in fatto di muscoli. Per non contare che aveva appena messo al tappeto il colosso biondo con un solo colpo!
Mi portai le mani agli occhi, sentendo ancora la presa della ragazza su di me. 
Sembrava terrorizzata. Aveva paura di..Taemin?

A quel punto, osservai il combattimento incuriosita. Jong cercava in tutti i modi di colpirlo, ma ogni colpo andava inevitabilmente a vuoto. Al contrario, Taemin, centrava ogni singolo pugno e calcio sfiancando l'avversario. Eppure, c'era qualcosa che non quadrava. Era come se Taemin riuscisse a capire già in precedenza le mosse di Jong.
Lo colpì sulla mascella, buttandolo e terra e facendogli uscire del sangue da quelle labbra che avevo contemplato pochi attimi prima.
-Tu e i tuoi poteri del cavolo!- disse rabbioso, rialzandosi e pulendosi con la manica della giacca di pelle che indossava.
E lì capii. Taemin, da quanto avevo capito quella mattina, era telepatico. Sapeva leggere nel pensiero! Ecco il perché di tutta quella paura nell'aria. Da un certo punto di vista, Taemin era intoccabile.

Dopo essere finito rovinosamente a terra per l'ennesima volta, il ragazzo biondo cercò di correre in suo soccorso. - Bang! Non ti avvicinare!-lo intimò Jong.
-Bang?! Ma che nome di merda..- pensai.
Notai lo sguardo divertito di Taemin. Che mi avesse sentito?
-Basta!  Kris, lascia la ragazza. Bang, entra in macchina e metti in moto. Hai vinto! Ce ne andiamo!- affermò Jong, con un respiro affannoso.
Taemin mi si avvicinò immediatamente, stringendo forte la mia mano nella sua. Osservai Jong tristemente, mentre saliva in macchina. Dopotutto lui aveva cercato di proteggermi, e un po' mi dispiaceva per come l'aveva conciato Taemin. Vidi che mi rivolse un ultimo sguardo, mentre si passava la lingua sulle labbra per leccarsi via il rimanete sangue. Arrossii visibilmente, e accorgendosene sorrise; per poi scomparire dalla mia vista verso le vie della città.

Dopo che furono lontani, sentii i muscoli di Taemin rilassarsi e lo sguardo divenire più dolce. Si voltò verso di me, scrutandomi per bene.
Inaspettatamente mi abbracciò.
Rimasi con le braccia paralizzate lungo il mio corpo, totalmente sorpresa da quel gesto. 
E sussultai quando le sue mani mi strinsero un po' più forte all'altezza della vita, e la testa si appoggio sulla mia spalla.
-Avrei dovuto esserci, mi dispiace- disse mentre si separava da me, lasciandomi una strana sensazione di vuoto nel petto.- Stai bene?-
Annuii. -Carino il pigiama- ridacchiò osservando l'enorme papera gialla stampata sulla maglietta. Arrossii di colpo, coprendomi quanto più potevo.
-Stupido..- misi il broncio.

Feci una svelta analisi della situazione. Dei tizi mi volevano rapire, per chissà quali motivi a me ancora  nascosti, Taemin mi aveva salvato grazie ai suoi poteri, Taemin era stato veramente un figo, Taemin mi aveva abbracciato, Taemin mi stava sorridendo, Taemin era..era..stupendo – AAAAAAAAAH!- urlai in prenda al panico dei miei pensieri.
-Che c'è?- chiese spaventato.
-Dovresti saperlo..tu sai leggere nel pensiero- dissi cominciando a camminare avanti, troppo imbarazzata per guardarlo in faccia.
-In verità con te il mio potere non funziona molto bene. Spesso non ti sento. Anzi sono rare le occasioni in cui ci riesco. Penso sia dovuto al tuo sviluppo o dalle tue emozioni. In poche parole, sei tu che decidi cosa devo sentire o no di quello che stai pensando.-
Mi bloccai, voltandomi. - Davvero?- chiesi eccitata.
Annuì – Adesso non ne sei perfettamente in grado. Dovresti perfezionarlo con un po' di addestramento. Ma c'è tempo, ora andiamo, ti spiegherò il resto in macchina.- mi posò una mano sui reni perchè lo seguissi.
-In macchina?- Mi bloccai sul posto e la pressione del suo palmo sulla mia schiena si fece più forte, finchè non si rese conto che non mi sarei mossa. - Non vengo in macchina. Devo andare a casa prima che mio fratello si accorga che non ci sono.-
- Non è tuo fr..- si trattenne dal dire qualcosa, guardò dall'altro lato della strada e sospirò. -Non puoi tornare lì. Lo so che non è ciò che desideri, ma non sei più al sicuro qui. I Joseon* ti hanno trovata. Non posso permetterti di restare.-
- Non capisco nemmeno chi siano questi Joseon..- dissi confusa.
-Quelli erano i Joseon!- urlò, indicando la via sulla quale era avvenuto lo scontro. Un leggero vento gli scopigliò i capelli lasciati sciolti, rendendolo ancora più affascinante.
-Oh..intendi Jong e gli altri?- chiesi senza pensarci.
-Jong?! Jong! Lo chiami anche con un diminutivo, quel tizio?! Ha cercato di rapirti!Lui è il cattivo, Lyn!- urlò afferrandomi il polso.
Lo fulminai con lo sguardo – E tu chi sei? - domandai, - Non vado da nessuna parte senza mio fratello!-
-Bene! Così sia! Se questo vorrà dire che ti potrò proteggere..-mi sfiorò con la mano la guancia, che subito si scaldò al suo tocco, - ..allora mi sta bene.-




* Sarebbe il clan(?) nemico di quello di Taemin.
Scusate eventuali errori :)



Grazie a tutti coloro che sono arrivati a leggere fino alla fine e a quelli che ci hanno provato xD Si, lo so..può sembrare un po' noiosa questa storia. Aspettate solo un altro po'. Le cose si faranno più interessanti. Ci saranno nuovi personaggi e nuovi casini lol Grazie ancora :D~

 

  
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