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Autore: Kyoro    29/03/2012    2 recensioni
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
-Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui.-Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.
- Tutti lo fanno-.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla.- rispose piatto, cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?- sogghignò divertito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Salve!:D Vi siete appena avventurati in un viaggio senza ritorno uhuhasdg xD Si, ok.. a parte gli scherzi, spero vi piaccia il primo capitolo di quella che sarà una long fic~~
Per qualsiasi cosa chiedete..ehmm.e poooi..non so più che scrivere >.<  Vabbè..Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno ( perché lo farete, vero, vero? T.T xD) questo capitolo *w* Chu~~

Ps: Si, mi ci sono impegnata(?) a colorare le parole sopra(e anche qui se è per questo xD) u.u lol

Scusate eventuali errori :)




Faticavo a respirare, mentre mio fratello parlava con la nostra nuova padrona di casa. Nonostante il condizionatore al massimo, l'aria era leggera, secca e vuota. Immaginai che fosse come soffrire d'asma, questa lotta costante per una boccata d'aria, la sensazione di non riuscire mai a riempire i polmoni. Guardai torva Kibum. Con tutte le mete possibili, aveva scelto di traslocare in una caotica metropoli. Ho capito, mi voleva reprimere.

Seguimmo l'andatura dondolante della signora Kwon oltre la porta di servizio della casa, e all'istante ci rituffammo nel caos più totale. Mi irritava, risucchiava tutta l'umidità dal corpo come un grosso aspirapolvere e mi faceva sentire debole. Eravamo a Busan da sole poche ore e dovevo già fare i conti con questi alti palazzi che mi opprimevono.
Le chiavi tintinnavano nella mano della signora Kwon. - L'affitto si paga in anticipo-
Lasciai che Kibum la rassicurasse ed entrai in casa.
Osservai il salottino spoglio e triste, sentì la puzza leggera di polvere. Se è possibile, il morale mi scese ancora più giù.
-Non male- annunciò Kibum sorridente.
Lo guardai - Si, certo-
-Bè, è una sistemazione temporanea.- Fece spallucce, - E di certo la colpa non è mia.-
Irrigidì i muscoli del volto e strinsi forte i pugni - E quindi sarebbe mia?!-
Scosse la testa con uno sorriso, poi si avvicinò posandomi le mani sulle spalle.
Abbassò la testa alla mia altezza - Ci riuscirai a diplomarti questa volta?- Kibum aveva smesso da tempo di preoccuparsi del mio andamento scolastico, ma adesso era diverso. Dovevo andare bene.
- Chi può dirlo?- risposi scrollando le spalle.
A quanto pareva, in qualsiasi scuola andassi, risultavo antipatica ai compagni, prima ancora che dicessi o facessi alcunché. Avevo come la sensazione che in me ci fosse qualcosa di sbagliato e che tutti lo sapessero. Mi sforzavo di andare d'accordo con gli altri, ma riuscivo a sopportare le provocazioni solo fino ad un certo punto, poi iniziavo a reagire. Presidi e professori non ci pensavano due volte ad espellermi, probabilmente perché nutrivano nei miei confronti gli stessi sentimenti dei ragazzi.
Ero un corpo estraneo, punto e basta.
- Tanto per avvisarti: la sto prendendo sul serio-, fece Kibum. -Ho deciso che ti diplomerai quest'anno e in questa scuola-.
-Fantastico-, sospirai appoggiandomi ad una parete ingiallita.
 

-Kim Lyn, presentati alla classe-annunciò la professoressa Chung.
Tanto bastava a bloccarmi lo stomaco. Era la terza ora, e per la terza volta mi toccava ripetere la stessa scena.
Mi alzai scostando la sedia dal banco giusto il necessario per fare un leggero inchino e mi rimisi a sedere infastidita da quei trenta paia di occhi che mi scrutavano.
In particolare quelli di Lee Taemin. Da quanto avevo capito, era qui da una settimana e di conseguenza era l'unico alunno arrivato dopo di me. Ogni volta che mi capitava di guardarlo, lo trovavo a fissarmi sfrontatamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Era stranamente taciturno e infatti non lo avevo ancora sentito parlare, nonostante frequentassimo ben quattro corsi in comune *. Aveva gli occhi nocciola e i capelli evidentemente tinti di un castano chiaro, che portava lunghi più o meno fino alle spalle. Molto spesso raccolti in una coda o quant'altro.
Era davvero bello, ma non riuscivo a trovarlo attraente perché mi straniva troppo.

- Signorina Kim! Signorina Kim! Mi spiace disturbare i suoi viaggi mentali, ma che ne dice di provare a stare attenta alla lezione? -. La Chung mi rivolse un sorriso acido, per poi continuare. -Ho saputo delle sue varie espulsioni.. i suoi genitori dovranno essere così affranti. Provi a studiare, non è così difficile. A meno che non sia una decerebrata. Lei lo è signorina? In questo caso dovrebbe cambiare corsi..opp.. -. continuava a parlare con addosso quel sorrisino sfrontato. Parlare dei miei genitori? Mi dava ai nervi.
Il sangue cominciò a pulsare prepotente nelle vene. Cercai di respirare profondamente con il naso per mantenere la calma, ma l'unico risultato fu una fitta tremenda allo stomaco. In bocca si insinuò un sapore strano: era sangue, perché mi ero morsa troppo forte il labbro interno.
- Vorrei, vorrei..che stesse zitta, che mi lasciasse in pace!- continuavo a ripetere nella mia mente senza sosta. Nel giro di pochi secondi, la sua espressione si rilassò e il suo sguardo diviene vitreo.
- Che stavo dicendo?-, si chiese con fare smarrito,-Dove eravamo arrivati?- per un attimo apparve perplessa, ma poi riprese subito la lezione.
Non sapevo cosa fosse ciò che facevo e mi sforzavo di non pensarci per non nominarlo. Recentemente avevo scoperto che se fissavo qualcuno con sufficiente intensità, ero in grado di convincerlo a fare ciò che volevo.
Mi sembrava fantastico, ma cercavo di farlo il meno possibile. In parte perché mi sentivo una pazza a credere fosse possibile una cosa del genere, nonostante funzionasse tutte le volte. Ma soprattutto perché non mi piaceva: mi faceva sentire manipolatrice e sleale.

Quando la campanella finalmente suonò, sgaiattolai veloce fuori dalla classe e giunta al mio armadietto iniziai a cambiare i libri. Poi, senza neanche bisogno di guardare, mi resi conto che dietro di me c'era Taemin. Sbirciai dietro di me e nello stesso instante, fece un cenno con la testa ricambiando il mio sguardo.
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
- Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui. -Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.

-Tutti lo fanno- fece spallucce.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla- rispose cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?-sogghignò divertito.
Sospirai pesantemente afferrandolo per un braccio, puntando i miei occhi nei suoi. Si, lo stavo per fare di nuovo.-Dimmi il perché!- pensai con fermezza.
Taemin posò un mano sul mio fianco, e con uno strattone fece attutire in nostri corpi. Accosto il viso al mio, come intento nel baciarmi. Vidi i suoi occhi sciogliersi nei miei e il cuore mi arrivò in gola. Stava veramente per farlo? Ma più importante l'avrei lasciato fare?

Deviò leggermente direzione - Con me il tuo trucchetto non funziona.- mi soffiò nell'orecchio facendomi rabbrividire.
Lo allontanai immediatamente, sorpresa - M-ma di c-che parli?! Quale trucchetto?!-
Che mi avesse scoperto? No, impossibile. A stento io, sapevo ciò che potevo o che credevo di saper fare.
Mi guardò in cagnesco -Quindi, la Principessa è anche bugiarda..-
Principessa? Rimasi a bocca aperta non sapendo cosa dire, pensando che sul serio quel ragazzo fosse strano forte.
- Non mi sono mai ritenuta una persona strana..anzi.- affermò come se mi avesse appena letto nella mente. - Oh shit, non mi dire che questo legge nel pensiero- pensai.
- Eh già .- concluse.
- No, impossibile! Sto impazzendo!- mi avviai verso il cortile a grandi falcate, bisognosa di aria fresca. Ma Taemin mi afferrò per il polso dirigendosi dalla parte opposta.
- Laciami! Ho detto lasciami!- cercai di divincolarmi, ma senza successo. Per essere così esile, aveva una stretta abbastanza forte.

-Zitta o ti troveranno stavolta!- mi urlò contro.
- Ma chi? Ma che cavolo stai dicendo!- Impuntai i piedi al pavimento, per poi sedermici completamente; impedendogli di trasportarmi oltre.

Taemin ancora con la mano stretta sul mio polso, sbuffò spostando in aria di poco la sua frangia - Mi avevano detto che eri testarda.-, alzò gli occhi al cielo, -Bene, faremo a modo mio allora.- sorrise divertito, e subito mi pentii del mio gesto.
Si piegò su di me, passando un braccio dietro la mia schiena e con l'altro afferrò le gambe tirandomi su di peso. Mi trovai il suo viso a poca distanza dal mio per la seconda volta in poco tempo, potevo sentire il suo respiro caldo invadermi il volto. Il cuore prese a battere più forte e sentii le guance bruciare. Scossi la testa, cercando di acquistare un po' di lucidità. Ma Taemin si avvicinò ancora di più, giuro, adesso erano pochi millimetri a dividere le sue labbra carnose dalle mie, quasi invisibili per quanto erano sottili. Chiusi gli occhi e..
- Mai pensato di metterti a dieta?- ridacchiò iniziando a camminare veloce, con me ancora in braccio.
A quel punto spalancai gli occhi, ritirando tutte le cose positive che avevo cominciato a pensare su di lui-EHI! Ma che caz..Allora o mi metti giù o..ecco..altrimenti io..-
-Cosa? Mi obbligherai? Te lo già detto, su di me non funziona!-

Rimasi spiazzata. Forse questa mia capacità era reale, e Taemin se n'era accorto e quindi su di lui non funzionava. Come se non bastasse mi aveva dato la sensazione che potesse leggermi nella mente. Ma tutto questo era un ragionamento assurdo. Non ci capivo più nulla. Forse stavo sognando. Si, un incubo.
Alla fine arrivammo di fronte ad una porta. Taemin l'aprì con un po' di difficoltà, dato che gli limitavo certi movimenti. Ma non mi azzardai a muovere un muscolo per aiutarlo. Finalmente ci riuscì, fiondandosi all'interno di essa. Dopodichè mi lasciò cadere per terra con un tonfo e chiuse a chiave .
- Ahi , ahia- mormorai massaggiandomi il sedere. Mi alzai guardandomi intorno.
-Wow, il ripostiglio. Di classe il ragazzo- pensai disgustata.
-Tks..- Taemin si girò appena per guardarmi storto. Eccola, ancora quell'impressione.

- Senti..non ho intenzione di farti nulla di ciò che pensi. Dobbiamo solo aspettare un po' che se ne vadano.-, disse poggiandosi a braccia conserte ad uno scaffale pieno di cianfrusaglie vecchie, -Ah.. e poi..non sei affatto il mio tipo. Quindi tranquilla-.sorrise beffardo.
- Io gli spacco la testa- pensai portandomi le mani sulle tempie, massaggiandole. Feci un profondo respiro
-Da quanto ho capito mi stai proteggendo da qualcosa, giusto?-
Si limitò ad annuire. - Bene..ti stai divertendo?-

Mi guardò stralunato -E' il mio lav..-
-Non me ne frega un accidenti! Non ho intenzione di mandare avanti questo teatrino! Esigo delle spiegazioni, o me ne vado!-
Mi fissò per un minuto interminabile, nel quale cercai di mantenere uno sguardo rigido e severo.
Alla fine Taemin sospirò - Non è compito mio..-
-Bene!- Raggiunsi la porta cercando di aprirla, quando Taemin ci si parò davanti.
-Faresti meglio a spostarti..- lo avvisai con tono piatto. Ma lui non osò muoversi. -Spost..- cercai di urlare, ma mi tappò la bocca con una mano.
-Shh!-mi intimò. 
Stavo per mordergli la mano e liberarmi, quando sentì delle voce aldilà della porta.

-L'hai trovata?- era una voce femminile e stridula.
-No, ne ho perso le tracce. Quel moccioso del trovatore deve averla portata già via!- r
ispose un'altra maschile e rude.
-Dannazione Bang! Sei proprio un coglione! Come hai fatto a perderla?!-insistette la prima voce.
- Donna, sarà meglio che tu taccia! -
- Come osi?Sono un tuo superiore! Porta rispetto!-
- Si, certo! Una donna? Una donna mio superiore? Ma per favore!-
- Ehi, ehi..ragazzi calmatevi. Che cosa sono tutte queste urla? L'abbiamo persa, ma la ritroveremo molto presto-
si introdusse una terza voce. Era soffice e sensuale.
- Si, Jonghyun!- dissero all'unisono le altre due. E poi scomparvero.



*Ho deciso che il sistema scolastico sarà come quello americano.
*Le parole in corsivo sono i pensieri oppure frasi importanti per il continuo della storia.

 

  
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