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Autore: Shimi    05/04/2012    3 recensioni
E' una Thadastian.
Sebastian Smythe aveva scelto la sua preda ed ora poteva finalmente dire che la caccia era aperta.
Si avvicinò circospetto, quando fu dietro al piccolo cerbiatto indifeso, cacciò via i due centauri che, per come erano vestiti, al massimo potevano guidare dei my little pony, ed iniziò a parlare: “ Ti posso offrire da bere, oppure quei due vogliono rapirti?” era un vero latin lover, la sua preda sarebbe caduta fra le sue grinfie in meno di qualche minuto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tuttii, anche se non c’è nessuno (#foreveralone proprio xD). Bene, io sono Vals e questo capitolo è stato scritto da me (tranne il pezzo finale che ha scritto Mimì e io ho rivisto un po’). Spero che questo capitolo abbia un po’ più di successo rispetto al precedente, dato ch noi mettiamo tutto il nostro cuoricino nello scrivere questi bei racconti nelle ore di filosofiastoriagrecoletteraturalatinoeeeeccetera.
Fateci sapere che ne pensate! J
 
 
Evidentemente, Thad non era abituato a sfogare la frustrazione in locali per omosessuali dal mobilio che diventava guardabile solo dopo almeno un paio di birre, data la sua reazione sconsiderata. Sebastian ci pensava, dando un'occhiata agli accordi che Nick gli aveva appena passato, per la successiva esibizione davanti a tutta la Dalton.
Dopo lo shock iniziale di aver trovato lì uno dei suo compagni Warbler, Sebastian aveva capito che Thad era l’unico esemplare di ragazzo pulito (e non intedeva dalla droga, ma pulito-pulito, da una doccia cioè) e mediamente ben vestito, che avrebbe potuto farsi, quella sera.
E non aveva la minima intenzione di tornare a casa senza i liquidi corporei di qualcun altro dentro di lui.
Ovviamente, se Sebastian Smythe decideva che si sarebbe fatto qualcuno, quel qualcuno non aveva la possibilità di tenersi i vestiti addosso per troppo tempo..se non si tiene conto di Blaine-me-la-tiro-come-se-ce-l’avessi-solo-io Anderson. Ma erano solo particolari.
Così, dopo un po’ di moine che avrebbero benissimo potuto evitare, Thad Harwood aveva acconsentito ad accompagnare Sebastian nel bagno dalla trascurata igiene dello Scandals, ad abbassarsi i pantaloni e soddisfare i bisogni di Smythe (anzi, del pene di Smythe), senza sospettare di poter provare un piacere tale. Sebastian aveva usato un’inaspettata delicatezza (che Thad sospettava non fosse solito usare con tutte le altre “scopate occasionali”, per un qualche motivo), ed era venuto con lui. Gli aveva sussurrato :”ci vediamo alle prove”, ed era sparito nel fumo dello squallido locale. Effettivamente, non avrebbe potuto pretendere (né cercare di ricordare) qualcosa di più, in quanto parte del flirt era l’assunzione di alcool in quantità industriali.
Nonostante questo, Thad si aspettava qualcosa di più di un’occhiata, quel giorno alle prove, e Sebastian l’aveva certamente capito ma non aveva la minima intenzione di dare al Warbler quello che voleva. In fondo, perdere la sua amicizia non sarebbe stato il motivo del suo suicidio immediato: calcolava tutti loro solo a causa della sua mania di essere protagonista; loro lo facevano solo per la sua infinita bravura.
Non sarebbero stati nulla senza di lui.
Chiuse gli occhi un attimo, poggiando la testa sul divanetto marrone di pelle. Li riaprì e si trovò accanto un Thad che non c’era prima. Sebastian lo guardò per un attimo senza parlare, poi fu l’altro ad interrompere il silenzio.
- Ti sembra un comportamento normale, Smythe? Cioè, non so se è così che si fa in Francia ma qui, in America, non si usa fare l’amore con qualcuno e poi non rivolger_- Sebastian lo fermò, alzandosi per guardarlo bene negli occhi e fargli penetrare bene in concetto nel cervello.
- Primo, non urlare. Non c’è bisogno che tutta la Dalton sappia che abbiamo scopato, cosa che si ricollega direttamente al secondo punto: non abbiamo fatto l’amore. Abbiamo fatto sesso nel bagno di un pub -, gli sussurrò all’orecchio; Thad sentiva il respiro del compagno e pensò che era la prima volta che percepiva il suo vero profumo, perché la volta prima questo era totalmente coperto dalla puzza d’alcool. – E basta.
-Basta?!
- Che c’è, Harwood, vuoi che ci mettiamo assieme? Abbiamo scopato perché ne avevamo voglia, tutto qua.-
Prima che Thad potesse rispondere, una voce li interruppe.
- Ragazzi, vi ho convocato qui oggi perché urge decidere le canzoni delle Regionali-, disse Wes, sovrastando il brusio generale creatosi nella stanza. – Naturalmente, MJ è escluso, - e sottolineò la frase con un’occhiata a Sebastian, che non lo degnò di uno sguardo. Non aveva voglia nemmeno di far valere la propria posizione da capo-Warbler, quel giorno.
- Qualche idea? -, s’intromise Nick, incrociando le braccia al petto.
- Io ne ho una.- Sebastian si voltò, sorpreso. Era stato Thad a parlare.
- Bene, Thad! – commentò Nick con un gran sorriso, abbandonando la posizione ostile assunta qualche secondo prima. – Vuoi mostrarcela?
La musica iniziò e a Sebastian quasi andò di traverso l’acqua minerale.
Non può essere.
Kiss.
Kiss?! Deve essere completamente impazzito.
Thad cominciò a cantare e a strusciarsi contro ogni superficie possibile ed immaginabile. Ok, il capo dei Warbler doveva ammettere che era sexy. Non il suo tipo di ragazzo, forse. Ma lo stava eccitando.
Gli si avvicinò, mentre cantava.
I just want your extra time and your kiss.
E Sebastian non poté che essere grato a Trent, che, imbarazzato, fermava la musica. Il rigonfiamento nei suoi pantaloni gli avrebbe fatto perdere ogni dignità.
 
 
 
Trent se l’era praticamente caricato in spalla e portato via davanti agli sguardi attoniti degli altri Warblers.
Thad non aveva mai fatto cose del genere.
- Mi spieghi perché ti comporti come una ragazzina arrapata?
- Era solo una proposta, non dobbiamo farla per forza, - si schernì l’altro, appena rimesso in piedi nel centro del cortile.
- Non mi prendere per il culo, non fare battute. Ho visto come guardavi Sebastian. – Trent si stava seriamente arrabbiando, Thad poteva vedere benissimo una vena sul suo collo, pulsare minacciosa.
- Trent, stai calmo. Ora ci sediamo e ti racconto tutto.. – Esattamente quello che fece. Il più massiccio dei ragazzi non aprì bocca, fino a che Thad non esaurì le cose da dire e si concentrò in maniera spropositata a guardare un paio di nuvole dalla forma strana.
- Non sono sicuro di aver capito. Hai fatto sesso con Smythe?
- No, veramente hai capito benissimo. E mi è anche piaciuto, se devo dirtela tutta.
Il Warbler rischiò di soffocare con la saliva.
-Ti prego, risparmiami questi dettagli… una domanda. Ti è piaciuto il sesso con Smythe, o ti è piaciuto Smythe?
Il silenzio di Thad fu chiaro più di mille parole.
Come, in effetti, fu chiaro anche per Sebastian Smythe, nascosto dietro una colonna.
  
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