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Autore: whitemoon    05/04/2012    8 recensioni
Un raggio di luce raggiunse la terra tagliando il cielo fosco a metà. Non c’era alcuna possibilità di scampo... Mi guardai intorno quasi disperata... non potevo lasciare che i miei compagni, la mia famiglia, fosse spazzata via da quel raggio di luce... Fu per questo che presi la mia decisione...
«non farlo, morirai!»
«Addio Natsu. Di addio agli altri da parte mia»
«LUCY, NOO!!!»

Ciao a tutti ragazzi. Questa è la mia prima ff, ma farò del mio meglio. Si svolge qualche tempo dopo il viaggio a Edoras. Ci potrebbero essere dei vaghi spolier per chi non ha ancora letto/guardato la storia dell'isola di Tenrou, ma niente di eclatante. Oltre alla citazione, vi anticipo solo che è una NaLu(ma cercherò di far crescere il loro rapporto col tempo) e che ci saranno dei nuovi personaggi. Da come l'ho in testa dovrebbe essere abbastanza lunga. Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, due se ce la faccio. Che mi rimane da dire?! Niente, se volete leggete e se potete commentate per favore.
ps: metto OOC perchè probabilmente non riuscirò a rispecchiare perfettamente i caratteri originali, ma proverò comunque a rimanere fedele ai personaggi di Mashima.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Niente era cambiato.

Quello doveva essere per forza un tiro mancino del destino... non era possibile che ad un anno di distanza fossero costretti a rivivere quella situazione.

Con un ultimo barlume di lucidità mentale, Erza aveva mandato Happy a fare rapporto alla Gilda, ma adesso tutto era di nuovo come allora.

In ogni movimento, i maghi di Fairy Tail rivedevano ciò che avevano compiuto un anno addietro.


Esattamente come 365 giorni prima, quegli uomini incappucciati furono sbaragliati in pochi minuti : non ebbero alcuna possibilità di vittoria contro il fuoco che, dal profondo degli animi dei ragazzi di Fairy Tail, chiedeva a gran voce di esplodere.

 

Quando anche l’ultimo dei nemici fu al tappeto, Natsu e i suoi compagni rimasero immobili; non avevano neanche il coraggio di guardarsi negli occhi.

Sapevano ciò che avrebbero scorto e non volevano vederlo.

Nel loro sguardo, in quel momento, c’era soltanto un profondo senso di vuoto che, in alcun modo, ricordava il rogo che li aveva accesi pochi attimi prima.

Ormai, un gelido senso di impotenza li aveva paralizzati.

«Dannazione!»  

Quell’unico grido di Natsu e il pugno che tirò alla terra furono le uniche cose che ruppero quella calma surreale.

Dopo di esse, l’immobilità ridiscese su tutti.

Era tutto pronto per partire.

Aveva fatto i bagagli, aveva salutato Sandy che stava ancora dormendo nella sua stanza e aveva ripassato l’incantesimo.

In quel momento, stava passando per i corridoi ben illuminati di quella che sembrava a tutti gli effetti una base sotterranea. 

La sua meta era la stanza del “cerchio everso”.

Doveva sbrigarsi: Brush avrebbe sicuramente fatto qualcosa.

“Già … Brush … mi dispiace ...”

Scosse violentemente la testa, come per eliminare quel pensiero.

Non era il momento per i rimpianti, adesso doveva agire.

 

La stanza del “cerchio everso” non era altro che una stanza circolare, larga circa una dozzina di metri, con il soffitto a cupola scavato nella terra stessa. 
L’unica particolarità di quella stanza risiedeva al suo centro; Infatti esattamente nel mezzo della stanza si trovava un cerchio di roccia nera, di circa sei metri, venato da spaccature profonde e circondato da pietre blu e nere. Nelle venature della roccia, era solidificato un minerale azzurro, lo stesso che troneggiava sull’altare nel cuore del cerchio sottoforma di pietra grezza.

Dopo aver superato le pesanti porte in legno che conducevano alla stanza, si diresse immediatamente verso il suo centro. 
Quando fu davanti all’altare, si voltò in modo da dargli le spalle e si sedette con il volto rivolto verso l’entrata.

Incrociò le gambe, vi pose sopra le mani ed infine chiuse gli occhi.

Doveva concentrarsi ...

Doveva raccogliere anche i più piccoli brandelli di potere magico rimasto: quell'incantesimo il avrebbe richiesti tutti.
Sarebbe già stata una magia impegnativa, se i suoi poteri non fossero stati consumati dal combattimento di tre giorni prima, ma adesso era quasi impossibile.

Fu difficile, ma dopo circa dieci minuti, completò i preparativi per l'incantesimo e rilasciò il proprio potere magico in un’esplosione di energia che circondò il suo corpo sottoforma di alone dorato. 

Tutto era pronto ...

Si alzò in piedi e aprì gli occhi.

Ciò che si trovò davanti fece perdere un battito al suo cuore. 

Di fronte alle porte della sala, erano radunati tutti i suoi compagni, tutti quelli che erano stati la sua famiglia negli ultimi due anni. 
Avevano in mano un enorme striscione con soscritto “ADDIO”, mentre alla loro testa c’era Brush, che faceva l’occhiolino tenendo in alto il pollice della mano destra.
 La maggior parte di loro stava piangendo a dirotto nonostante tutti stessero cercando di sorridere … era un addio e quell'ultimo saluto andava fatto con un sorriso sulle labbra.

 

Senza che se ne accorgesse, le lacrime stavano già scendendo copiose lungo le sue guance.

Loro erano lì, erano dalla sua parte, li aveva al suo fianco anche adesso che li stava abbandonando.

Non poteva correre da loro, non poteva abbracciarli un’ultima volta come avrebbe desiderato, eppure loro erano lì.

Se avesse perso ancora un altro minuto i suoi poteri probabilmente non sarebbero bastati e loro lo sapevano ...

Per questo erano entrati di proposito quando ormai la magia eragià attiva: non avrebbero interferito con sua decisione per quanto folle fosse ...

Con il poco autocontrollo che ancora aveva, sorrise loro; un sorriso ampio e rilassato che trasmetteva tutta la forza dei sentimenti che stava provando in quel momento: il sorriso che si riserva soltanto alla famiglia e agli amici più stretti.

“Vi voglio bene ragazzi …” pensò.

Poi, senza darsi il tempo di ripensarci, si voltò e iniziò l’incantesimo.

« Ma bene, vedo che qualcuno si sta divertendo ad intralciarmi … ancora. Deve essere di moda! … Ora vediamo, cosa abbiamo qua? Mmm … le vostre facce mi sono familiari ... Ci siamo già incontrati? »

La voce proveniva da un ragazzo di circa 19 anni, alto e biondo con gli occhi azzurri.

Non fu però il suo angelico aspetto che scioccò i componenti del team di Fairy Tail; Infatti, nonostante quel ragazzo adesso si trovasse a pochi metri da loro, nessuno lo aveva notato prima che questi avesse parlato.

« Che vi succede? Non sapete che è buona educazione rispondere quando qualcuno vi fa una domanda? Oh beh, penso non ci sia niente da fare … tanto sareste comunque tutti morti per aver osato intralciarmi»

« Explodi! »

Senza muovere neanche un muscolo, l’estraneo proiettò sugli avversari un fascio di potere oscuro come il più nero degli abissi.

Nessuno di loro poté fare niente ...

Erza, Natsu e Gray furono investiti in pieno da quell’ondata e furono sbalzati indietro di qualche metro.

« Che tristezza, speravo almeno di divertirmi un po’ » sospirò deluso il ragazzo mentre si stava voltando per andarsene.

Con le mani protese in avanti in direzione della pietra, chiuse gli occhi e si concentrò.

« Quattuor caelestis sidera, coalescite! »

«Chi sei tu?»

Fu Erza a parlare: anche se duramente provati, lei e suoi compagni stavano “bene” e adesso stavano cercando di rialzarsi.

« Ah, vedo che siete ancora vivi … devo farvi i miei complimenti, non tutti riescono a resistere al mio attacco! Ma che maleducato che sono, non mi sono neanche presentato. La gente mi chiama in molti modi, ma ormai il mio vero nome è andato perduto già da tempo … suppongo che voi possiate chiamarmi il Saggio »

A quella parola, qualcosa nell’animo di Erza si mosse, un ricordo nella sua mente premeva per uscire ...

« Oh, dalla tua espressione, signorina, vedo che ci siamo davvero già incontrati. Ma come mai mi riconosci solo adesso? Forse mi hai solo sentito nominare? Oh beh, poco importa, mi verrà in mente! »

Detto questo il ragazzo si scagliò nuovamente sui suoi nemici, che però questa volta erano preparati.

Quando il Saggio si smaterializzò, comparendo sopra le loro teste, i maghi schivarono il calcio dall’alto tuffandosi in tre direzioni differenti, pronti a contrattaccare.

Lo scontro era iniziato, ma nuovamente non era in parità.

Dopo una serie di rapidi scambi, tutto ciò che rimase sul terreno erano soltanto innumerevoli buche e i ragazzi del team malridotti e con il fiato grosso.

Dall’altro lato, invece, il Saggio non aveva nemmeno il respiro leggermente accelerato.

Il bagliore che circondava il suo corpo stava aumentando progressivamente.

« Unus ex octo quae fuistis fite! »

Erza si guardò intorno cercando un’idea per sconfiggerlo, ma vide soltanto Natsu e Gray a terra che non riuscivano a rialzarsi.

Doveva fare qualcosa altrimenti sarebbero stati sconfitti.
« Kanso: Hisho no Yoroi! » 

« Capisco, intendi combattermi in velocità, è così? Credi davvero di farcela!? Bene, provaci se vuoi … sarà eccitante! »

 L’aria stava diventando sempre più satura di potere magico.

« Immensum in finitum, … »

Anche con la Hisho no Yoroi equipaggiata, Erza non era ancora all’altezza del nemico, ma grazie a quella, in qualche modo, riusciva a seguirlo. 

Anche se la sua mente stava lavorando febbrilmente in cerca di una strategia, continuava ad essere distratta da un ricordo sull’orlo di mostrarsi. 

Si deconcentrò per un attimo di troppo, tentando un affondo frontale mentre entrambi erano a mezz’aria. 

Il nemico, senza il minimo sforzo, schivò nonostante non avesse alcun appoggio e … rimase fermo!?

Erza, che non si aspettava una contromossa del genere, cadde in avanti attirata inesorabilmente dalla forza di gravità mentre il Saggio, che invece aveva già previsto tutto, non si lasciò sfuggire l’occasione.

« Flabrum! » 

Una spirale di vento colpì in pieno le spalle della ragazza che rovinò malamente sul cerchio di pietra nero, sbattendo la schiena contro l’altare situato nel suo centro. 

Erza cadde a terra prona senza riuscire a rialzarsi.

Il caldo aumentava di minuto in minuto.

« … fieri non potest in quod fieri potest, mutate! »

Non ce la faceva più neanche a muoversi. 

Sentiva in bocca il sapore metallico del sangue e i muscoli si rifiutavano di obbedirle.

Si puntellò sulle braccia e guardò in direzione dei suoi compagni: erano nella sua stessa situazione.

Rivolse lo sguardo al nemico: il suo volto era indecifrabile, ma stava aspettando.

Stava aspettando che lei si rimettesse in piedi … lui stava solo giocando.

Distolse lo sguardo da lui e chiuse gli occhi volgendo il volto verso terra per fermare le vertigini che l’avevano colta. 

Aspettò qualche secondo e riaprì gli occhi decisa ... avrebbe protetto i suoi compagni.

Un’intuizione improvvisa la fulminò.

Passò le mani sgraffiate su quel cerchio di terra nera che si era trovata davanti agli occhi.

“ma certo, il cerchio, Lucy, Garret … come ho potuto non ricordare …

 « Io sono Garren, servitore del grande Saggio … »”

« Tu sei il capo di Garret … » mormorò incredula Erza dopo quell’improvvisa rivelazione.

Non poteva crederci, era esterrefatta.

« Garret?! Chi?! Ah forse ti riferisci a quell’inutile perdente che a fallito nel connettere questo mondo e che poi è impazzito? Che fallito! Nella mia armata non c’è mai stato … » il Saggio si interruppe bruscamente.
« Un momento, come fai a conoscere Garret? »

Nell’istante stesso in cui pronunciava quelle parole, però, parve realizzare qualcosa e un ghigno malvagio gli si dipinse in volto.

« Adesso capisco tutto ... ecco perché mi pareva di avervi già visto! Voi siete i compagni di quella biondina … Se è così, scusate, ma adesso credo proprio di dovervi uccidere » sentenziò con una luce sinistra che gli infiammava lo sguardo.

La magia stava diventando sempre più opprimente e i suoi poteri stavano iniziando a scarseggiare, ma non poteva mollare adesso che ce l’aveva quasi fatta ...

« Tertius decimus cancellorum duodecim et septem reserate, quorum septuagesimus sextus mundus rex fuit. »

« Quindi è colpa TUA se Lucy  è morta … »

Natsu, che si era trattenuto a stento dall’urlare quella frase, si rialzò senza il minimo sforzo, imitato dai suoi compagni.

Non potevano semplicemente rimanere sdraiati dopo una rivelazione del genere.

« Io!? Uccidere la biondina!? Quando? Purtroppo non ci sono mai riuscito, ma credimi, mi sarebbe piaciuto » rispose il nemico con un sorriso angelico sul volto, ma ormai era troppo tardi.

Tutti e tre i maghi, infatti, si erano già scagliati su di lui invasi da una furia ceca.

« Mpf … non avete ancora capito che è tutto inutile!? » sospirò il ragazzo.

Non fece però in tempo a finire la frase, che dovette evitare un calcio infuocato di Natsu.

Schivò, per poi portarsi dietro di lui con l’intenzione di prenderlo alle spalle, ma Gray lo anticipò.

« Ice-Make: Geyser!  »

Il saggio fu costretto a smaterializzarsi per evitare il geyser ghiacciato del mago, materializzandosi nuovamente poco lontano.

« Sei prevedibile … »

Erza piombò su di lui con un fendente a due lame.

Il ragazzo, anche se alle strette, riuscì a parare il colpo con la mano destra senza farsi neanche un graffio, ma ormai si era distratto.

Natsu con tutto il potere che gli era rimasto si lanciò sul nemico con il braccio infiammato.

« Karyu no tekken! »

Ce l’avevano fatta, il nemico era spacciato … o così credevano ...

Ancora poco ...

« Decem leges ob vicesimus secundus provocationem infringite. »

« Ah, ah, ah, ah! Non per niente siete i compagni della biondina, non avrei dovuto sottovalutarvi ... » disse con aria divertita il Saggio.
« scusate, è colpa mia per non avervi preso sul serio. Adesso non mi tratterò più! »

Proferite quelle parole, annullò immediatamente tutte le magie dei tre maghi e rilasciò un’ondata di potere  che da lui si irradiò in ogni direzione.

Natsu, Gray ed Erza, che non si aspettavano quella reazione, furono sbalzati indietro in tre direzioni diverse.

Non aveva più forze, ma ce l’aveva praticamente fatta ...

Mancava solo l’ultima frase ...

« Transitum mihi oro vos quem mundos conectit … »

Il Saggio si portò davanti a Natsu, che era disteso prono, su un lato del disco di roccia nera.

« Suppongo che inizierò da te … » disse ferocemente mentre nella mano stava preparando un raggio oscuro.

Il Dragon Slayer sollevò lo sguardo sul suo nemico provando ad alzarsi.

Non ci riusciva ...

Non solo sarebbe morto, ma non avrebbe neanche vendicato Lucy pensò con rabbia.

Diede una rapida occhiata di sbieco alla propria famiglia, si calò il cappuccio del mantello sul volto e si mise la sacca in spalla.

“Addio ragazzi” pensò amaramente mentre pronunciava quell’ultima parola.

« … perrumpite! » 

Il calore e la luce si fecero improvvisamente insopportabili.

 

Tutto quello che i suoi compagni videro, fu un lampo abbagliante di luce che spariva verso il cielo e poi il niente : li aveva lasciati ...

« Explodi! » tuonò il nemico.

In quel momento accaddero tre cose contemporaneamente:

Un raggio letale di potere oscuro partì dalla mano del Saggio in direzione di Natsu che, sebbene non riuscì a spostarsi, ne uscì illeso.

A salvarlo fu un lampo di luce dorata che si schiantò al suolo frapponendosi tra i due mentre nell'aria si udì una voce limpida e cristallina gridare « Reverbera! ».

La magia del Saggio venne rispedita al mittente da un enorme cerchio magico così che questi fu costretto a deviarla a terra sollevando un'immensa nuvola di polvere.

Quando la nube si fu diradata, tutti, compreso il Saggio, rimasero più scioccati di prima ...

A circa ad un metro da Natsu e a quattro dal Saggio, esattamente al limitare del cerchio di roccia, dove il lampo aveva colpito il terreno, c’era una persona che indossava un pesante mantello nero con il cappuccio tirato sulla faccia e una sacca sulla spalla ...



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N.d.A.

Come prima cosa che nn c'entra nnt voglio dire: siamo in vacanza ... sììì^^!!!! 

ok, detto questo, torno seria(^^") dicendo che sn finalmente riuscita a finire qst cap ... è stato veramente un parto xD 

x prima cosa mi scuso se ho usato x due volte di fila la tecnica che intreccia ciò che succede contemporaneamente in due mondi(l'altra volta l'ho usata x i pensieri di Lucy), so che appesantisce la narrazione, ma ho pensato che fosse cmq la cosa migliore x esprimere la dinamica degli eventi^^"(in più l'altra volta non avevo preventivato di usarla, ma mi è venuta fuori uguale ^^") ... scusate veramente^^"

cm seconda cosa volevo parlarvi delle note ... visto k il mio cervello ha tirato fuori parecchie nuove magie, x facilitarne la comprensione ho pensato di spiegare telegraficamente i loro effetti nelle note(k si visualizzano lasciando il mouse sopra la parola sottolineata^^) ... in qst modo chi già sa cosa fa una determinata magia può tirare avanti mentre chi nn lo sa può decidere se guardare la nota o meno ... in ogni caso, nel testo della storia, saranno comunque accennati gli effetti della magia, quindi le note saranno sl un optional aggiuntivo^^ (ovviamente la spiegazione in nota arriverà soltanto dalla seconda volta in cui la nuova magia è comparsa altrimenti k suspance ci sarebbe^^!?) fatemi sapere k ne pensate pls^^ (so k sn noiosa, ma ogni tnt mi vengono fuori qst dubbi esistenziali xD)

ok, detto qst ringrazio nuovamente chi ha letto e soprattutto chi ha recensito fino a qui ... grz nn riuscirei a continuare snz di voi^^!!

il prossimo cap sarà cm al solito lunedì(o martedì), intanto vi saluto e vi chiedo di farmi sapere la vostra opinione sulla storia fino ad ora e sul cap(bastano tre parole non servono poemi^^, ank se i poemi sn cmq ben accetti^^") 

grz 1000, alla prossima^^

whitemoon

ps: per la curiosità di chi volesse sapere cosa dice l'incantesimo pronunciato dallo sconosciuto, riporto qui una traduzione/spiegazione^^, ma prima mi scuso per il mio pessimo latino^^" 
okke, ecco a voi:
"Quattuor caelestis sidera, coalescite! Unus ex octo quae fuistis fite,  immensum in finitum, fieri non potest in quod fieri potest mutate! Tertius decimus cancellorum duodecim et septem reserate quorum septuagesimus sextus mundus rex fuit . Decem leges ob vicesimus secundus provocationem infringite. Transitum mihi oro vos quem mundos conectit perrumpite." 

significa(o meglio dovrebbe significare^^"):
"Oh 4 costellazioni celesti, unitevi! Diventate uno da 8 che foste. Trasformate l’infinito in finito e l’impossibile in possibile! Aprite il 13esimo dei 12 e 7 cancelli su cui regna sovrano il 76esimo mondo.  Rompete le 10 leggi in virtù dell’82esimo appello. Aprite per me, vi prego, il passaggio che connette i mondi!"
non mi sn tirata fuori dalla mente qst numeri a caso ... ho la mente contorta ma nn così tnt^^"... significano: 4= moto infinito e principio di tutto; 1= principio; 8= infinito; 13= rottura armonia; 12= armonia; 7= equilibrio; 76= sapienza universale; 10= perfezione, unità e dissolvimento di tutte le cose; 82= pace;

  
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