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Autore: TooLateForU    05/04/2012    41 recensioni
'Quando ti vedo mi viene voglia di gettarmi dalla finestra.'
'Non frenare le tue voglie, Malik.'
Il talebano pronto a farci saltare tutti in aria – meglio conosciuto come Zayn Malik - era il capitano di pallanuoto più stronzo che la Lincoln High School di Londra avesse mai conosciuto. Oltre questo era anche fastidioso, insulso, patetico e più stupido di un Lama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Guardavo il numero di Harry sul display del mio cellulare, indecisa se chiamarlo o no. Durante questi giorni ci eravamo sentiti cose come una decina di volte, e lui era stato sempre così..Non so, perfetto, spiritoso, fantastico?
Harry era fantastico, punto. Era il tipico ragazzo di cui è talmente facile innamorarsi che neanche te ne accorgi quando succede, è il tipo di ragazzo sexy (non per niente era un Dio del Sesso*..) e divertente al punto giusto.
Oddio, detto così sembra una torta, da cuocere ‘al punto giusto..’.
Devo smetterla di pensare cose così idiote. Devo smetterla davvero.
Guardai il mio braccio destro, e non riuscii a trattenere un sorriso leggendo la scritta un po’ traballante fatta da Zayn il giorno prima, che recitava ‘Non abbaio, ma mordo’.
Sentii il telefono di casa squillare, e non mi disturbai a prendere il telefono, ci avrebbe pensato Charlie.
Tesi le orecchie, e potei sentire i pesanti passi di mia sorella salire le scale mentre borbottava qualcosa..Seguirono due colpi secchi alla porta, e non feci in tempo a dire ‘avanti’ che lei entrò.
“Che senso ha bussare se poi non aspetti la mia risposta?” le chiesi, innervosita. Charlie alzò gli occhi al cielo, e posando il telefono sulla spalla mimò con le labbra un ‘E’ Jude’.
Mi misi seduta sul letto ed indicando me stessa con due dita scossi vigorosamente la testa, come a farle intendere di dire che non c’ero. Charlie aggrottò le sopracciglia, poi portò il telefono all’orecchio.
“Mi dice di dirti che non c’è.” Esclamò, con tranquillità. Io presi un cuscino e glielo tirai dritto in faccia, sibilando un ‘idiota!’
“Ahia Liz!” si lamentò, massaggiandosi il naso. Poi prestò attenzione a quello che veniva detto dall’altra parte della cornetta, prima di rivolgersi di nuovo a me.
“Mi dice che puoi andare a farti fottere.” Disse, ed io alzai gli occhi al cielo.
Un premio a mia sorella, che non ha ancora capito cosa sia la discrezione.
Charlie allontanò confusa il telefono, lanciandogli un’occhiata. Poi scrollò le spalle “Ha attaccato, e sembrava piuttosto arrabbiata.”
“Grazie genio, c’ero arrivata anche io.”
“Perché la eviti?”
Sbuffai, lasciandomi cadere di nuovo sul letto “Storia lunga..” la liquidai. Lei posò il telefono sul mio comodino ed uscì saltellando dalla stanza, intonando ‘un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela..’
Sono davvero una persona orribile, ma dove avrei trovato il coraggio di dirle che ora ero la ragazza di Harry? Sarebbe stata distrutta.
Anzi no, io sarei stata distrutta. Disintegrata.
Comunque anche lei non era affatto gentile, soprattutto con quell’invito a farmi fottere. Io non le avevo mai detto una cosa così, neanche quando mi aveva rubato il posto vicino a Billie Anderson sullo scuolabus, in quinta elementare.
Bhè, ora sono sola. Sola e senza amici.
Ah no, c’è Carol…
Dicevo, sola e senza amici. Com’era quel film, balla coi lupi? Ecco, io avrei ballato con i lupi. Sola con i lupi..
Il telefono squillò di nuovo e stavolta lo afferrai bruscamente, pronta ad affrontare Jude.
“Sai che ti dico? Puoi andare tu a farti fottere!” gridai, dando un pugno sul materasso.
“Oh, grazie amore, anche io penso che tu sia fantastica!” esclamò una voce maschile in risposta, ironica.
Io gelai sul posto, prima di schiaffarmi una mano sulla fronte e darmi della cretina.
“Cazzo Harry, scusa! Pensavo fossi..ehm, una mia amica!” mi giustificai, mordendomi un labbro.
“E’ una specie di saluto fra ragazze? Del tipo: ‘Fottiti!’ ‘Che ti venga un colpo’ ?” domandò, divertito.
Io risi, rilassandomi e sdraiandomi di nuovo sul letto “No, è solo che abbiamo litigato..Comunque, come va?” cambiai discorso, per evitare altre domande.
“Mi mancavi babe..”
“Babe?”
“Avevo momentaneamente dimenticato il tuo nome, quindi ho sviato con ‘babe’.” Scherzò. O almeno, sperai che scherzasse.
“Ah ah, divertente.” Commentai “Che fai?”
“Cavalco un cammello, e tu?”
“Qualcosa di incredibile: sono sdraiata sul mio letto.”
Harry fece un fischio, e scoppiai a ridere “Ma smettila, idiota!” lo rimproverai.
“E se ti raggiungessi?”
“In sella al cammello?”
“In sella al cammello.”
Lanciai un’occhiata alla sveglia sul comodino, che segnava le quattro e dieci. I miei sarebbero arrivati a casa solo tra due ore e mezza, rimaneva però mia sorella..
“Vieni pure, ma ti avverto: mia sorella di dieci anni è in casa.” Lo misi in guardia.
“La tua camera ce l’ha una porta?” chiese.
“Certo!”
“E allora non c’è problema, arrivo.”
E attaccò.
 
Sentii suonare il campanello e mi precipitai di corsa giù per le scale, facendo i gradini due a due.
“Apro io!” urlai, per evitare che andasse Charlie. Lei però sembrava particolarmente interessata ad un cartone in TV, e non mi prestava assolutamente attenzione.
Spalancai la porta, trovandomi davanti un metro e ottanta di puro lavoro divino, due occhi verdi brillanti, un sorriso sghembo e dei ricci sbarazzini.
Il mio ragazzo è un figo.
“Ciao splendore..” mi salutò, prima di avvicinarmi con una mano su un fianco e baciarmi.
Mr Sexy aveva questa peculiarità: saltare i convenevoli e passare direttamente alla parte in cui ci esploriamo le tonsille a vicenda.
Non mi lamentavo, comunque. Era un gran baciatore. Non di quelli che fanno girare la lingua come una centrifuga, e neanche di quelli che vanno lenti come un mammut incinta. Normale, perfetto.
Mi staccai piano dalle sue labbra, e con un cenno della testa indicai la nuca bionda di mia sorella nella stanza accanto.
“Ciao!” esclamò Harry, per attirare la sua attenzione. Charlie si riscosse, e si girò verso di lui.
Lo squadrò dalla testa ai piedi, prima di esibire uno dei suoi sorrisi angelici e fare un innocente ‘ciao’ con una mano.
Piccola ipocrita.
“Dai, entra..” dissi ad Harry, spostandomi di lato e aprendo di più l’uscio. Lui entrò in casa e si guardò attorno, interessato.
“Carina la tua casa, da come la descrivi mi aspettavo una trappola per topi.” Rispose, con un sorrisetto.
Io alzai gli occhi al cielo, prima di prenderlo per mano “Ti faccio vedere il piano di sopra, vieni.” Lo trascinai per le scale, velocemente.
“Tua sorella è dolcissima, comunque. Non devo più far fede alle tue descrizioni.” Continuò lui, divertito.
“Oh fidati, è solo perché non ti conosce. Con gli estranei è tutta zucchero, ma in realtà..è una iena.” Aggiunsi, serissima, e Mr Sexy scoppiò a ridere.
Ci fermammo davanti alla porta della mia stanza, che aprii con un colpo secco ed esperto.
“Ta-daaan!” esclamai, allargando le braccia. Lui entrò, curioso, e prese a guardarsi intorno.
Annusò l’aria, e sorrise “C’è odore di..deodorante alle conifere canadesi!”
“Lascia perdere, l’ha comprato mia madre e l’ha nascosto da qualche parte della mia stanza..” risposi, alzando gli occhi al cielo.
Harry posò gli occhi sulla foto nella cornice appesa all’armadio, e si avvicinò. “Questa è Jude, vero?” chiese, indicandola con un dito.
“Sì, quella a destra è Jude e quella a sinistra è Carol, che tu non conosci.” Spiegai.
“Quella al centro è davvero uno schianto..La conosci, per caso?”
Sorrisi, fingendo di pensarci “Bah, la conosco..Un po’ una scema, propensa alle figure di merda..” risposi.
Harry si voltò verso di me, e mentre allacciavo le braccia al suo collo mi posava qualche bacio leggero a fior di labbra.
Passai una mano tra i suoi ricci morbidi, approfondendo il bacio, e cominciammo a spostarci verso il mio letto.
“Quand’è che tornano i tuoi?” chiese, accarezzandomi lentamente i fianchi, sotto la maglietta.
“Due ore..” mormorai, e lo sentii sorridere sulle mie labbra.
“Ce le faremo bastare.”
 
 “Wow, esattamente in un ora e cinquantasette minuti. Ci meritiamo un applauso.” Esclamai, mentre mi aggiustavo la maglietta.
Harry mi lanciò un sorriso malizioso, infilandosi una converse, poi osservò la mia maglia e scoppiò a ridere.
“Che c’è?” domandai, confusa.
“L’hai messa al contrario, Lizzie.”
Stavo per ribattere, quando notai l’etichetta bianca che spuntava su un mio fianco e sbuffai.
“Hai ragione..Ehi, questo ‘Lizzie’ da dove esce fuori?”
Harry fece spallucce, senza smettere neanche per un secondo di sorridermi “Dato che quando ti ho chiamata Elizabeth mi hai dato un pugno, quando ti ho chiamata Beth mi hai morso, ho pensato a Lizzie..” si giustificò.
Lizzie..Mmm, carino. Ricordava un po’ troppo Lizzie McGuire, ma considerato che io continuavo a vederlo usando mia sorella come scusante era okay.
Vidi Harry piegare leggermente la testa di lato, mentre sollevava delicatamente un mio braccio: “Non abbaio, ma mordo…Chi te l’ha scritto?” domandò, curioso, tornando a guardarmi in faccia.
Improvvisamente quella scritta sembrò quasi bruciarmi sulla pelle, e mi affrettai a coprirla con una manica.
“Oh, nessuno..Un mio amico.” Borbottai, con una scrollata di spalle.
Mr Sexy fece una smorfia, e alzò un sopracciglio “Amico eh? Speriamo tu non abbia morso anche lui.” Commentò, acido.
“Cos’è, sei geloso Styles?”
“Gelosissimo.” Mormorò, prima di togliermi il fiato con uno dei suoi soliti baci da girar la testa.
Harry era da far girar la testa. Era da far girar la testa quando ti baciava, quando ti guardava, quando era a letto e anche solo quando stava fermo.
Però la scritta sul braccio ora sembrava davvero bruciare.
Mi staccai delicatamente, con un sorriso “Meglio che te ne vada. Penso che questo pomeriggio abbiamo traumatizzato a sufficienza mia sorella.”
Lui rise leggermente, appoggiando la fronte sulla mia “No, non è vero..Siamo stati silenziosissimi!” sussurrò, complice, prima di scoccarmi un ultimo bacio a stampo e scompigliarmi i capelli.
“I capelli no, Harry!” mi lamentai, con una smorfia. Harry mi fece la linguaccia, e schivò prontamente il cuscino che gli stavo tirando. Mi lanciò un bacio ed uscì dalla stanza, percorrendo le scale velocemente.
Mi affacciai dalla porta, e lo salutai con una mano “Ciao riccio!” lo apostrofai, e lui sorrise.
“Ciao amore.” mi fece l’occhiolino, e si chiuse la porta d’ingresso alle spalle.
Sospirai, mentre rientravo nella mia stanza.
Harry se ne era andato, ma la scritta continuava a bruciare.

 
 
 
Buonciorno racazze. Oggi sono iniziate le vacanze *PEPEPEPEPEPEPEPE*
Alors, in questo capitolo eccetto la scopata di Harry e Liz e la dolce conversazione tra lei e Jude non succede molto. Sono capitoli relativamente tranquilli, che sono più che altro concentrati sui sentimenti della nostra amaaaata protagonista.
Nel prossimo verrà introdotto un altro personaggio importante, che a sua volta ne introdurrà un altro ancora mucho importante AHAHA. E poi ricominceranno i casini #già
Spero non vi stiano annoiando questi capitoli, ma sono necessari :)
Detto questo, vi ringrazio come sempre per le splendidose (?) recensioni, siete fantaaaastiche. Solo una cosa: ragazze, io NON posterò ogni giorno. Primo perché tra un capitolo e un altro deve esserci un po’ di stacco, e secondo perché non avrei il tempo, nonostante la storia sia già finita. Ci sono autrici su questo sito che postano tranquillamente ogni due mesi, due o tre giorni non mi sembrano un’attesa troppo lunga, no? :)
Ringrazio ancora le lettrici, sia quelle che recensiscono che quelle silenziose. I love yaaa!
P.s. se volete seguirmi su Twitter sono  @xdrunkwitharry (non riesco a mettere il link, quindi dovreste cercarmi AHAHA)  No dai, basta che clicchiate sul simbolo (?) della pagina web sul mio profilo e vi appare :)
Byebye

*Dio del sesso è una citazione :)
   
 
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