Saranno
già trascorsi più o meno tre giorni dalla scomparsa di Naruto dal campo e i
gruppi continuavano ininterrottamente da ore la perlustrazione della foresta,
ma di lui non era risultata ancora nessuna traccia, ormai tutti erano pronti ad
affrontare la situazione e interrompere le ricerche: il fatto che non si trovasse
nessun genere di pista significava che molto probabilmente era stato catturato
dagli indigeni, e se così fosse molto probabilmente non avrebbero più rivisto
il loro compagno … vivo. Esattamente come era successo ad Itachi, per questo
Sasuke ancora più degli altri non sopportava l’ennesimo fallimento, per la
seconda volta aveva permesso che qualcuno a lui caro venisse portato via da
quegli assassini.
“Adesso
basta!” la pazienza di Sasuke era arrivata al culmine era giunto il momento di
prendere le redini della situazione. “Quei demoni vogliono la guerra? Allora guerra avranno!” Si stava dirigendo verso l’accampamento
quando improvvisamente venne preso per il braccio e trattenuto da Neji
“Sasuke,
dove diavolo pensi di andare?!”
“Torno
all’accampamento a studiare una strategia d’attacco! Sono stufo di restare qui
con le mani legate mentre cerchiamo qualcuno che probabilmente è già morto!”
“Ti rendi conto di quello che hai appena detto?! Stai per caso insinuando che
Naruto è morto? Lui era tuo amico e se succedesse una cosa simile a te lui ti
verrebbe a cercare in capo al mondo pur di salvarti!”
“Si
però io non sono Naruto e non lo sarò mai! Fattene una ragione Neji, c’è solo una cosa che possiamo fare per lui!”
“E
quale sarebbe? Sono curioso. Ricordarlo come un amico fedele? Andiamo Sasuke,
Naruto non era un cane al quale tiravi la palla e subito scodinzolava! Era il
tuo migliore amico! Capisci il significato della parola?!” nessuno aveva mai
visto Neji arrabbiarsi in quel modo, era sempre stato molto calmo e distaccato,
un blocco di freddo ghiaccio. Ma questa volta Sasuke aveva superato il limite.
“So
cosa significa avere un amico, ed è proprio per questo che voglio tornare
all’accampamento per studiare una strategia … voglio VENDICARE il mio amico! L’ho giurato anche ad Itachi e
questa è l’ennesima prova che se non agiamo in fretta, altre persone ci lasceranno
la pelle! Il prossimo potrei essere io come lo potrebbe essere Shikamaru o Sai
… persino tu potresti esserlo. Aiutami ad elaborare un piano di attacco e ci
potremo liberare di quei mostri una volta per tutte.” Sasuke era convinto della
sua decisione e lo dimostro tendendo in avanti la mano incitando l’amico a fare
lo stesso.
La risposta non tardò ad
arrivare.
--------------------------------------------------------------------------------------------------
Le
giornate stanno trascorrendo molto tranquille, mi domando cosa staranno facendo
il teme e gli altri, mi mancano moltissimo e vorrei tornare, ma se lo facessi
rischierei di non essere fortunato come l’ultima volta e potrebbero tentare
nuovamente di uccidermi, no sarebbe stato troppo rischioso per non parlare del
fatto che potrei mettere in pericolo anche gli altri … no, meglio non
rischiare. E poi la compagnia di Hinata è molto gradevole, in sua compagnia mi
sento … bene … è una ragazza molto
premurosa e si è presa cura di me durante la mia convalescenza … è un vero
angelo. In cambio, ora che sono completamente tornato in salute, come
ringraziamento mi offro di aiutarla con alcune faccende come tagliare la legna
o procacciare qualcosa e, anche se non sono pratico di arco e frecce, bisogna
accontentarsi servendosi di quello che si ha a disposizione.
Oggi
però ci stiamo dirigendo verso una sorgente per fare rifornimento di acqua e
raccogliere delle erbe. Non posso dire che il viaggio sia una passeggiata
soprattutto per il peso delle bisacce. Accidenti se pesano!
“S-se
vuoi ci possiamo fermare a riposare, t-tanto manca poco per arrivare alla
sorgente.”
“Bhe
visto che ormai ci siamo, allora tanto vale riposarci là, non trovi?”
“M-ma
sarai sicuramente stanco, quel-le b-bisacce pesano molto e…”
“Non
ti preoccupare Hinata, ho la pelle dura, e poi sono un testardo di prima
categoria, prima il dovere e poi il piacere. Ma se tu sei stanca possiamo
fermarci.”
Mi
girai nella sua direzione e notai che le sue guance avevano assunto una leggera
sfumatura rosea e i suoi occhi si erano spalancati all’improvviso.
“Stai
bene Hinata-chan?”
“Eh? Oh s-si i-i-io sto b-benissimo no-non ti preoccupare è t-tutto a posto
N-naruto.”
“Va
bene se lo dici tu ci credo. Allora da che parte bisogna andare?”
“B-bhe
… bisogna arrampicarsi su quella rupe e poi proseguire dritti, in poco tempo si
arriva direttamente ai piedi della sorgente.”
“Senti
Hinata volevo farti una domanda … hai un fiume che scorre a pochi passi dalla
tua capanna, perché vuoi venire qui a prelevare l’acqua?”
“Domanda
lecita. La fonte che stai per vedere è una fonte sacra per il nostro popolo, si
dice che sia un dono degli dei, la leggenda vuole che se una donna in età da
marito si immerge nelle sue acque sacre, presto troverà colui che sarà degno di
averla al suo fianco per l’eternità.
Ne
parlava con così tanto trasporto che per un momento mi sembrò che ci credesse
con tutta se stessa. In effetti Hinata si meritava veramente un bravo ragazzo,
anche se il fatto che probabilmente non sarò io mi dà molto fastidio, le auguro
tutta la felicità possibile.
Ero
così perso dei miei pensieri che non mi accorsi di dove eravamo.
“Ecco
N-naruto, siamo arrivati. Q-questa è la sorgente.”
Iniziai
a guardarmi intorno. Non potevo proprio credere a quello che stavo vedendo …
davanti a noi sgorgava un’enorme cascata e i raggi di sole che riuscivano a
farsi spazio tra i rami, rendevano le gocce d’acqua simili a cristalli
scintillanti. Tutt’attorno, una fitta vegetazione faceva da cornice alla
cascata: una vera meraviglia per gli occhi.
“A-adesso
devo salire a metà cascata per poter raccogliere meglio l’acqua. Tu intanto
aspettami qui e riposati.”
“Ai
vostri ordini capitano!”
Non
so che avessi detto di tanto buffo, ma ora Hinata stava ridendo, è carina anche
quando mostra quel suo incantevole sorriso. Hinata è sempre carina.
Decido
di appoggiarmi al tronco di un albero lì vicino, il rumore della cascata mi
culla e mi rilassa, è una sensazione meravigliosa …
Un
urlo però mi desta improvvisamente e tutto cio che vedo è il corpo di Hinata
che cade in acqua.
Senza
nemmeno pensarci mi levo in fretta e furia la camicia e mi fiondo in acqua.
Prendo un grande respiro e mi immergo nell’acqua. Nuoto, nuoto ma non la vedo,
inizio a preoccuparmi; improvvisamente la vedo che deta di liberarsi la
caviglia da delle piante che le si sono attorcigliate attorno alla caviglia.
Prontamente estraggo il coltello e con facilita riesco a liberarla. Subito
iniziamo a risalire in superficie … mi manca l’aria.
Appena
riemersi l’aiuto a dirigersi verso la riva, abbiamo tutti e due il fiato corto,
non abbiamo neppure la forza di reggerci in piedi, così rimaniamo accasciati
sulla terra umida, a guardarci negli occhi. Com’è vero che a volte uno sguardo
vale più di cento parole.
“Tu
ci credi … Hinata?” in un primo momento lei mi guardo con una faccia alquanto
perplessa ed uno sguardo interrogativo, forse non aveva capito che cosa
intendevo.
“A
c-cosa dovrei credere?”
“Alla
leggenda.” dissi iniziando ad avvicinarmi a lei. “Se una ragazza si immerge
nella fonte come è appena successo a te, pensi che troverà il ragazzo dei suoi
sogni?” ormai eravamo ad un soffio di distanza l’uno dall’altra, e la sua
risposta che tardava ad arrivare non mi tranquillizzava.
“I-io
penso di si Naruto-kun” disse alzando lo sguardo verso di me.
“A-anzi,
io penso di averlo appena trovato”
Il
cuore inizio a battere fortissimo, non mi ero mai sentito così felice in tutta
la mia vita.
“E
io penso di aver trovato la ragazza più fantastica di questa terra”
Non
riuscivo più ad aspettare, oserei dire di aver atteso fin troppo a lungo.
Azzerai le distanze e finalmente sentii la morbidezza delle calde labbra di
Hinata sulle mie, ora lei era diventata il tesoro che avrei dovuto custodire
con le unghie e con i denti, ciò che stavamo facendo avrebbe comportato dei
rischi e sicuramente molti guai, ma non me ne importa assolutamente nulla, ora
che ho trovato una ragione per cui lottare, no mi arrenderò mai e lotterò con
le unghie e con i denti per difendere questo nuovo sentimento che sta nascendo
tra me e Hinata e sta diventando sempre
più forte mentre scorre il tempo. Non voglio più battermi per le cause degli
altri, ora voglio decidere io che farne della mia vita e quella ora si trova
con questa ragazza che mi desidera quanto io desidero lei.
Questa
volta giuro di non arrendermi mai.
Parola di Naruto Uzumaki!
My
little corner
Eccomi
qua! Finalmente riesco ad aggiornare! Finalmente siamo arrivati al sodo della
questione NaruHina! Era ora penserete!
Mi
scuso ancora per l’immenso ritardo che ho avuto anche per aggiornare questo
capitolo. Ho avuto il tempo solo oggi per colpa della scuola che non mi lascia
in pace nemmeno in vacanza e anche per un improvviso calo di idee per la fic … il
cosidetto blocco dello scrittore.
Spero
vivamente che mi torni un po’ di voglia nei prossimi giorni …
Se il capitolo vi è piaciuto, vi prego, vi supplico fatemelo sapere, e se non vi è piaciuto fatemelo sapere comunque! Accetto ogni tipo di critica!
Auguri
di buona Pasqua a tutti!!
Al
prossimo aggiornamento!
Bani
chan