Ciao gente!! Chi di voi ha letto Nostalgia, sa che nella storia viene accennato il gioco di obbligo e verità in cui il caro Tom rivela… qualcosa. Naturalmente, non è necessario aver letto Nostalgia per capire che cosa accade in questa shot dove, lasciatemelo dire, i ragazzi del cast si danno alla pazza gioia (non pensate male).

Buona lettura.

OBBLIGO O VERITA’ ?

Nonostante la simpatia di Alfonso e le sue battutine, le giornate sul set erano molto stancanti perciò, appena finito l’ultimo “ciak”, i ragazzi si incontravano nella “Sala Grande” per chiacchierare e fare qualche giochetto prima di tornare a casa o, nel caso di alcuni, andare nella roulotte personale.

Quel giorno Emma e le altre ragazze avevano deciso di fare un giro al centro commerciale perciò i ragazzi, ritrovandosi soli, decisero di giocare ad obbligo o verità.

- Non ho ancora capito perché non giochiamo ad obbligo, giudizio o verità… il gioco originale è così!- si lamentò Devon.

- Perché non ha senso dare un giudizio… insomma, tra obbligo, giudizio o verità, il secondo è il meno interessante: nessuno vuole sapere che cosa pensano gli altri riguardo a qualcosa che gli appartiene!- spiegò Dan.

- E perché no?- chiese curioso Tom.

- Perché qua siam tutti fighi- rispose Rupert in tono pratico – O quasi tutti- aggiunse dopo aver dato un’occhiata a Devon ed Harry*.

- Bene ragazzi, iniziamo il gioco!-  intervenne nuovamente Dan.

Una volta presa la bottiglietta e posizionatala al centro del tavolo, tutti si sedettero al loro posto.

- Ragazzi…- intervenne Matthew – non vorrei fare il guastafeste, ma se qualcuno di noi mente, non abbiamo modo di scoprirlo-.

- Cavoli! Hai ragione… vabbè, qui siamo tutti amici perciò tanto vale dire la verità- disse Rupert.

- Giusto. Ma tanto per rendere la cosa un po’ più realistica, direi di giurare di non mentire mai- aggiunse Harry.

- Va bene- acconsentirono i ragazzi.

Una volta fatto il giuramento, Dan girò la bottiglia, che indicò Rupert.

- Obbligo o verità?-

- Obbligo- rispose sicuro il ragazzo.

Toccò allo stesso Dan trovare un obbligo da far scontare al giovane rosso.

- Come penitenza- disse il moro, pregustando la reazione dell’amico – dovrai andare nella roulotte di Emma e rubarle la biancheria intima!-

- COSA?- gridarono i ragazzi in coro.

L’unico che mantenne la calma fu lo stesso Rupert che, con sguardo vincitore, disse a Daniel:

- Mi dispiace amico, ma non posso-.

- Quindi non accetti la sfida?-

- Non ho detto questo. Ho detto che non posso: Emma non ha una roulotte perché dopo le riprese va sempre a casa-.

Daniel ammutolì, mentre tutti i presenti scoppiarono in una fragorosa risata e, siccome la richiesta di Dan non era realizzabile, Rupert passò il giro. La bottiglia iniziò a girare nuovamente, ed indicò Harry.

- Obbligo o verità?-

- Ve… Ob… Ah, Verità!-

Fu il turno di Rupert di fare la domanda.

- Ti sei mai masturbato?-

Nuovamente i ragazzi esclamarono ed iniziarono a borbottare cose senza senso.

- Oh, andiamo!- disse il rosso – Siamo ragazzi! E siamo anche abbastanza grandi per parlare di donne e di sesso! Insomma, non si è scandalizzato Dan, che è il più piccolo, e lo fate voi che fra qualche anno sarete maggiorenni!-

Dopo il discorso di Rupert, i ragazzi si dissero che aveva ragione.

- E poi- aggiunse Daniel – dovremmo proprio goderci questa serata visto che le ragazze non ci sono e possiamo dire ciò che vogliamo-.

Fu così che un Harry alquanto imbarazzato ammise di essersi masturbato qualche volta guardando dei film porno quando tornava dal set ed i suoi genitori non erano a casa.

Al giro successivo toccò a Devon, che optò per la verità.

- Allora Devon- disse Harry – come è stata la tua prima volta?-

- E tu come fai a sapere che non sono più vergine?-

- Perché due mesi fa sei arrivato sul set ed hai iniziato a gridare “Finalmente ci siamo sverginati” e solo la minaccia di Alfonso, che ha detto che ti avrebbe tolto dal set se non la smettevi di gridare, ti ha zittito-.

- E’ vero- ammise Devon alquanto imbarazzato – Bè, è stato bello… avevo prenotato una stanza all’hotel e dopo ceno l’ho portata lì. Ho iniziato a spogliarla e lei mi ha aperto la lampo dei pantaloni… Dio, non sapete che goduria quando ha iniziato a leccar-

- OK, ok!- lo interruppe Tom – Questo è troppo anche per noi-.

- Già- convenne Rupert – tieni i dettagli per te-.

La bottiglia riprese a girare e questa volta toccò a Daniel.

- Obbligo o verità?-

- Obbligo-.

- Bene, bene, bene…- disse Rupert compiaciuto quando la bottiglia lo indicò per assegnare la punizione da far scontare al moro – vediamo cosa posso chiederti di fare... Potresti, per esempio, andare nella roulotte di Emma e rubarle la biancheria intima-.

- Rup, non vorrei demoralizzarti,- disse Dan – ma come poco fa hai detto tu, Emma non ha una roulotte. E poi, lasciatelo dire, sei  un copione privo di fantasia-.

- Ma io non ho detto che dovrai rubare la biancheria intima della nostra cara Emma-.

- Ah, no?- chiese il moro, sinceramente preoccupato per la salute mentale del rosso.

- No. Ho semplicemente detto “Emma”… non ho specificato quale delle due-.

- Quale delle due?- intervenne Matthew confuso.

- Proprio così. Dan dovrà andare nelle roulotte di Emma Thompson e rubarle la biancheria intima-.

- E-Emma Thom-Thomp-Thompson?- chiese Dan balbettando.

- Già- disse Rup – ma se non vuoi, puoi sempre rinunciare…-

- NO! Andrò nella roulotte di Emma Thompson e ti porterò qualcosa della sua biancheria intima- disse convinto il moro.

Un quarto d’ora dopo, durante il quale i ragazzi parlarono di quanto, secondo loro, il sedere di Jennifer Lopez fosse sodo, entrò nella “Sala Grande” un Daniel alquanto trafelato che reggeva in mano un reggiseno di pizzo nero con un paio di mutandine coordinate.

- Uao!- esclamò Matthew – non avrei mai pensato che Emma indossasse della biancheria intima in pizzo-.

- Già- acconsentì Tom.

- Molto bene Dan- disse Rupert – sei stato veramente bravo!-

- Lo so! Ma ti avviso: non sarò io a riportare reggiseno e mutandine nella roulotte di Emma- chiarì subito Daniel.

- E chi ha detto che dovrai farlo?- rispose Rup.

-Portali qui sul tavolo- aggiunse Tom.

Se all’inizio il moro non capì il perché di tale richiesta, ne scoprì immediatamente la risposta. Infatti, appena la bottiglia decretò il turno si Matthew – che scelse obbligo- ed attribuì a Tom il compito  di scegliere la punizione, il biondo rispose malefico: - Dovrai indossare il completino intimo di Emma-.

Nonostante l’iniziale timore e stupore, Matthew, che non aveva niente in comune con il Neville che interpretava, accettò la sfida e qualche minuto dopo indossava le mutandine ed il reggiseno neri di pizzo.

- Secondo me Tom- disse il ragazzo dopo aver indossato i suoi vestiti – interpretare Draco ti sta trasformando in una persona malefica-.

- Non è vero- protestò il biondino- Rupert ha fatto rubare a Daniel quel completino… perché lui non è malefico?-.

- A mio avviso- s’intromise Devon – ciò che hai chiesto di fare a Matthew è peggio di quello che ha dovuto fare Dan… Insomma, lo hai umiliato!-

- Non è vero! Non l’ho umiliato…. Nessuno gli ha fatto una foto e nessuno, oltre noi, dovrà mai sapere cosa è successo e cosa succederà stasera, intesi?- disse Tom, molto agitato e tormentato da uno strano senso di colpa.

- Sì Tom, non ti preoccupare- intervenne Matthew cercando di calmarlo – continuiamo il gioco, dai!-

Quando il giro della bottiglia decretò Tom – che scelse verità- come prossimo giocatore e Matthew come colui che avrebbe dovuto fargli una domanda, Daniel sorrise: aveva in mente un piano.

Si avvicinò cautamente all’orecchio di Matthew, sussurrandogli delle parole. Quest’ultimo annuì vigorosamente e, con uno strano sorriso sulle labbra, si rivolse a Tom.

- Allora Tom… hai una cotta per la nostra Emma? Emma Watson?- specificò, in modo da non creare equivoci.

Tutti i presenti notarono il viso pallido di Tom arrossire e il deglutire nervosamente del biondino. Dopo qualche secondo di silenzio, Tom rispose.

- Sì, ho una cotta per lei-.

Rupert, Devon ed Harry esclamarono stupiti mentre Dan e Matthew sorrisero: erano sicuri che la cosa fosse reciproca ed avrebbero cercato in tutti i modi di far dichiarare i due.

Mentre la bottiglia girava, la porta della “Sala Grande” si aprì ed entrarono le ragazze. Appena le videro, i ragazzi presero il completino intimo della Thompson e lo nascosero sotto il tavolo.

- Ciao ragazzi!- esclamò Emma, carica di borse.

- Ciao Emma… A quanto pare hai svaligiato tutti i negozi della Regent Street!- disse Rup.

- Haha… non sei per niente divertente. Invece di fare stupide battutine, perché non vieni ad aiutarmi?-

- Ti aiuto io- si offrì Tom.

- Bene, allora noi andiamo a letto! ‘Notte ragazze, ‘notte Tom- esclamarono Dan, Rup, Devon, Harry e Matthew: volevano lasciare quei due soli per un po’.

Peccato che si fossero dimenticati del reggiseno e delle mutandine lasciate sotto il tavolo perciò il giorno dopo, quando Alfonso li trovò, tutto il cast, compresa Emma Thompson, si chiese da dove venissero… e fu così che i ragazzi scoprirono che Daniel in realtà aveva comprato quel maledetto completino…

* Devon Murray è l’attore che interpreta Seamus Finnigan, mentre Harry Melling è Dudley Dursley, il cugino di Harry.

Come avrete ben capito, la storia si svolge durante le riprese del terzo film, perciò vi sono solo gli attori che vi hanno partecipato.

Un piccolo inciso: nella storia viene detto che il più piccolo è Daniel, il che è vero, ma fra lui e Harry Melling c’è solo una differenza di cinque mesi.

E ora… RECENSITE, perfavore!

emiguggy