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Autore: VampireAddicted    06/04/2012    1 recensioni
Questa storia parla di un new moon diverso.. caratterizzato da un nuovo arrivo.
Riuscirà questo personaggio misterioso a stravolgere la vita di Bella?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Black, Jacob Black, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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Capitolo 41

Capitolo 41
Pov Edward
Ero rimasto stregato da tanta bellezza, sapevo che mi sarei dovuto preoccupare quando Alice era partita con Jasper per andare a prepararla, era avvolta in un bellissimo vestito drappeggiato verde acqua con ricami argentati, Non capivo più niente, un calore mi saliva dalle gambe e andava a finire proprio in mezzo alle suddette mettendo a dura prova il mio autocontrollo, per fortuna i pantaloni non erano aderenti e non si è visto niente. Sopratutto perché se no sarebbe stato davvero difficile uscire visto i pensieri di Charlie, - Non ci posso credere, nessuno si è curato del fatto che avessi detto di no, hanno giocato bene le loro carte con Ramona. Quel damerino la sta squadrando da cima a fondo, lo dicevo io che non c'era bisogno di farla vestire in questo modo, ora non oso immaginare cosa succederà-. Un po' lo capivo, non deve essere facile per lui questa situazione, dopo tutto il dolore e la confusione che ho provocato andandomene non potevo mica aspettarmi che mi accogliesse a braccia aperte, per poi non parlare che non gli stavo molto simpatico già dalla storia di James.

Ora eravamo in macchina, in un silenzio teso, forse avevo davvero sbagliato a chiederle di uscire. - Dove mi stai portando? - mi chiese all'improvviso, - lo scoprirai quando arriveremo - dico senza scompormi più di tanto, - ti sbagli se pensi che basti una sorpresa a farmi tornare da te - disse allora, mi si stringe il cuore morto a sentire queste parole, è inutile negarlo è ancora arrabbiata con me. Posteggio e scendo, vado subito ad aprirle, tanto non c'è nessuno e posso permettermi la mia velocità; le porgo la mano e contro ogni mia previsione la afferra immediatamente, dopo che sia scesa dalla macchina si guarda in giro e sorrido nell'ammirare il suo sorriso estasiato. Mi guardo in giro anche io e noto che è tutto perfetto dal tavolo alla musica, ma il luogo non sarebbe così magico se la collina non si affacciasse in una meravigliosa cascata. Volevo che tutto fosse perfetto e magico, anche se sono perfettamente a conoscenza che non basterà per avere un'altra possibilità. La accompagno alla sedia tenendo stretta la sua mano e le porgo il piatto; avevo cucinato personalmente quel piatto di lasagne e non credevo che cucinare fosse così difficile però ho comunque scelto di fare tutto da solo. - Spero che ti piacciano, li ho fatti io – dico sistemandole il tovagliolo sulle gambe, cosa non facile per il mio autocontrollo. Dopo essermi seduto al mio posto lei assaggia un quadratino di pasta, osservo attentamente il suo viso per percepire ogni minima espressione, - non è male – dice ridacchiando, - fa schifo vero? - dico togliendole il piatto davanti e prendendo il piatto di riserva, cotoletta fritta, avrei potuto scegliere piatti più raffinati ma sarebbero stati ancora più difficili da preparare. - Dovresti imparare a dosare il sale – dice mentre assaggia pure il secondo, - è difficile cucinare per chi non può assaggiare – dico vedendola mangiare con gusto, - capisco, comunque questa è molto meglio – , - menomale pensavo che ti avrei dovuto portare in qualche ristorante per non farti morire di fame – ridacchia e mi unisco subito a lei, - sinceramente avrei preferito un fast food che un ristorante con delle mini porzioni, almeno in questo sei bravo fai dei piatti strapieni – già per paura che non sarebbe bastato credo che ho esagerato un po' in quantità ma meglio così visto che la pasta era immangiabile, - è meglio così sei magrissima, dovresti mangiare così abitualmente – dico indicando il suo corpo realmente dimagrito da quando me ne sono andato. - Certo così poi divento una balena – dice infilzando l'ultima pezzo di cotoletta. E' così affascinante quando mangia così concentrata ad assaporare i gusti, per poi non parlare dei movimenti della bocca mentre mastica; credo che non ci sia cosa che non mi affascini di lei e questo ne è la conferma. Finita la cotoletta prendo dal carrellino in cui ho poggiato i piatti una ciotola di fragole guarnita con cioccolato fuso e panna. Lei sgrana gli occhi – mi vuoi fare diventare una balena? - chiede indicando la ciotola, - non ingrasserai per un po' di fragole e poi tu mi piaci in ogni caso – dico risedendomi e appoggiandomi sui gomiti per guardarla meglio. Ma quando vedo che non accenna a mangiare le chiedo cosa stia aspettando, - perché mi guardi? - , - non si risponde ad una domanda con un'altra domanda – rispondo accennando ad un sorriso, lei non risponde così decido di alzarmi e dopo aver preso una fragola la avvicino alle sue labbra aspettando che la addenti. Lei mi guarda paonazza in viso, - che stai facendo? - , -ti imbocco visto che non mangi sola – e approfittando del suo stupore avvicino ancora di più la fragola finché non la sfiora con le sue labbra, dopo pochi secondi schiude finalmente le labbra e addenta il frutto. Non ho mai visto niente di più sensuale, lei è l'unica a farmi questo effetto, l'unica a attrarmi senza neanche sforzarsi, bellissima e sensuale nella sua innocenza. Continuo così ancora per un po' fino a che non decide di averne abbastanza e la faccio alzare per accomodarci alla panchina che ho fatto montare davanti al precipizio che dà sulla cascata. - Credo che il modo migliore di farmi perdonare è dimostrarti che puoi ancora fidarti di me, per questo ho deciso che potrai chiedermi tutto ciò che vuoi ; so che hai dei dubbi e io sono qui per chiarirli, non voglio che ci siano segreti o fraintendimenti tra noi. - dico sedendomi accanto a lei.

Pov Bella

Finalmente il momento della verità è arrivato, Edward si è offerto di rispondere ad ogni mia domanda e sembra disponibile a dirmi tutto. - Mi dirai tutta la verità senza omissioni “per il mio bene” ? - dico marcando platealmente le parole per il mio bene con delle virgolette immaginarie, lui annui e così iniziai a pensare alla prima domanda da porgergli, - Perché hai preso la decisione di lasciarmi in quel bosco? - chiedo guardandolo dritto negli occhi, lui esita un momento ma poi risponde: - credevo di fare il tuo bene, credevo che se me ne fossi andato finalmente avresti vissuto una vita normale senza vampiri in giro, credevo che dopo un po' avresti dimenticato e saresti tornata felice con qualcuno più adatto di me accanto. - dice, mi è sembrato sincero, ma non ho ancora finito. - E perché allora sei tornato? - , - Stavo vagando da quando ti avevo lasciato, correndo senza meta facendo attenzione semplicemente ad evitare i centri abitati, ed il mio inconscio mi ha portato nei paraggi della casa della mia famiglia nei pressi di Toronto e quando ho visto che Alice era venuta da te non sono riuscito a controllarmi e sono tornato. Inizialmente non volevo palesarti la mia presenza ma poi quel Pete era troppo vicino a te e sono scattato, poi dopo averti rivista non volevo più andarmene. - Quindi era stato un caso, se lui fosse tornato nei pressi della sua famiglia prima che Alice partisse o se Pete non ci avesse provato con me probabilmente ora non sarei qui a parlare con lui ma in camera mia o insieme a Mal in qualche festa ad ubriacarmi per cercare di dimenticarlo. Questa rivelazione mi fece riflettere, il destino ci dà tanto e spesso noi non apprezziamo quello che abbiamo; ma restando in questo campo ci sarebbe un'altra cosa che mi tormenta: - Quindi se non sarebbe successo niente di tutto questo tu non saresti mai tornato? - lo guardo negli occhi e aspetto con ansia una sua risposta, questa forse è una delle domande più importanti di tutte quelle che gli farò stasera. - Non lo so, ma credo che non sarei riuscito a resistere ancora a lungo, entro un paio di mesi mi avresti trovato sotto casa tua a supplicarti di perdonarmi.- dice sorridendomi dolcemente, quanto è tenero quando mi sorride così, diventa quasi impossibile trattenersi dall'abbracciarlo e baciarlo con tutte le mie forze. - Quando Alice è venuta da me ha detto che è venuta anche per proteggermi da una visione che aveva avuto, di cosa si tratta, nessuno me ne ha poi parlato successivamente – lui si adombra leggermente ma non perde tempo a rispondermi : - Era Victoria, voleva provare a attaccarti – dice stringendo i pugni così tanto che le nocche sono ancora più bianche del solito, - non ho ancora capito il suo piano, Alice non ha avuto più visioni su di lei da quando è venuta qui, sembrerebbe che si sia messa l'anima in pace ma conoscendo Victoria starà solo aspettando il momento giusto per colpire – dice preoccupato prendendomi la mano, ha visto che mi sono incupita anche io non gli sfugge mai niente, è sempre così attento e protettivo verso di me; riguardo a Victoria non posso negare di essere spaventata, ma non solo per me ma anche per tutti quelli che mi stanno accanto: Charlie, Mal, Angela, Ramona, Jacob, i Cullen, Edward. Sopratutto questi ultimi due che cercheranno come sempre di proteggermi e saranno costantemente in pericolo per colpa mia.

Questa serata mi sta stupendo sempre di più per i suoi risvolti positivi, specialmente per quello che riguarda le evoluzioni nella nostra relazione, non c'è mai stato questo rapporto sereno e sincero tra di noi, c'è sempre stato qualcosa a rovinarlo che sia un segreto od un omissione mia o sua. Ed è per questo che cercherò di aprirmi con lui come lui sta facendo con me, ma ci sono ancora delle cose che non mi tornano.

- E per quanto riguarda Pete? E' un vampiro vero? - chiedo preoccupata per l'incolumità della mia amica; - Pete è ancora un grande punto interrogativo, è un vampiro ma c'è qualcosa che non va in lui, qualcosa che non mi torna; anche nella sua mente, all'inizio non me ne ero accorto ma poi ho capito che c'era qualcosa che mi schermava, in un certo senso i suoi pensieri, come se io sentissi solo i pensieri che decide lui. La cosa sarebbe normale se fosse semplicemente come Alice che pensa ad altro pur di nascondermi qualcosa che non vuole che io scopra, mentre in questo caso io sento altro ma capisco che in quell'esatto momento sta pensando in un'altra parte del cervello a tutt'altro; come se ci fosse una parte del suo cervello che posso sentire e un'altra che mi è negata. - Sapevo che c'era qualcosa che non andava con Pete, ma non credevo fosse così grave, comunque avrei avuto tempo per preoccuparmi di lui ora c'era un altro grande interrogativo che mi girava in testa in cerca di spiegazioni. - Sei mai stato con Tanya? - chiedo a bruciapelo guardandolo dritto negli occhi, lui per niente stupito da questa domanda mi risponde convinto : - No, e mai succederà, Tanya ci prova da quando ancora non ti conoscevo e non è riuscita a destare la mia attenzione nemmeno allora, non succederà di certo ora. - Mi lascio scappare un sospiro di sollievo e lui mi guarda divertito, - ma se non c'è mai stato niente perché ti ha baciato? - chiedo, ma lui per sua fortuna trova una risposta anche a questo mio dubbio, - perché ha visto che mi ero avvicinata a te e ha scambiato il mio interesse per te con una voglia di sesso e quindi ha cercato di baciarmi convinta che non l'avrei rifiutata, sbagliandosi di grosso tra l'altro. Comunque se ti può consolare subito dopo che te ne sei andata gli ho dato uno schiaffo – dice ridacchiando, io mi unisco a lui avvicinandomi di più e lui non perde tempo per abbracciarmi delicatamente; io mi rilasso tra le sue braccia. Ormai ho deciso di perdonarlo, ha dimostrato di meritarsi la mia fiducia rispondendo sinceramente alle mie domande, e poi è inutile girarci intorno non riesco più a stargli lontano, spero solo di non sbagliarmi e di fare la scelta giusta.

- Edward prometti che se rinizierò a fidarmi di te tu non te ne andrai mai più ?- sussurro flebilmente stringendomi di più a lui, - certo che si amore, sei tutta la mia vita, non riuscirò mai più ad andarmene – mi dice prendendo il mio viso nelle mani. Ho una voglia matta di baciarlo, sto cercando nella mia mente i motivi per non farlo, ma stranamente non ne trovo quindi decido semplicemente di seguire il mio cuore e vedere dove mi porta questa scelta.

Avvicino lentamente il mio viso al suo fino ad azzerare del tutto le distanze, è bellissimo risentire le sue labbra fredde adattarsi perfettamente alle mie, è il nostro primo bacio cosciente da quando è tornato e non potrebbe essere più perfetto. Mi aggrappo ai suoi capelli e mi stringo di più a lui, il bacio che era cominciato come un semplice sfioramento di labbra si intensifica sempre di più e mi aspetto che lui si stacchi da un momento all'altro ma questo non succede, così decido di osare di più e fare una cosa che ho sempre desiderato fare ma che non ho mai fatto per paura di una sua reazione. Dischiudo leggermente le labbra e assaggio delicatamente le sue labbra con la mia lingua, ha un sapore paradisiaco così suo; lui si irrigidisce un secondo per poi continuare a baciarmi schiudendo leggermente le labbra e facendo così passare la mia lingua. E' teso riesco a sentirlo, ha paura che mi possa ferire con i suoi denti ma malgrado tutto mi lascia fare, io felice come una pasqua passo la mia lingua ovunque, facendo ben attenzione a tenerla lontana dai suoi denti, e appena incontra la sua iniziano a vorticare e ad incontrarsi in una danza tutta loro. Dopo un po' mi stacco in debito d'ossigeno appoggiando la mia fronte contro la sua, non ho mai provato niente di simile. Non che i baci che ci scambiavamo in passato fossero da buttare, ma non avevo mai provato sensazioni così forti. Aprì finalmente gli occhi e mi persi nel suo lago d'ambra che non era mai stato così liquido, il suo corpo esprimeva felicità da tutti i pori; la esprimeva il suo sorriso estatico, la esprimevano le sue braccia che continuavano a stringermi carezzandomi piano la pelle nuda delle braccia. Ora che ci facevo caso durante il bacio avevo inconsciamente cambiato posizione, ora ero seduta su di lui vicinissima al suo petto aggrappata ai suoi capelli con le mani ed il vestito già corto di suo era salito ulteriormente lasciando scoperta molta più pelle di quella che dovrebbe. Credo che se ne sia accorto anche lui perché quando ho riportato gli occhi su di lui aveva gli occhi infuocati di passione, per questo cercai di sollevarmi e di rimettermi al mio posto composta. - Mi spieghi per quale assurdo motivo non l'abbiamo fatto prima? - chiedo ridacchiando mentre cerco di sistemarmi il vestito, purtroppo la voce mi è uscita molto più roca di quanto volessi, ma credo sia normale dopo un bacio del genere. - Non ne ho la più pallida idea, forse perché sono un'idiota? - risponde unendosi a me. - Comunque credo che il bacio di prima volesse significare che mi hai perdonato, giusto? - dice passando un braccio dietro la mia schiena e accostandomi di più a lui, io mi lascio andare al suo corpo mentre penso a cosa rispondergli, non vorrei dirgli di no, però non me la sento di far tornare tutto come prima subito quindi opto per un compromesso , - diciamo che sei in prova, cioè stiamo insieme ma appena sgarri finisce tutto – questa è la scelta migliore, un breve periodo di prova per vedere come va; - e quando finirà questo periodo di prova? - , - beh non saprei, direi fino al mio viaggio a New York – rispondo godendomi le sue carezze che all'improvviso si arrestano al termine della mia frase, - quale viaggio? - chiede spaesato facendomi voltare il viso verso il suo in modo da poter incontrare i miei occhi, io lo guardo stupita, - Alice non te ne ha parlato? - lui scuote la testa aspettando ulteriori spiegazioni, - Questo week-end vado con Mal a New York per il suo compleanno, lo vuole festeggiare lì e mi ha chiesto di andare con lei - . - Non voglio stare altro tempo lontano da te proprio ora che ci siamo ritrovati – afferma piano stringendomi di più contro di lui, - mi dispiace è già tutto deciso, anche perché se no la mia punizione inizierebbe con effetto immediato, almeno così abbiamo qualche giorno di assoluta libertà - , - Quale punizione? Mi sa proprio che devi raccontarmi un bel po' di cose – e lo faccio gli racconto praticamente tutto quello che è successo da quando se ne è andato ad ora saltando i momenti di solitudine ovviamente, non volevo rattristirlo. Ed è stato bellissimo, è stato bellissimo quando mi rimproverava per il mio comportamento immaturo quando mi ubriacavo, è stato bellissimo quando ridevamo insieme delle pazzie di Mal o dei litigi tra Mal e Angie su cose futili, è stato bellissimo persino quando lui si ingelosiva dei miei “rapporti” passati perché era troppo tenero quando mi chiedeva di ripetergli innumerevoli volte che ero sua e che amo solo lui, ma è stato bellissimo sopratutto per il livello di complicità a cui eravamo arrivati, a cui mai eravamo arrivati neanche in passato. Mi ricordo ancora quando in macchina con lui pensavo che non sarebbe mai tornato tutto come prima, ed è un bene perché ora il nostro rapporto è molto più intenso, più felice e più unito di prima.

Note 

Allora finalmente torno a postare, ho dovuto tagliare  quì il capitolo perchè se no veniva troppo lungo. Spero che questo appuntamento vi piaccia, a me soddisfa abbastanza , forse è la prima volta che un capitolo mi piace come l'ho scritto xD

Comunque vorrei tanto sapere cosa ne pensate voi, ho notato un notevole calo di recensioni e spero che sia una cosa momentanea e che si recuperi al più presto. Se non vi piace più la storia o pensate che la sto facendo troppo lunga basta dirlo e cercherò di migliorare seguendo i vostri consigli :D

Detto questo vi lascio, spero che vi piaccia ;D Il prossimo capitolo visto che è già pronto non arriverà troppo tardi ma sicuramente dopo il periodo di pasqua. 

Baci :* iNes


   
 
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