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Autore: MerylSilversburgh    01/11/2006    4 recensioni
La morte. Il vero amore. La guerra. La vita di tutti i giorni. Tra l'incubo del mondo digitale e quello del mondo reale. La seconda parte, la prima pubblicata, di una trilogia sui digimon.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA FINE DI QUALCOSA

LA FINE DI QUALCOSA

Kari aspettava impaziente che Soichiro arrivasse davanti alla porta di casa. Aveva passato tutta la giornata a cercare dei modi giusti per dire a Tk che sarebbe diventato padre. Finalmente sospirò quando un veicolo conosciuto si fermò.

SOICHIRO –Pronta?-

KARI –Si…-

Arrivarono presto nella dimora di Fern.

KARI –Oddio…ma cos’è una specie di bunker?-

FERN –So che non è il massimo ma ci serve per nasconderci…-

SOICHIRO –Ciao vecchio Fern!-

FERN –Ciao…allora siete pronti?-

SOICHIRO –Quindi Dave ha detto si?-

FERN –SI…-

Soichiro notò lo sguardo un po’ preoccupato di Fern.

SOICHIRO –Qualcosa non va?-

L’altro lo guardò in modo da fargli intendere di stare in silenzio e badare agli affari suoi.

FERN –Bene…appena arriva il segnale andiamo-

Intanto, a Zephir, Tk stava gustando il suo pasto serale, come al solito senza dire una parola.

A malincuore, Dave decise di dirgli quel che doveva dirgli.

DAVE –Sai…non ti ho detto una cosa. C’è un altro modo, oltre all’estrema concentrazione, per ultimare la missione-

TK –E perché me lo dici adesso?-

DAVE –Perché vedo che non progredisci e ti voglio aiutare…-

TK –Me la sto cavando…intanto sto abbattendo i piccoli arbusti-

DAVE –E’ inutile che sprechi fatica…tanto quando avrai imparato sarai in gado di far fuori tutto in una volta-

TK –Qual è quest’altra via?-

DAVE –Scopritela da solo…ma attento è molto rischiosa, c’è un alta probabilità che tu possa impazzire ancora di più…ma potresti anche riuscire a raggiungere la concentrazione più facilmente…-

TK –Non c’è pericolo…peggio di così non può andare credimi-

DAVE –Ah…un’altra cosa…Kari verrà qui tra poco, vuole vederti e gliel’ho concesso-

Tk trasalì.

TK –Sul serio?!?-

DAVE –Non entusiasmarti…l’ho fatta venire qui per un motivo preciso…entrambi sappiamo cos’è che non ti fa progredire…-

TK –No…non chiedermi questo…-

DAVE –Devi scegliere…o salvi il mondo o resti con lei…puoi ritirarti se vuoi, prenderemo un altro digiprescelto-

TK –Non posso ritirarmi…mi è stata affidata una missione e non posso abbandonare i miei amici dopo tutto quello che hanno fatto per me…-

DAVE –Ma scommetto che non vuoi neanche abbandonare Hikari…-

TK –Tu non hai idea di quanto mi farà male…di quanto farò male a lei!-

DAVE -…-

Forse Tk non sapeva che probabilmente avrebbe fatto ancora più male a chi gli stava comandando di farlo.

TK -…devo lasciarla per sempre…?-

DAVE –No…quando sarà finita questa storia forse ci sarà ancora un'altra chance per voi due…-

TK –Non credo…ne abbiamo già avute troppe…-

Tk si alzò e si avviò verso il suo campo di allenamento. Rassegnato.

TK –Quando arriva mandala da me…ci penserò io-

Kari continuava a tenere lo sguardo basso anche quando si ritrovò al cospetto di Dave. C’era solo preoccupazione in lei.

FERN –Ehi…Kari!-

KARI –Si...-

DAVE –Kanagawa dov’è?-

FERN –Ci aspetta a casa nostra....ho pensato che non fosse indispensabile la sua presenza...-

DAVE –Senti Fern…-

FERN –SI?-

DAVE –Sappiamo cosa accadrà probabilmente ma ti prego non cercare di fermarlo…non è giusto…-

FERN –Lo so…ma è giusto nei tuoi confronti-

DAVE –Io non sono nessuno…non ho il diritto di modificare il destino di qualcun altro, anche se può farmi molto male-

Kari ascoltava senza capire. Poi si decise a chiedere dove fosse Tk. Dritto da quella parte le dissero…e lei si precipitò. Da lontano il ragazzo in questione la sentì arrivare. C’era ansia.

Lei si fermò di colpo appena lo ebbe davanti…il suo aspetto non era il massimo della decenza ma d’altronde era sempre stato ad allenarsi. Aveva ancora addosso tracce di sangue e vestiti a brandelli.

TK –Tranquilla…prima o poi me la darò una lavata-

Lui tentò di scherzare. Ma non c’era nulla di divertente in quello che stava per fare.

KARI –TK…-

Lei lo abbracciò forte. E non si accorse delle poche lacrime che stavano scendendo dal viso del suo compagno che mai come in quel momento aveva desiderato stringerla forte al suo petto.

Lui la allontanò dolcemente.

TK –Allora…che ci fai qui?-

KARI –Devo parlarti di una cosa importante-

TK –Anch’io…-

KARI –Prima io…ti giuro è importantissima-

TK –Credo che poche cose avranno importanza dopo che avrai sentito quello che ti sto per dire-

KARI –Ma che…che succede?-

Scesero attimi di silenzio. Era difficile cominciare.

TK –Kari…quanto è durata la nostra storia?-

KARI –Ma che domande fai?-

TK –Rispondi per favore…-

KARI –Se la nostra storia inizia dal nostro primo incontro…allora sono ben 12 anni-

TK –Bene…cancella questi ultimi 12 anni dalla memoria e tenta di viverne altri 12 in un modo migliore…-

Kari non capiva. O meglio, non voleva capire.

KARI –Ma che stai dicendo?-

Tk decise che era meglio passare agli estremi rimedi. D’altronde non poteva aspettarsi che prendesse per buona un affermazione come quella e sparisse senza dire una parola.

TK –Ho pensato molto in questo periodo…ho riflettuto sulla mia vita e ho concluso che non voglio passarla con te-

Kari non credeva a quello che sentiva. Tk non aveva mai parlato così neanche nei momenti peggiori della loro relazione.

KARI –Ma che….-

TK –Mi dispiace io…io…non è vero,non è vero che ti amo più della mia stessa vita, non è vero nulla di ciò che ti ho detto. Ti ho solo usata…e non voglio più nascondertelo!-

C’era poca convinzione nella voce del ragazzo.

KARI –Ti conviene darmi spiegazioni meno idiote…cosa vuoi Tk? Vuoi liberarti di me? Allora dimmi la verità almeno!!-

Occhi lucidi. No, lui non poteva vedere i suoi occhi lucidi, doveva tenere duro. Non correre da lei. Non correre da lei. Ora doveva passare alla fase tre. Ma d’altronde sapeva già dall’inizio che era l’unica cosa che l’avrebbe convinta.

TK –Senti Kari…-

Voleva scaricare la rabbia in quelle affermazioni. Rabbia di cui lei non aveva colpa, ma che poteva servire per renderlo simile a quell’essere cattivo che voleva essere in quel momento.

TK –Vuoi la verità….LA VUOI! Beh….io ti odio….ti odio con tutto me stesso….E’ COLPA TUA SE MIO FRATELLO E’ MORTO, SE NON AVESSI DOVUTO VENIRE DA TE SAREI RIMASTO CON LUI QUEL GIORNO! E’ COLPA TUA SE SONO DIVENTATO UN TOSSICODIPENDENTE DEL CAZZO PERCHE’ SOFFRIVO PER LUI E PER TE! E’ COLPA TUA SE HO AVUTO UN INCIDENTE PERCHE’ HO USATO LA MOTO PER VENIRE DA TE! SEI STATA LA ROVINA DELLA MIA VITA E NON VOGLIO CHE CONTINUI AD ESSERLO…GODERE DEI PIACERI DEL TUO CORPO MI FACEVA AVERE UNA SOTTOSPECIE DI VENDETTA, CHE PLACAVA IL MIO ANIMO…MA NON PENSO PROPRIO DI RIUSCIRE A STARE CON TE PER MOLTO ALTRO TEMPO….STARE CON TE MI UCCIDE CAPISCI?! MA SOPRATTUTTO MI VIENE VOGLIA DI UCCIDERE TE PER TUTTO QUELLO CHE HAI CAUSATO!-

Kari in quel momento piangeva disperata, sempre più sotto shock.

TK –Quella sera avevo davvero intenzione di farti del male! Volevo vendicarmi di tutto, stavo scoppiando!…HO ACCETTATO DI APPROFITTARMI DI TE ANCORA PER UN PO’ MA ORA…LEVATI DAI PIEDI! SONO STANCO DI FARE IL DOLCE E PATETICO FIDANZATINO CON TE…La vendetta mi interessava, mettitelo in testa…e adesso ce l’ho..-

KARI -…-

TK –Guardandoti così…ho avuto la mia vendetta…-

Non riusciva a credere a quello che aveva appena pronunciato.Sembrava tremasse dalla rabbia ma in realtà cercava solo di trattenersi dal suicidarsi per averla ridotta in quello stato.

Lei piangeva. Eh si…stavolta se l’era bevuta. O perlomeno, non poteva fare finta di niente.

Ancora pianti. Poi un urlo di lei. Le pupille di Tk che continuavano a dilatarsi dalla sofferenza.

TK –Va via da qui…è finita per sempre-

Ma lui sapeva cosa sarebbe finito veramente. Sarebbe finito lui come persona. Il suo amore per lei…no…quello mai.

KARI –SEI UN LURIDO BASTARDO!!-

TK -…-

KARI –Io ti ho dato tutto di me…ti ho amato come nessun altro…ti ho aperto il mio cuore…e tu….tu mi hai solo odiato…-

TK -….va via…-

KARI –Matt è morto per colpa mia? E’ questo che pensi?-

Dille di no. Abbracciala. Continua ad amarla. Dille che era tutto uno scherzo.

TK –E’ una mia convinzione…-

KARI –Vorrei tanto sai! Per lo meno tutte le persone che più amiamo e io compresa sapremmo con chi prendercela per quello che abbiamo passato! Scusa se ti ho amato. Hai ragione…è finita per sempre-

Lei se ne andò ancora in lacrime. Era disperata come non mai ma presto lo sarebbe stata ancora di più. Tk non notò come lei si toccava il ventre colma di tristezza, mentre correva per sempre via da lui. Ma ora finalmente poteva sfogarsi.

Piangere disperato, rotolarsi per terra aggrappandosi ai pochi fili d’erba, mordersi la lingua facendo uscire grumi di sangue…picchiarsi e urlare.

Dopo pochi minuti, dove prima sorgeva il bosco c’era solo un deserto di tristezza e rimorso.

Fern aveva accompagnato indietro Hikari intuendo cos’era successo. Non aveva voluto fare domande, e aveva notato come Dave stava male. Aveva preferito tornare indietro nel completo silenzio. Lei non piangeva più, ma aveva l’aspetto di un vegetale. Nessuno sguardo, nessun movimento, sembrava che qualcuno le avesse strappato l’anima. Ma d’altronde, in un certo senso, era così. Suo padre gli aveva raccontato di Hikari e Takeru, di quanto si fossero amati e di come la tragedia li aveva divisi. E la storia si ripeteva. Futuro o presente…l’esito era più o meno lo stesso.

Soichiro guardava la ragazza colmo di compassione. SI vedeva che voleva aiutarla.

SOICHIRO –Forse è meglio che la porti a casa…-

Quella che sembrava una frase innocua era in realtà una grande mossa del destino. Ma Dave gli aveva detto di non evitare che quel fatto succedesse. E quindi, non poteva farlo, anche se voleva un mondo di bene al suo amico. Ma alla fine, non è detto che sarebbe stata una cosa negativa. Però una cosa doveva farla. C’era una cosa particolare che doveva evitare.

FERN –Hai ragione…è meglio che riposi-

Soichiro si avviò mentre alle sue spalle Fern si avvicinò all’orecchio della ragazza. Lei non era al massimo della coscienza ma avrebbe comunque capito.

Hikari sussultò. Poi, si alzò e seguì Soichiro.

Dovevano tornare a casa a piedi, la macchina non partiva.

SOICHIRO –Di questo passo non arriviamo più…-

Nessuna risposta.

SOICHIRO –Kari, non so cosa sia successo ma evidentemente ti ha sconvolta e non hai nessuna voglia di camminare quindi…vieni da me. Casa mia è più vicina-

KARI -…-

SOICHIRO –Non è un avance…tranquilla. C’è anche mia sorella-

KARI –Ok…-

Dopo una lenta e silenziosa passeggiata di un centinaio di metri, entrarono nella dimora di Kanagawa. Sul tavolo Soichiro trovò un biglietto.

SOICHIRO –Mia sorella è andata da Tai…-

KARI –Tranquillo, non fa niente…-

SOICHIRO –Siediti un po’ su…preparo qualcosa-

Dopo un quarto d’ora il ragazzo tornò con una cioccolata calda e dei biscotti.

SOICHIRO –Ehi…-

KARI -…-

SOICHIRO -…-

KARI –Grazie per la cioccolata…-

SOICHIRO -…di niente-

KARI -…-

SOICHIRO –Dimmi che è successo…vederti così senza sapere perché mi uccide…-

A Kari tornarono in mente quelle parole “Stare con te mi uccide”.

Scoppiò a piangere, e in una buona mezz’ora gli raccontò ogni particolare del suo incontro con Tk, ogni parola che l’aveva ferita, ogni respiro…

Alla fine stava ancora piangendo e il suo ascoltatore non credeva a quello che aveva sentito.

SOICHIRO –Ma com’è possibile?-

Lui aveva capito subito che c’era sotto qualcosa. Se c’era una cosa di cui era sicuro era che l’amore di Tk verso di lei era sul serio qualcosa di incommensurabile, ed era proprio per questo che si era messo da parte. Ma forse lei, anche un po’ per il suo carattere eccessivamente altruista non era così sicura dei sentimenti di lui. Quella ragazza non dava la giusta importanza alla propria persona. Credeva davvero di essere la responsabile di tutte quelle cose.

SOICHIRO –Kari…se c’è una cosa di cui sono sicuro al 100% è l’amore di Tk verso di te…-

KARI –Non pare…-

SOICHIRO –L’avrà fatto per un qualche motivo…vedrai…-

KARI –Tu non hai visto il suo sguardo…lo conosco troppo bene per non capire quando fa sul serio..-

SOICHIRO –Non è possibile tutto questo…-

KARI -….Come faccio adesso…?-

SOICHIRO –Tranquilla si sistemerà tutto, quando tornerà vi chiarirete!-

KARI –Non è così semplice…-

SOICHIRO –Kari lui ti ama! E’ così-

KARI –Non credo…e anche se fosse, se si è comportato in quel modo vuole comunque liberarsi di me…-

SOICHIRO –Ma non puoi lasciare perdere così!-

KARI –Sono incinta Soichiro…non c’è da giocare -

SOICHIRO -…si ma…-

KARI -…-

SOICHIRO -…ma lui è il padre….-

KARI –No…-

SOICHIRO –Cos…?-

KARI –E’ mio figlio…e basta. Da oggi è mio figlio e basta. Solo mio…-

Soichiro le strinse la mano con calore.

SOICHIRO –Se vorrai il mio aiuto…io te lo darò. Sempre-

KARI –Mi hai già aiutato tanto…-

SOICHIRO -….-

KARI –Ti sei sempre preoccupato di me…ma soprattutto ti sei sempre occupato dei miei sentimenti…avresti potuto fare l’egoista e calunniare Takeru per quello che ha fatto, ma hai pensato a me…-

SOICHIRO –Sono convinto che anche tu in fondo sai che ti ama ancora…-

KARI –…Takeru per me è morto oggi…per sempre-

Non sapeva se provare felicità o sorpresa. O un’infinita tristezza. Non c’era più neanche un filo d’erba in quella radura. Aveva spazzato tutto via in un colpo. Lui era in piedi a fissare il cielo.

DAVE –Ce l’hai fatta alla fine….cazzo…-

TK –Era la rabbia vero? Era la rabbia il metodo alternativo…-

DAVE –Si ma può servirti solo per cominciare…-

TK -…-

DAVE –Dovresti odiarmi per quello che ti ho fatto fare-

TK –Non sento più niente…-

DAVE –Cosa?-

TK –E’ come se mi fossi svuotato completamente…non provo emozioni-

DAVE –E’ normale…-

TK –Perché?-

DAVE –La rabbia ti ha fatto scaricare tutto…ogni tensione, ogni segno di rancore e angoscia…ti ha fatto arrivare alla condizione giusta-

TK -…-

DAVE –Ora sei capace di usare i tuoi poteri, puoi concentrarti nella giusta maniera…-

TK –E posso passare alla seconda fase?-

DAVE –Non c’è esattamente una seconda fase…-

TK -??-

DAVE –Quello della radura piena di alberi è solo un allenamento stupido che permette di farti comprendere il modo per raggiungere la concentrazione…avrei potuto farti spaccare massi, o tagliare dell’acciaio…l’importante è che ora tu sai come funziona e devi solo imparare a controllare le tue capacità e ad usarle secondo la tua volontà-

TK –Capisco…e che devo fare precisamente?-

DAVE –Hai tutta Zephir a disposizione, distruggi qualcosa, tenta di spostare oggetti con la mente, crea palle di fuoco, puoi fare qualsiasi cosa ricordatelo…prova a pensare a qualcosa che può esserti utile in combattimento e cerca di imparare a realizzarla…e abbi pazienza perchè non ci vorrà poco tempo…ovviamente più quello che vorrai creare sarà complicato, più tempo ci vorrà-

TK –Come faccio a capire quando sono pronto per andare da Ainter?-

DAVE –Tranquillo…me ne accorgerò io…-

TK –Dave…-

DAVE –Si?-

TK –A te è mai capitato di perdere per sempre una persona cara e di sentirti responsabile?-

DAVE -…beh…-

TK -…-

DAVE –Mio padre è morto in un incidente stradale…qualcuno ha detto che stava guidando ubriaco, qualcuno che è stato Ainter ad eliminarlo volontariamente…io ero ancora molto piccolo ma ricordo perfettamente il sangue che usciva a fiotti…l’ho visto morire davanti ai miei occhi. Mia madre mi ha appoggiato per terra mentre tentava di tirarlo fuori dalla macchina… abitavamo proprio vicino a dove l’incidente è accaduto e quando lei ha sentito una forte botta mi ha portato giù a vedere…piangeva, piangeva tanto…i miei genitori non stavano insieme per una serie di motivi precedenti e mio padre era andato dal fidanzato di mia madre per parlare di me…voleva vedermi di più diceva che lui convinceva mia madre a non fargli avere contatti con me…e al ritorno…-

TK –Mi dispiace…-

DAVE –Forse era davvero ubriaco, mia madre mi ha raccontato che nei momenti di tristezza si devastava…lei ne soffriva…-

TK –Vivi con tua madre e il suo compagno quindi?-

DAVE –Mia madre è stata uccisa da un digimon e io sono scappato di casa…non volevo vivere con quell’uomo…in un qualche modo non so perché ma non riesco a non avercela con lui…-

TK –Ora…ora sono infinitamente triste…-

DAVE –Tranquillo, sono sbalzi…-

TK –Come faccio?-

DAVE –Con l’allenamento riuscirai a controllarti…userai la concentrazione e l’estraniazione solo quando servirà…-

TK –Ce la farò…ormai posso vivere solo per questo…devo battere Ainter…-

La cella si aprì. Un ragazzo biondo fu sbattuto dentro violentemente. Le due ragazze lo guardarono stordite.

MATT –Bastardi…-

Il ragazzo si alzò, andò verso le sbarre e cominciò a urlare.

MATT –AINTER SEI UN FOTTUTO BASTARDO!-

SI accasciò stanco, poi finalmente si accorse delle ragazze. Fu sorpreso.

MATT –E voi chi diavolo siete? Dovrei essere l’unico umano qui!-

MAYA –Credo di sbagliarmi ma tu sei…-

DILY –Andiamo non può essere!-

MAYA –Si! L’ho visto in una foto una volta!-

DILY –Anch’io ma…-

MAYA –Se gli togli la barba incolta e gli tagli i capelli…-

DILY –MATT!-

MATT –Wow….non sentivo questo nome da una vita…-

MAYA –Ma allora quello che aveva pensato tuo padre Dily era esatto…Matt non è morto!-

MATT –Tutti lo credono però…ma mi volete dire chi siete?-

DILY –Te lo spieghiamo dopo se ci racconti come sei finito qui!-

MATT –Beh ecco…ero venuto a Digiworld e mi hanno catturato…sono stato messo in una strana macchina dalla quale è uscito uno identico a me…si è materializzato da una serie di dati! E poi…mi hanno usato come schiavo, mi fanno continui esperimenti addosso e ogni tanto come vedete mi sbattono in cella perché non gli servo…tutto questo va avanti non so da quanto tempo…-

MAYA –Sono un po’ di anni …-

Lui la prese per le spalle.

MATT –Sai quanti anni sono passati? Ti prego dimmelo! Dimmelo!-

MAYA –Più di tre…-

Matt si accasciò a terra.

MATT –Mio dio…così tanto…-

Si avvicinò di nuovo alle sbarre.

MATT –AINTER MALEDETTO IO HO LA MIA VITA! MI HAI FATTO PERDERE I TRE ANNI PIU’ BELLI CHE AVREI POTUTO PASSARE!!-

DILY –Calmati…-

MATT –Io…sapete…avrei dovuto sposarmi, con una ragazza meravigliosa…E QUEL BASTARDO HA INSCENATO LA MIA MORTE!!-

MAYA –In realtà sei morto davvero…o perlomeno la tua sottospecie di clone si…-

DILY –E’ancora meglio di come mio padre aveva previsto, lui non è stato neanche ucciso. Probabilmente hanno ricopiato i suoi dati e li hanno “chiusi” in qualche strumentino che permette loro di eludere i sistemi di Soichiro. Insomma come hanno fatto con noi quando Ainter ci ha chiamato!-

MATT –Ma di che state parlando?-

MAYA –Tranquillo e siediti, dobbiamo parlare di molte cose…-

DILY –Sora sarà contenta…-

MATT –HAI DETTO SORA?!-

MAYA –Ti ho detto di stare calmo…probabilmente qualcuno si sta già allenando per venirci a prendere…-

MATT –Mi sa che dovete raccontarmi molte cose…mi sono perso troppo è ora di recuperare-

DILY –Tanto abbiamo tutto il tempo che ci serve…-

  
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