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Autore: Danielle V    06/04/2012    1 recensioni
1 settembre 1969.
C'erano facce felici e sorridenti, altre serene e tranquille, alcune angosciate, altre fredde e inespressive.
La sua, non la dimenticherò mai. Sguardo fermo,serio..impenetrabile.Mentre con la mano stringeva quella della sua compagna, anch'essa con la stessa espressione e lo stesso carisma.
Per me invece era un'angoscia ogni momento.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Heartache every moment. 
  19 - Slytherin (*)








*









Il mattino dopo ad Hogwarts tutti gli studenti erano in agitazione. L’ultima prova del torneo creava scompiglio ,ansia ed agitazione.
Remus ,ovviamente, non era da meno. Il resto dei malandrini era in fibillazione tanto quanto lui. Nessuno era calmo, esclusi alcuni studenti di serpeverde tra cui Lucius.
 
A colazione , nella sala grande si percepiva la tensione di tutti , contornata da urla esaltate e pianti isterici. Remus era concentrato a infilzare con la forchetta alcune fragole che aveva nel piatto, attento a non lasciar trasparire quanto fosse irrequieto. Vicino a lui James non faceva altro che dargli pacche sulla schiena urlando quante ragazze avrebbe avuto intorno una volta vinto il torneo. Sirius ,naturalmente, accordava con quest’ultimo ,senza pacche però.
Mi avvicinai al tavolo dei grifondoro un po’ titubante, non sicura che la mia presenza gli avrebbe fatto bene.
 
“Hei Remus” dissi debolemente, abbozzando un mezzo sorriso. Al mio arrivo James smise col suo teatrino e si spostò più in là con il resto dei malandrini. A quella scena un senso di disagio si fece strada dentro di me.
“Hei!” sorrise a malapena. Mi sedetti vicino a lui.
“Agitato eh?”
“Si vede?” sorrise nervoso, infilando finalmente due fragole nella forchetta.
“In realtà non molto , sembri abbastanza calmo….ma so che non è così. O mi sbaglio?”
“Hai ragione…sei l’unica che se n’è accorta. Ho paura di non farcela .” sospirò “ Non mi sento concentrato abbastanza. Ho troppe cose per la testa.”
Mi sentì uno schifo. Forse se era così agitato era anche per colpa mia. Anzi , in parte lo era sicuramente. Che idiota che sono. 
“Io….Io sono sicura che ce la farai Remus. Sei forte,intelligente e sei il primo in classifica. Tu meriti questa vittoria.Devi far in modo che nessuno ti butti giù per nessuno motivo.Nessuno…” gli accarezzai una spalla e lo sentì sospirare di nuovo.
Mi sentì un po’ egoista nel dirgli quella frase, quasi come se mi volessi pulir la coscienza da un’eventuale sua sconfitta. Ma non era così in realtà. Volevo davvero che  lui fosse sereno e felice, e che vincesse il torneo. Pensavo veramente che lui se lo meritasse , ma non potevo sopportare di essere una delle cause del suo sconforto.
 
“Hai ragione…di nuovo. Mi concentrerò su me stesso. Ce la posso fare, vero?”
“ Ce la farai sicuramente. Non vedi quanto crediamo in te tutti?” dissi facendo cenno con il capo in direzione di James ,Sirius , Peter, Hilary, Lily e tutti gli altri.
Sorrise e mi guardò con uno sguardo che per quanto fosse felice nasondeva una punta di tristezza. Gli diedi un bacio sulla guancia e mi congedai tornando al mio tavolo.
 
Le lezioni erano sospese , così passammo la giornata nel cortile , tranne ovviamente Lupin che era occupato con la preparazione dell’ultima sfida.
Era un bel pomeriggio soleggiato , e tutti noi eravamo finalmente felici. Hialry e Sirius continuavano a scambiarsi piccoli baci alternandoli a gomitate giocose. Simone e Regulus ,invece, leggevano un libro insieme, una pagina ciascuno , accoccolati l’uno all’altro. Alice e Xeno si raccontavano barzellette, e ridacchiavano tra di loro. Thorfinn e Clare parlavano sottovoce ,probabilmente di creature oscure, argomento che piaceva ad entrambi, tenendosi per mano. James faceva lo stupido per far ridere Lily, cosa che succedeva raramente ,visto che Lily cercava in tutti i modi di nascondere quanto in realtà gli piacesse il ragazzo. Quanto a me invece, guardavao le soffici nuvolette stesa sul prato, canticchiando canzoncine di quando ero bambina.
 
La mia mente vagava da ciò che avrei fatto quell’estate , a quanto mi sarebbe piaciuto se tutti avessero conosciuto il vero Lucius Malfoy . A come sarebbe stato bello se non avesso dovuto indossare quella maschera di perfido serpeverde purosangue , ed avessimo potuto stare insieme tranquillamente, sotto gli occhi di tutti. Magari a quest’ora qui con me , su questo prato , ci sarebbe stato anche lui.
Più ci pensavo più mi convincevo che probabilmente se fosse stato così ,non me ne sarei mai innamorata, perché fondamentalmente, quella maschera da duro a me piaceva. Mi piaceva il fatto di esser l’unica a conoscerlo veramente, a conoscere le sue debolezze, o più semplicemente le cose che gli piacevano ,le sue passioni.  La mia testa era piena di desideri contrastanti , ma non ne sentivo la pesantezza.
 
Probabilmente ero impazzita.Esser l’amante di Lucius forse non era poi una gran bella idea, non era quella giusta, ma paradossalmente non ero mai stata così serena e felice fino ad allora. Sapevo che non sarebbe andata a lungo più di tanto, che prima o poi avremmo dovuto prendere una decisione tutti e due , ma in quel momento sembrava non importarmene.
 Sorrisi sentendo la finalmente tanto attesa risata di Lily. Non capivo perché si ostinava a nascondere quanto gli piacesse James, in fin dei conti era fortunata. Il ragazzo che le piaceva , la corteggiava ogni minuto della sua vita, faceva di tutto per lei e sotto gli occhi di tutti. Senza dover nascondere nulla,senza nessuna paura. Un po’ la invidiavo.
 
Il pomeriggio finì tra la spensieratezza di tutti e l’agitazione della prova imminente. Ci dammo appuntamento nel luogo dela sfida e tornammo tutti ai propri dormitori.
 
Quando fu l’ora della prova andammo tutti in una parte del giardino in cui era stato fatto comparire un grosso labirinto. Ci sedemmo sugli spalti in attesa che cominciasse la sfida.
Una volta che Silente ebbe spiegato in cosa consistesse l’ultima prova uscirono i tre campioni. Remus cercò subito i nostri sguardi che ricambiammo , insieme ad urla di incoraggiamento.
 
Inizò la prova e i tre campioni scomparvero dietro gli alti cespugli del labirinto. Passò un’ora e l’attesa iniziava ad essere estenuante. Le urla ‘Remus!Remus!Remus!’ non si erano fermante nemmeno un minuto.
Passò un’altra mezz’ora e finalmente, qualcosa si mosse alla fine del labirinto. Rimanemmo tutti col fiato sospeso. I cori si erano fermati e il silenzio era calato su tutti gli spalti.
Ci fu un altro movimento tra i cespugli fino a quando non comparve Remus che sorridente mostrava la coppa a tutti. Era pieno di graffi ,ma felicissimo. I cori e le urla si fecero strada ancora più rumorosi di prima. Silente sorrideva soddisfatto sotto i baffi,mentre gli studenti delle altre scuole disegnavano sui loro volti espressioni sconfitte e dispiaciute.
 
Mi unì al coro che urlava il suo nome, urlai così forte che quasi mi bruciò la gola. Ci precipitammo giù da lui e lo abbracciamo tutti insieme , lasciando che qualche lacrima scendesse dall’emozione. Remus non poteva crederci , era ancora incredulo e frastornato. Gli altri due campioni arrivarono dopo qualche minuto , affranti e con graffi tanti quanto Remus. 
Isabelle Rolland (**) ,piangeva dalla disperazione.
I festeggiamente durarono un’altra ora fino a quando tutti si ritirarono nei dormitori in attesa della cena.
 
Come d’accordo il giorno prima , andai al terzo piano per incontrare Lucius prima della cena. Lo trovai a leggere appunti come la sera precedenti. Mi sedetti vicino a lui ed aspettai che chiuse il quaderno.
“I G.U.F.O. ti stanno facendo impazzire eh?”
“Non più di tanto…Queste cose le so già, ripasso per far passare il tempo. Com’è andata l’ultima prova?” chiuse il quaderno e lo buttò a terra.
“Ha vinto Lupin” sorrisi lievemente.
 “Immaginavo.” Taque per qualche secondo “ Sai, mi dispiace che tu non scriva più su alcun diario.”
Mi colse di sorpresa. Tirò fuori quell’argomento dal nulla. Perché mi diceva questo !?
Mi schiarì la voce. “Perché ti è venuto in mente il diario ora?”
“Non lo so…pensavo. Rimuginavo sul fatto che probabilmente ti ho privato di…un amico? Con chi ti confidi ora?” sfiorò leggermente la mia mano con la sua.
Quel tocco mi fece irrigidire, inizialmente, ancora non mi ci ero totalmente abituata.
“ Bhè gli amici non mi mancano, per fortuna….Mi confido con loro , anche se hai ragione….quel diario era un ottimo amico. Sapeva tutto di me e non mi giudicava.” Risposi un po’ tristemente. Scrivere sul diario mi mancava tantissimo, ma tra una cosa e l’altra lo avevo lasciato perdere. Non me la sentivo di ricominciare a scrivere, soprattutto ora che era stato letto da altri.
Rimanemmo in silenzio. Infilò le sue dita tra le mie e strinse forte la mano. Non servivano parole, quel gesto bastava.
Quanti minuti passarono non lo sapevo con certezza, ma sembrarono non bastare mai.
 
Ruppe il silenzio chiedendomi cosa averei fatto quell’estate. Mi sorprese e mi rese felice il fatto che me lo avesse chiesto. Era assolutamente una coincidenza che esattamente qualche ora prima stavo pensando proprio a quello, così mi scappò un sorrisetto.
Gli dissi che probabilmente avrei passato l’estate metà con i genitori e metà con le amiche ,mentre lui sarebbe rimasto a casa sua con suo padre.
“Ci sentiremo e vedremo vero?” domandai senza pensarci.
Non rispose. Realizzai che probabilmente ero stata una stupida a non pensarci due volte prima di chiederglielo , e mi insultai mentalmente.
“Scusa, non ci ho pensato….fai finta che l’ultima frase non l’abbia detta” dissi ridendo nervosamente.
“No…no..hai ragione.Potremmo vederci.” Rispose con aria pensierosa, che non faceva pensare a nulla di buono.
“Davvero? Mi piacerebbe molto!”
“Già” lasciò la mia mano e si alzò “E’ quasi ora di cena, meglio se andiamo”
Mi alzai “Ci vediamo allora…” sorrisi lievemente .Si avvicinò e mi abbracciò. Accarezzò con una mano il mio capo lisciando i capelli. Lasciò un bacio sulla mia testa e se ne andò.
 
Presi un grosso respiro e mi incamminai per la direzione opposta.Improvvisamente come il giorno prima vidi un’ombra allontanarsi appena dietro l’angolo. Corsi nel disperato tentativo di scoprire chi ci stesse spiando ,ma quando svoltai l’angolo non trovai nessuno, però trovai qualcosa.
 
Un grosso serpente disegnato su una spilla, luccicava ai riflessi fiochi del sole che tramontava.
Serpeverde.







*








(*) anche questa volta il titolo non è preso da nessuna canzone...I'm sorry!
(**) Campionessa di Beauxbatons



Note:

Capitolo orrendo come al solito.....Boh prima o poi migliorerò ahahaha XD
Ringrazio come sempre tutti ( ♥ ) Non so come fate a leggerla...davvero!
Al prossimo capitolo 
-Danielle ;

P.S mi scuso come sempre per tutti gli errori di qualsiasi natural, non ho voglia di rileggere e se lo faccio cancello tutto.OMG.
   
 
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